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SCIENZE DELL'EDUAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Docente: Procaccia Rossella Shoshann

Lezione 045

01. Quale tra le seguenti NON è una fase del processo di separazione e individuazione secondo la Mahler?

integrazione Lo sviluppo procede attraverso una fase di autismo normale, seguita da una fase di

simbiosi normale e poi dal processo di separazione-individuazione che si articola

costanza dell'oggetto in 4 fasi:

1) Differenziazione

differenziazione 2) Sperimentazione

3) Riavvicinamento

sperimentazione 4) Costanza dell’oggett

02. Come si chiama nella teoria della Mahler il processo di sviluppo del bambino?

di individuazione e differenziazione Lo sviluppo procede attraverso una fase di autismo normale, seguita da una fase di

simbiosi normale e poi dal processo di separazione-individuazione che si articola

di identificazione e individuazione in 4 fasi:

1) Differenziazione

2) Sperimentazione

di separazione e individuazione 3) Riavvicinamento

4) Costanza dell’oggett

di separazione e differenziazione

03. Quale tra le seguenti NON è una fase del processo di sviluppo secondo la Mahler?

separazione e individuazione a) Fase di autismo normale:

b) Fase simbiotica normale:

simbiosi normale c) Fase della separazione-individuazione

autismo normale

disgregazione

04. Quali forme di patologia studia la Mahler?

psicosi autistica e psicosi regressiva La Mahler individua due forme patologiche di sviluppo:

psicosi anaclitica e psicosi regressiva 1) La psicosi autstica

2) La psicosi simbiotic

psicosi anaclitica e psicosi simbiotica

psicosi autistica e psicosi simbiotica

05. In quale fase dello sviluppo secondo la Mahler il bambino distingue tra sé e l'oggetto sul piano sensoriale, capisce che le sensazioni interne sono diverse da

quelle provocate dal contatto con gli oggetti esterni

differenziazione 1) Differenziazione

costanza dell'oggetto Il bambino distingue tra sé e l’oggetto sul piano sensoriale, capisce che le

sensazioni interne sono diverse da quelle provocate dal contatto con gli

sperimentazione oggetti esterni

riavvicinamento

06. Descrivere la psicosi autistica nella teoria di Mahler

07. Descrivere la psicosi simbiotica nella teoria di Mahler

08. Cosa significa costanza dell'oggetto nella teoria di Mahler?

09. Descrivere il NO come organizzatore psichico di Spitz

10. Descrivere l'angoscia dell'estraneo come organizzatore psichico di Spitz

11. Differenze tra Mahler e Freud nell'intendere l'origine della psicopatologia infantile

12. Il percorso di separazione e individuazione secondo la Mahler

Lezione 047

01. Quale autore è considerato il fondatore della scuola delle relazioni oggettuali?

Spitz MELANIE KLEIN E LE TEORIE DELLE

RELAZIONI OGGETTUALI

Mahler

Klein

A. Freud

02. Secondo la Klein le pulsioni sono fenomeni

interpersonali

biologici Per la Klein invece le pulsioni sono fenomeni psicologici: il corpo è qui concepito

solo come un mezzo attraverso cui si manifestano le pulsioni e non come fonte da cui

psicologici originerebbero. Di fatto nel modello kleiniano le pulsioni coincidono con le

emozioni, l’amore, l’odio, le passion

corporei

03. La Klein parla di:

Sé rudimentale a Klein sostiene che la mente sia fin dalla nascita molto complessa, caratterizzata

Super Io rudimentale da pulsioni primitive e un Io rudimentale: il piccolo prova paure, angosce, sensi di

colpa…

Es rudimentale

Io rudimentale

04. La Klein parla di angoscia:

di frammentazione Successivamente (nel 1948, “Sulla teoria dell’angoscia e del senso di colpa”, in

“Scritti”) dirà che l’angoscia non è un’angoscia di castrazione come sosteneva

Freud, ma è un’angoscia di annientamento, cioè dovuta alla paura della morte

di perdita (istinto di morte).

generalizzata

di annullamento

05. Quale tra i seguenti meccanismi di difesa non ha un ruolo centrale nella teoria della Klein?

intellettualizzazione

introiezione

scissione

proiezione

06. Quale tra i seguenti principi NON fa parte delle teorie della Klein

nella relazione madre-bambino vi è una prima fase autistica - esistenza fin dalla nascita di sentimenti di

amore e persecuzione nella relazione

lo sviluppo è influenzato dell'interazione tra le caratteristiche ambientali (mamma) e le caratteristiche innate del bambino. con la madre

- influenza nello sviluppo dell’interazione

il bambino è caratterizzato aggressività innata, che può ostacolare il superamento di frustrazioni e rabbia tra le caratteristiche ambientali (mamma)

e le caratteristiche innate del bambino.

fin dalla nascita esistono sentimenti di amore e persecuzione nella relazione con la madre - marcatura sull’aggressività innata, che

può ostacolare il superamento di

frustrazioni e rabbia

07. Definizione di oggetti interni secondo il modello kleiniano - sviluppo precoce di meccanismi di

difesa della proiezione e della scissione

che

il bambino anche piccolissimo utilizza contro

08. Differenze tra la concezione di pulsione di Freud e di M Klein dall’angoscia che il suo Io rudimentale

prova

- concezione di un funzionamento

09. L'angoscia nella teoria della Klein mentale complesso molto precoce

Lezione 048

01. L'invidia secondo la Klein è

persecutoria Il concetto di invidia ricopre un ruolo molto importante nella teoria kleiniana

costruttiva (Klein, 1957, “Invidia e gratitudine”, Martinelli, Firenze, 1969).

Secondo l’autrice tale sentimento è caratterizzato da un intento distruttivo verso

predatoria l’oggetto, connesso al desiderio di possederne le buone qualità.

distruttiva

02. Quale autore formula la teoria delle posizioni?

Adler LA TEORIA DELLE POSIZIONI DI MELANIE KLEIN

Klein

Spitz

Mahler

03. La scissione tra seno buono e seno cattivo si trova secondo la Klein nella posizione

La posizione schizoparanoide si manifesta nei primi tre mesi di vita, quando il

depressiva neonato entra in relazione nella sua fantasia, con

-un oggetto buono, fonte di vita, nucleo dell’Io sano

-un oggetto cattivo, fonte di angoscia, di fantasie di aggressione e persecuzione.

schizo-paranoide “Il rapporto con il seno amato e odiato – buono e cattivo – costituisce la prima

psicotica relazione oggettuale del lattante … Le pulsioni distruttive e l’angoscia persecutoria

sono al loro culmine. La brama di soddisfacimento illimitato, da un lato, e l’angoscia

simbiotica persecutoria, dall’altro, inducono nel poppante il senso dell’esistenza di un seno

ideale e di un pericolo seno divoratore, i quali, nella sua psiche, sono tenuti

ampiamente separati l’uno dell’altro

04. Quali sono i meccanismi di difesa principali nella posizione schizo-paranoide individuata dalla Klein?

identificazione proiettiva e proiezione Il bambino si protegge allora attraverso il seno buono: se esso riesce a

scissione e diniego rimanere “integro”, cioè viene sentito dal neonato ancora come perfetto, si può

identificazione proiettiva e introiezione contrapporre alla frantumazione e favorire l’integrazione dell’Io.

Se tuttavia, per motivi costituzionali, l’Io del neonato non riesce a

scissione e proiezione tollerare l’angoscia, anche il seno buono sarà percepito come non integro

e si frantumerà, portando a una scissione dell’Io stesso.

05. Nella posizione depressiva secondo la Klein compare

il senso di colpa Nella posizione depressiva invece l’angoscia muta, legandosi dal fatto che il bambino si

il senso di persecuzione rende conto che i suoi sentimenti di amore e odio sono rivolti alla stessa persona. Egli

teme allora che la propria aggressività e invidia distruggano totalmente l’oggetto da

il senso di Sé cui sente di dipendere totalmente (la madre).

Il bambino matura quindi il senso di colpa e sente il bisogno di mettere in atto delle

il senso di vergogna azioni riparatorie. Egli passa quindi da una condizione di pre-ambivalenza ad una

di ambivalenza vera e propria.

06. Come definisce la Klein il meccanismo di difesache consiste nella proiezione di parti del Sé e degli oggetti interni scissi sull'oggetto, seguita da

un'identificazione successiva con le parti proiettate, attraverso cui il bambino se ne riappropria, controllandole

proiezione 6) IDENTIFICAZIONE PROIETTIVA

Consiste nella proiezione di parti del Sé e degli oggetti interni scissi

idealizzazione sull’oggetto, seguita da un’identificazione successiva con le parti

proiettate, attraverso cui il bambino se ne riappropria, controllandole.

diniego “Con tale proiezione dentro, la madre viene a contenere le parti cattive de sé,

essa non è sentita come un individuo separato, ma come il Sé cattivo”.

identificazione proiettiva Tale meccanismo permette di collocare all’interno dell’oggetto (nella fantasia) parti de

Sé con le relative pulsioni, facendo poi percepire l’oggetto stesso in continuità col Sé

e permettendo quindi nel contempo di liberarsi di parti cattive e di controllarle.

07. Nella posizione depressiva la Klein parla di angoscia

persecutoria

di perdita

di frammentazione

di annichilimento

08. Descrivere la posizione schizo-paranoide della Klein

09. Caratteristiche dell'invidia nel pensiero della Klein

10. La teoria delle posizioni della Klein

11. Descrivere la posizione depressiva della Klein

Lezione 049

01. La tecnica della Klein si basa sull'interpretazione

degli atti mancati Il “colpo di genio” fu tuttavia della Klein che iniziò la sua attività di analista negli anni

dei sogni 20 lavorando con bambini anche sotto i tre anni, utilizzando il gioco nell’analisi

infantile al pari del materiale simbolico dell’adulto, prodotto nei sogni o con

del gioco il metodo delle libere associazioni .

dei lapsus

02. Secondo quale autore il bambino è analizzabile?

2) Secondo A. Freud nei primi anni di vita era possibile solo l’osservazione del bambino e non la

Freud sua analisi che necessitava di una fase preparatoria.

Diversamente, per la Klein non solo era possibile un’analisi precoce, anche in via preventiva,

Klein come supplemento all’educazione, ma essa non necessitava di interventi preparatori al fine

di creare un atteggiamento emotivamente favorevole del piccolo nei confronti dell’analista.

Ferenczi Secondo l’autrice infatti il bambino percepirebbe fin dalle prime interpretazioni i benefici del

rapporto analitico ed inoltre vede positivamente il fatto che il bambino esprima pulsioni

A. Freud aggressive nei confronti del terapeuta, per poterle elaborare e attenuare le angosce del

Super Io

03. Quali furono i punti principali della disputa tra A. Freu

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher formaggiodiletta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Shoshannà Procaccia Rossella.
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