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TOLSTOJ
Per Lew Tolstoj l'educazione rappresenta un diritto inalienabile della persona, un insieme di norme e comportamenti generali che vigilano e regolano i rapporti umani e perciò ha l'obbligo di essere accessibile a tutti.
La sua idea di educazione popolare era fondata sul principio che si poteva crescere e educare anche senza l'oppressione e la paura generata da castighi e punizioni.
L'insegnamento diviene uno strumento educativo e di cultura a disposizione del soggetto discente che apprende nella massima libertà ed autonomia.
Il pedagogista ritiene che l'educazione rappresenta la cultura imposta con la forza, mentre la cultura, al contrario, è espressione di libertà individuale e collettiva.
La libertà per Tolstoj aveva lo scopo di far crescere la persona nella totale emancipazione, indipendenza ed autonomia, anche se tale impresa appariva troppo rivoluzionaria per quel tempo e per quella cultura.
Il candidato illustri, tra i...
metodipedagogici del positivismo, il modelloeducativo che maggiormente esprime laflessibilità didattica.
Tra i metodi pedagogici del positivismo, ilmodello educativo che maggiormente esprimela flessibilità didattica è quello dell'insegnanteMaria Boschetti Alberti identificata come la"maestra della penna rossa", definizionederivante dalla sua grande passione di essereeducatrice. Infatti, pur non essendo una vera epropria pedagogista incarnava tutti i caratteriche ogni buon educatore deve possedere.
L'Alberti proponeva una scuola serena fondatasulla semplicità e sull'amore.Attraverso questi principi viene compreso ilbello della vita come patrimonio daincoraggiare e far apprendere a tutti secondoinclinazioni e peculiarità del discente.
La sua idea di educazione era mossa più dallagrande propensione e naturalità all'educare,che da aspetti scientifici e programmatici.
Libertà, iniziativa ed attività,
assieme allavolontà e alla motivazione trasmessa fecero diquesto esempio pedagogico un modello unicoed irripetibile per originalità e funzionalitàeducativa.
La scuola serena di Agno che lei diresse,dimostra che, pur lasciando al ragazzocompleta libertà, pur rispettando nel modo piùstretto l’individualità dell’alunno e puravviandolo più che è possibile all’auto-educazione, il ragazzo arriva lo stesso asorpassare il suo programma scolastico ed apoter continuare i suoi studi secondari con piùprofitto.
Ordine e rigore sono elementi ineludibilinell’educazione alla libertà. Si illustri ilmetodo pedagogico che nella lealtàsociale e nel riconoscimento individualeponeva le basi per un corretto svilupposoggettivo e collettivo.
Il metodo pedagogico che nella realtà sociale enel riconoscimento individuale poneva le basiper un corretto sviluppo soggettivo e collettivoè quello delle
Più né meno di 7 righe, quali sostanziali differenze esistono tra i due modelli.
Makarenko, pedagogista e filantropo dell'educazione, rappresenta uno dei grandi maestri del passato, soprattutto per la creazione e l'organizzazione della colonia di Gorkij.
In questa colonia, chiamata la Comune, il lavoro all'interno della classe era svolto con molto rigore e ai bambini veniva richiesto il massimo sforzo con metodi a volte molto duri.
Tale modello educativo esprimeva la volontà di formare un uomo morale, sociale e politico.
Forte è l'impulso dato al comunismo russo circa il collettivo pedagogico espresso da Makarenko, un collettivo che porta ad un insegnamento senza pari: l'educazione deve essere un'azione comune, che coinvolge in modo naturale gli insegnanti e gli alunni e si rivolge alle istituzioni educative. Soltanto attraverso la cooperazione, la cooptazione e l'aiuto reciproco è possibile educare e formare in maniera
Significativa e completa. Per Lew Tolstoj l'educazione rappresenta un diritto inalienabile della persona e perciò ha l'obbligo di essere accessibile a tutti. La sua idea di educazione era fondata sul principio che si poteva crescere e educare anche senza l'oppressione e la paura generata da castighi e punizioni. L'insegnamento diviene uno strumento educativo e di cultura a disposizione del soggetto discente che apprende nella massima libertà ed autonomia. Tale metodo però appariva troppo rivoluzionario per quel tempo e per quella cultura.
LEZIONE 9
Illustrare il pensiero pedagogico della MONTESSORI Maria Montessori può essere considerata una grande rinnovatrice dell'educazione infantile all'interno dell'attivismo. L'interesse nutrito nei confronti dei bambini "anormali" la portò ad aprire la Casa dei bambini. Organizzata in maniera scientifica, a misura del bambino, possessore di una mente capace di apprendere ed
assorbire esperienze. Il rispetto del soggetto, anche portatore di deficit, resta alla base del suo metodo, tanto da abolire ed eliminare il confine tra "normale e anormale". Il metodo si concentra sul bambino, il quale fa leva sui sensi, quale porta dell'anima, per un apprendimento di senso. Così l'educazione "sensoriale" diventa fondamentale non solo per una corretta educazione e sviluppo di ogni più intima potenzialità del discente, ma anche per un proficuo apprendimento.
Il pensiero pedagogico di Maria Montessori suggerisce la realizzazione di un ambiente preparato scientificamente per permettere lo sviluppo delle abilità cognitive, sociali e morali di ogni essere umano.
In un ambiente favorevole e accogliente, si possono osservare con facilità le naturali manifestazioni della persona umana e scoprire che si può apprendere bene e con piacere senza ricorrere a premi o punizioni, stimolando l'interesse attraverso
L'impiego di tecniche d'insegnamento rispettose dell'individualità di ognuno, e lasciando i bambini liberi di lavorare secondo i propri ritmi e i propri interessi su materiali che permettono a tutto il corpo di esercitare intelligenza e creatività, sviluppando così una personalità democratica e aperta al mondo.
Grazie all'attenzione prestata dalla Montessori al discente il XX sec fu descritto come il "secolo del bambino".
In molti scritti montessoriani si osserva l'esigenza di studiare e educare il bambino come attore attivo del proprio sviluppo.
Nel metodo Montessori, l'educatore è il tramite tra l'educando e l'ambiente che lo circonda, unica via per efficaci sviluppi e maturazioni.
Gli esercizi sensoriali diventano la base per la costruzione di una didattica incentrata sull'apprendimento, in cui finalità ed obiettivi sono coordinati dall'autoeducazione che dona a tale modello la sua fama.
Tanto da renderlo ancora vivo all'interno di alcune Istituzioni educative. Tutto ruota attorno al bambino, il quale rappresenta, nella sua componente psichica, il miglioramento dell'intera umanità. È lo spirito del bambino che potrà determinare ciò che sarà forse il progresso degli uomini e l'inizio di una nuova civilizzazione.
Illustrare il pensiero pedagogico di CLEPAREDE. Claparède lega il suo nome al criterio del funzionalismo. Attribuisce importanza all'attività del soggetto, colto nella sua natura biologica, psichica, cerebrale e genetica. Secondo Claparède la psicologia fornisce una solida base scientifica alla pedagogia. Ogni persona che interagisce con l'ambiente ha come scopo primario quello di soddisfare i propri bisogni. L'azione, come concetto pragmatico, assolve la funzione di riadattare l'equilibrio tra soggetto ed ambiente; stabilità che può essere spezzata o alterata per mezzo di.
modificazioni etrasformazioni ambientali. Secondo la modellistica offerta da Claparède il pensiero e la conoscenza fungono da preparatori e controllori dell’azione, qualora non bastassero le reazioni istintive al superamento del problema. In questa visione “il pensiero è lo strumento dell’azione”. L’uomo necessita del pensiero come strumento per superare le difficoltà dell’azione. L’azione è l’unità psichica. Una psicologia funzionale, quindi, che autorizza ad esercitare costantemente ogni funzione del soggetto. Quando nello sviluppo umano appare una nuova funzione, essa deve essere esercitata o muore. Questo vale per tutte le facoltà. Il fondamento dell’educazione deve essere l’interesse, quale disciplina interiore. Ulteriori importanti riflessioni claparèdiane sono quelle riguardanti il gioco, visto come esercitazione, momento di imitazione e strumento per abbreviare i tempi di apprendimento. Se la
La scuola terrà conto dei bisogni e degli interessi del discente allora sarà una "scuola su misura" capace di autorizzare il bambino a raggruppare gli elementi che favoriscono lo sviluppo delle sue attitudini ed abilità. Su tale base la cultura assolverà il ruolo di collegamento fra le persone, ma saranno gli interessi e le funzioni ad esercitare forza.