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(CIF).
Secondo il DSM-5, i criteri diagnostici del Disturbo della Coordinazione Motoria (DCM)
includono:
1. Esclusione di Condizioni Generali:
• La presenza di difficoltà motorie significative che non possono essere attribuite a
condizioni mediche generali (come paralisi cerebrale, malattie neurodegenerative,
lesioni cerebrali traumatiche) o a un ritardo generale dello sviluppo.
2. Compromissione Significativa delle Attività della Vita Quotidiana:
• La presenza di una compromissione significativa nelle attività della vita quotidiana
che richiedono coordinazione motoria, come vestirsi, mangiare con utensili, scrivere
o utilizzare le attrezzature sportive.
3. Evidenza di Ritardo Nello Sviluppo Motorio:
• Evidenza di un ritardo nello sviluppo motorio rispetto alle aspettative per l'età
cronologica, intellettuale e della prassi motoria.
4. Impatto sulla Qualità della Vita:
• La compromissione motoria interferisce significativamente con la qualità della vita e
le prestazioni accademiche o lavorative.
5. Assenza di Ritardo Globale dello Sviluppo Intellettivo o di Disabilità Neurologiche
Evidenti:
• L'individuo non presenta un ritardo globale dello sviluppo intellettivo né evidenze di
disabilità neurologiche evidenti che possano giustificare la compromissione motoria.
È importante notare che i sintomi del DCM devono persistere per almeno 6 mesi e non devono
essere attribuibili a una condizione medica generale o ad altri disturbi neurologici.
Per una diagnosi completa, è necessario che un professionista della salute, come uno psicologo, un
neuropsicologo o un medico specializzato, conduca una valutazione completa, che potrebbe
includere test standardizzati e osservazioni cliniche. La diagnosi del DCM è multidisciplinare e
coinvolge spesso professionisti di diverse aree, tra cui la neuropsicologia, la fisioterapia e
l'occupazionale.
A cosa serve il Movement ABC-2 e come è strutturato?
Il Movement Assessment Battery for Children - Second Edition (Movement ABC-2) è uno
strumento di valutazione progettato per valutare le abilità motorie di bambini dai 3 ai 16
anni. Questa scala è ampiamente utilizzata per identificare disturbi della coordinazione
motoria, come il Disturbo della Coordinazione Motoria (DCM) o Disturbo della
Coordinazione Motoria Developmental (DCD).
Scopo del Movement ABC-2: Il Movement ABC-2 è utilizzato per valutare la coordinazione
motoria globale e identificare eventuali difficoltà o ritardi nello sviluppo delle abilità motorie nei
bambini. La valutazione può essere utile per la pianificazione di interventi mirati e il supporto in
contesti educativi e riabilitativi.
Struttura del Movement ABC-2: La batteria di valutazione è suddivisa in tre sottosezioni
principali, ciascuna valutante diverse componenti delle abilità motorie:
1. Parte A: Manual Dexterity (Destrezza Manuale)
• Valuta la capacità del bambino di manipolare oggetti con le mani e le dita, come ad
esempio afferrare, spostare e assemblare.
2. Parte B: Aiming and Catching (Puntamento e Presa)
• Esamina la precisione nei movimenti di puntamento e la capacità di catturare
oggetti.
3. Parte C: Balance (Equilibrio)
• Valuta l'equilibrio statico e dinamico del bambino, inclusa la capacità di camminare
su una linea, stare in piedi su un piede e compiere movimenti di oscillazione.
Ogni parte include diverse prove specifiche che valutano abilità motorie di base. La somma dei
punteggi di ciascuna parte fornisce un punteggio totale. Inoltre, il Movement ABC-2 offre un
profilo dettagliato delle abilità motorie del bambino, evidenziando le sue forze e debolezze
specifiche.
Le informazioni ottenute dalla valutazione possono essere utilizzate per identificare i bambini con
possibili disturbi della coordinazione motoria e per sviluppare programmi di intervento mirati. È
importante notare che la valutazione dovrebbe essere condotta da professionisti qualificati nell'uso
dello strumento e nella comprensione delle abilità motorie dei bambini.
04. Tra le le quattro A della prima infanzia ci sono l'affetto e l'azione. Descriverle facendo
riferimento alla regolazione sensoriale
Le "Quattro A della Prima Infanzia" sono concetti proposti dalla psicologa D.W. Winnicott, che
sottolinea l'importanza di quattro aspetti chiave nelle prime interazioni tra un neonato e il suo
ambiente. Tra queste quattro A, affetto e azione sono due aspetti significativi che contribuiscono
alla regolazione sensoriale del neonato. Ecco una descrizione di come queste due A sono collegate
alla regolazione sensoriale:
1. Affetto (Affection):
• Descrizione: L'affetto in questo contesto si riferisce alla risposta emotiva e al
legame affettivo tra il neonato e il suo caregiver primario, di solito la madre o chi
svolge un ruolo simile.
• Regolazione Sensoriale: La presenza di affetto fornisce al neonato un senso di
sicurezza e comfort. Gli abbracci, il contatto fisico e il tono affettivo della voce del
caregiver contribuiscono a regolare la risposta sensoriale del neonato. La
regolazione sensoriale avviene attraverso l'esperienza di un ambiente caldo e sicuro,
che influenza positivamente le sensazioni tattili, visive e uditive del neonato.
2. Azione (Action):
• Descrizione: L'azione riguarda le interazioni fisiche e le attività quotidiane svolte
dal caregiver per soddisfare le esigenze del neonato, come il cambio del pannolino,
l'allattamento e il cullare.
• Regolazione Sensoriale: Le azioni del caregiver durante queste attività quotidiane
contribuiscono alla regolazione sensoriale del neonato. Ad esempio, il contatto fisico
durante il cambio del pannolino fornisce stimolazione tattile. Il cullare e
l'abbracciare durante l'allattamento influenzano la regolazione vestibolare e la
sensazione di sicurezza.
In sintesi, l'affetto e l'azione contribuiscono entrambi alla regolazione sensoriale del neonato
attraverso l'interazione emotiva e fisica con il caregiver. Queste esperienze forniscono stimolazioni
sensoriali positive e un ambiente emotivo sicuro, che sono essenziali per lo sviluppo cognitivo ed
emotivo del neonato durante la prima infanzia.
Tra le le quattro A della prima infanzia ci sono l'arousal e l'attenzione. Descriverle facendo
riferimento alla regolazione sensoriale
Le "Quattro A della Prima Infanzia" sono concetti proposti dallo psicoanalista D.W.
Winnicott, e includono Affetto, Azione, Arousing (o Arousal), e Attention (o Attenzione). Qui
di seguito, si descrivono Arousal e Attention facendo riferimento alla regolazione sensoriale
nella prima infanzia:
1. Arousing (Arousal o Eccitazione):
• Descrizione: L'Arousing riguarda la capacità del caregiver di stimolare e rispondere
alle attività del neonato in modo da mantenere un livello di eccitazione adeguato.
Questo può includere la capacità di adattare la stimolazione sensoriale in risposta
alle esigenze e alle risposte del neonato.
• Regolazione Sensoriale: La regolazione sensoriale attraverso l'Arousing si riferisce
al mantenimento di un equilibrio adeguato tra stimolazione e calma. Il caregiver è
responsabile di fornire stimolazioni sensoriali appropriate, come il contatto fisico, la
voce e gli oggetti, e allo stesso tempo di monitorare la risposta del neonato per
evitare sovrastimolazione o sottostimolazione.
2. Attention (Attenzione):
• Descrizione: L'Attention si riferisce alla capacità del caregiver di prestare attenzione
alle esigenze del neonato e di rispondere in modo sensibile e adeguato. Questo
include la capacità di focalizzarsi sul neonato durante le interazioni e di essere
consapevoli delle sue esigenze emotive e fisiche.
• Regolazione Sensoriale: La regolazione sensoriale attraverso l'Attention implica la
capacità del caregiver di percepire e interpretare le segnalazioni sensoriali del
neonato. Rispondere in modo attento alle esigenze sensoriali, come il
riconoscimento delle espressioni facciali, dei suoni e delle risposte motorie del
neonato, contribuisce alla regolazione positiva delle sue esperienze sensoriali.
In sintesi, Arousing e Attention nella prima infanzia sono importanti per la regolazione sensoriale
del neonato. La capacità di fornire una stimolazione sensoriale bilanciata attraverso l'Arousing e la
sensibilità nell'interpretare e rispondere alle segnalazioni sensoriali attraverso l'Attention sono
fondamentali per creare un ambiente regolato e sicuro per il neonato durante le prime fasi dello
sviluppo
05. Quali strategie di regolazione emotiva vengono utilizzate principalmente dai bambini
evitanti?
I bambini evitanti, nell'ambito dell'attaccamento, sono quelli che sviluppano un atteggiamento di
evitamento o distanza emotiva nei confronti dei caregiver. Questo modello di attaccamento può
influenzare le strategie di regolazione emotiva adottate dai bambini. Alcune delle strategie di
regolazione emotiva tipiche dei bambini evitanti includono:
1. Soppressione delle Emozioni:
• I bambini evitanti potrebbero tendere a sopprimere o minimizzare le loro emozioni.
Questa strategia può derivare dalla paura di essere respinti o ignorati dai caregiver e
può portare a una tendenza a evitare di esprimere le proprie emozioni apertamente.
2. Autonomia e Indipendenza:
• Per regolare le emozioni, i bambini evitanti possono sviluppare un atteggiamento di
autonomia e indipendenza precoce. Cercheranno di affrontare le situazioni emotive
da soli senza cercare il supporto o la consolazione dai caregiver. Questo
comportamento riflette una strategia di auto-sufficienza.
3. Minimizzazione del Bisogno di Affetto:
• I bambini evitanti possono minimizzare o negare il loro bisogno di affetto e
vicinanza emotiva. Possono apparire distanti o indifferenti agli affetti e alle
attenzioni dei caregiver, cercando di sembrare autosufficienti e non dipendenti dagli
altri per la regolazione emotiva.
4. Distrazione e Concentrazione su Attività Esterne:
• Per evitare situazioni emotivamente cariche, i bambini evitanti possono concentrarsi
su attività esterne e distogliere l'attenzione dalle loro emozioni. Questa strategia
aiuta a mantenere una distanza emotiva dagli altri e a evitare il coinvolgimento in
relazioni intime e affettuose.
5. Compensazione con Prestazioni:
• Alcuni bambini evitanti possono sviluppare una strategia di compensazione
attraverso le prestazioni. Cercheranno di ottenere approvazione e riconoscimento
attraverso successi accademici o sportivi, piuttosto che attraverso l'espressione
emotiva.
6. Riduzione della Richiesta di Supporto:
• Evitando di chiedere supporto emotivo o consolazione, i bambini evitanti cercano di
minimiz