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INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE (D.M. 270/04)
Docente: Broglia Francesco
Lezione 0040
- Si descriva la fase di rilievo per l'armamento di un cantiere di restauro
- Si illustrino i principi di rilievo della facciata e della struttura di una chiesa gotica
1. Si descriva la fase di rilievo per l'armamento di un cantiere di restauro
Il cantiere di restauro si arma a partire dai primi segni tracciati sulla carta. Ogni disegno, se si osserva attentamente l'oggetto e lo si dimensiona, è in scala. La scala di rappresentazione è data dal rispetto delle proporzioni, può essere segnalata ed evidenziata con semplicità ed immediatezza dalla presenza anche schematica della figura umana. Per tale motivo diviene essenziale il taccuino di cantiere e gli strumenti principe del progettista, ovvero la penna o la matita, perché uno schizzo ben proporzionato ha validità tecnica. Si avrà cura di considerare il numero di piani, le altezze, gli
aggetti, gli sporti, i balconi, i corpi avanzati o rientranti, i piani stradali e gli spazi limitrofi al piede della fabbrica, la consistenza del terreno alla base delle strutture provvisionali, le caratteristiche di eventuali solai di appoggio delle impalcature, le rampe di autorimesse, le caratteristiche dei materiali da reintegrare e restaurare, i pubblici passaggi di transito pedonale e quelli privati di accesso alla fabbrica stessa. Il taccuino dovrà costituire una raccolta costantemente aggiornata dei dati e delle analisi svolte sul campo. Lo strumento grafico, con un volume rappresentato approssimativamente in assonometria o nella prospettiva "a volo di uccello", con didascaliche e segni chiari, costituisce lo "schizzo". Particolare importanza assume la consistenza delle strutture sulle quali avviene l'ancoraggio dei ponteggi. Esistono macchinari, dinamometri elettromeccanici, che permettono di collaudare la resistenza a strappo delle ossature.
portanti delle fabbriche, quando sulle stesse vengono innervati i tasselli meccanici dei ponteggi. Non da ultimo, negli interventi di restauro su edifici molto vecchi, va ricordato che spesso, prima delle opere di restauro, è necessario provvedere ad interventi urgenti di messa in sicurezza o rimozione immediata del pericolo. La recinzione dell'area di cantiere non deve essere fissata nel progetto del piano di sicurezza, ma la si eredita da altri organi preposti, quali ad esempio i Vigili del Fuoco.
2: Per una chiesa gotica, non è sufficiente la semplice battitura di quote riferite ad un piano, ma è necessario ricorrere al metodo dell'intersezione in avanti, in generale all'applicazione dei sistemi di misurazione diretti ed indiretti per la determinazione di volumi e forme articolati, sia nella riduzione in pianta che in verticale. L'apparente complessità di una chiesa gotica, prima di passare alle misure dirette o strumentali, va scomposta
nei suoi elementi costituenti fondamentali, ovvero archi, piedritti, volte, contrafforti. Il primo mezzo a cui affidarsi è quindi il proprio occhio, ponendo mano al taccuino di schizzi. Si tracciano delle linee per capire come è fatto un oggetto e di cosa è costituito. Il taccuino di rilievo con annotazioni e dati in merito al monumento sul quale si deve intervenire è parte integrante del progetto del piano di sicurezza. La definizione di determinate forme e proporzioni e di precisi caratteristilistici, con le relative ossature portanti deve avvenire per gradi. Giova a questo punto precisare che ai fini della comprensione di quanto è necessario riprodurre, non c'è modo più diretto ed immediato di ridisegnare o porremente ad un qualsiasi oggetto. Mezzi e strumenti più progrediti ed avanzati non è detto che imprimano nella mente dell'osservatore le stesse informazioni, o producano nell'unità di tempo la- Nella messa in opera di una autogrù devono considerarsi:
- il baricentro e la posizione degli stabilizzatori
- la clinometria e gli ingombri della macchina
- l'area di cantiere e la posizione degli stabilizzatori
- la clinometria dei luoghi, il peso del mezzo, il braccio di azione, il baricentro della macchina, le dimensioni planimetriche dell'area di cantiere, gli ingombri della macchina, sia in movimento di manovra che in stasi d'opera, la posizione degli stabilizzatori.
- Si definisce clinometria:
- lo studio degli assi radiali degli stabilizzatori di un "ragno" da cantiere.
- è stretto sinonimo di mantovana da cantiere per impalcature
- lo studio degli assi convergenti degli stabilizzatori di un'autogrù
- la misurazione delle pendenze di
- Nella planimetria allegata al piano di sicurezza le quote ed i dislivelli:
- sono superflui da indicare
- sono indicazioni facoltative
- devono essere tassativamente indicati, con precisi riferimenti alla clinometria ed alla pendenza dei piani inclinati, in relazione alla possibilità di messa in bolla delle macchine da cantiere
- vanno indicati solo se sono superiori ai 5 metri
- La conformazione del banchinaggio è bene sia controllata:
- camminando sui piani dell'impalcatura appena montata
- salendo e scendendo più volte sui piani delle casseforme per il getto in opera
- col teodolite, con la stazione totale, oppure con una semplice bolla a liquido da capomastro, man mano che si procede con la messa in opera
- esclusivamente ad occhio
- Si definisce banchinaggio:
- l'opera di imballaggio delle macerie risultanti da azioni di demolizione
- la fase di presa ed indurimento dei cementi
- L'opera di carico e scarico di materiali edili in cantiere
Struttura in tubo e giunto, alla base di una impalcatura, utile a livellare i piani di appoggio allo spiccato della stessa opera provvisionale06.
Si definisce clinometria: lo studio degli assi radiali degli stabilizzatori di un "ragno" da cantiere. È stretto sisonimo di mantovana da cantiere per impalcature, la misurazione delle pendenze di un'area di cantierelo studio degli assi convergenti degli stabilizzatori di un'autogrù07.
Nella messa in opera di una autogrù devono considerarsi: l'area di cantiere e la posizione degli stabilizzatori, la clinometria e gli ingombri della macchina, il baricentro e la posizione degli stabilizzatori, la clinometria dei luoghi, il peso del mezzo, il braccio di azione, il baricentro della macchina, le dimensioni planimetriche dell'area di cantiere, gli ingombri della macchina, sia in movimento di manovra che in stasi d'opera, la posizione degli stabilizzatori.
PANIERE COMPLETO DI PRINCIPI DI RESTAURO
- L'eidotipo è uno strumento di misurazione in uso presso i topografi alessandrini
- Il termine con il quale i topografi indicano il disegno schematico di un singolo elemento o di un insieme sul quale apporre le misure
- Il nome ideale con il quale si definisce la forma ideale di un modiglione
- Il nome ideale col quale si definisce la sagoma caratteristica del capitello ionico
- La celerimensura è costituita
- Esclusivamente da sistemi di rilievo laser ultra velocida
- Sistemi diretti di rilievo rapido
- Esclusivamente da sistemi di scansione laser tridimensionale degli edifici
- Da un insieme dei metodi e strumenti di rilievo indiretto di un ente (terreno e/o edificio)
- In una macchina da cantiere gli stabilizzatori sono:
- Degli elementi meccanici alimentati dalla pressione oleo-dinamica
- Degli apprestamenti puramente informatici
- Dei giroscopi
- Delle pullegge
procede con la messa in opera camminando sui piani dell'impalcatura appena montati, salendo e scendendo più volte sui piani delle casseforme per il getto in opera, esclusivamente ad occhio.
14. Si definisce banchinaggio:
La struttura in tubo e giunto, alla base di una impalcatura, utile a livellare i piani di appoggio allo spiccato della stessa opera provvisionale, la fase di presa ed indurimento dei cementi, l'opera di imballaggio delle macerie risultanti da azioni di demolizione, L'opera di carico e scarico di materiali edili in cantiere.
PANIERE COMPLETO DI PRINCIPI DI RESTAURO ARCHITETTONICO - 5/57
Set Domande: PRINCIPI DI RESTAURO ARCHITETTONICO
INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE (D.M. 270/04)
Docente: Broglia Francesco
Lezione 007
01. Si illustrino i contenuti minimi del piano di coordinamento per il restauro o ristrutturazione di un edificio
Si illustrino i contenuti minimi del piano di coordinamento per il restauro o ristrutturazione di un edificio
Il piano è costituito da
Una relazione tecnica e prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo delle lavorazioni, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i rischi particolari oltre alla stima dei costi. È corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza e da almeno una planimetria sull'organizzazione del cantiere. I contenuti minimi sono definiti nell'ALLEGATO XV del D.Lgs. 81/2008. Nello specifico:
- IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL'OPERA;
- INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA;
- INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI;
- SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE, PROCEDURE E MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE;
- PRESCRIZIONI OPERATIVE;
- MISURE DI COORDINAMENTO;
- MODALITÀ ORGANIZZATIVE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO;
- ORGANIZZAZIONE PS E AI;
- DURATA PREVISTA DELLE LAVORAZIONI;
- ONERI DELLA SICUREZZA.
Paniere completo di principi di restaur