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COMBUSTIBILI”
LEZIONE 15
Ciclo del carbonio
Ciclo biogeochimico, attraverso il quale il carbonio viene scambiato tra la
geosfera, idrosfera, biosfera e atmosfera.
calorifico
Potere e temperatura di accensione
Il potere calorifico è la quantità di calore sviluppata nel corso della
combustione completa dell’unità di massa nel caso di solidi e liquidi
dell’unità di volume in condizioni normali, nel caso dei gas.
Possiamo avere due tipi di potere calorifico: superiore (Qs - l’acqua presente
termine della combustione si trova allo stato liquido) ed inferiore (Qi - l’acqua
prodotta si trova nello stato di vapore).
La temperatura di accensione è la temperatura minima a cui deve essere
portata la miscela combustibile-comburente affinché abbia inizio la reazione
di combustione. Questo avviene tramite la qualità del materiale di
infiammabilità, cioè la facilità con cui una determinata sostanza brucia
causando fuoco o combustione.
infiammabilità
Limiti di
I limiti di infiammabilità della miscela comburente-combustibile gassoso
indicano la percentuale in volume del combustibile affinché la combustione,
una volta innescata in un punto, si propaghi.
Aria teorica di combustione e volume teorico dei fumi
L’aria teorica di combustione è il volume di aria necessario per la
combustione completa dell’unità di massa/volume di combustibile solido/
liquido/gassoso.
Il volume teorico dei fumi è il volume dei fumi ottenuto dalla combustione
completa dell’unità di massa/volume di combustibile solido/liquido/gassoso.
LEZIONE 16
Perdita al camino e potenziale termico
La perdita al camino è la percentuale di potere calorifico inferiore, perduta in
seguito all’emissione dei fumi a temperatura superiore a quella ambiente.
Il potenziale termico è la quantità di calore che si sviluppa nella
combustione completa e con formazione di acqua vapore di un metro cubo
lOMoARcPSD|145 081 44
di miscela stechiometrica di combustibile gassoso/vaporizzato e della
relativa aria teorica di combustione.
LEZIONE 17
Combustibili solidi naturali
I combustibili solidi naturali sono tutti quei combustibili derivati dal legno,
materiale composto da cellulosa, lignina ed altre sostanze.
Questi combustibili solidi sono classificati in base alla profondità ed al
contenuto di carbonio; vengono prodotti dalla carbogenesi e si possono
suddividere in: torba (deriva dalla carbonizzazione di vegetali erbacei ed è il
prodotto i formazione del legno più recente composto da un contenuto di
carbonio di 55-65%), lignite (deriva da una carbonizzazione più spinta della
torba e di piante ad alto fusto ed il suo contenuto di carbonio è pari al 65-
75%), litantrace (presenta un contenuto di carbonio pari al 75-90%) ed
antracite (carbone più pregiato che presenta un contenuto di carbonio pari al
90-95%). artificiali:
Combustibili solidi il coke
I combustibili solidi artificiali sono residui carboniosi derivati dalla parziale
combustione/distillazione secca dei combustibili naturali.
Il coke è un residuo carboniosi che si ottiene distillando i litantraci sopra i
900°; si ottiene per distillazione a secco di litantraci grassi, ma può essere
ottenuto anche da petrolio e ligniti.
LEZIONE 18
Distillazione frazionata
La distillazione frazionata è caratterizzata da una sequenza di evaporazioni e
condensazioni in modo da separare quote di liquido con intervalli definiti di
temperature di ebollizione.
Industrialmente questa operazione è processata in una colonna a piatti alla
cui base è posta una caldaia, dove la miscela iniziale viene portata ad
ebollizione. Le campane costringono i vapori che salgono a gorgogliare nel
liquido contenuto nei piatti.
Cracking e reforming
Il cracking è un processo di frammentazione delle molecole costituenti le
frazioni pesanti derivate dal topping, per la formazione di composti
contenenti un numero inferiore di atomi di carbonio. Il cracking può essere:
termico, catalitico o hydrocracking.
Il reforming è la trasformazione degli idrocarburi leggeri a basso numero di
ottano, in idrocarburi ad alto contenuto di ottano.
lOMoARcPSD|145 081 44 raffinazione
Combustibili liquidi naturali: petrolio e
Il petrolio grezzo/greggio è un liquido più o meno denso e viscoso, di colore
variabile, fluorescente che possiede un odore pungente e sgradevole.
Poiché gli idrocarburi che compongono il petrolio hanno caratteristiche
molto diverse tra di loro, bisogna dividerle e raggrupparle in diverse
“frazioni” composte dalle stesse caratteristiche. Questo processo avviene
grazie alla raffinazione, processo secondo il quale si utilizzano delle
operazioni fisiche (atte a frazionare il greggio in porzioni con caratteristiche
fisiche più omogenee) e chimiche (atte a modificare la natura chimica dei
costituenti delle diverse frazioni).
LEZIONE 19
Volatilità e potenziale termico
Per poter rendere i carburanti idonei al commercio, essi devono presentare
delle caratteristiche specifiche definite da delle norme di riferimento.
Tra queste caratteristiche troviamo: la volatilità, cioè la capacità del
carburante di vaporizzare ed il potenziale termico, cioè la quantità di vapore
che si sviluppa nella combustione completa di un normal metro cubo di una
miscela stechiometrica di aria teorica e di combustibile gassoso con
formazione di acqua allo stato vapore.
infiammabilità
Temperatura di e temperatura di accensione
Per poter rendere i carburanti idonei al commercio, essi devono presentare
delle caratteristiche specifiche definite da delle norme di riferimento.
Tra queste caratteristiche troviamo: la temperatura di infiammabilità, cioè la
temperatura minima alla quale si formano vapori in quantità tale che in
presenza di ossigeno e di un innesco abbia luogo il fenomeno di
combustione e la temperatura di accensione, cioè la temperatura minima cui
deve essere portata la miscela combustibile-comburente affinché abbia
inizio e si autosostenti la reazione di combustione.
Qualità di ignizione e viscosità
Per poter rendere i carburanti idonei al commercio, essi devono presentare
delle caratteristiche specifiche definite da delle norme di riferimento.
Tra queste caratteristiche troviamo: la qualità di ignizione, cioè l’attitudine di
un combustibile ad autoaccendersi durante l’iniezione di aria compressa a
temperatura elevata e la viscosità, cioè la concentrazione di acetano
presente in una miscela che abbia lo stesso ritardo di accensione del
carburante in esame. lOMoARcPSD|145 081 44
Potere antidetonante
Per poter rendere i carburanti idonei al commercio, essi devono presentare
delle caratteristiche specifiche definite da delle norme di riferimento.
Tra queste caratteristiche troviamo il potere antidetonante, cioè la resistenza
che un carburante oppone alla detonazione, ed è espresso tramite il numero
di ottano.
LEZIONE 21
Gas artificiale
I combustibili gassosi sono classificati in gas artificiali e gas naturali.
I gas artificiali sono ottenuti da processi di gassificazione di combustibili
solidi o liquidi, o anche come sottoprodotti di altre lavorazioni come gas di
cokeria e di altoforno.
Gas naturale
I combustibili gassosi sono classificati in gas artificiali e gas naturali.
I gas naturali sono quei combustibili che vengono estratti ed hanno origine
direttamente nel globo terrestre.
Possono essere classificati in base alle caratteristiche dei giacimenti (gas
associato o gas non associato), oppure in base ai componenti idrocarburici
che li costituiscono (gas naturale secco o gas naturale umido).
LEZIONE 22
Filtri a tessuto
I filtri a tessuto sono costituiti da un contenitore d’acciaio nel quale sono
istallati elementi filtranti in tessuto.
Sotto il cassone contenitore sono poste una o più tramogge dotate di
dispositivi di scarico per la raccolta delle polveri; questo processo può
avvenire per: cattura aerodinamica per impatto inerziale, intercettazione o
diffusione
Cicloni e multicicloni
I cicloni sono costituiti da una camera cilindrica, dove le particelle sono
proiettate contro la superficie interna del ciclone e precipitano sul fondo
dove vengono raccolte, sovrapposta ad una camera troncoconica, dove il
vortice si inverte ed i componenti gassosi vengono scaricati all’esterno
attraverso un tubo. La traiettoria percorsa dai fiumi corrisponde ad un’elica
cilindrica che determina la formazione di un vortice diretto verso il basso.
I multicicloni sono costituiti da diversi cicloni operanti in parallelo ed aventi in
comune ingresso ed uscita della corrente gassosa.
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Abbattimento delle polveri a umido
L’abbattimento delle polveri ad umido avviene tramite l’utilizzo di camere di
sedimentazione, cicloni e multicicloni oppure da depolveratori elettrostatici.
Abbattimento delle polveri a secco
L’abbattimento delle polveri a secco avviene tramite l’utilizzo di filtri a tessuto
o separatori a venturi.
LEZIONE 23
classificazioni lubrificanti
Scopi e dei
I lubrificanti sono sostanze che interposte tra superfici in movimento relativo
rendono minimo il contatto effettivo tra le superfici stesse e possono essere
suddivisi in lubrificanti liquidi (derivanti dal petrolio), solidi, semisolidi e
gassosi. lubrificanti
Requisiti dei
I requisiti dei lubrificanti sono: la viscosità (grandezza fisica che che misura la
resistenza di un fluido allo scorrimento che può essere assoluta, quindi
dinamica o cinematica, oppure relativa, cioè data dal rapporto tra la viscosità
della sostanza in esame e quella dell’acqua a 20°), l’aderenza (rappresenta la
capacità di aderire alle superfici da lubrificare formando un velo uniforme su
di esse) e la torbidità (data dalla presenza di materiale solido in sospensione
nell’olio). lOMoARcPSD|145 081 44 “SFORZI
DOMANDE APERTE LEZIONI 24-33 E
METALLI”
DEFORMAZIONI NEI
LEZIONE 24
Sforzo nominale e deformazione nominale
Lo sforzo nominale agente su una barra cilindrica è il rapporto tra la forza
media che agisce lungo l’asse della barra e la sua sezione iniziale (s=F/A0).
La deformazione nominale è causata dall’azione di una forza di trazione
lungo l’asse di un provino metallico ed è il rapporto tra la variazione di
lunghezza del provino nella direzione della forza e la lunghezza iniziale del
provino considerato (e=delta l/l0).
Sforzo reale e deformazione reale
Lo sf