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Comunicazione e piccoli gruppi nella scuola
La comunicazione è un aspetto fondamentale per i bambini che si relazionano facilmente tra di loro. I piccoli gruppi sono uno dei sottosistemi che la scuola può offrire e favorire, permettendo la realizzazione di progetti diversi e la creazione di proposte differenti.
Per trasformare la comunicazione in competenza e qualità, è necessario dare al piccolo gruppo una continuità di partecipazione a progetti lunghi e consentire ai partecipanti di definire i propri ruoli. Questo permette ai bambini di prendere coscienza della propria identità e di costruire simbolicamente in modo più ricco rispetto alle esperienze individuali. Inoltre, il lavoro tra coetanei stimola la cooperazione e offre l'opportunità di confrontarsi su idee e azioni, scoprendo nuove curiosità e teorie.
La dimensione delle scuole a Reggio Emilia
L'esperienza reggiana non è solo un'esperienza educativa, ma anche pedagogica. Essa propone un approfondimento sul tema della dimensione delle scuole a Reggio Emilia.
culturaleradicate nella città che si muove dentro e fuori le scuole comunali contaminando il territorio. Uncultura che è in grado di stabilire un dialogo con le famiglie e con la comunità. Il lavoro educativo deve portare ad un dialogo politico e sociale. Il bambinoin interazione continua con il mondo dellepersone e delle cose ricerca come noi un senso relazionale a ciò che fa mentre cerca di dare unsignificato al senso lui stesso. Il problema pedagogico è cercare di vedere come possiamo aiutarei b ambini a trovare un senso di ciò che fanno. La buona riuscita del progetto di reggio Emilia èbasata su tre aspetti fondamentali: fiducia da parte degli adulti, sicurezza e speranza di arrivare adun risultato finale del progetto. Tutto questo porta alla maturazione dell’identità, la conquista dell’ autonomia e lo sviluppo della competenza. La scuola èvista come un luogo di apprendimento in cui i bambini e gli adultidiritti dei bambini?192305. Qual è il secondo principio malaguzziano?Aumentare il numero di possibilità educative.06. Quali sono le strategie connesse al secondo principio malaguzziano?Un'adeguata organizzazione della scuola, il piccolo gruppo, opportunità, il ruolo dell'adulto, distribuzione o suddivisione personalizzata delle responsabilità.diritti dei bambini?192319211920191305. Quando venne proclamata la Dichiarazione universale dei diritti dell'infanzia?18-Oct-8417-Dec-9915 maggio 200420-Nov-89
6. L'educazione infantile in quanti rischi può incorrere secondo Malaguzzi ?141081207.
7. Il bambino di Reggio Emilia è un bambino:
Attento, focalizzato, rispettoso, rivoluzionario.
Intelligente, esigente, scomodo, tenace, rivoluzionario.
Libero, curioso, riflessivo, conformista.
Intelligente, aderente, normativo, regolamentato. © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 30/07/2019 15:43:25 - 35/500
8. Il testo "Una carta per tre diritti "quando è stato divulgato?1998199019931983
9. La seconda strategia relativa al terzo principio malaguzziano riguarda:
L'identità della relazione scuola-.
L'identità dell'educatore.
L'identità della didattica.
L'identità della scuola e dell'educazione infantile.
10. Descrivere il piano
La pedagogia malaguzziana è definita: Essenziale, semplice, divulgativa. Malaguzzi creava una relazione e sinfonia tra: Prosocialità, empatia, rispetto.affetti e socialità.
03. Partecipare significa in ottica malaguzziana:
- Essere presenti a se stessi.
- Sentirsi protagonisti e responsabili degli accadimenti presenti e futuri.
- Essere in continua comunicazione con l'altro e l'ambiente.
- Esserci nel qui e ora.
04. Lavorare con i bambini per Loris Malaguzzi significa riconoscere l'esistenza di:
- Un progetto.
- Un tempo presente.
- Un'ideazione.
- Una programmazione.
05. Lavorare con i bambini comporta due idee:
- Essere liberi e curiosi.
- Essere costantemente proiettato e avere fiducia nel futuro.
- Essere presenti a se stessi e in continuo dialogo interiore.
- Essere attenti e recettivi.
06. Completa: L'indeterminazione dell'essere umano secondo Loris Malaguzzi...
- Rivela la centralità del suo essere sociale.
- Rivela la potenzialità intrinseca.
- Rivela la finitezza essenziale.
- Rivela l'incertezza del suo stesso sviluppo.
© 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 30/07/2019 15:43:25 -
Lezione 03 01. L'arrabbiadario è uno strumento creato per promuovere la regolazione emotiva ed è rivolto a: - Alunni scuola dell'infanzia. - Alunni scuola primaria. - Alunni scuola secondaria. - Alunni scuola secondaria di secondo grado. 02. Cosa indica l'acronimo RULER? - Restart, Unforgettable, Labeling, Emotions, Reorganizing. - Relabeling, Understanding, Lier, Expression and Reorganizing. - Relation, Understanding, Labeling, Emotions Rules. - Recognizing, understanding, Labeling, Expressing and Regulating emotion. 03. Gavazzi e Ornaghi (2011) hanno raggruppato i principali contributi da cui prendono origine e forma i percorsi educativi sulle emozioni in macroaree. Quante sono le macroaree? - Otto. - Quattro. - Tre. - Sei. 04. Cosa indica l'acronimo EBP? - English Basic Programs. - Emotional Basic Programs. - Evidence Bipolar Project. - Evidence Based Programs. 05. Qual è la popolazione target dell'Emotions Course? - Bambini frequentanti asilo nido e scuola dell'infanzia. - Bambini 3-5 anni.gruppo di intervento.Al gruppo di confronto.Al gruppo di studio.gruppo sperimentale. Al primo campione di soggetti in quanto studio pilota. Ad entrambi i gruppi, sperimentale e di controllo.
10. Elencare e descrivere i rischi nei quali può incorrere l'educazione infantile secondo Malaguzzi
11. Esporre le principali informazioni sull'Emotions Course
L'Emotion Course promuove l'acquisizione di riconoscere, etichettare, esprimere, regolare e utilizzare emozioni di base (gioia, tristezza, rabbia e paura, interesse, disprezzo, vergogna) in bambini di tre cinque anni. Gli obiettivi per i bambini sono: imparare a collegare vissuti emotivi con espressioni del viso e del corpo e con le relative etichette verbali; comprendere che i vissuti emotivi danno forma ai pensieri e orientano i comportamenti che ne conseguono; scoprire che i vissuti di tristezza, rabbia e paura possono avere effetti positivi per sé e per gli altri; essere benefici dalle
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Lezione 039
- L'aggettivo Basic riferito ad emotion assume il significato di:
- Basso livello.
- Basico.
- Fondamentale.
- Essenziale.
- Quale emozione secondo Izard ha "una cattiva reputazione"?
- La rabbia.
- La tristezza.
- Il disgusto.
- La paura.
- L'emozione della paura svolge una funzione:
- Motivazionale.
- Difensiva.
- Adattiva.
- Relazionale.
- L'emozione della gioia svolge una funzione:
- Di socializzazione.
- Di strutturazione cognitiva.
- Di facilitazione relazionale.
- Motivazionale, spinge gli individui ad agire in modo positivo e costruttivo.
- L'espressione facciale suscitata dall'emozione di interesse si manifesta con:
- Ingrandimento dell'iride.
- Diverse modalità.
- Sopracciglia sollevate.
- Bocca aperta e rilassata.
- L'emozione di interesse svolge una funzione:
- Di relazione.
- Di facilitazione relazionale.
- Adattativa poiché incoraggia all'esplorazione.
strutturazione cognitiva.
07. Rabbia, paura e tristezza sono emozioni negative?
Sì e sono difficilmente regolabili rispetto alle emozioni positive.
Dipende dalle sensazioni provate, dai processi cognitivi coinvolti, dalla capacità di regolazione emotiva e dalla componente motivazionale.
Sì, mentre gioia e interesse sono emozioni positive.
Dipende dal contesto. © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 30/07/2019 15:43:25 - 40/5008.
Quante sono le emozioni di base?
Sei.
Cinque.
Nove.
Sette.
09. Esistono buone e cattive emozioni.