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MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
Lezione 008
01. In coulombometria aumentando la d.d.p. si rischia che si dissolvano altre spechie chimiche in soluzione allora si ricorre
potenziometri a tre elettrodi
nessuna delle tre precedenti
potenziometri a potenziale costante
ad un integratore
02. L'equivalente elettrochimico ? in coulombometria è pari:
MM/96485n
MM/96485
ME/96485n
nessuna delle tre precedenti
03. Lo spessore di rivestimento su di una superficie può essere determinato con misure coulombometriche:
h = m/S
h = m/Sd
h = m/Vd
nessuna delle tre precedenti
04. La coulombometria determina
la carica che attraversa il circuito durante il processo di dissoluzione
la massa misurando la carica che attraversa il circuito durante la scarica
la tensione misurando la massa che attraversa il circuito durante la scarica
la corrente per dissolvere da una superficie nota un certo quantitativo di sostanza depositato senza intaccare il metallo sottostante
05. Descrivere come col metodo coulombometrico si possa determinare lo spessore di un rivestimento superficiale
06. Esporre le differenze tra le misure coulombometriche a corrente costante e quelle a potenziale costante
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Set Domande: ANALISI STRUMENTALE E CONTROLLO DEI
MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
Lezione 009
01. L'evoluzione del peso di un campione soggetto ad un'analisi termo-gravimetrica
è soggetta a due tipo di controllo: isobarico e con T crescente
è soggetta a due tipo di controllo: isotermico o isobarico
è soggetta a due tipo di controllo: isotermico o con T crescente
nessuna delle condizioni esposte
02. Nel termogramma di un polimero la velocità della perdita di peso corrisponde ad un
nessuna delle tre
picco
ad una rampa a gradino
flesso
03. Nel termogramma di un polimero la perdita di peso corrisponde ad un
flesso
picco
picco max
picco minimo
04. Nella TGA dell'ossalato di calcio monoidrato CaC2O4 + H2O aumentando la temperatura con una velocità di 5 °C/min la prima sostanza che si perde è
acqua
carbonato di calcio
monossido di carbonio
anidride carbonica
05. Nella TGA l'uso di gas nella fornace
non è necessario
serve a pulire il forno alla fine della misura
assicura un'atmosfera inerte
serve a spurgare il forno, ad evitare l'ossidazione del campione e a diffondere il calore in ogni punto
06. La strumentazione della TGA si compone principalmente di:
Sistema spurgo gas e termocoppia
Bilancia e termocoppia
Portacampione, forno, sistema spurgo gas
Forno e bilancia
07. Le curve termogravimetriche riportano
la perdita di massa in funzione della T o del tempo
la percentuale di massa in funzione della pressione e della T
il peso a Tambiente
la velocità di perdita dei componenti in funzione della T
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Set Domande: ANALISI STRUMENTALE E CONTROLLO DEI
MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
08. Cosa è la TGA?
è una tecnica in cui si determinano i componenti di una miscela e i loro pesi al variare di T
è una tecnica in cui si misura la variazione di temperatura di un grave
è una tecnica in cui si misura la caduta di un grave al variare di T
è un'analisi termica quantitativa in cui si misura la variazione di peso di un materiale, quando esso viene riscaldato, in atmosfera controllata.
09. I picchi della DTA esprimono
i cambiamenti fisici e le reazioni chimiche indotte dalle variazioni di T del campione
processi endotermici ed esotermici a cui è sottoposto il campione vs variazioni di volume
le reazioni di ossidazione
le transizioni di fase
10. In un termogramma si riporta
delta E vs delta V
delta T vs Triferimento
delta V vs Tcampione
delta T vs Tcampione
11. La DTA avviene in
una bilancia a T ambiente
Una camera termica in presenza di argon
Un recipiente riscaldato e chiusoermeticamente
Un forno in atmosfera controllata
12. Qual è lo strumento più semplice dell'analisi termica?
Il termometro
Il tester digitale
La termocoppia
Un forno riscaldato elettricamente
13. La DTA: principi generali, strumentazione ed esempi applicativi
14. La TGA: strumentazione, applicazione ed esempi esplicativi
15. Riportare e discutere approfondendo un termogramma di un materiale dopo TGA
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Set Domande: ANALISI STRUMENTALE E CONTROLLO DEI
MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
Lezione 010
01. Il fenomeno del creep nei polimeri è dovuto
allo scorrimento delle lunghe catene molecolari le une sulle altre al crescere di T e del carico applicato
al movimento di vuoti o difetti nella struttura cristallina al crescere della T e del carico applicato
al passaggio da fase cristallina ad amorfa al crescere di T
nessuna delle tre precedenti
02. L'analisi TermoMeccanica determina
il coefficiente di espansione termica dei materiali quando sono sottoposti a carico
il modulo elastico dei polimeri sottposti a carico costante e a gradiente di T
le variazioni di T dei materiali se sottoposti a carico.
le caratteristiche meccaniche dei materiali misurando variazioni dimensionali al crescere della T e se sottoposti a carico.
03. Il fenomeno del creep nei metalli è dovuto
al movimento di vuoti o difetti nella struttura cristallina al crescere della T e del carico applicato
nessuna delle tre precedenti
al scorrimento delle molecole al crescere della T e del carico applicato
al movimento di vuoti o difetti nella struttura amorfa al crescere della T e del carico applicato
04. Nella prova Izod
si misura la resistenza all'impatto.
il provino intagliato è appoggiato e si misura l'energia sprigionata dalla frattura
il provino intagliato è incastrato da una parte e si misura la resistenza all'impatto in base all'energia sprigionata dalla frattura
il provino intagliato è appoggiato e si misura la resistenza all'impatto in base all'energia sprigionata dalla frattura
05. Le prove a fatica
sono prove meccaniche in cui il carico, inferiore al limite elastico, è applicato tramite una traversa con movimento servoidraulico
sono prove dinamiche in cui il carico, inferiore al limite elastico, è applicato tramite una traversa con movimento servoidraulico
sono prove meccaniche cicliche in cui il carico è applicato tramite una traversa con movimento elettromeccanico
sono prove dinamiche in cui il carico, inferiore al limite elastico, è applicato tramite una traversa con movimento elettromeccanico
06. Nei polimeri come varia il modulo elastico al variare della temperatura?
07. Cosa è la TMA? Riportare un esempio di applicazione per rilevare una temperatura caratteristica di un materiale
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Set Domande: ANALISI STRUMENTALE E CONTROLLO DEI
MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
Lezione 011
01. Cosa si intende per temperatura di partenza in un termogramma DSC?
La temperatura di partenza è data dall'intersezione di due linee tangenti, l'una tangente alla linea di base e l'altra tangente al tratto di curva pendente in corrispondenza di
una transizione.
La temperatura di partenza è data dall'intersezione tra la linea tangente alla linea di base e l'altra ortogonale all'asse y
La temperatura di partenza è data dall'intersezione tra la linea tangente alla linea di base e l'altra in corrispondenza del punto di flesso della curva calorimetrica
La temperatura di partenza è data dall'intersezione tra la linea tangente al tratto di curva pendente in corrispondenza di una transizione e la perpendicolare all'asse delle
ascisse.
02. La calorimetria a scansione differenziale misura
La quantità di calore assorbita o ceduta da un campione in fase di riscaldamento o raffreddamento.
La quantità di calore assorbita da un campione in fase di riscaldamento
La differenza di temperatura tra il campione da analizzare e il campione di riferimento
La quantità di calore ceduta da un campione in fase di raffreddamento.
03. La cristallizzazione in una scansione differenziale è rappresentata
da un punto di flesso
da un picco endotermico
da un picco esotermico
dalla differenza tra due picchi esotermici
04. Il grado di cristallinità con la DSC è dato
dal rapporto tra l'entalpia di fusione del campione e l'entalpia di una sostanza totalmente cristallina
dal rapporto tra l'entalpia di fusione del campione e l'entalpia di una sostanza semicristallina
dal rapporto tra il calore specifico del campione e quello di una sostanza totalmente cristallina
dal rapporto tra l'entalpia di cristallizzazione del campione e quella corrispondente di una sostanza totalmente cristallina
05. L'area sottesa da un picco durante una misura DSC
rappresenta il calore ceduto durante la reazione e da cui poter ricavare il calore specifico
rappresenta l'entalpia di reazione, ovvero il calore assorbito o ceduto durante la reazione e da cui poter ricavare il calore specifico
rappresenta lo scambio di calore tra campione e riferimento
rappresenta il calore assorbito durante la reazione e da cui poter ricavare il calore specifico
06. Esporre le principali differenze tra analisi DTA, TGA, e DSC
07. Esporre il principio di funzionamento del DSC Scaricato da Padel Clips (padelclip1@gmail.com)
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Set Domande: ANALISI STRUMENTALE E CONTROLLO DEI
MATERIALI
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Galtieri Giovanna
Lezione 012
01. L'aberrazione astigmatica è quella in cui
per un punto oggetto si producono una serie di immagini a diversa distanza dalla lente a seconda dell'apertura
Il punto oggetto produce una serie di punti immagine a diversa distanza dalla lente
per un punto-oggetto fuori asse, si ha una serie di punti-immagine di cui al massimo uno sarà a fuoco, mentre gli altri saranno sfocati ed a diversa distanza dall'asse.
Il punto oggetto produce due imm