Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Pizzichemi Lorenzo Leonardo
08. Che cos'è la "logica" per Aristotele?
- La forma del discorso probante
- Una scienza poietica
- Una disciplina etica
- La "scienza prima"
09. Di cosa si compone un "sillogismo" qualsiasi?
- Di premesse indispensabili per la sua comprensione
- Di "giudizi" o enunciati
- Di quattro "termini"
- Di dieci "categorie"
10. Quale "gerarchia" vige tra "sillogismo", "giudizi" e "termini"?
11. Che cos'è la logica per Aristotele? 10/95
Set Domande: LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Pizzichemi Lorenzo Leonardo
Lezione 007
01. Stando ad Aristotele, in base alla "qualità" i giudizi si dividono in:
- Veri e falsi
- Universali, particolari e singolari
- Affermativi e negativi
- Possibili e necessari
02. Che cosa sono le "categorie" per Aristotele?
- Elementi che rendono possibile l'esperienza
oggettivaEnunciati necessariamentei veri o falsiI predicati possibili di un soggettoLe nozioni generali alle quali deve essere riportabile qualsiasi «termine» della «proposizione»03. A quale ambito rimanda in prima istanza il termine «categoria»?ScientificoFilosoficoMedicoGiuridico04. Secondo Aristotele, quale tra questi giudizi per ragioni formali NON sarebbe di pertinenza della logica?«Aristotele non è un logico»«Aiutatemi, vi prego!»«Dio esiste»«Gli asini volano»05. Stando ad Aristotele, in base alla "quantità" i giudizi si dividono inuniversali, singolari e particolariaffermativi e negativipossibili e necessariveri e falsi06. Stando ad Aristotele, in base alla "modalità" i giudizi si dividono inuniversali, singolari e particolariaffermativi e negativiveri e falsipossibili e necessari07. Si esponga la dottrina aristotelica delle «categorie»08. Siesponga la dottrina aristotelica delle «proposizioni» o «giudizi» 11/95Set Domande: LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZASCIENZE PEDAGOGICHEDocente: Pizzichemi Lorenzo LeonardoLezione 008
01. Del classico sillogismo aristotelico: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale", qual è il «termine medio»?
«é»«Socrate»«Uomo»«Mortale»
02. Di quanti «termini» si compone un «sillogismo» aristotelico?
SeiTreQuattroCinque
03. Quale tra queste affermazioni NON è vera secondo la dottrina del sillogismo di Aristotele?
Il termine «medio» può figurare come predicato sia nella premessa maggiore che nella minore
Il «termine medio» può figurare come soggetto nella premessa maggiore e come predicato nella minore
Il «termine medio» può figurare come soggetto in entrambe le premesse
«termine medio» compare sempre nella conclusione di un sillogismo
Del classico sillogismo aristotelico: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale", qual è l'«estremo minore»?
«Uomo»
«Socrate»
«é»
«Mortale»
Del classico sillogismo aristotelico: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale", qual è l'«estremo maggiore»?
«Socrate»
«Uomo»
«Tutti»
«Mortale»
Di quante proposizioni si compone un «sillogismo» aristotelico?
Una
Cinque
Tre
Due
Del classico sillogismo aristotelico: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale", qual è la «premessa maggiore»?
Socrate è mortale
Socrate è uomo
Tutti gli uomini sono mortali
Nessuna delle precedenti
12/95
Set
Domande: LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA
SCIENZE PEDAGOGICHE
Docente: Pizzichemi Lorenzo Leonardo
08. Che cos'è secondo Aristotele un "sillogismo dimostrativo" o "scientifico"?
Un sillogismo dalle premesse "vere", ma dalla conclusione "falsa"
Un sillogismo formalmente corretto e "vero" al contempo
Un sillogismo che concerne esclusivamente la matematica o la fisica
Un sillogismo dalla conclusione "vera", ma dalle premesse "false"
09. Del classico sillogismo aristotelico: "Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è uomo, Socrate è mortale", qual è la "premessa minore"?
Nessuna delle precedenti
Socrate è uomo
Tutti gli uomini sono mortali
Socrate è mortale
10. Che rapporto c'è tra logica e realtà, ovvero "certezza" e "verità", in Aristotele?
11. Che cos'è il "sillogismo" per Aristotele?
Definizione del "sillogismo scientifico" secondo Aristotele
Il "sillogismo scientifico" è un tipo di ragionamento logico proposto da Aristotele. Si basa su due premesse e una conclusione, in cui la conclusione è dedotta logicamente dalle premesse. Questo tipo di ragionamento è ampiamente utilizzato nella filosofia e nella scienza.
Proprietà della logica e i principi di non contraddizione e del terzo escluso
Il "principio di non contraddizione" e il "principio del terzo escluso" trovano il loro fondamento nella proprietà della logica chiamata dualità logica. Questa proprietà stabilisce che una proposizione può essere vera o falsa, senza possibilità di una terza opzione. Il principio di non contraddizione afferma che non è possibile affermare e negare contemporaneamente una stessa proposizione. Il principio del terzo escluso afferma che una proposizione è vera o falsa, senza possibilità di una terza opzione.
Formulazione classica del principio di non contraddizione
Il principio di non contraddizione, ammesso come equivalente logico al principio del terzo escluso e al principio di identità, afferma che non è possibile affermare e negare contemporaneamente una stessa proposizione. In altre parole, una proposizione non può essere sia vera che falsa allo stesso tempo.
se stessaDa premesse vere scaturiscono necessariamente conclusioni vere03. Che cos'è l'"induzione" per Aristotele? Un procedimento non-inferenziale per mezzo del quale si ottengono premesse vere Una forma di deduzione Un procedimento non-inferenziale per mezzo del quale si ottiene una conclusione vera Un procedimento opposto alla deduzione perché produce un'inferenza nel verso opposto04. Stando ad Aristotele, quale natura ha l'"induzione"? È una facoltà extra-logica È una facoltà logica È una facoltà di tipo inferenziale È una facoltà verbale05. Quale carattere hanno il principio di "non contraddizione" e del "terzo escluso"? Nessuno dei precedenti Logico Empirico Induttivo06. Che cosa affermano i principi di "non contraddizione" e del "terzo escluso" secondo Aristotele?07. Qual è il ruolo dell'"induzione" nel<p>«sillogismo» secondo Aristotele?08. Che cos'è l'«induzione» per Aristotele? 14/95</p> <p>Set Domande: LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA</p> <p>SCIENZE PEDAGOGICHE</p> <p>Docente: Pizzichemi Lorenzo Leonardo</p> <p>Lezione 010</p> <p>01. Che cos'è la "retorica" per gli Stoici?</p> <p>Il procedimento con cui ottenere una conclusione falsa da premesse vere</p> <p>Il procedimento con cui ottenere premesse vere da una conclusione falsa</p> <p>L'ornamento oratorio del procedere per argomenti</p> <p>La scienza del discutere rettamente su argomenti per domanda e risposta</p> <p>02. Che cos'è per gli Stoici una «rappresentazione catalettica»?</p> <p>Una rappresentazione sempre verace e punto di partenza per la formazione dei giudizi corretti</p> <p>Una rappresentazione sempre falsa e punto di partenza per la formazione di giudizi errati</p> <p>Nessuna delle precedenti</p> <p>Una rappresentazione che comporta un giudizio</p> <p>03. Che cos'è la "dialettica" per gli Stoici?</p> <p>Il procedimento con cuiottenere una conclusione falsa da premesse vere
La scienza del discutere rettamente su argomenti per domanda e risposta
Il procedimento con cui ottenere premesse vere da una conclusione falsa
L'ornamento oratorio del procedere per argomenti
04. In quali discipline di divide la logica per gli Stoici?
"Deduzione" e "induzione"
"Dialettica" e "retorica"
"Ontologia" e "deontologia"
"Etica" e "fisica"
05. Quale tra questi fu il logico più importante e prolifico della scuola stoica?
Democrito
Pirrone
Diogene Laerzio
Crisippo
06. Quali sono gli aspetti generali della dottrina stoica della "rappresentazione"? E qual è la sua rilevanza per la logica?
07. Quali sono le caratteristiche generali della logica per gli Stoici?
08. Si espongano il senso e la funzione della "dialettica" e della "retorica" in quanto parti della logica per gli Stoici
15/95Set Domande: LOGICA E FILOSOFIA DELLA
Docente: Pizzichemi Lorenzo Leonardo
Lezione 01
1. A rigore, per gli Stoici che cos'è congiunto in un giudizio?
- Un termine reale con un altro termine reale
- Un termine fittizio con un altro termine fittizio
- Un soggetto con un predicato
- Un individuo con un "esprimibile"
2. Per gli Stoici quali sono gli ambiti di pertinenza del cosiddetto "esprimibile completo"?
- L'esistente e l'inesistente
- Nessuno dei precedenti
- Il reale e l'irreale
- Il vero e il falso
3. Che relazione vige tra linguaggio e realtà secondo la dottrina logica degli Stoici?
- La realtà materiale è una delle tante forme del linguaggio
- Identità di linguaggio e realtà
- Dominio del linguaggio è una "realtà" che non è la realtà delle cose materiali
- Dominio del linguaggio è la realtà delle cose materiali
4. Agli Stoici si deve, forse per la prima volta nella storia della logica,
L'idea di "completezza". Che cosa si intende con questo termine?
L'idea che un numero esiguo di proposizioni può essere derivato da tutte le proposizioni vere
Una completa dottrina dei sillogismi
L'idea che tutte le proposizioni vere possono essere derivate da un numero esiguo di proposizioni
L'analisi dei connettivi
05. Gli Stoici inaugurarono la "logica proposizonale" fornendo per la prima volta nella storia della logica
un'analisi dei connettivi
una grammatica scientifica
un sistema assiomatico
la dottrina della rappresentazione "catalettica"
06. Si definisca