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SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
Lezione 002
- L'obiettivo della psicologia della disabilità è:
- Chiarire i cambiamenti concettuali in tema di disabilità derivati dai nuovi scenari di ricerca
- Promuovere e potenziare la qualità della vita del disabile
- Identificare e distinguere le tipologie di disabilità
- Descrivere i diversi paradigmi della disabilità
- La qualità della vita correlata alla salute nell'ambito delle disabilità è legata:
- Alla gravità della disabilità
- Alla percezione soggettiva della propria condizione di salute
- Alla tipologia della disabilità
- Alla percezione soggettiva del proprio stato di salute, alla percezione del controllo sulla situazione e alla sensazione di essere socialmente supportati
- La psicologia della disabilità ha come oggetto di studio e di intervento:
- La qualità della vita dell'individuo disabile
- L'individuo con disabilità
Contesti in cui le persone interagiscono con le persone disabili
L'individuo disabile, la sua famiglia e i contesti in cui interagisce con gli altri
PANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE - 4/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE
SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
Lezione 003
- I paradigmi della disabilità sono:
- Medico, sociale, culturale
- Medico, sociale, psicologico
- Medico, biopsicosociale, integrato
- Medico, sociale, biopsicosociale
- Il modello medico:
- Sostiene che sia il contesto sociale a doversi adattare alla persona disabile
- Nasce come risposta reazionaria al contesto sociale
- Considera la dimensione corporea ma ignora il contesto sociale
- Considera importante la dimensione corporea e il contesto sociale in cui il disabile vive
- Quali sono i paradigmi della disabilità? Puoi descrivere brevemente quali sono i loro limiti e quali invece i loro aspetti positivi?
DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONE -5/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONE
SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
Lezione 004
01. Il modello biopsicosociale:
Considera la salute non più solo come assenza di malattia ma come condizione di benessere a livello sia biologico che sociale
Presuppone una concezione multidimensionale della salute
Aderisce alle premesse del modello biomedico secondo il quale la malattia è riconducibile a varie variabili biologiche che il medico deve correggere
Nella pratica clinica, gli interventi sono basati sui vissuti esistenziali ed emotivi del disabile ma non vengono prese in considerazione le cure mediche e riabilitative
02. Il modello sociale:
Era contro il movimento in difesa dei Diritti Umani
E' stato elaborato dallo psichiatra George Engel
Pone il focus del problema sulla menomazione
Pone attenzione alle barriere create dalla società, considerate un ostacolo per la vita indipendente
del disabilePANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONE - 6/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONE - SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
Lezione 005
-
Nella pratica clinica basata sul modello biopsicosociale, l'equipe considera importanti i seguenti fattori:
- Lo stress, la vulnerabilità, le competenze che il soggetto ha a disposizione, le strategie di coping che il soggetto utilizza dinanzi a situazioni stressanti
- La vulnerabilità, lo stress, i fattori personali e ambientali
- Le strategie di coping e le capacità comunicative del soggetto
- Le strategie di coping e l'ambiente familiare in cui è inserito il soggetto
-
Il COPE:
- È un questionario self-report che prende in considerazione diverse modalità di coping utilizzate dagli individui per rispondere a situazioni stressanti
- Può essere utilizzato solo in situazioni di disabilità
- È uno strumento
multidimensionale utilizzato per misurare le diverse modalità di coping secondo il modello sociale della disabilità. Si compone di 50 items raggruppabili in 15 sottoscale.
Nel modello integrato, le equipe multi-professionali:
- Utilizzano linguaggi diversi e metodi e strumenti mono-professionali per descrivere la salute
- Interagiscono al proprio interno ma non con il paziente
- Sono composte da professionisti che operano in sinergia attraverso metodi e strumenti comuni e trasversali alle varie professioni
- Erogano interventi di cura e assistenza continui ma non integrati
Cos'è il COPE? PANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE - 7/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
Lezione 006
- Con il termine "Condizione di salute" pensi:
- All'ICD-10 che permette di diagnosticare una certa malattia o un certo disturbo
- All'ICF che classifica il
- Non è legata a nessuna menomazione
- Non è considerata un problema di pochi ma vengono proposte modalità per valutare l'impatto sociale e fisico sul funzionamento della persona
- È una condizione di svantaggio vissuta da un individuo in conseguenza di una menomazione o disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona
- Può insorgere come conseguenza diretta di una menomazione o come reazione di un soggetto, soprattutto dal punto di vista psicologico, ad una menomazione fisica e sensoriale
- Comunicazione e motivazione
- Apprendimento e applicazione delle conoscenze e comportamento
- Relazioni interpersonali e mobilità
- Comunicazione e autostima
funzionamento e la disabilità associati alle condizioni di salute
All'ICF che mette le condizioni di salute sullo stesso piano senza considerare il contesto sociale, familiare o lavorativo della persona
All'ICF che mette le condizioni di salute su piani diversi a seconda delle cause
02. I termini "funzionamento" e Disabilità:
Sono termini che riguardano il concetto di ritardo o di sfasamento nelle funzioni
Sono termini che indicano assenza o presenza di eventuali limitazioni nell'area cognitiva e affettivo-relazionale
Sono termini ombrello, che indicano rispettivamente aspetti positivi o negativi dell'interazione tra l'individuo e il proprio ambiente
Sono termini complementari
03. L'ICF-CY:
Descrive le disabilità in età evolutiva ma sottovaluta il contesto familiare
Nonostante sia un buono strumento per descrivere con un linguaggio internazionale le disabilità, non vuole essere la base della pianificazione degli
interventieducativo-riabilitativi
Una sua caratteristica è la premessa secondo cui la presenza di una disabilità nell'infanzia e nell'adolescenza incide allo stesso modo che nell'età adulta
Descrive le limitazioni e il funzionamento in età evolutiva, pertanto pone l'accento sulla natura dinamica dei cambiamenti
04. Nell'ICF, le componenti che si analizzano e che hanno soppiantato le dimensioni precedenti sono:
Le funzioni e le strutture corporee, l'attività personale e la partecipazione
L'attività personale e la partecipazione
Le funzioni e le strutture corporee, l'attività personale, la partecipazione e i fattori contestuali
L'attività personale, la partecipazione e la menomazione
05. Nell'ICIDH:
I termini "disabilità" e "handicap" hanno una connotazione positiva
La distinzione tra menomazione, disabilità e handicap è vista in termini di relazione
tra cause ed effetti
Si pone l'attenzione sugli aspetti psicosociali per la definizione della diagnosi
Non si considera la menomazione ma la salute, le potenzialità del soggetto e le sue eventuali disabilità in relazione all'attività e alla partecipazione
06. La classificazione ICD-10:
Non si può definire complementare all'ICF
È una classificazione delle condizioni di malattia dell'individuo e fornisce pertanto un modello di riferimento eziologico
Non fornisce una diagnosi delle malattie, dei disturbi o altri stati di salute
Non si delinea come una classificazione causale
07. Le componenti dell'ICF:
Sono collegate in modo unidirezionale
Sono considerate nella loro interazione reciproca
Non possono essere analizzate in modo indipendente
Riguardano solo le persone con disabilità
PANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE -8/50
Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE
SCIENZE
PEDAGOGICHE
Docente: Manzoni Gian Mauro
08. Nell'ICIDH, la disabilità:
09. Cos'è e cosa valuta l'ICD-10?
10. Cosa valuta l'ICF? Descrivi brevemente il modello di funzionamento della disabilità secondo questa nuova classificazione internazionale
11. Perché si passa dalla prima classificazione dell'ICIDH degli anni 80' all'ICF? Cosa cambia?
12. In
cosa differisce l'ICF dall'ICD-10? L'ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) è un sistema di classificazione sviluppato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per descrivere la salute e i fattori correlati alla salute. L'ICF si concentra sull'individuo nel contesto della sua vita quotidiana e considera sia gli aspetti positivi che quelli negativi della salute. L'ICD-10 (International Classification of Diseases, 10th Revision) è invece un sistema di classificazione utilizzato per la diagnosi e la codifica delle malattie e dei disturbi. 13. Cos'è l'ICIDH e su quale modello si basava? L'ICIDH (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps) era un sistema di classificazione utilizzato prima dell'ICF per descrivere le disabilità. Si basava sul modello medico, che considerava la disabilità come una conseguenza diretta di un'impairment o di una malattia. L'ICF, invece, si basa su un modello biopsicosociale, che considera la disabilità come il risultato di una complessa interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali. PANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE - 9/50 Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITÀ E DELL'INTEGRAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE Docente: Manzoni Gian Mauro Lezione 007 01. La componente "Partecipazione" inserita nell'ICF: - Si divide in restrizioni della partecipazione e limitazioni dell'attività - Descrive il coinvolgimento della famiglia nella vita del disabile - Descrive il coinvolgimento dell'individuo nelle situazioni di vita e si divide in Capacità e Performance - Descrive l'esecuzione di un compito da parte di un individuo 02. Secondo l'ICF, una menomazione: - Sono esatte tutte e tre le risposte - Può non portare a limitazioni nella capacità né a problemi di partecipazione - Può non portare a limitazioni nella capacità ma può provocare problemi di partecipazionepartecipazionePuò portare a limitazioni nella capacità e, a seconda delle circostanze, può produrre o meno problemi di partecipazione03. Nelle componenti dell'ICF "Attività" e "Partecipazione", tra le aree che vengono analizzate troviamo:
04. Si costruisca un esempio di menomazione funzionale o strutturale che porta a limitazioni nell'attività e che, a seconda delle circostanze, può produrre problemi di partecipazione PANIERE DI PSICOLOGIA DELLA DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONE -10/50Set Domande: PSICOLOGIA DELLA DISABILITA' E DELL'INTEGRAZIONESCIENZE PEDAGOGICHEDocente: Manzoni Gian MauroLezione 00801. Una barriera è: Può esse