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RISPOSTE DOMANDE APERTE
"Non si può diventare veramente uomini se non si è stati veramente bambini". Cosa intendeva Friedrich
Froebel con questa frase? Con questa frase attribuiva un doppio senso al gioco da una parte permetteva di
conoscere l’animo del bambino dall’altra poneva le basi per l’apprendimento e l’educazione.
Come considerava Friedrich Froebel il gioco dei bambini, quali aspetti fondamentali favorivano? Froebel
sosteneva che il bambino nei suoi primi anni di vita si lascia trasportare all’ascolto delle favole senza cogliere
la finzione favorendo la fantasia.
Come descrive Winnicott la psicoterapia e in relazione al gioco? Winnicott descrive la psicoterapia come un
gioco tra due persone. Nella fase iniziale vengono poste le regole del gioco poi si crea pian piano un’alleanza
terapeutica. Nella fase centrale si rivisitano alcune partite che sono state giocate mal e a causa di blocchi. E
poi si attiva il gioco delle trasferenze la persona adulta rivive il terapeuta come se fosse sua madre o suo
padre, ma grazie a questa finzione, il suo mondo emozionale, si rinforza e permane al di fuori del «gioco».
Come viene inquadrata la "regola" secondo Piaget: descrivere attraverso le tappe dello sviluppo infantile, la
coscienza della regola: Secondo Piaget La coscienza della regola si sviluppa progressivamente in stadi legati
alle diverse tappe dello sviluppo. La prima fase, quella della primissima infanzia, il gioco ha una
configurazione individuale con regole prettamente a carattere introiettivo inconscio; nella seconda fase,
corrisponde all’età della scuola dell’infanzia, la regola viene percepita con caratteri eteronomici inizia il
passaggio verso l’autonomia interpretativa. Nella terza fase corrisponde alla scuola primaria, si inizia a
mettere insieme le regole percepite.
Cosa intende Huizinga con la definizione di "homo ludens"? Quali sono le caratteristiche di questa tipologia
di persona? Huizinga Per homo ludens intende la peculiarità caratteristica della persona che attraverso
l’intenzionalità del mettersi in gioco con l’immaginazione, la simulazione e l’esercizio di quella che viene
definita competenza di problem solving, diviene capace di produrre e di ricercare nuovi significati del
proprio agire.
Cosa intende Jean Piaget per "Giochi simbolici"? La Tappa dei giochi simbolici corrisponde alla fase
dell’intelligenza pre-operativa. Con questa tappa il bambino matura competenze cognitive, affettive e
sociali. Attraverso il gioco il bambino mette alla prova sentimenti ed emozioni imparando ad affrontare con
sicurezza la realtà.
Cosa si intende per "didattica operativa" collegata al gioco dei bambini. Descrivere i diversi contributi
pedagogici che sottolineano le peculiarità del giococome forma imprescindibile di apprendimento. la scuola
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migliore è quella che si dimostra capace di motivare e di fare appassionare i bambini alla vita scolastica
valorizzando al massimo la dimensione operativa e ludica deve saper accogliere lo sviluppo emotivo,
comunicativo, cognitivo mettendo al centro della propria attenzione il bambino.
Cosa si intende per giochi cooperativi, quali sono i valori educativi? Nei giochi cooperativi tutti si possono
divertire e tutti possono partecipare, ed è lo stile del gioco ciò che determina la differenza tra giochi
cooperativi e non. Ad esempio un gruppo abituato alla cooperazione potrà giocare a calcio dando
importanza alla cooperazione interna a ogni squadra più che al risultato finale.
Cos'è il gioco e che valore ha per il bambino? Il gioco è una attività che coinvolge gran parte dell’infanzia ed
è il tramite principale che il bambino utilizza nei rapporti con gli altri, il gioco gli permette di esplorare e
conoscere se stesso. Il gioco non viene mai abbandonato completamente nemmeno da adulti
semplicemente cambia forma ed ha funzione di rilassamento.
Descrivere cosa intende Jean Piaget per "gioco di esercizio": Per Piaget Il primo stadio è quello del gioco di
esercizio, l’unico tipo di gioco che compare nella fase dello sviluppo senso-motorio. E’ una forma di gioco
che non comprende nessun simbolismo e consiste nella ripetizione di attività acquisite nel corso dello
sviluppo per mezzo dell’adattamento, come ad esempio un bimbo che calcia la palla e scopre che si muove,
e successivamente lo ripete.
Descrivere il "gioco simbolico" secondo la teoria di Jean Piaget: Il gioco simbolico subentra nel secondo
anno di età e si incomincia a pensare per immagini legate ad una realtà che non è presente. Dopo i 4 anni
diventa più complesso. Il gioco simbolico è l’apice del gioco del bambino, in quanto gli offre la possibilità di
imparare com’è la realtà
Descrivere le caratteristiche e le qualità del "gioco guidato": Il gioco guidato coinvolge piccoli gruppi o il
singolo bambino che si dedica a svolgere attività libere stabilendo un equilibrio tra la sua crescita fisica e
quella psichica.
Descrivere le caratteristiche e le qualità del "gioco spontaneo": Il gioco spontaneo non prevede regole
esplicite è stesso il bambino che in autonomia stabilisce delle regole.
Esistono numerose teorie intorno al gioco, descriverne almeno due: La teoria di Schaller, che ipotizza il
gioco come riposo e come ricreazione. La teoria di Bertin, che rappresenta l’attività ludica come sfera
dell’avventura estetica. La teoria di Claparéde, sostiene che il gioco possa essere un’attività importante per
soddisfare i bisogni naturali e per permettere che i propri desideri possano diventare reali.
Huizinga parla di come come un'attività. Delineare le diverse attività a cui fa rifermo l'autore. Huizinga
considera il gioco come cultura, Per Huizinga, il gioco è un’attività: • libera e volontaria; • separata dalla vita
ordinaria; definalizzata, regolata, caratterizzata da uno statuto fittizio. il gioco è quindi un comportamento
spontaneo e prodotto senza alcun obbligo
I bambini fanno giochi di cui possiamo solo intuire il significato. Cosa vuol dire? Si intende che i giochi dei
bambini sono giochi che sfruttano fantasie personali, alimentate da ciò che osservano nell’ambiente
circostante. Loro ascoltano, osservano ed esplorano attraverso i sensi. Maria Montessori diceva che i
bambini “assorbono” il modo circostante.
Il bambino, nel gioco, cerca e trova spazio di manovra per la sua "creatività esistenziale", di cosa si tratta? Il
gioco è fondamentale nella strutturazione della personalità, soprattutto nell’età evolutiva. L’attività ludica
costruisce l’esperienza di base per tutta l’età infantile ed è proprio la necessità di esplorazione che porta al
gioco. I giochi motori e intellettuali portano alla formazione cognitiva e affettiva del bambino.
Il comportamento esplorativo di Piaget, come agisce in relazione al gioco del bambino? Argomentare
l'interpretazione dell'autore sull'argomento: Il comportamento esplorativo si manifesta precocemente il
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gioco, come divertimento, è individuabile in questo comportamento di esplorazione di sé, che iniziando
dalle proprie mani e termina all’esplorazione delle possibilità logiche.
Il gioco è stato per lungo tempo considerato come un'attività frivola, solo a partire dalla metà del Settecento
le cose cambiano, con la nascita del "Sentimentodell'infanzia". Cosa si intende e quali sono gli autori che
hanno contribuito maggiormente a considerare il gioco come una forma fondamentale diapprendimento? È
a partire dalla metà del Settecento, con la nascita di quello che Ariès chiama “sentimento dell’infanzia”, che
il gioco diventa un attributo tipico dell’età del bambio. Con Pestalozzi, Froebel e Montessori nel XX secolo Il
gioco viene considerato come un’attività funzionale allo sviluppo e alla socializzazione.
Imitare, esplorare e fantasticare non sono solo tre diversi modi di giocare, ma ... cosa consentono di
acquisire? Imitare, esplorare e fantasticare non sono solo tre diversi modi di giocare ma anche il modo più
naturale in cui la mente attiva se stessa all’insegna della “piacevolezza
Jean Piaget sostiene che l’attività ludica orienta verso uno sviluppo completo del bambino. Argomentare
questa affermazione: Piaget sostiene che il gioco infantile va interpretato come addestramento al futuro. Il
gioco ha una funzione centrale nello sviluppo dell’intelligenza, attraverso le varie fasi cognitive L’attività
ludica, infatti facilita la socializzazione, attraverso giochi a carattere comunitario.
L’educazione corporea al movimento e allo sport permette di sviluppare diverse consapevolezze, quali?
L’educazione corporea al movimento, riguarda non solo “il fare” come apprendimento di singole pratiche
motorie, ma l’acquisizione della consapevolezza da parte della persona del suo trasformarsi come identità
corporea, nel suo esistere, agire e perfezionarsi. I professionisti dell’educazione motoria devono
accompagnare il soggetto in questa trasformazione.
La psicologia si è interessata molto al fenomeno del gioco, soprattutto al gioco nella prima infanzia. Come
considera Jean Piaget il gioco? Descrivere il puntodi vista sull'argomento di questo autore: Per Piaget Il
primo stadio è quello del gioco di esercizio, l’unico tipo di gioco che compare nella fase dello sviluppo
senso-motorio. È una forma di gioco che non comprende nessun simbolismo e consiste nella ripetizione di
attività acquisite nel corso dello sviluppo per mezzo dell’adattamento, come ad esempio un bimbo che
calcia la palla e scopre che si muove, e successivamente lo ripete.
La psicologia si è interessata molto al fenomeno del gioco, soprattutto al gioco nella prima infanzia. Come
considera Donald Winnicott il gioco? Descrivere ilpunto di vista sull'argomento di questo autore: Il gioco è,
per Winnicott è un'esperienza creativa. La capacità di giocare in maniera creativa permette al soggetto di
esprimere l'intero potenziale della propria personalità.
La psicologia si è interessata molto al fenomeno del gioco, soprattutto al gioco nella prima infanzia. Come
considera Melanie Klein il gioco? Descrivere ilpunto di vista sull'argomento di questa autrice: Per Klein il
gioco è una strada per accedere all’inconscio infantile, non è quindi solo un gioco ma qualcosa che gli
consente di crescere e di alimentare il pensiero simbolico.
La psicologia si è interessata molto al fenomeno del gioco, soprattutto al gioco nella prima infan