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Partito comunista dell’URSS, Kruscev criticò il “culto della personalità”
alimentato da Stalin e le sue conseguenze politiche, come il dispotismo
personale e la mancanza di dibattito all’interno del partito. La censura fu
allentata, permettendo una maggiore libertà di espressione per gli artisti e gli
scrittori. La destalinizzazione influenzò anche i partiti comunisti in altri paesi,
portando a divisioni e cambiamenti di posizione politica.
LEZIONE 53
Perché è importante la giornata del 2 giugno 1946 in Italia? Quali
fondamentali avvenimenti si verificarono in quella data?
Il 2 giugno 1946 è una data fondamentale nella storia italiana perché segna la
nascita della Repubblica Italiana. In quel giorno, si tenne un referendum
istituzionale in cui gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e
repubblica. Con il 54,3% dei voti, gli italiani optarono per la repubblica,
decretando così la fine della monarchia e l’esilio della famiglia reale dei Savoia.
Fu la prima volta che le donne italiane poterono votare in una consultazione
politica nazionale, segnando un importante passo avanti per i diritti delle donne.
Oltre a scegliere la forma di governo, gli italiani elessero anche i membri
dell’Assemblea costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione italiana.
La partecipazione al voto fu altissima, con circa l’89% degli aventi diritto che si
recarono alle urne. Questi eventi segnarono l’inizio di una nuova era per l’Italia,
trasformandola in una repubblica democratica e gettando le basi per la
Costituzione che ancora oggi è in vigore.
Il leader socialista Pietro Nenni, a proposito della ricostruzione politico-
amministrativa del Paese dopo la Liberazione ad opera del CLN, coniò
un’espressione divenuta famosa e cioè “Vento del Nord”; qual è il suo
significato?
L’espressione “Vento del Nord” coniata da Pietro Nenni si riferisce al movimento
di rinnovamento e cambiamento politico che ha attraversato l’Italia
settentrionale durante e dopo la Liberazione dal nazifascismo. Questo “vento”
simboleggiava l’energia e la determinazione delle forze partigiane e dei
movimenti antifascisti del Nord Italia, che hanno giocato un ruolo cruciale nella
Resistenza e nella successiva ricostruzione del Paese. Si trattava movimenti che
si dimostravano in netta contrapposizione rispetto al recente passato. Quindi si
può dire che dal Nord queste idee rinnovarono il paese.
La scissione di Palazzo Barberini è il nome usato dagli storici per ricordare
una frattura politica all’interno del Psiup all’indomani del referendum e
dell’elezione per la Costituente del 1946. Chi ne fu promotore e quale fu il
senso politico dell’operazione?
La scissione di Palazzo Barberini fu promossa da Giuseppe Saragat, uno dei
leader del Partito Socialista Italiano (PSI). Saragat, insieme a circa 50 deputati e
diversi intellettuali, decise di separarsi dal PSI a causa delle divergenze
ideologiche con Pietro Nenni, il segretario del partito. Il senso politico
dell’operazione era principalmente legato alla preoccupazione di Saragat e dei
suoi sostenitori riguardo all’alleanza stretta tra il PSI e il Partito Comunista
Italiano (PCI) di Palmiro Togliatti. Essi temevano che questa alleanza
compromettesse l’identità democratica e riformista del socialismo italiano. Di
conseguenza, Saragat fondò il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (PSLI), che
successivamente divenne il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI),
assumendo subito una radicale posizione anticomunista, schierandosi in favore
dell'Alleanza Atlantica. Questa scissione ebbe un impatto significativo sul
panorama politico italiano, contribuendo a mantenere l’Italia ancorata
all’Occidente durante il periodo della Guerra Fredda.
LEZIONE 57
Il ritiro della flotta sovietica dal Mar dei Caraibi durante la crisi dei missili di
Cuba viene visto, a posteriori, come l’effettivo inizio del processo di
distensione fra le due Superpotenze. Cosa era successo nell’isola governata
da Fidel Castro e quale fu il motivo per il quale si giunse ad una soluzione di
questo tipo?
Fino al 1959 Cuba si trovava sotto la tutela degli Stati Uniti. Le condizioni di vita
dei cubani erano molto disagiate perché l’economia era fortemente dipendente
da quella della superpotenza vicina. Per tale ragione, nell’isola si sviluppò un
movimento rivoluzionario, guidato da Fidel Castro, che portò a tensioni con gli
Stati Uniti. L'evidente preparazione di un attacco statunitense per rovesciare gli
esiti della rivoluzione spinse Castro, che in origine non intendeva fondare uno
Stato socialista, tra le braccia di Mosca. Così, nel 1961, il presidente proclamò il
carattere socialista della rivoluzione cubana. Poche ore dopo circa 1.500 esuli
cubani, armati dalla CIA, sbarcarono nella Baia dei porci, sulla costa
meridionale di Cuba, con l’intenzione di rovesciare il regime castrista. Il colpo di
Stato fallì, ma Castro si rese conto che, per evitare l’isolamento, doveva
stringere i legami con l’URSS. In risposta alla minaccia percepita dagli Stati Uniti
e per bilanciare i missili statunitensi in Turchia e Italia, il primo segretario
sovietico Kruscev accettò la richiesta di Cuba di posizionare missili nucleari
sull'isola per scoraggiare una futura invasione. Per impedire l’arrivo di ulteriori
missili sovietici il presidente degli Stati Uniti, Kennedy, annunciò un blocco
navale: si decise di circondare Cuba con navi da guerra e impedire a qualsiasi
imbarcazione di raggiungere le coste dell’isola senza essere ispezionata. Questo
portò a giorni di intensa tensione, con il mondo sull’orlo di una guerra nucleare.
Dopo intensi negoziati, Kruscev temendo la possibilità di un conflitto nucleare,
ordinò la rimozione dei missili chiedendo però agli Stati Uniti di non invadere
l’isola e di ritirare i missili dalla Turchia e dall’Italia.
Il mito della “Nuova Frontiera” americana fu incarnato da J.F. Kennedy.
Lasciava immaginare un futuro all'insegna della democrazia dell'estensione
dei diritti civili e della coesistenza pacifica in ambito internazionale Quanto
di quello che era stato immaginato dal Presidente americano si verificò e
quanto, invece, rimase lettera morta?
La “Nuova Frontiera” di Kennedy, annunciata nel 1960, rappresentava un
programma ambizioso che mirava a rinnovare l’economia, promuovere i diritti
civili, e avanzare nella scienza e nello spazio. Alcuni degli obiettivi principali
furono raggiunti, mentre altri rimasero incompiuti.
Si realizzò:
1. Esplorazione spaziale: il programma spaziale americano fece grandi
progressi, culminando con la missione Apollo 11 nel 1969 che portò l’uomo
sulla Luna, anche se avvenne dopo l’assassinio di Kennedy
2. Diritti civili: Kennedy propose leggi importanti contro la discriminazione
razziale, che furono poi approvate sotto la presidenza di Lyndon B. Johnson.
Queste leggi includevano il Civil Rights Act del 1964 e il Voting Rights Act del
1965.
3. Economia: Furono introdotte misure per stimolare l’economia, come tagli
fiscali e programmi di sviluppo economico. Questi interventi contribuirono a
una crescita economica sostenuta negli anni '60.
4. Istruzione: aumento dei finanziamenti per l’istruzione pubblica e promozione
della ricerca scientifica e tecnologica. Questo portò a un miglioramento delle
infrastrutture educative e a un incremento delle opportunità di istruzione
superiore.
5. Politica estera: Rafforzamento delle alleanze internazionali e promozione
della pace mondiale. Kennedy istituì il Peace Corps nel 1961, un programma
che inviava volontari americani in paesi in via di sviluppo per promuovere la
cooperazione internazionale.
Rimase incompiuto:
1. Povertà e disoccupazione: Nonostante gli sforzi, molti dei programmi per
combattere la povertà e la disoccupazione non raggiunsero gli obiettivi
sperati.
2. Sanità: Le riforme sanitarie proposte da Kennedy, come l’introduzione di un
sistema di assistenza sanitaria nazionale non furono realizzate durante la sua
presidenza.
3. Politica estera: Alcuni obiettivi di politica estera, come la riduzione delle
tensioni con l’Unione Sovietica, rimasero parzialmente incompiuti. La
coesistenza pacifica fu difficile da realizzare nel contesto della Guerra
Fredda, con episodi come la crisi dei missili di Cuba che aumentarono le
tensioni.
4. Diritti civili: Sebbene Kennedy avesse proposto leggi importanti contro la
discriminazione razziale, molte delle sue iniziative furono realizzate solo
dopo la sua morte. La piena attuazione delle leggi sui diritti civili richiese
ulteriori sforzi e tempo.
LEZIONE 58
La Cina di Mao e la politica del “Grande Balzo in Avanti”. Si tracci un breve
bilancio dell’esperienza messa in atto dal regime di Pechino alla fine degli
anni ’50
Il “Grande Balzo in Avanti” fu una campagna economica e sociale lanciata da
Mao Zedong tra il 1958 e il 1961, con l’obiettivo di trasformare rapidamente la
Cina da una società agricola a una potenza industriale comunista. Mao impose
la fusione delle cooperative in comuni popolari, in grado di produrre ciò che era
necessario all’esistenza di tutte le parti che le componevano. Le terre agricole
furono collettivizzate e i contadini furono organizzati in comuni popolari.
Incoraggiò la produzione di acciaio nei cortili domestici, sperando di aumentare
rapidamente la produzione industriale. La popolazione cinese fu sottoposta ad
un rigido controllo e uniformata al pensiero attraverso messaggi di propaganda.
Tuttavia, le tecniche agricole inefficaci e la produzione di acciaio di bassa
qualità portarono a un crollo della produzione agricola e industriale. La
combinazione di cattive politiche agricole e condizioni climatiche avverse causò
una gravissima carestia tra il 1959 e il 1961. Milioni di persone morirono non solo
di fame, ma anche a causa di percosse, torture ed esecuzioni. Il “Grande Balzo
in Avanti” è considerato uno dei più grandi disastri socioeconomici del XX
secolo. Non solo fallì nel suo intento di modernizzare la Cina, ma causò anche
una delle peggiori carestie della storia umana.
L’impegno statunitense in Vietnam e le differenze o continuità fra
l’approccio politico dell’amministrazione Johnson prima e quella di Nixon
poi
Dopo l’assassinio del presidente Kennedy, il suo successore Johnson continuò
la linea politica del governo precedente. Su questa linea decise per l’intervento
in Vietnam. Il Vietnam del sud