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INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
04. Sia data l'equazione dell'oscillatore armonico semplice descritta da
La variabile x(t) rappresenta:
lo spostamento della massa lungo l'asse di compressione della molla
lo spostamento della massa lungo l'asse trasversale a quello di compressione della molla
la variazione di moto dovuta allo smorzamento
la variazione dell'elasticità della molla
05. Sia data l'equazione dell'oscillatore armonico smorzato descritta da
Il coefficiente α rappresenta:
la metà del rapporto tra l'attrito introdotto dallo smorzatore e la massa oscillante
lo smorzamento
il rapporto tra la costante elastica della molla e la massa oscillante
la pulsazione naturale dell'oscillatore
06. Si consideri il modello di un oscillatore armonico smorzato, e si indichino con λ i rispettivi autovalori. In riferimento alla figura sotto riportata, ω
0
rappresenta
la pulsazione naturale dell'oscillatore
la velocità di smorzamento dell'oscillazione libera
lo smorzamento
la pulsazione di oscillazione
07. Quale tra le seguenti affermazioni, relative al fattore di merito di un oscillatore armonico smorzato, non è corretta?
Il numero di oscillazione che l'oscillatore compie prima di smorzarsi è indipendente dal fattore di merito
Rappresenta il rapporto tra l'energia immagazinata e quella dissipata in un periodo, a meno di un fattore 2
Minore è lo smorzamento, maggiore è il fattore di merito
E' data dal rapporto tra le ampiezze massime della forza elastica di richiamo e della forza d'attrito © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 20/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
08. Si consideri il modello di un oscillatore armonico smorzato, e si indichino con λ i rispettivi autovalori. In riferimento alla figura sotto riportata, ω
d
rappresenta
la pulsazione di oscillazione
lo smorzamento
la pulsazione naturale dell'oscillatore
la velocità di smorzamento dell'oscillazione libera
09. Si consideri il modello di un oscillatore armonico smorzato, e si indichino con λ i rispettivi autovalori. In riferimento alla figura sotto riportata, α rappresenta
la velocità di smorzamento dell'oscillazione libera
la pulsazione naturale dell'oscillatore
la pulsazione di oscillazione
lo smorzamento
10. Si modelli la dinamica di un oscillatore unidimensionale soggetto ad una forza dissipativa. © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 21/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 010
01. Sia data l'equazione dell'oscillatore armonico smorzato soggetto a forzamento descritta da
Essa può essere posta nella rappresentazione in spazio di stato di seguito riportata, a patto di scegliere
02. Sia data l'equazione dell'oscillatore armonico smorzato soggetto a forzamento descritta da
Il comportamento del sistema (in regime oscillatorio) è quello tipico di
un passaalto del second'ordine con poli complessi coniugati
un passabasso del second'ordine con poli complessi coniugati
un passabasso del second'ordine con poli reali
un passaalto del second'ordine con poli reali
03. Si scriva la funzione di trasferimento di un oscillatore unidimensionale soggetto ad una forza dissipativa e ad un forzamento esterno.
04. Si fornisca la rappresentazione in spazio di stato di un oscillatore unidimensionale soggetto ad una forza dissipativa e ad un forzamento esterno.
x=Ax+Bu
eY=Cx © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 22/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 011
01. Si modelli la dinamica di un pendolo.
02. Si modelli la dinamica di un pendolo inverso.
1)Si chiama pendolo semplice un corpo puntiforme di massa m collegato all’estremo di un filo (inestensibile e di massa trascurabile) e sospeso in un piano verticale.
Il filo, di lunghezza l, è bloccato, all’altro estremo, in un punto fisso. Il corpo si muove per effetto della forza peso mg e della tensione T del filo lungo una
circonferenza di raggio l. L’equazione del moto si scrive ma = T + mg
E’ conveniente introdurre come sistema di riferimento una coppia di vettori che individuano
rispettivamente la direzione individuata dal filo (direzione radiale r) e quella ortogonale ad esso (direzione normale n). Lungo la direzione radiale l’accelerazione
del corpo è nulla per effetto della tensione del filo che agisce da vincolo. La scelta del sistema di riferimento ci permette quindi di limitare lo studio del moto
nella direzione normale © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 23/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 012
01. L'evoluzione libera di una coppia di oscillatori smorzati accoppiati meccanicamente
si trova sovrapponendo linearmente il modo naturale di oscillazione sincrona a quello di oscillazione asincrona
non può convergere a zero, per tempi lunghi, in assenza di un contributo di forzamento proporzionale alla componente sincrona e asincrona
è determinata da due modi naturali, sincrono e asincrono, combinati tra loro in maniera esponenziale
è caratterizzata da un unico modo naturale
02. Si modelli la dinamica unidimensionale di un sistema composto da due oscillatori accoppiati elasticamente, in assenza di attriti e forzamenti esterni.
Si consideri il problema di due corpi di massa m vincolati a muoversi lungo una specifica direzione. Ciascuno dei corpi è accoppiato elasticamente ad una parete fissa e sussiste inoltre tra loro
un accoppiamento di tipo elastico. Il sistema evolve in presenza di attriti. Per modellare tale sistema in prima approssimazione possiamo supporre che le forze siano centrali e che sia possibile
trattare i due corpi come masse puntiformi, il che equivale a trattare il moto del loro centro di massa. Supponiamo inoltre che le molle lavorino in regime di linearità e che le costanti elastiche
di corpo-parete valgano k mentre quella tra i corpi sia h . Possiamo introdurre nel modello gli attriti supponendo, come fatto in precedenza, che le forze d’attrito dipendano
linearmente dalle velocità dei corpi. © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 24/79
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INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 013
01. Dato un sistema composto da due oscillatori accoppiati elasticamente, si determini l'evoluzione libera del sistema.
L’evoluzione libera del sistema si trova sovrapponendo linearmente i due modi naturali di Oscillazione e proiettandoli sul piano reale Nella soluzione compaiono quattro costanti di integrazione,
come è ragionevole aspettarsi per via del fatto che per determinare univocamente il moto è necessario specificare quattro condizioni iniziali, ovvero le posizioni e le velocità dei due oscillatori.
X1(t)=A[cos(wst)+cos(wat)]
X2(t(=A[cos(wst)-cos(wat)] © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 25/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 014
01. La partizione cocleare non può essere modellata come
un oscillatore armonico semplice, la cui massa sia la somma delle masse della membrana basilare, membrana tettoriale e dell'organo del Corti
due oscillatori, rappresentanti la membrana basilare e la membrana tettoriale, accoppiati mediante l'organo del Corti ed il fluido cocleare
un modello non lineare attivo
un oscillatore armonico smorzato forzato, la cui massa sia la somma delle masse della membrana basilare, membrana tettoriale e dell'organo del Corti
02. Si descriva, in maniera qualitativa, il problema della modellazione di una partizione cocleare. Che relazione c'è con la dinamica di un oscillatore?
La percezione che l’ascoltatore ha dello stimolo sonoro dipende dal tipo di movimento cui vanno incontro tutte le partizioni cocleari ed in particolare le IHC ad esse associate, le quali trasducono
il movimento in segnali elettrici per il cervello. Risulta fondamentale quindi modellare:
• la singola partizione cocleare (micromeccanica cocleare);
• l’accoppiamento tra le diverse partizioni (macromeccanica cocleare)
Come primo modello molto semplificato della partizione possiamo considerare un oscillatore armonico smorzato forzato, la cui massa sia la somma delle masse della membrana basilare,
membrana tettoriale e dell’organo del Corti © 2016 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/12/2016 19:18:25 - 26/79
Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 015
01. Quale bipolo passivo reale è modellabile con Il seguente schema circuitale?
Amplificatore operazionale
Resistore
Induttore
Condensatore
02. Quale bipolo passivo reale è modellabile con Il seguente schema circuitale?
Amplificatore operazionale
Induttore
Condensatore
Resistore
03. Quale bipolo passivo reale è modellabile con Il seguente schema circuitale?
Amplificatore operazionale
Resistore
Condensatore
Induttore
04. Descrivere i limiti di validità dei modelli di bipoli passivi.
In generale tutti i componenti elettrici passivi possono discostarsi dal corrispondente comportamento ideale, salvo in ristrette condizioni operative.
Negli elementi reali, in generale, i vari effetti parassiti sono via via più rilevanti quando si passa dai resistori (che meglio verificano il comportamento del relativo modello idealizzato),
ai condensatori e poi agli induttori (che sono gli elementi passivi reali con comportamento più lontano da quello dell’elemento ideale corrispondente).
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Set Domande: MODELLISTICA E SIMULAZIONE
INGEGNERIA INFORMATICA E DELL'AUTOMAZIONE (D.M. 270/04)
Docente: Freddi Alessandro
Lezione 016
01. Si consideri un oscillatore RLC (serie). Si indichi con x la tensione ai capi del condensatore, che rappresenta anche l'uscita y del sistema, con x la corrente che
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scorre nell'induttore e con u la tensione d'alimentazione in ingresso normalizzata per l'induttanza L. Il sistema può essere modellato in spazio di stato come segue:
02. Si descriva il modello in spazio di