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Estratto del documento

ICT.

Quali sono le innovazioni didattiche apportate dall'utilizzo

della LIM?

La Lavagna Interattiva Multimediale o LIM, svolge un ruolo chiave

per l’innovazione della didattica. Si tratta di uno strumento “a

misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie

dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e

in modo trasversale alle diverse discipline. La lavagna digitale ha

una tecnologia semplice che in modo naturale entra nella pratica

quotidiana, nello spazio educativo, senza invaderlo o stravolgerlo.

La LIM, inoltre, consente un approccio graduale, una scoperta

progressiva delle potenzialitàà̀ dello strumento e della didattica con

le risorse digitali. Sulla superficie interattiva, infatti, è possibile

scrivere come sull'ardesia. La LIM consente anche di proiettare

immagini e video. Queste peculiarità fanno della LIM una tecnologia

“a misura” di aula scolastica, che trova collocazione in classe,

anziché nei laboratori o nelle aule speciali dove finora le ICT erano

rimaste confinate.

LEZIONE 52

Sintetizza le motivazioni per cui utilizzare il tablet a scuola

Il tablet è uno strumento di apprendimento rapido che permette agli

studenti di assimilare le informazioni più velocemente ed è senza

dubbio molto pratico. Leggero e compatto, pesa solo pochi etti ma

può contenere centinaia di libri in formato di alta qualità. Dispone di

applicazioni gratuite per il disegno e la scrittura a mano. Il tablet

può supportare il lavoro dell’insegnante e, se collegato a un

videoproiettore, può sostituire efficacemente una LIM, offrendo una

maggiore flessibilità nelle presentazioni e nelle lezioni interattive.

Questo rende l’insegnamento più dinamico e coinvolgente,

migliorando l’interazione tra docente e studenti. Anche al di fuori

dell’ambiente scolastico, il tablet diventa uno strumento capace di

stimolare gli studenti a creare autonomamente contenuti

multimediali, organizzandoli in elaborati come e-book, che possono

includere testo, foto e clip audio/video.

Quando l'utilizzo dei tablet a scuola e? da considerarsi

ottimizzato?

L’utilizzo dei tablet a scuola è ottimizzato quando zone dedicate o

l’intera struttura è attrezzata con la rete Wi-fi, connessa ai server

tramite fibra ottica, in vista di un aumento progressivo

dell’occupazione della banda disponibile. Un altro compito della

direzione consiste nello stilare i documenti necessari alla gestione

scolastica dei dispositivi. A tal fine va redatto un regolamento d’uso,

da presentare ai genitori, nel quale si spiegherà come la scuola

imposta il lavoro in aula e cosa intende fare nel caso in cui l’allievo

non rispetti le regole concordate. Va differenziata la tipologia di

scuola nella quale si intende attivare la sperimentazione, se si tratta

di una scuola primaria, il patto verrà siglato dai genitori degli allievi,

se si tratta di una scuola secondaria di primo o secondo grado il

patto verrà fatto firmare ai genitori e agli allievi che in questo caso

condividono la responsabilità dell’uso. Il regolamento deve stabilire

anche che l’utilizzo o meno del dispositivo durante le lezioni o in

certe fasce orarie sia controllato dall’insegnante, questo vale anche

per l’utilizzo di internet.

LEZIONE 54

Perché lo storytelling e? una pratica didattica ?

Lo storytelling è una pratica didattica ormai consolidata e

considerata efficace ai fini dell'apprendimento perché una storia è

più facile da capire e ricordare di una spiegazione, usa le stesse

strategie che gli esseri umani impiegano per dare significato a

quanto hanno intorno, mantiene sullo stesso piano il linguaggio

quotidiano e il linguaggio proprio delle discipline. La metodologia

dello storytelling consiste nell’uso di procedure narrative al fine di

promuovere meglio valori e idee. L'utilizzo didattico dello

storytelling comprende una prima parte in cui si impara la

grammatica delle narrative, e una seconda che prevede la

creazione di storie come strumento per lo sviluppo di nuove

competenze. La narrazione ha un potenziale pedagogico e didattico,

dalla quale possiamo trarne peculiarità educative e formative

intendendole sia come strumento di comunicazione delle

esperienze, sia come strumento riflessivo per la costruzione di

significati interpretativi della realtà.

Nello storytelling, quale ruolo ricoprono i protagonisti?

Nello storytelling i protagonisti sono responsabili delle loro azioni,

per questo causano e subiscono gli effetti degli eventi. Sono i

personaggi principali attorno ai quali si sviluppa l’intera narrazione.

Il protagonista è spesso colui che intraprende un viaggio, affronta

sfide e supera ostacoli, guidando così l’azione e l’evoluzione della

storia. Il protagonista è essenziale per creare empatia e

coinvolgimento emotivo con il pubblico. Attraverso le sue

esperienze, emozioni e trasformazioni, il pubblico può identificarsi e

vivere la storia in modo più intenso. Inoltre, il protagonista è spesso

caratterizzato da una personalità ben definita, con obiettivi chiari e

una crescita personale che si sviluppa nel corso della trama. Il

protagonista non solo guida la narrazione, ma rappresenta anche il

punto di riferimento emotivo e morale per il pubblico, rendendo la

storia più coinvolgente e memorabile.

LEZIONE 57

Sintetizza e descrivi le 3 categorie a disposizione

nell'ambito della formazione di livello superiore e

universitario.

Le tre categorie a disposizione nell'ambito della formazione di livello

superiore e universitario sono le seguenti:

1)Supporto alla didattica tradizionale: utilizzo di strumenti di

presentazione della didattica F2F in aula (face to face), distribuzione

online ai discenti di documenti e altri media attraverso un sito web.

Questi supporti sono caratterizzati da un basso livello di

interattività, restrizioni di accesso e software di distance learning

non necessari.

2)Realizzazione di seminari online e realizzazione di materiale

didattico interattivo, integrativo di corsi F2F in aula. Sono

caratterizzati da un alto livello di interattività, necessità di software

di distance learnig, restrizioni di accesso altamente personalizzate,

sistemi di messaggistica e test di autovalutazione.

3)Corsi on-line, che sostituiscono i face to face in aula, caratterizzati

da un alto livello di interattività, necessità di software di distance

learning, restrizioni di accesso di medio livello, sistemi di

messaggistica, strumenti di autovalutazione.

Cosa prevede la pubblicazione dei contenuti digitali?

Nel caso della didattica tradizionale, la pubblicazione di contenuti

digitali di supporto può avvenire attraverso l’utilizzo di strumenti

non specifici come, ad esempio, la pubblicazione di un file

all’interno di un sito web. Quando invece si tratta di contenuti

digitali e interattivi, destinati alla pubblicazione on line, occorrono

necessariamente strumenti che consentano di creare e sviluppare

ambienti didattici veri e propri, quelli denominati Virtual Learning

Environments. La pubblicazione dei contenuti digitali prevede

diversi passaggi:

1. Creazione del Contenuto: Il contenuto può essere testuale,

visivo, audio o una combinazione di questi. È importante che

sia originale, di alta qualità e rilevante per il pubblico di

destinazione.

2. Revisione e Modifica: Prima della pubblicazione, il contenuto

deve essere accuratamente revisionato per correggere errori

grammaticali, di sintassi e di stile.

3. Ottimizzazione SEO: Per migliorare la visibilità sui motori di

ricerca, il contenuto deve essere ottimizzato con parole chiave

pertinenti.

4. Pubblicazione: Il contenuto viene caricato su una piattaforma

digitale, in base al tipo di contenuto e al pubblico target.

5. Promozione: Dopo la pubblicazione, il contenuto deve essere

promosso per raggiungere un pubblico più ampio.

6. Monitoraggio e Analisi: Una volta pubblicato, è fondamentale

monitorare le performance del contenuto attraverso strumenti

di analisi.

7. Rispetto delle Normative: È essenziale rispettare le leggi sul

copyright e sulla privacy.

Cosa prevede la distribuzione dei contenuti agli utenti?

Nel caso della didattica tradizionale, la distribuzione di contenuti

digitali di supporto può avvenire attraverso l’utilizzo di strumenti

non specifici come, ad esempio, la pubblicazione di un file

all’interno di un sito web. Quando invece si tratta di contenuti

digitali e interattivi, destinati alla distribuzione on line, occorrono

necessariamente strumenti che consentano di creare e sviluppare

ambienti didattici veri e propri, quelli denominati Virtual Learning

Environments. La distribuzione dei contenuti agli utenti prevede

diversi passaggi:

Utilizzo di Reti di Distribuzione dei Contenuti: Le CDN sono reti

1. di server distribuiti geograficamente che memorizzano copie

dei contenuti per ridurre i tempi di caricamento e migliorare le

prestazioni. Questi server, posizionati vicino agli utenti finali,

permettono una distribuzione rapida ed efficiente dei

contenuti.

2. Scelta delle Piattaforme di Distribuzione: È importante

selezionare le piattaforme giuste per la distribuzione dei

contenuti, in base al tipo di contenuto e al pubblico target.

3. Promozione e Condivisione: Dopo la pubblicazione, il contenuto

deve essere promosso attraverso vari canali per raggiungere

un pubblico più ampio.

4. Monitoraggio e Analisi: È fondamentale monitorare le

performance del contenuto utilizzando strumenti di analisi per

capire come gli utenti interagiscono con esso.

5. Ottimizzazione per i Motori di Ricerca (SEO): Per aumentare la

visibilità del contenuto, è importante ottimizzarlo per i motori

di ricerca utilizzando parole chiave pertinenti.

Secondo Roberto Trinchero, quali sono i requisiti che

dovrebbero caratterizzare l'ambiente di apprendimento?

Secondo Roberto Trincher, i requisiti che dovrebbero caratterizzare

l'ambiente di apprendimento sono i seguenti:

-coerenza: tra le varie sezioni deve esservi coerenza tra i comandi,

ossia se una data operazione viene effettuata con un dato comando

in una sezione, la stessa operazione deve essere effettuata con lo

stesso comando in tutte le altre sezioni;

-organizzazione: l’ambiente di apprendimento deve favorire

l’articolazione della conoscenza in un sistema unitario;

-caratteristiche mnemoniche: deve fare uso di mediatori di senso

per facilitare l’assimilazione e la ritenzione delle competenze;

-limitazione del disordine cognitivo: deve ridurre al

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
47 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mapia.03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica dei nuovi media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Raviolo Paolo.