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LIVELLO GRAVE

Ambito concettuale: Il raggiungimento di abilità concettuali è limitato. L'individuo in genere comprende poco il linguaggio scritto e i concetti che comportano numeri, quantità, tempo e denaro. È necessario un sostegno nella risoluzione dei problemi quotidiani.

Ambito sociale: Il linguaggio parlato risulta essere limitato sia per quanto riguarda il vocabolario che la grammatica. L'eloquio può essere composto da singole parole o frasi ed è incentrato sul "qui e ora". Gli individui comprendono discorsi semplici e la comunicazione gestuale. Le relazioni con i membri della famiglia e con altri familiari sono fonte di piacere e aiuto.

Ambito pratico: L'individuo necessita di aiuto in tutte le attività della vita quotidiana, compresi i pasti, il vestirsi, il lavarsi e l'evacuazione. È presente una severa difficoltà nel prendere decisioni responsabili riguardanti il proprio benessere.

o il benessere degli altri. Nell'età adulta la partecipazione a compiti domestici, attività ricreative e lavoro richiede assistenza e supporto continui. In una minoranza significativa di individui sono presenti comportamenti disadattavi tra cui l'autolesionismo. Lezione 554. La categoria diagnostica dei disturbi della comunicazione del DSM 5 quali disturbi comprende? (1) I disturbi della comunicazione rappresentano i disturbi di sviluppo più frequenti tra i 2 e 6 anni di età. Rappresentano un insieme di quadri sindromici caratterizzati da difficoltà differenti per qualità e gravità nella comprensione, produzione e uso del linguaggio. I disturbi della comunicazione comprendono deficit del linguaggio, dell'eloquio e della comunicazione. La categoria diagnostica dei disturbi della comunicazione del DSM 5 comprende i seguenti disturbi: disturbo del linguaggio; disturbo fonetico fonologico; disturbo della fluenza con esordio.nell'infanzia (balbuzie); disturbo della comunicazione sociale (pragmatica); altri disturbi della comunicazione con altra specificazione o senza specificazione. 5. Le valutazioni delle abilità di eloquio, linguaggio e comunicazione di cosa devono tener conto? (3) Le valutazioni delle abilità di eloquio, linguaggio e comunicazione devono tener conto del contesto culturale e della lingua dell'individuo, in particolare per gli individui che crescono in ambienti bilingui. 6. Quali sono gli elementi principali di una diagnosi di disturbo del linguaggio? (5) Una diagnosi di disturbo del linguaggio è fatta sulla base di una sintesi dell'anamnesi dell'individuo, dell'osservazione clinica diretta in contesti diversi (casa, scuola o lavoro) e dei punteggi dei test standardizzati per le abilità di linguaggio, che possono essere utilizzati per la valutazione del livello di gravità. Criteri diagnostici: Difficoltà persistenti nell'acquisizione e

Nell'uso di diverse modalità di linguaggio dovute a deficit della comprensione o della produzione che comprendono i seguenti elementi: lessico ridotto, limitata strutturazione delle frasi, comprensione delle capacità discorsive.

Le capacità di linguaggio sono al di sotto di quelle attese per l'età in maniera significativa e quantificabile, portando a limitazioni funzionali dell'efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, dei risultati scolastici o delle prestazioni professionali, individualmente o in qualsiasi combinazione.

L'esordio dei sintomi avviene nel periodo precoce dello sviluppo.

Le difficoltà non sono attribuibili a compromissione dell'udito o ad altra compromissione sensoriale, a disfunzioni motorie o ad altre condizioni mediche o neurologiche e non sono meglio spiegate da disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) o da ritardo globale dello sviluppo.

7. Cosa si intende per eloquio?

(4) Per eloquio si intende la produzione espressiva di suoni e comprende articolazione, fluenza, voce e qualità di risonanza di un individuo.

(2) Cosa si intende con componente pragmatica del linguaggio? Il linguaggio è un sistema di segni e simboli convenzionali, di cui l'essere umano si serve per comunicare. È costituito da 4 componenti:

  1. Componente fonologica;
  2. Componente lessicale o morfologica;
  3. Componente grammaticale o morfosintattica;
  4. Componente pragmatica: riguarda i significati della comunicazione, a seconda del contesto.

(1) Lezione 567. Qual è la manifestazione principale del disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia (balbuzie)? La manifestazione principale del disturbo della fluenza con esordio nell'infanzia (balbuzie) è un'alterazione della normale fluenza e della cadenza dell'eloquio che non è adeguata all'età dell'individuo. Questa alterazione è caratterizzata da

frequenti ripetizioni o prolungamenti di suoni, sillabe e da altri tipi di alterazioni dell'eloquio, comprese interruzioni di parole, circonlocuzioni (sostituzioni di parole per evitare parole problematiche), parole pronunciate con eccessiva tensione fisica e ripetizioni di intere parole monosillabiche (per esempio "Lo lo - lo lo voglio"). L'alterazione nella fluenza interferisce con i risultati scolastici o professionali o con la comunicazione sociale. L'entità dell'alterazione varia da situazione a situazione, e spesso è più grave quando vi è una specifica pressione a comunicare. La disfluenza è spesso assente durante la lettura orale, il canto e il colloquio con oggetti inanimati o con animali domestici. 8. Quali sono le caratteristiche diagnostiche del Disturbo della comunicazione sociale? (2) Il disturbo della comunicazione sociale (pragmatica) è caratterizzato da una difficoltà primaria con la pragmatica o con

L'uso sociale del linguaggio e della comunicazione, come manifestato da deficit nel comprendere e nel seguire le regole sociali della comunicazione verbale e non verbale, nel cambiare linguaggio in base alle esigenze dell'interlocutore o della situazione, e nel seguire le regole della conversazione e della narrazione. I deficit nella comunicazione sociale producono limitazioni funzionali dell'efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, dello sviluppo di relazioni sociali, del rendimento scolastico o delle prestazioni lavorative. I deficit non sono meglio spiegati da ridotte abilità negli ambiti del linguaggio strutturale o delle capacità cognitive.

Lezione 575. Il DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) definisce i Disturbi dello Spettro dell'Autismo secondo due principali criteri, quali? (1) Il DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) definisce i Disturbi dello Spettro dell'Autismo secondo due

Principali criteri: "deficit persistenti della comunicazione sociale e dell'interazione sociale", "pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi".

Quali sono gli scopi del bambino oppositivo provocatorio? Il bambino oppositivo provocatorio è un soggetto che si contraddistingue per la sua tendenza a sfidare l'autorità e a disobbedire alle regole, spesso in modo ostentato e provocatorio. Gli scopi di questo comportamento possono essere molteplici e dipendono dalle circostanze specifiche in cui si manifesta. In generale, il bambino oppositivo provocatorio può avere come obiettivo quello di attirare l'attenzione degli adulti, sia per ottenere una maggiore considerazione da parte loro, sia per suscitare una reazione che gli permetta di esprimere la propria rabbia o frustrazione. In altri casi, il comportamento oppositivo può essere un modo per il bambino di affermare la propria autonomia e indipendenza.

oppositive provocatorie. Il modello di Patterson sulle condotte opposte provocatorie è una teoria che si concentra sulle dinamiche familiari e sulle interazioni tra genitori e figli come fattori determinanti nel comportamento oppositivo dei bambini. Secondo questo modello, i bambini sviluppano comportamenti oppositivi provocatori come una forma di risposta alle interazioni negative o coercitive con i genitori. Il modello di Patterson identifica quattro fattori chiave che contribuiscono al comportamento oppositivo provocatorio: 1. Coercizione familiare: si riferisce a un ciclo di interazioni negative tra genitori e figli, in cui i genitori utilizzano punizioni fisiche o verbali per controllare il comportamento del bambino, e il bambino risponde con comportamenti oppositivi per evitare o sfidare l'autorità dei genitori. 2. Ricerca di attenzione: i bambini che manifestano comportamenti oppositivi provocatori possono farlo per attirare l'attenzione dei genitori o degli altri adulti. Questo può essere un modo per compensare la mancanza di attenzione positiva o di interazioni significative con gli adulti. 3. Ricerca di potere: i bambini possono utilizzare il comportamento oppositivo provocatorio come un modo per esercitare il controllo e il potere nelle interazioni familiari. Questo può essere particolarmente evidente quando i bambini si sentono privi di controllo o impotenti in altre aree della loro vita. 4. Apprendimento sociale: i bambini possono apprendere comportamenti oppositivi provocatori attraverso l'osservazione di modelli di comportamento negativo o attraverso l'interazione con coetanei che manifestano comportamenti simili. Questo può influenzare il modo in cui i bambini interpretano e rispondono alle interazioni familiari. Il modello di Patterson suggerisce che per intervenire efficacemente sul comportamento oppositivo provocatorio dei bambini, è necessario lavorare sia con i genitori che con i bambini stessi. Gli interventi possono includere l'educazione dei genitori sulle strategie di gestione del comportamento, l'incoraggiamento di interazioni positive e la promozione di un ambiente familiare sano e di supporto.essere caratterizzata da influenze negative e da un ambiente sociale disorganizzato. Infine, ilquarto fattore è rappresentato dalle abilità sociali e di problem solving del bambino, chepossono influenzare la sua capacità di gestire situazioni difficili in modo adeguato. Secondo ilmodello di Patterson, quando questi fattori si combinano, possono portare alla manifestazione dicomportamenti oppositivi e provocatori. Pertanto, per affrontare efficacemente questi comportamenti,è necessario intervenire su tutti e quattro i fattori, fornendo supporto e insegnando abilità di regolazioneemozionale, migliorando l'ambiente familiare, promuovendo interazioni positive tra i coetanei eaiutando il bambino a sviluppare abilità sociali e di problem solving.essere caratterizzata da bullismo, isolamento sociale e difficoltà a stabilire relazioni positive. Infine, il quarto fattore è l'esperienza scolastica, che può essere caratterizzata da difficoltà accademiche, problemi di comportamento in classe e conflitti con gli insegnanti. Secondo il modello di Patterson, i comportamenti oppositivi e provocatori possono diventare un circolo vizioso, in cui il comportamento del bambino provoca una reazione negativa da parte degli adulti, che a loro volta aumenta la probabilità che il bambino continui a manifestare questi comportamenti. Per interrompere questo circolo vizioso, Patterson ha sviluppato un approccio terapeutico basato sulla modifica del comportamento, che si concentra sulla promozione di comportamenti positivi e sulla riduzione dei comportamenti problematici. 8. Nel DSM 5 sono elencate alcune caratteristiche non necessarie alla diagnosi, ma frequentemente riscontrabili tra le persone con Disturbi dello

Spettro dell'Autismo, quali sono? (3) Nel DSM 5 sono elencate alcune caratteristiche non necessarie

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
63 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -Debo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo tipico e atipico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Mazzocco Vilma Caterina.