MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 006
01. Le capacità condizionali generali sono:
velocità, resistenza ed equilibrio
forza, resistenza e velocità
resistenza e forza
velocità e forza
02. Secondo Vittori, la forza è:
"E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni"
nessuna delle tre
"E’ la capacità che i componenti intimi della materia muscolare hanno di contrarsi, in pratica accorciarsi"
"E’ la capacità dei muscoli di sviluppare tensione per vincere o opporsi ad una resistenza"
03. Secondo Vittori, la forza è:
"E’ la capacità dei muscoli di sviluppare tensione per vincere o opporsi ad una resistenza"
nessuna delle tre
"E’ la capacità che i componenti intimi della materia muscolare hanno di contrarsi, in pratica accorciarsi"
"E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni"
04. Le capacità condizionali generali sono:
forza, resistenza e velocità
velocità, resistenza ed equilibrio
velocità e forza
resistenza e forza Data Stampa 29/05/2024 09:26:48 - 13/53
Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL'ATTIVITA'
MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 007
01. La resistenza:
è la capacità di eseguire un’azione motoria in un tempo minimo
E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo, contrastando l’insorgere della fatica e mantenendo il più possibile inalterata la qualità del lavoro muscolare
E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo alterando la qualità del lavoro
E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni
02. Lo sviluppo della velocità in ambito sportivo:
è condizionato dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, ma non dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
è condizionato soprattutto dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
è condizionato solo dalla funzionalità del sistema nervoso, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
è condizionato solo dall’efficienza del sistema muscolare
03. La resistenza:
E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo alterando la qualità del lavoro
è la capacità di eseguire un’azione motoria in un tempo minimo
E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni
E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo, contrastando l’insorgere della fatica e mantenendo il più possibile inalterata la qualità del lavoro muscolare
04. Lo sviluppo della velocità in ambito sportivo:
è condizionato soprattutto dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
è condizionato solo dall’efficienza del sistema muscolare
è condizionato dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, ma non dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
è condizionato solo dalla funzionalità del sistema nervoso, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione
Data Stampa 29/05/2024 09:26:48 - 14/53
Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL'ATTIVITA'
MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 008
01. Le fasi sensibili sono:
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è più efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è meno efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità coordinative, è più efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità condizionali, è più efficace
02. Le fasi sensibili sono:
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è più efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è meno efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità coordinative, è più efficace
periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità condizionali, è più efficace Data Stampa 29/05/2024 09:26:48 - 15/53
Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL'ATTIVITA'
MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 009
01. Quali sono le cause endogene che influenzano la mobilità articolare?
temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare
forte affaticamento e valori metabolici
condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva
tutte e tre le risposte
02. Per mobilità articolare si intende:
la capacità di compiere gesti in forma passiva con una minima escursione articolare
l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie
lo sviluppo di processi metabolici relativi alla produzione di energia
la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare
03. Gli effetti positivi di una buona mobilità articolare sono:
abbreviazione dei tempi di ristoro muscolare dopo uno sforzo e benessere psicofisico
equilibrio artro-muscolare, con prevenzione delle forme patologiche più o meno dolorose
facilitazione nell’apprendimento e perfezionamento delle tecniche
tutte e tre le risposte
04. Per mobilità articolare si intende:
l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie
la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare
lo sviluppo di processi metabolici relativi alla produzione di energia
la capacità di compiere gesti in forma passiva con una minima escursione articolare
05. Gli effetti positivi di una buona mobilità articolare sono:
equilibrio artro-muscolare, con prevenzione delle forme patologiche più o meno dolorose
tutte e tre le risposte
abbreviazione dei tempi di ristoro muscolare dopo uno sforzo e benessere psicofisico
facilitazione nell’apprendimento e perfezionamento delle tecniche
06. Quali sono le cause endogene che influenzano la mobilità articolare?
forte affaticamento e valori metabolici
condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva
tutte e tre le risposte
temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare Data Stampa 29/05/2024 09:26:48 - 16/53
Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL'ATTIVITA'
MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 010
01. Quali sono le cause esogone che influenzano la mobilità articolare?
ambientali, orario, forza di gravità, livello di allenamento
temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare
forte affaticamento e valori metabolici
condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva
02. Quali tra questi, fanno parte dei compiti e delle responsabilità principali di un allenatore?
stimolazione e la ricezione dei feed-back degli atleti, sviluppo di abilità di osservazione
tutte e tre le risposte
una formazione adeguata
sperimentazione preventiva degli esercizi su se stessi,
03. Lo stretching:
non è un'attività di prevenzione delle lesioni muscolari e tendinee
non è un'attività di rilassamento
individua una tecnica particolare che coadiuva il miglioramento delle qualità muscolari del soggetto attraverso l’allungamento e la tensione delle fibre muscolari e dei
tendini
non contribuisce alla riabilitazione per traumi muscolari, tendinei ed articolari
04. Quali tra questi, fanno parte dei compiti e delle responsabilità principali di un allenatore?
sperimentazione preventiva degli esercizi su se stessi,
tutte e tre le risposte
una formazione adeguata
stimolazione e la ricezione dei feed-back degli atleti, sviluppo di abilità di osservazione
05. Quali sono le cause esogone che influenzano la mobilità articolare?
temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare
ambientali, orario, forza di gravità, livello di allenamento
condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva
forte affaticamento e valori metabolici
06. Lo stretching:
non è un'attività di rilassamento
individua una tecnica particolare che coadiuva il miglioramento delle qualità muscolari del soggetto attraverso l’allungamento e la tensione delle fibre muscolari e dei
tendini
non contribuisce alla riabilitazione per traumi muscolari, tendinei ed articolari
non è un'attività di prevenzione delle lesioni muscolari e tendinee Data Stampa 29/05/2024 09:26:48 - 17/53
Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO
METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO DELL'ATTIVITA'
MOTORIO-SPORTIVA
Docente: Losavio Angelo Raffaele
Lezione 011
01. I grassi:
vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica degli zuccheri
vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica dei carboidrati
vengono trasformati in ATP rapidamente rispetto ai carboidrati
vengono trasformati in ATP in modo meno rapido rispetto ai carboidrati
02. Quali tra questi fanno parte dei principi di base che si utilizzano durante l'esecuzione dello stretching?
non predisporre un programma stabile di stretch
non evitare qualsiasi sensazione dolorosa.
non abbinare ad ogni esercizio la corretta respirazione
eseguire lentamente i passaggi da una posizione all’altra, evitare assolutamente i molleggi
03. Quali tra questi fanno parte dei principi di base che si utilizzano durante l'esecuzione dello stretching?
non evitare qualsiasi sensazione dolorosa.
non predisporre un programma stabile di stretch
non abbinare ad ogni esercizio la corretta respirazione
eseguire lentamente i passaggi da una posizione all’a
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