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Tribunali penali internazionali per la ex Jugoslavia e il Ruanda
I Tribunali penali internazionali per la ex Jugoslavia e il Ruanda sono stati istituiti con risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il Tribunale per la ex Jugoslavia è competente per giudicare i crimini commessi nella ex Jugoslavia a partire dal 1991, mentre il Tribunale per il Ruanda ha il compito di giudicare i crimini commessi durante il conflitto interetnico del 1994.
Il Tribunale per la ex Jugoslavia ha competenza per giudicare il genocidio e i crimini contro l'umanità. Il Tribunale per il Ruanda, invece, ha competenza solo per i crimini commessi durante la guerra civile, come il genocidio.
Entrambi i tribunali dispongono di un doppio grado di giurisdizione, il che significa che è possibile presentare un appello contro la sentenza della camera. Inoltre, hanno giurisdizione concorrente con i tribunali di diritto interno che abbiano competenza in materia.
se quella dei due tribunali è comunque prioritaria nel senso che inqualsiasi momento del processo che si svolge in un tribunale interno, essi possono revocare il casoLo Statuto della Corte penale internazionale è entrato in vigore: il 17 luglio 1998
Su quali crimini ha competenza, ratione personae, la Corte penale internazionale?
Art. 1: la Corte può esercitare il suo potere giurisdizionale sulle persone fisiche per i più gravi crimini di portata internazionale.
Art. 25, par. 1-2 e 4: "La Corte è competente per le persone fisiche in conformità al presente Statuto. Chiunque commette un crimine sottoposto alla giurisdizione della Corte è individualmente responsabile e può essere punito secondo il presente Statuto [...] Nessuna disposizione del presente Statuto relativa alla responsabilità penale degli individui pregiudica la responsabilità
degli Stati nel diritto internazionale. 03. Qual è stata la posizione degli Stati Uniti nei riguardi della Corte penale internazionale? Gli Stati Uniti, dopo l'unsigning, promulgarono il 2 agosto 2002 l'American Servicemembers' Protection Act (ASPA), legge di noncooperazione e boicottaggio dell'attività della CPI giustificata dal timore statunitense di esporre alla giurisdizione della Corte, da un canto, i propri soldati impegnati all'estero e, dall'altro, il proprio Presidente impegnato a difendere la sicurezza nazionale (a tal ultimo riguardo si richiama espressamente il rischio di un'azione penale per il crimine di aggressione). Lezione 05 701. La Corte penale internazionale ha competenza sui quattro crimini internazionali, tra i quali non vi è/sono: - crimini economici - crimine di aggressione - crimini contro l'umanità - crimini di guerra 02. Su quali crimini ha competenza la Corte penale internazionale ratione loci e ratione personae?temporis? La CPI ha competenza sui crimini commessi dopo l'entrata in vigore dello Statuto per ciascuno Stato parte (art. 11, par. 2), a meno che lo Stato accetti retroattivamente la competenza della Corte mediante la dichiarazione prevista dall'art. 12, par. 3, che è altresì esperibile anche dei due presupposti (preconditions) previsti dall'art. 12, par. 2, dagli Stati non parte. La CPI ha poi competenza quando ricorra almeno unovale a dire quando: 1) il crimine è commesso sul territorio (o a bordo di una nave od aeromobile) di uno Stato parte da qualunque individuo, incluso il cittadino di uno Stato non parte (lett. a), oppure; 2) il crimine è commesso da un cittadino di uno Stato parte in qualunque territorio, incluso il territorio (o la nave od aeromobile) di uno Stato non parte. Lezione 05801. Durante la preliminary examination, al fine di decidere se aprire poi una investigation, il Procuratore della Corte penale internazionale non ètenuto adesaminare:se, in considerazione della gravità del reato e degli interessi delle vittime, vi sono motivi gravi di ritenere che un'inchiesta non favorirebbe gli interessi della giustiziase il caso è o sarebbe procedibile o ammissibile sulla base del principio di complementarietàse la Corte ha giurisdizionese il caso è o sarebbe procedibile o ammissibile sulla base del principio di sussidiarietà
02. In che termini gli Stati parte sono obbligati a cooperare con la Corte penale internazionale?Sono di particolare importanza dato che dal pronto ed esatto loro adempimento dipende il funzionamento della Corte per ciò che riguardal’efficacia delle indagini e delle azioni penali. Il Procuratore non ha disposizione una propria polizia giudiziaria e, dunque, si deve affidarealla cooperazione degli Stati. Essi sono sanciti nella Parte IX dello Statuto (artt. 86-102) che si apre disponendo che gli Stati parte«cooperano pienamente con
La Corte nelle inchieste ed azioni giudiziarie che la stessa svolge per reati di sua competenza» (art. 86) e «si adoperano per predisporre nel loro ordinamento nazionale, procedure appropriate per realizzare tutte le forme di cooperazione indicate» nella Parte IX (art. 88). Le richieste di cooperazione sono trasmesse dalla CPI per via diplomatica o «mediante ogni altro canale appropriato che ciascuno Stato parte può scegliere» od anche mediante INTERPOL od ogni organizzazione regionale competente. La richiesta di cooperazione più significativa è quella di arresto e consegna alla Corte della persona ricercata.
- La Società delle Nazioni fu creata:
- al termine della Guerra dei cent'anni
- al termine della prima Guerra Mondiale
- al termine della Guerra dei trent'anni
- al termine della seconda Guerra Mondiale
- L'ONU è nata:
- nel 1945
- nel 1919
- nel 1944
- nel 1994
- Descrivere l'evoluzione storica che ha portato alla
internazionalisolo gli Stati ed i movimenti di liberazione nazionalegli Stati e gli individui
02. Con quali modalità e a quali condizioni si acquista e si perde lo status di membro dell'ONU?la procedura presuppone una richiesta dello Stato candidato (indirizzata al Segretario Generale e contenente l'espressa dichiarazione di cuiall'art. 4, par. 1, cioè l'accettazione degli obblighi della Carta) e l'accettazione dell'ONU, previa verifica dei requisiti richiesti. Inparticolare, il requisito di essere "amante della pace" è inteso in senso molto lato e non significa avere una forma di governo democratica.Anche l'accettazione degli obblighi statutari e la capacità di adempierli non ha un valore oggettivo, essendo ogni valutazione rimessaall'ONU. è il Consiglio di Sicurezza (da qui: Consiglio) ad esaminare lo Stato candidato e poi a proporlo con Raccomandazioneall'Assemblea Generale
(da qui: AG) per la deliberazione conclusiva. Il Consiglio decide a maggioranza di 9 voti su 15, incluso il voto favorevole dei 5 membri permanenti. L'AG decide a maggioranza dei due terzi dei membri presenti e votanti. Nella prassi più recente il Consiglio ha deciso per consensus (senza votare) e l'AG per acclamazione. Una volta divenuto membro, lo Stato:- può essere sospeso (in tutto o in parte) dall'esercizio dei diritti;
- può essere espulso;
- può recedere.
Carta ma è ovviamente ipotizzabile.
01. Ai sensi dell'art. 7, par. 1, della Carta, tra gli organi principali delle Nazioni Unite non vi è:
- la Corte penale internazionale
- la Corte internazionale di giustizia
- il Consiglio economico e sociale (ECOSOC)
- il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria
02. Descrivere la composizione, le funzioni e le modalità di voto dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite
È stata creata nel 1945 secondo quanto stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite. La sua composizione, le funzioni, i poteri, il voto e le procedure sono definite nel Capitolo IV della stessa Carta che rappresenta l'atto costitutivo. L'Assemblea Generale è l'unico organo in cui siedono tutti gli Stati membri dell'ONU. È un organo collettivo, composto di Stati (i delegati che partecipano, sono organi degli Stati) che lavora per sessioni annuali ordinarie (che si chiudono intorno alla metà di settembre) e speciali.
(convocated’urgenza di fronte a gravi crisi internazionali). Emana raccomandazioni nella forma di risoluzioni sui generali principi della cooperazione con l’obiettivo di preservare la pace e la sicurezza. In questo sono com