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RECETTORI SENSORIALI PERIFERICI

7) La parte dell’encefalo che nel uomo è più sviluppata rispetto gli altri vertebrati è

PROSENCEFALO

8) Il cervello rappresenta circa il 2% del peso corporeo e CONSUMA CIRCA IL 20%

DELL’ENERGIA CONSUMATA DAL NOSTRO CORPO

9) Le meningi hanno le funzioni di PROTEGGERE IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

10) Il midollo spinale: nervi spinali, sostanza bianca e grigia, tratti ascendenti

e discendeti Il midollo spinale è una struttura di tessuto nervoso di forma

cilindrica che origina dalla porzione terminale del bulbo ed è circondata dalla

colonna vertebrale. Dal midollo spinale si dipartono 31 paia di nervi spinali,

definiti in base alla regione dalla quale originano: - 8 cervicali (C1-C8) dalla

regione del collo - 12 toracici (T1-T12) dalla regione toracica - 5 lombari (L1-L5)

dalla regione lombare - 5 sacrali (S1-S5) dal coccige - 1 coccigeo dalla punta del

coccige La sostanza grigia del midollo spinale è localizzata in una area interna a

forma di farfalla, mentre la sostanza bianca è localizzata attorno alla grigia, che

a sua volta è funzionalmente organizzata in due metà: dorsale e ventrale. Gli

assoni dei neuroni afferenti penetrano nel midollo spinale attraverso la radice

dorsale e terminano nel corno dorsale; i loro corpi cellulari sono localizzati nei

gangli della radice dorsale. Gli assoni dei neuroni efferenti originano dal corno

ventrale e fuoriescono attraverso la radice ventrale. La sostanza bianca del

midollo spinale è formata da fasci o tratti longitudinali che decorrono tra

l’encefalo e il midollo spinale o tra differenti segmenti del midollo spinale. I tratti

ascendenti trasmettono informazioni dal midollo spinale all’encefalo, mentre i

tratti discendenti trasmettono informazioni dal midollo spinale. I tratti

spinotalamici laterali (ascendenti) sono vie ascendenti che originano dai

recettori sensoriali periferici e viaggiano fino al midollo spinale, fornendo

informazioni sensoriali al talamo e poi alla corteccia cerebrale. Il tratto

spinotalamico incrocia sul lato controlaterale nel midollo spinale. I tratti

piramidali (discendenti) originano nella corteccia motoria primaria. Il tratto

piramidale laterale attraversa la linea mediana nelle piramidi bulbari, mentre il

tratto piramidale anteriore incrocia al livello del midollo spinale. Entrambi i tratti

terminano nelle corna ventrali dove comunicano con i motoneuroni che

innervano i muscoli scheletrici.

11) Descrivi le strutture di supporto fisico del sistema nervoso centrale

Le strutture più esterne che proteggono il sistema nervoso sono la scatola

cranica (cranio), che circonda l’encefalo, e la colonna vertebrale che circonda il

midollo spinale. A proteggere il SNC, tra il tessuto osseo e quello nervoso, vi

sono tre membrane, le meningi, ed il liquido cerebrospinale, che servono ad

attutire i traumi indotti da urti improvvisi. I tre strati delle meningi sono: la dura

madre, l’aracnoide e la pia madre. Il liquido cerebrospinale ha una composizione

simile ma non identica al plasma

12) Encefalo: tronco encefalico L’encefalo è composto da tre

parti principali: il prosencefalo, il cervelletto e il tronco encefalico. Il tronco

encefalico rappresenta la porzione più caudale dell’encefalo e connette il

prosencefalo ed il cervelletto con il midollo spinale. Consta di tre regioni

principali: - Il mesencefalo, la porzione più rostrale che collega il tronco

encefalico al prosencefalo. - Il ponte, la porzione mediana che si connette al

cervelletto. - Il midollo allungato o bulbo, la porzione più caudale che si

connette al midollo spinale All’interno del tronco encefalico originano dieci delle

dodici coppie di nervi cranici, nervi periferici che si propagano direttamente

dall’encefalo e non dal midollo spinale. Vi è anche la formazione reticolare con

un importante ruolo nel controllo dei cicli sonnoveglia, dell’eccitazione corticale

e dello stato cosciente. Il tronco encefalico interviene nella regolazione di molte

funzioni involontarie controllate dal sistema nervoso autonomo, quali la

funzione cardiovascolare e la digestione.

LEZIONE 013

1) Il meccanismo a base della percezione sonora consiste nella trasmissione di

vibrazioni dell’aria, che percorrono tutto l’orecchio fino alla cocle

2) L’homunculus motorio suggerisce che LE ZONE DEL CORPO CON MOVIMENTI PIU

PRECISI CORRISPONDONO AD AREE CELEBRALI PIU ESTESE

3) Il sistema limbico è COINVOLTO NELL’ELABORAZIONE DI IMPULSI ED EMOZIONI ,

NEL SONNO E NELLA MEMORIZZAZIONE

4) I nuclei della base includono IL NUCLEO CAUDATO, GLOBO PALLIDO E IL

PUTAMEN

5) Il lobo occipitale è noto come CORTECCIA VISIVA

6) Organizzazione funzionale della corteccia cerebrale La

corteccia cerebrale svolge funzioni cerebrali più elevate ed evolute, in quanto ci

permette di avere percezioni relative all’ambiente che ci circonda, formulare

pensieri, vivere esperienze emozionali, ricordare eventi passati e rappresenta

l’area da cui partono tutti i comandi per l’esecuzione dei movimenti. Ciascun

emisfero cerebrale è diviso in quattro regioni, note come lobi. Il lobo frontale

rappresenta la parte anteriore del cervello; posteriormente ad esso si trova il

lobo parietale. Questi due lobi sono separati dal solco centrale. Localizzato

posteriormente ed inferiormente al lobo parietale vi è il lobo occipitale. Il lobo

temporale è localizzato inferiormente ai lobi frontale e parietale; esso è

separato dal lobo frontale da un profondo solco il solco laterale o scissura di

Silvio. All’interno di ciascun lobo, la corteccia cerebrale è suddivisa in aree

specializzate per differenti funzioni. Il lobo occipitale è anche noto come

corteccia visiva. Nella porzione superiore del lobo temporale troviamo la

corteccia uditiva. Nel lobo parietale vi è la corteccia somatosensoriale primaria,

implicata nelle elaborazioni di informazioni sensoriali somatiche, associate con

sensazioni di tatto, prurito, temperatura, dolore; elabora anche informazioni

sulla tensione muscolare e sulla posizione degli arti (propriocezione). Il lobo

frontale contiene la corteccia motoria primaria, coinvolta nella produzione dei

movimenti volontari. Qui si trovano anche aree implicate nella funzione del

linguaggio, della progettazione di compiti motori e nella determinazione della

personalità

LEZIONE 014

1) Il riflesso da stiramento è UN RIFLESSO ANTIDISARTICOLAZIONE CHE OPPONE

UNA RESISTENZA ALLO STIRAMENTO MUSCOLARE

2) Il motoneurone alfa INNERVA UN GRUPPO DI FIBRE MUSCOLARI SCHELETRICHE

3) In un arco riflesso IL MUSCOLO RISPONDE ALLO STIMOLO CON UNA RISPOSTA

IMMEDIATA

4) I riflessi nocicettivi In risposta alla attivazione di

un nocicettore, un neurone afferente attiva una sinapsi con un interneurone

eccitatorio (1) e con un interneurone inibitorio (2), determinando contrazione

dei muscoli flessori e rilasciamento degli estensori dello stesso arto.

Contemporaneamente, il neurone afferente attiva una sinapsi con un

interneurone eccitatorio (3) ed un interneurone inibitorio (4), producendo

contrazione dell’estensore e rilasciamento del flessore dell’arto controlaterale. Il

neurone afferente stabilisce anche una sinapsi con un interneurone (5) che

attraversa la linea mediana del midollo spinale e termina nel talamo, fornendo

informazioni all’encefalo sullo stimolo doloroso. La deambulazione: l’ulteriore

sviluppo delle suddette connessioni spinali per la flessione di un ginocchio e

l’estensione dell’altro costituisce un generatore spinale di movimenti di

deambulazione. Il cervelletto: da assistenza a corteccia motoria e

troncoencefalo per regolare postura come anche forza, direzione, velocità e

coordinamento dei movimenti. Partecipa all’apprendimento sensori motorio. Le

connessioni cerebellari: la corteccia cerebellare riceve via nuclei pontini

afferenze eccitatorie (fibre muscoidi) da corteccia cerebrale, nuclei della base e

troncoencefalo (piani motori) come anche dal sistema vestibolare (equilibrio) e

dal midollo spinale (comandi motori arrivati in periferia, feed-back dell’atto

motorio). Riceve anche fibre eccitatorie dal nucleo olivare midollare (fibre

rampicanti) che integra afferenze periferiche propriocettive. La corteccia

cerebellare invia fibre inibitorie ai nuclei cerebellari profondi i quali

rappresentano il principale output eccitatorio alla corteccia (via talamo), al

sistema vestibolare e al tronco encefalo.

5) Riflessi miotatici Il riflesso da stiramento (miotatico): lo

stiramento muscolare eccita il fuso neuromuscolare che attiva i motoneuroni

alfa del muscolo stirato. E’ un riflesso monosinaptico “antidisarticolazione” che

oppone una resistenza allo stiramento muscolare. Un esempio è la flessione del

ginocchio indotta dal colpo al tendine del ginocchio Il riflesso tendineo

(miotatico inverso): la contrazione muscolare eccita i recettori tendinei che

attivano un interneurone che inibisce i motoneuroni alfa del muscolo contratto.

E’ un riflesso disinaptico “anti-strappo” che si oppone alla contrazione

muscolare eccessiva

6) Omuncolo motorio e sensoriale Rappresentazione retinotopica e

somatotopica: la localizzazione dello stimolo visivo e somatosensoriale si basa

su mappe recettoriali nei nuclei neuronali sensitivi e nella corteccia cerebrale.

Ognuno di questi neuroni ha un suo campo recettivo ordinato spazialmente

rispetto agli altri. Rappresentazione motorotopica: dei movimenti/muscoli in

corteccia motoria. Tale rappresentazione disegna in corteccia motoria primaria

un homunculus più grossolano di quello che rappresenta la mappa dei recettori

somatosensoriali

LEZIONE 015

1) Quali delle seguenti affermazioni è falsa: LE DIVISIONI SEMPATICA E

PARASIMPATICA SONO FORMATE DA 2 FIBRE EFFETTRII IN PARALLELO E UNA

FIBRA PREGANGLIARE NORADRENERGICA È falsa

2) Le vie della motricità sono PIRAMIDALI ED EXTRAPIRAMIDALI

3) La funzione del sistema vestibolare è CENTRO DELL’EQUILIBRIO VESTIBOLARE

TONO DI POSTURA DEI MUSCOLI

4) Passando da una stanza buia al sole, le pupille si contraggono. Ciò perché entra

in azione il sistema nervoso SIMPATICO

5) Sto percorrendo in macchina una strada con diritto di precedenza.

Improvvisamente una macchina spunta da una via laterale senza fermarsi allo

STOP. Freno istintivamente per evitare lo scontro, mentre il cuore accelera i suoi

battiti e una vampata di calore mi avvolge. Si può dedurre che: SI E ATTIVATO IL

SISTEMA NERVOSO SIMPATICO

6) Il V nervo cranico è il nervo TRIGEMINO

7) La via vestibolare laterale ATTIVA PREVALENTEMENTE MOTONEURONI DEL

TRONCO E DEL MIDOLLO IPSILATERALE CHE ECCITANO I MUSCOLI ESTENSORI E

INIBISCONO I FLESSORI

8) Il controllo motorio del tronco per i movimenti automatici<

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
74 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ilarmora di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Vecchio Fabrizio.