Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 115
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 1 Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 115.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Paniere Diritto penale - Domande aperte e chiuse Pag. 91
1 su 115
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Si ha delitto mancato (o tentativo compiuto) quando l’agente pone in essere la condotta causale tipica, ma l’evento

non si verifica per cause indipendenti dall’agente.

Ad esempio, Tizio spara a Caio in testa, ma i medici riescono a salvargli la vita.

La condotta tipica è perpetrata e consumata, anche se l’evento morte non avviene. In tale caso si parla di delitto

mancato. L’evento non si verifica, nonostante l’azione si compia.

8. Desistenza volontaria.

L’articolo 56 comma 3 c.p. disciplina l’ipotesi della desistenza volontaria.

Si ha desistenza volontaria quando il colpevole volontariamente desiste dall’azione.

In questi casi il legislatore non punisce il reo per delitto tentato. Quest’ultimo infatti risponderà solo per i fatti che di

per sé costituiscono reato, ma non anche a titolo di tentativo per il reato che ha deciso volontariamente di

abbandonare.

Un esempio è quello del ladro che, una volta intrufolatosi nell’abitazione altrui, non compie la condotta di sottrazione

delle cose mobili altrui, ma volontariamente decide di abbandonare il proposito criminoso.

Ciò che è importante è che la desistenza sia frutto di una scelta libera e personale e non il frutto del costringimento di

fattori esterni.

Lezione 051

1. Si ha reato impossibile quando:

☐ l'agente realizza l'azione delittuosa, ma l'evento non si verifica.

☐ l'azione è idonea ma l'evento è impossibile.

☒ l'azione è inidonea o l'evento è impossibile.

☐ l'azione è inidonea e l'evento e impossibile.

2. Nell'ipotesi di reato impossibile:

☒ all'agente si applicano le misure di sicurezza, ove si tratti di soggetto socailmente pericoloso.

☐ l'agente viene comunque condannato alla pena della reclusione per il reato che voleva commettare.

☐ l'agente viene condannato ad una specifica contravvenzione prevista per tale reato.

☐ l'agente non viene applicata alcuna sanzione, posto che il fatto materiale non si poteva realizzare.

3. Reato impossibile.

Il reato impossibile si configura "quando, per l'inidoneità dell'azione o per l'inesistenza dell'oggetto di essa è

impossibile l'evento dannoso o pericoloso". (Art. 49, co. 2).

Ai sensi del comma 3, il giudice può infliggere all’imputato prosciolto una misura si sicurezza. Nei casi di reato

impossibile si usa solitamente il termine di quasi delitto.

Dalla lettura dell’articolo 49 c.p. si evincono due ipotesi di reato impossibile. La prima riguarda l’ipotesi dell’inidoneità

dell’azione. La seconda ipotesi invece riguarda l’inesistenza dell’oggetto.

Lezione 052

1. Si ha concorso apparente di norme quando:

☒ nel caso di specie sembrano applicabili più norme mentre in verità è applicabile una sola.

☐ quando al caso di specie sono applicabili solo due norme.

☐ quando al caso di specie sono applicabili solo tre norme.

☐ quando più norme sono applicabili al caso di specie.

2. Il reato complesso:

☐ riguarda un ipotesi speciale di concorso di persone nel reato.

☐ riguarda quei casi di reati che evidenziano un altro grado di difficoltà in termini di accertamento.

☐ è un reato particolarmente grave.

☒ consiste in un reato composto da due reato ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato.

3. Ai sensi dell'articolo 15 c.p.

☐ nessuno può essere punito se non ha recato una effettiva offesa.

☒ quando più leggi o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o la disposizione

di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che si sia stabilito altrimenti

☐ la disciplina del concorso di persone nel reato si applica solo nei casi stabiliti dalla legge.

☐ quando più leggi o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o la disposizione

di legge generale deroga alla legge o alla disposizione di legge speciale, salvo che si sia stabilito altrimenti

4. Ai sensi dell'articolo 84 c.p.:

☐ la norma penale speciale deroga quella generale.

☐ le disposizioni sul concorso di reati si applicano quando la legge considera come elementi costitutivi o circostanze

aggravanti di un solo fatto, fatti che costituirebbero, per se stessi, reato.

☒ le disposizioni sul concorso di reati non si applicano quando la legge considera come elementi costitutivi o

circostanze aggravanti di un solo fatto, fatti che costituirebbero, per se stessi, reato.

☐ la norma penale generale deroga quella speciale.

5. Principio di specialità e principio di consunzione.

Per risolvere eventuali problemi in ordine ad eventuali concorsi apparenti di norme soccorrono i criteri di: specialità,

consunzione e sussidiarietà.

Il criterio di specialità è stabilito dall’articolo 15 c.p. il quale prevede che vi sia un rapporto tra due norme che

dispongono sulla stessa materia, ma una di esse è più speciale rispetto all’altra perché contiene in se degli elementi

aggiuntivi che non compaiono nell’altra.

Il criterio di consunzione (o assorbimento) non è esplicitato dalla legge, ma si ricava in via implicita dall’articolo 84 c.p.

il quale stabilisce che le disposizioni sul concorso di reati “…non si applicano quando la legge considera come elementi

costitutivi o circostanze aggravanti di un solo fatto, fatti che costituirebbero, per se stessi, reato…”. In tali casi il reato

componente non ha rilevanza ma si assorbe nel reato complesso.

6. Il reato complesso.

L’articolo 84 c.p. implicitamente evidenzia il principio di consunzione e positivamente disciplina il c.d. reato complesso.

Il reato complesso consiste in un reato composto da due reati ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato.

Lezione 053

1. Si parla di concorso formale di reati quando:

☐ quando si realizzano una pluralità di reati, anche in momenti lontani nel tempo.

☒ con una sola condotta si violano più disposizioni di legge e dunque si commettono più reati.

☐ quando con più condotte si compiono più reati in un breve lasso di tempo.

☐ quando con più condotte si compiono più reati in un ampio lasso di tempo.

2. Si parla di concorso materiale di reati quando:

☐ quando si compiono più reati uniti dallo stesso disegno criminoso.

☐ quando si violano più norme con una sola condotta, ma solo una risulta applicabile nel caso di specie.

☐ con una sola condotta si compiono più reati.

☒ con più condotte si compiono più reati.

3. Con riferimento al reato continuato di cui all'articolo 81 comma 2 c.p.:

☐ si è in presenza di una ipotesi speciale di concorso di persone nel reato.

☐ si è in presenza di una ipotesi speciale di reato.

☐ si tratta di una norma incriminatrice che punisce comportamenti penalmente rilevanti abitualmente posti in essere

nel tempo.

☒ si tratta di una norma che disciplina un'ipotesi particolare di concorso materiale di reati.

4. Con riferimento al reato continuato di cui all'articolo 81 comma 2 c.p.:

☐ si è in presenza di una ipotesi speciale di reato.

☐ si è in presenza di una ipotesi speciale di concorso di persone nel reato.

☐ si tratta di una norma incriminatrice che punisce comportamenti penalmente rilevanti abitualmente posti in essere

nel tempo.

☒ si tratta di una norma che disciplina un'ipotesi particolare di concorso materiale di reati.

5. L'elemento che caratterizza il reato continuato è:

☐ l'abitualità della condotta criminosa.

☐ la premeditazione della condotta criminosa.

☒ il medesimo disegno criminoso che deve unire tutti i reati.

☐ la permanenza della condotta criminosa.

6. Reato continuato.

Fino al 1974, si aveva reato continuato in caso di reati realizzati in tempi diversi ma aventi ad oggetto condotte

omogenee, unite dal medesimo disegno criminoso. Per tali ipotesi il legislatore prevedeva un regime di pena più

benevolo rispetto ai casi di concorso formale e materiale di reati.

Con la riforma del 1974, il legislatore cambia profondamente la disciplina del reato continuato e del concorso formale.

Il reato continuato viene esteso anche alle ipotesi di concorso materiale eterogeneo di reati, purché avvinti dal vincolo

della continuazione (mentre prima occorreva che si trattasse delle medesime violazioni).

Ai sensi dell’articolo 81 comma 2 c.p., è punito a titolo di reato continuato (con la pena prevista per il reato più grave

aumentata fino al triplo) “…chi con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo disegno criminoso, commette

anche in tempi diversi più violazioni della stessa o di diverse disposizioni di legge…”.

7. Concorso di reati.

Si ha concorso di reati quando un soggetto commette più reati. Il concorso di reati può essere formale o materiale.

Se un soggetto, con più azioni, commette più reati abbiamo il cosiddetto concorso materiale. In caso di concorso

materiale si applicano tante pene quanti sono i reati commessi (anche se poi il legislatore ha previsto alcuni

temperamenti).

Se un soggetto con una sola azione commette più reati abbiamo il cosiddetto concorso formale di reati. In tal caso si

applica la pena prevista per il reato più grave aumentata fino al triplo. Ad esempio Tizio, violentando la figlia, commette

il reato di incesto, violenza carnale e lesioni personali.

Lezione 054

1. Reato continuato e recidiva.

sono tra di loro compatibili, poiché svolgono i loro effetti in ambiti diversi.

Il reato continuato, infatti, rappresenta una disciplina particolare di concorso materiale di reati, quando sussistono i

presupposti della loro identificazione in un unico disegno criminoso.

La recidiva, invece, costituisce una circostanza aggravante del reato

La legge 251/2005 ha inserito una nuova disposizione che costituisce il quarto ed ultimo comma dell’articolo 81 c.p.,

in base al quale se i reati in continuazione sono commessi da soggetti ai quali è stata applicata la recidiva reiterata,

l’aumento di pena non può essere inferiore ad un terzo della pena stabilita per il reato più grave

2. Il medesimo disegno criminoso.

Si ha un medesimo disegno criminoso quando l’autore con più reati realizza un prefissato obbiettivo.

Ad esempio la cassiera che tutti i giorni sottrae del denaro dalla cassa evidenzia un medesimo disegno criminoso

consistente nell’arricchirsi illecitamente approfittando della sua posizione lavorativa all’interno dell’azienda.

Si sosteneva che la ripetizione nel tempo della stessa condotta che ogni volta costituisce di per sé un reato, evidenzia

la sussistenza di un medesimo disegno criminoso.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
115 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/17 Diritto penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sonia.Drago di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Bozheku Ersi.