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SQUARE
RADICE
02. Per moltiplicare una serie di dati A(1...10) per lo stesso scalare B1 come si deve operare?
A1*%B%1 e trascinare l'operazione fino al 10° valore (A10) Per moltiplicare una serie di dati A(1…10) per lo stesso scalare B1, l’
A1*B1 operazione corretta è:
A1*B1 e trascinare l’operazione fino al 10° valore (A10).
A1*$B$1 e trascinare l'operazione fino al 10° valore (A10)
A1*B1 e trascinare l'operazione fino al 10° valore (A10)
03. La linea di tendenza di una dispersione di dati y=a*x^2+2 può essere del tipo: La linea di tendenza per una dispersione di dati y = a*x^2 + 2
è di tipo polinomiale. Questo perché la relazione tra y e x è
Lineare espressa da un polinomio di secondo grado, con il termine
Sigmoide quadrato x^2. Le linee di tendenza polinomiali sono spesso
utilizzate per modellare relazioni non lineari tra variabili
Polinomiale
Iperbolica © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 16/08/2022 09:43:25 - 10/83
Set Domande: MISURE MECCANICHE E TERMICHE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Cosoli Gloria
Lezione 005
01. La voce umana: Segnali casuali non stazionari
è un segnale casuale I segnali non-stazionari sono quelli le cui
caratteristiche statistiche variano nel tempo. Un
è un segnale deterministico e stazionario esempio è la voce umana, la cui frequenza e
è un segnale casuale e non stazionario intensità variano continuamente nel tempo. lez-5
è un segnale casuale e stazionario
02. Il rumore bianco:
è un segnale deterministico e stazionario Segnali casuali stazionari
I segnali stazionari sono quelli le cui caratteristiche statistiche (media, varianza…)
è un segnale casuale e stazionario non variano
nel tempo. Un esempio di segnale casuale stazionario è il rumore bianco. lez-5
è un segnale casuale e non stazionario
è un segnale casuale
03. Un segnale transitorio
ha i parametri caratteristici limitati nel tempo
ha un inizio e una fine
si ripete uguale nel tempo
si può descrivere solo in termini statistici
04. Un segnale periodico
si ripete uguale nel tempo Quindi, se un segnale presenta una parte che si ripete sempre uguale nel
tempo, viene definito periodico. Il periodo si indica con la lettera maiuscola T e si
ha i parametri caratteristici periodici nel tempo misura in secondi. Il numero di periodi al secondo si definisce frequenza f.
si può descrivere solo in termini statistici
ha i parametri caratteristici costanti nel tempo
05. Un impulso è: Segnale non-periodico: segnale transitorio
Un segnale deterministico periodico Un esempio di segnale transitorio è l’impulso,
come quello dovuto ad uno sparo o ad una
Un segnale casuale non stazionario martellata
Un segnale deterministico transitorio
Un segnale casuale transitorio
06. Il suono emesso da un diapason messo in vibrazione per accordare uno strumento musicale:
Un segnale deterministico transitorio Il suono emesso da un diapason messo in vibrazione per accordare uno strumento
Un segnale casuale transitorio musicale è un esempio di segnale deterministico periodico. Questo perché il diapason
produce una nota con una frequenza costante e un periodo regolare. La sua forma d’onda
Un segnale deterministico periodico si ripete identica nel tempo, rendendolo periodico
Un segnale casuale non stazionario
07. Un segnale casuale
si può descrivere tramite una equazione o formula matematica lezione 5
ha i parametri caratteristici costanti nel tempo
ha i parametri caratteristici periodici nel tempo
si può descrivere in termini statistici
08. Descrivere e riportare un grafico nel dominio del tempo di un segnale periodico, di un segnale transitorio e di un segnale casuale
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Set Domande: MISURE MECCANICHE E TERMICHE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Cosoli Gloria
Fattore di cresta, che indica l’impulsività del segnale, ovvero se esso
presenta dei valori
con ampiezza che si discosta dal valor medio (assume valori alti se il
Lezione 006 valore di picco è
molto maggiore del valore RMS):
Un fattore di cresta alto indica la presenza di picchi nel segnale, mentre
01. Il fattore di cresta indica: un valore pari a 1 indica l’assenza di picchi, come nel caso della corrente
quanti eventi di natura impulsiva sono presenti nel segnale continua.
l'impulsività del segnale ovvero se esso presenta dei valori con ampiezza che si discostano dal valor medio
la forma del segnale ovvero se esso presenta dei valori con ampiezza prossimi al valor medio
i picchi del segnale che hanno valori con ampiezza prossima al valore estremo
02. Il fattore di forma indica: Fattore di forma, che è il rapporto tra il valore RMS e il valor
la forma del segnale ovvero se esso presenta dei valori con ampiezza prossimi al valor medio medio assoluto. lez-5
Un fattore di forma basso indica che il segnale ha valori più
quanti eventi di natura impulsiva sono presenti nel segnale uniformi, mentre un valore più alto indica una maggiore
variazione rispetto al valore medio.
i picchi del segnale che hanno valori con ampiezza prossima al valore estremo
l'impulsività del segnale ovvero se esso presenta dei valori con ampiezza che si discostano dal valor medio
03. Il fattore di cresta è dato:
dal rapporto tra il valore di picco del segnale e il valore RMS Il fattore di cresta di un segnale è dato dal rapporto tra il valore di picco del segnale e
il valore RMS (Root Mean Square)È ottenuto dividendo il valore massimo raggiunto
dal rapporto tra il valore RMS e il valor medio assoluto del segnale dall’onda (valore di picco) per il valore efficace della stessa. È sempre uguale o
maggiore di “1”. Nel caso di una corrente sinusoidale, come la corrente monofase,
dal rapporto tra il valore RMS e il valore di picco del segnale abbiamo un valore efficace di 230 Volt, e un valore di picco di circa 325 Volt.
Il rapporto tra valore di picco e valore efficace è di circa 1,414. Dunque il fattore di
dal rapporto tra il valore di picco e il valor medio assoluto del segnale cresta è 1,414.
04. Il fattore di forma indica:
dal rapporto tra il valore di picco e il valor medio assoluto del segnale
dal rapporto tra il valore RMS e il valor medio assoluto del segnale
dal rapporto tra il valore di picco del segnale e il valore RMS
dal rapporto tra il valore RMS e il valore di picco del segnale
05. Il valore RMS di un segnale sinusoidale di ampiezza A e frequenza f vale:
0.71Af A/sqrt(2)
Dipende dal tempo di acquisizione RMS=A/radice di 2 = 0,71A con A=1
0.64A
0.71A
06. Il valore di picco o valore estremo di un segnale: rappresenta l’ampiezza massima del segnale,
indipendentemente dal fatto che sia positiva o negativa. Ad
è il massimo tra il valore minimo e il valore massimo in valore assoluto esempio, se un segnale oscilla tra -5 e +10, il suo valore di picco
è il minimo tra il valore minimo e il valore massimo in valore assoluto sarà 10 (il massimo valore assoluto tra -5 e +10).
è il valor medio tra il valore minimo e il valore massimo in valore assoluto
è il valore massimo del segnale
07. Il fattore di cresta di un segnale impulsivo è:
Maggiore di 1 il fattore di cresta di un segnale impulsivo è maggiore di 1. Indica quanto i
Uguale a 0 valori di picco superano il valore efficace del segnale. Un valore di fattore
di cresta superiore a 1 implica la presenza di picchi significativi nel
Uguale a 1 segnale.
Minore di 1 © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 16/08/2022 09:43:25 - 12/83
Set Domande: MISURE MECCANICHE E TERMICHE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Cosoli Gloria
08. Se un segnale ha un alto contenuto in frequenza: rappresenta l’ampiezza massima del segnale, indipendentemente dal
La sua funzione di autocorrelazione è molto stretta fatto che sia positiva o negativa. Ad esempio, se un segnale oscilla tra -5
La sua funzione di autocorrelazione è molto larga e +10, il suo valore di picco sarà 10 (il massimo valore assoluto tra -5 e
+10).
La sua funzione di autocorrelazione è piatta
La sua funzione di autocorrelazione assume valori elevati
09. Descrivere i principali descrittori statistici dei segnali nel dominio del tempo (valor medio, RMS, funzione di distribuzione dell'ampiezza)
10. Descrivere la funzione di autocorrelazione e disegnarne il grafico © 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 16/08/2022 09:43:25 - 13/83
Set Domande: MISURE MECCANICHE E TERMICHE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Cosoli Gloria
Lezione 007 Analisi spettrale di segnali transitori o impulsivi
Un segnale transitorio x(t) (Figura 6) può essere trattato come
periodico con periodo infinito;
01. Un segnale transitorio può essere trattato come periodico con periodo infinito: pertanto, esso può essere trasformato nel dominio della
pertanto può essere trasformato nel dominio della frequenza mediante serie di Fourier frequenza mediante trasformata di
Fourier
ma non può essere trasformato nel dominio della frequenza
pertanto può essere trasformato nel dominio della frequenza indifferentemente mediante serie o trasformata di Fourier
pertanto può essere trasformato nel dominio della frequenza mediante trasformata di Fourier Contenuto in frequenza di segnali transitori
Un transitorio si definisce lento o veloce in relazione
02. Un transitorio lento ovvero di lunga durata nel tempo: alla sua durata nella rappresentazione nel
domino del tempo (Figura 7). Per rappresentare
ha un contenuto in frequenza maggiore rispetto a un transitorio veloce accuratamente il transitorio lento nel dominio
ha un contenuto in frequenza minore rispetto a un transitorio veloce della frequenza, sarà necessario un numero minore
di sinusoidi e cosinusoidi nella trasformata
ha un contenuto in frequenza identico a un transitorio veloce di Fourier. Pertanto, un transitorio lento ha un
contenuto in frequenza minore rispetto a un
ha un contenuto in frequenza diverso da un transitorio veloce transitorio veloce (Figura 8). lez-7
03. Il segnale sinusoidale di ampiezza 2.0 V e frequenza 20 Hz x(t)=2*cos(2*Pi greco*20*t), nel dominio della frequenza è rappresentato:
dal grafico dell'ampiezza con un picco di ampiezza 2.0 V alla frequenza di 20 Hz e dal grafico della fase con un picco di ampiezza (Pi greco)/2 radianti alla frequenza di 20
Hz dal grafico dell'ampiezza con un picco di ampiezza 2.0 V alla frequenza di 20 Hz e dal grafico della fase con un picco di ampiezza 0 radianti alla frequenza di 20 Hz
dal grafico dell'ampiezza con un picco di ampiezza 2.0 V alla frequenza di 20 rad/s e dal grafico della fase con un picco