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DOMANDA 10: SPIEGARE IL MECCANISMO DI FORMAZIONE DELLE NEVROSI

Appare importante evidenziare alcuni aspetti della teoria di Freud sulla eziologia delle nevrosi, esposta nella sessione precedente. Sia nell'isteria, sai nelle nevrosi ossessive, l'elemento essenziale, che sta alla base del sintomo, è la reazione emotiva che, nel primo caso si converte in fenomeno organico, nel secondo si trasferisce sopra un oggetto diverso da quello che l'aveva provocato. In entrambi i casi la reazione emotiva si stacca, viene scissa, dalla rappresentazione originaria e diventa qualcosa di autonomo.

DOMANDA 11: ILLUSTRARE LA DOTTRINA DEL TRAUMA SESSUALE SPECIFICO

Breuer e Freud avevano evidenziato l'importanza della componente sessuale fin dai primi studi sull'isteria, rilevando come le rappresentazioni insopportabili che determinavano una reazione di difesa, appartenevano alla sfera sessuale. Nello specifico, Freud, formulò la dottrina del trauma

ossia comportamenti ripetitivi o rituali. Secondo Freud, le nevrosi ossessive sono causate da conflitti inconsci tra desideri e impulsi inaccettabili e la coscienza morale. Le ossessioni servono come meccanismo di difesa per tenere a bada questi impulsi inaccettabili.

Spesso confuse con i quadri di nevrastenia. Ma, diversamente da questa, sembravano rispondere positivamente alla terapia catartica. Anche le nevrosi ossessive potevano essere riferite:

  1. Ad una situazione traumatica
  2. Ad una reazione di difesa dalla spiacevolezza di quella situazione conducente al suo oblio
  3. Ad un mancato deflusso della carica connessa

Se nell'isteria avveniva la conversione da un contenuto psichico ad un sintomo somatico, nella nevrosi i sintomi prendono la forma di ossessioni.

LEZIONE 15

DOMANDA 12: SPIEGARE LE DIFFERENZE TRA LA DOTTRINA DEL TRAUMA SESSUALE E LA DOTTRINA DELL'INFANTILISMO SESSUALE

L'applicazione della dottrina del trauma sessuale infantile ai casi clinici mise presto in evidenza le sue lacune: Freud scoprì infatti che i racconti forniti dai pazienti circa traumi sessuali vissuti in infanzia non sempre erano veritieri. Egli giunse pertanto, pur mantenendo pressoché inalterata l'interpretazione del

Il processo morboso base delle psiconevrosi consiste nel modificare il concetto di trauma sessuale infantile specifico. Freud ipotizzò che il trauma sessuale avesse un effetto patogeno indiretto, in quanto ciò che causava il problema era il ricordo dell'evento e non l'evento stesso. Questo ricordo veniva attivato da traumi più recenti, che scatenavano una reazione impropria di difesa. L'origine delle psiconevrosi rimane quindi legata alla vita sessuale, ma il ricordo del trauma non è più la causa del comportamento anomalo come nella teoria del trauma sessuale specifico, ma è una conseguenza di tale comportamento. La nuova dottrina, definita infantilismo sessuale, riporta ancora una volta l'attenzione sul fattore costituzionale.

DOMANDA 13: ILLUSTRARE LA DOTTRINA DELLE NEVROSI ATTUALI DI FREUD

La considerazione che la sessualità fosse alla base della patologia fu estesa da Freud non solo alle nevrosi da difesa (isteria e nevrosi ossessiva), ma anche a forme che non erano curate

Attraverso la nuova tecnica analitica, Freud ha studiato diverse forme di nevrosi. Tra di esse, la nevrastenia, spesso confusa con i quadri ossessivi, è caratterizzata soprattutto da stanchezza, dispepsia, costipazione e debolezza sessuale. Un'altra forma studiata è la nevrosi d'angoscia, così definita perché il nucleo principale è costituito dalla presenza di intensi stati ansiosi.

La domanda 14 chiede di spiegare il fenomeno dell'autonomia delle tendenze secondo Freud. Freud invoca il principio di autonomia delle tendenze: nella coscienza vi è un'armonica connessione tra le diverse funzioni psichiche e una certa interdipendenza tra i differenti elementi, che, tuttavia, possiedono una certa autonomia e pertanto possono essere in contrasto (es: si può amare e odiare allo stesso tempo).

La domanda 15 chiede di spiegare la dottrina dell'infantilismo sessuale di Freud. La nuova dottrina, definita infantilismo sessuale, recupera ancora una volta il fattore costituzionale: qui non è più concepito come la

La propensione alla conversione o alla trasposizione, ma come tendenza ad assumere nel corso dello sviluppo psicosessuale quel comportamento che prima era definito reazione di difesa e che, da adesso in poi, Freud chiamerà "rimozione". Inevrotici che prima erano considerati "ammalati di residui" (fatti episodici non liquidati) ora sono visti come "ammalati di rimozione sessuale". DOMANDA 16: SIGNIFICATI DEI SINTOMI NEVROTICI NELLA TEORIA DI FREUD I sintomi nevrotici sono concepiti da Freud come l'espressione di processi psichici specifici, che, una volta compresa la connessione con tali processi attraverso la loro corretta interpretazione, appaiono sensati quanto i comportamenti normali. LEZIONE 16: DOMANDA 11: CHE COSA È LA NEVROSI DI TRANSFERT SECONDO FREUD La nevrosi di transfert secondo Freud è una forma di nevrosi che si manifesta all'interno della relazione terapeutica, in cui il paziente proietta sul terapeuta le sue emozioni e i suoi desideri inconsci. DOMANDA 12: DEFINIZIONE DI TRANSFERT POSITIVO E TRANSFERT NEGATIVO Il transfert positivo si verifica quando il paziente sviluppa sentimenti positivi nei confronti del terapeuta, mentre il transfert negativo si verifica quando il paziente sviluppa sentimenti negativi o ostili nei confronti del terapeuta. La cura si agisce infatti principalmente attraverso l'interpretazione del transfert.

traslazioneaffettiva può subire mutamenti durante il corso della terapia, passando ad esempio dallo stato ditraslazione positiva (affetto positivo verso l'analista) a traslazione negativa (sentimenti negativi, ostilità, ecc) e tali cambiamenti appaiono fondamentali per comprendere le fasi dell'analisi e i vari elementi che stanno alla base del processo morboso.

DOMANDA 13: ILLUSTRARE LE DIFFERENZE TRA LE AZIONI PERSUASIVE E LE AZIONI SUGGESTIVE SECONDO FREUD

Persuadere un soggetto significa infatti provocare in lui una convinzione per via indiretta, fornendogli quegli elementi mentali sul quale egli possa costruire la data convinzione.

Suggerire suggestivamente significa invece provocare una data convinzione in modo diretto, esprimendo alla persona direttamente l'oggetto della convinzione utilizzando la capacità del soggetto di trasformare l'idea suggerita in azione.

L'azione persuasiva inoltre mette in azione nel soggetto stati constatativi,

mentre quella suggestiva può rivolgersi a funzioni diverse, provocando ad esempio allucinazioni senza tuttavia modificare le capacità critiche (es: il soggetto avverte come più pesante un oggetto, ma sa che non è tale).

DOMANDA 14: ILLUSTRARE IL PASSAGGIO DAL METODO CATARTICO AL METODO DELLE LIBERE ASSOCIAZIONI SECONDO FREUD

Il passaggio dal metodo catartico alla psicoanalisi propriamente detta è caratterizzato dalla rinuncia all'ipnosi come metodo terapeutico. A questa rinuncia Freud giunse sulla base di differenti considerazioni: 1) Limiti delle prestazioni suggestive 2) Il transfert 3) La resistenza alla guarigione

DOMANDA 15: IN COSA CONSISTE LA REGOLA FONDAMENTAL SECONDO LA PSICOANALISI?

In particolare egli formulò la regola fondamentale della psicoanalisi, ossia un insieme di prescrizioni da fornire al paziente prima dell'analisi, consistenti in: 1) Una completa rilassatezza, un completo abbandono. Il soggetto deve dimettere ogni tendenza critica.

Ogni atteggiamento di autocontrollo, rispetto a ciò che comunicherà. Per favorire tale atteggiamento il paziente viene fatto sdraiare sopra un lettino e lo psicoanalista si posiziona in modo da non richiamare troppo su di sé l'attenzione del paziente.

Spassionatezza rispetto alle cose via via comunicate. L'analista deve favorire tale fenomeno attraverso l'assunzione di un atteggiamento neutrale che preveda la sospensione di qualsiasi giudizio.

Massima sincerità, intesa in un'accezione ampia del termine: non soltanto riferire integralmente ciò che si pensa, anche se contiene contenuti penosi, imbarazzanti o offensivi, ma anche verbalizzare tutto ciò che passa per la mente, compreso ciò che sembrerebbe insignificante o non utile all'argomento trattato dalla cura.

DOMANDA 16: ILLUSTRARE I LIMITI DELL'IPNOSI SECONDO FREUD

Freud mise in evidenza i limiti dell'ipnosi:

  • Essa non

Poteva essere applicata a tutti i soggetti, aspetto che aveva già rilevato quando usava l'ipnosi come metodo diretto di inibizione dei sintomi e ancor di più successivamente, con il metodo catartico.

  • Il suo utilizzo comportava dei pericoli: come tutti i metodi suggestivi essa era uno strumento delicato, al quale i soggetti potevano reagire in modi molto diversi. Alcuni ad esempio potevano allucinare fatti ed episodi in realtà inconsapevolmente indotti dallo stesso ipnotista, oppure inibire uno o l'altro sintomo interpretando le parole del terapeuta come compiti post-ipnotici, senza che in realtà ci fosse una vera guarigione.
  • I risultati erano inoltre spesso temporanei.
  • Gli stati suggestivi non sono innaturali, ma rimangono particolari ed eccezionali.

DOMANDA 17: COSA INTENDE FREUD PER AMBIVALENZA AFFETTIVA

La traslazione positiva e negativa, per il principio di autonomia delle tendenze già esposto precedentemente, possono

coesistere e vedere a tratti la prevalenza di uno a tratti dell'altro, fenomeno definito "ambivalenza affettiva".

DOMANDA 18: CHE COSA INTENDE FREUD PER RESISTENZA ALLA GUARIGIONE

I vantaggi della malattia ineriscono la posizione privilegiata che il nevrotico assume, in quanto malato, nella sua famiglia; la possibilità di non assumersi tutta una serie di responsabilità che gli altri "sani" si accollano; il malato diviene spesso una sorta di tiranno al cui servizio si pongono parenti e amici. Tutto ciò fa si che il malato non vuole guarire.

DOMANDA 19: CHE COSA INTENDE FREUD PER UTILE SECONDARIO DELLA MALATTIA

Nonostante le indubbie sofferenze legate alla patologia, essa infatti offre al paziente anche dei vantaggi che egli non vuole perdere.

LEZIONE 17

DOMANDA 8: QUALI FENOMENI SECONDO FREUD SONO CONNESSI ALL'ESISTENZA DELL'INCONSCIO

1) La teoria per la quale i fatti traumatici sarebbero dimenticati dal soggetto, ma in modo tale che

niamo impressi nella nostra memoria.
Dettagli
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A.A. 2023-2024
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gherezzino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Shoshann Rossella.