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II PARTE SVILUPPO RISPOSTE ALLE DOMANDE APERTE

 Cosa è il CODIS

Il software che supporta l’impianto del database e consente l’organizzazione dei dati relativi al DNA nel sistema informatico si chiama

CODIS (combined DNA index system) ed è stato fornito direttamente dall’FBI alla direzione centrale della polizia criminale italiana.

Identifica 13 marcatori STR ed anche l’amelogenina per la determinazione del sesso. Il codis operante in Europa si basa su tre livelli di

organizzazione funzionale proprio come quello quale i profili genetici sono materialmente elaborati e vengono immessi nel sistema; II livello (SDIS):

livello entro il quale i profili genetici acquisiti in uno stesso Stato vengono immessi in un maxi-file che li raggruppa; III livello (NDIS):

livello in cui tutti i profili genetici provenienti dai file dei diversi Stati sono riuniti. Qui sono possibili i riscontri comparativii quali sono

funzionali anche se il campione registrato e quello di riferimento dovessero provenire da Stati differenti.

 Cosa è la CONTAMINAZIONE

E’ il fattore in grado di determinare la perdita di informazioni, alterando di fatto l’esito dell’indagine, ovvero l’introduzione, sia all’interno

della Scena, sia su un reperto proveniente dalla stessa, di elementi che ne modificano, corrompendola, la natura originaria rendendo

incerto il dato contenuto in una determinata traccia. Possiamo distinguere diverse tipologie di contaminazione: 1) dispersione (nel caso

di tracce parzialmente cancellate); 2) alterazione della distribuzione spaziale (spostamento di un oggetto dalla sua posizione originaria);

3) contaminazione. Quest’ultima si distingue poi in: contaminazione diretta e contaminazione indiretta. Occorre porre la giusta

attenzione anche relativamente alla strumentazione utilizzata che, se non bonificata, può trasferire materiale da una scena all’altra. E’

importantissima anche la fase dell’imballaggio, della custodia e del trasporto.

 Banche DATI EUROPEE in ambito ENFSI

Nel documento DNA-DATABASE MANAGEMENT REVIEW AND RECOMMANDATION del 2005 si recepiscono le soluzioni del Concilio

Europeo 2001/c187 e 2009/c in cui si invitano tutti gli stati europei ad utilizzare i loci (ESS) come presupposto minimo per rendere

possibile il confronto internazionale. European Network of Forensic Science Institute (ENFSI) è la rete europea di istituti forensi fondata

nel 1995. Dal 2015 l’ENFSI è un’associazione registrata con sede a Wiesbaden. L’ENFSI nasce con l’obiettivo di promuovere lo scambio ed

il trasferimento di conoscenze nel campo della scienza forense. L’ENFSI è riconosciuto a livello internazionale come gruppo di esperti per

le scienze criminali forensi. L’ENFI deve garantire la qualità della ricerca e sviluppo negli istituti membri di tutto il mondo in modo da

soddisfare i requisiti più elevati negli standard di laboratorio.

 Cosa è un POLIMORFISMO in AMBITO FORENSE

La rivoluzione delle tecniche di identificazione umana si ebbe con la scoperta dei polimorfismi del DNA. I polimorfismi del DNA di interesse

forense sono delle variazioni della sequenza del DNA che differiscono tra gli individui di una data popolazione. Il progredire della

tecnologia ha reso possibile il passaggio dall’analisi fenotipica dei caratteri a quella delle caratteristiche genetiche. Nel tempo si è così

passati dallo studio delle diversità a livello biologico (ad ese. Gruppi sanguigni ABO, Rh, Duffy et) all’analisi diretta delle regioni del DNA

altamente variabili, dette, appunto, polimorfismi. Fino agli anni ’80 sono stati usati metodi basati sulla ricerca dei polimorfismi

immunologici ed elettroforetici delle proteine del siero e degli enzimi eritrocitari. I sistemi più utilizzati in ambito forense sono stati: - i

polimorfismi degli antigeni eritrocitari

(ABO, antigeni leucocitari HLA,

DUFFY, RHli

- i polimorfismi degli antigeni delle proteine sieriche dei sistemi Gm e Km, - i polimorfismi degli enzimi eritrocitari dei sistemi AcP1

(fosfatasi acida eritrocitaria) etc.

 Differenza tra CTU e PERITO

CTU è il Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal giudice. Questo termine è adoperato particolarmente in ambito civile ma lo si ritrova

anche in ambito penale. Perito: è il perito (CTU) del giudice. Il termine perito lo si riscontra particolarmente in ambito penale. Non esiste

alcuna differenza tra le due figure tanto è vero che sono assolutamente sovrapponibili. Secondo il codice di procedura civile il Giudice ha

facoltà di nominare un consulente tecnico d’ufficio che lavora al suo fianco per elaborare una consulenza tecnica relativa alle questioni

specifiche sollevate dal giudice, caso per caso. Per esercitare il ruolo di perito nei tribunali è necessario ed indispensabile che il

professionista sia iscritto all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio, nella sezione relativa alla propria categoria di appartenenza (ad

esempio come per i grafologi, biologi, genetisti etc).

 Cosa si intende per CATENA DI CUSTODIA

Con il termine Catena di custodia (chian of custody) vengon indicati l’insieme dei passaggi, formalizzati con un sistema di tracciamento,

attraverso i quali il reperto, i plichi ed i confezionamenti (l’integrità deve essere garantita da un sigillo) in cui è conservato, transita dalla

scena del crimine alla fase del giudizio. Il bene che viene salvaguardato durante questi passaggi è l’insieme delle informazioni che un

reperto possiede intrinsecamente. Bisogna considerare 3 aspetti della protezione: -scientifico (evitare fenomeni degenerativi, degradativi

e contaminazioni), -formale (tutte le fasi devono essere opportunamente ed adeguatamente documentate, mediante atti formali e

riprese fotografiche ponendo particolare attenzione alle manipolazioni che la traccia subisce), -processuale (va garantita la perfetta

acquisizione e gestione della fonte della prova, evitando qualunque manipolazione inutile che potrebbe compromettere o addirittura

azzerare il valore probatorio del reperto o della traccia). Occorre sottolineare che la Catena di Custodia deve essere attivata sin

dall’acquisizione dei campioni biologici a garanzia e tutela dei reperti affinchè non vi sia alcuna possibilità di manomissione,

contaminazione o scambio.

 Interpretazione dei RISULTATI di TIPIZZAZIONE di campioni provenienti da reperti e campioni diversamente CONSERVATI

Per l’interpretazione dei risultati della tipizzazione genetica di campioni e reperti biologici si deve procedere in ordine: - Valutando le

caratteristiche dell’elettroferogramma, attraverso l’opinione soggettiva di un esperto che valuti le caratteristiche qualitative e

quantitative del campione, avvalendosi inoltre degli indicatori valutativi preimpostati nel software di genotipizzazione, - adottando

procedure di interpretazione mirate, quali l’inclusione, l’esclusione e l’inclusività, volti a confrontare il profilo genetico in disamina con

un campione di riferimento.

 Cosa sono i POLIMORFISMI GENETICI

E’ una variazione del DNA che può avere effetto fenotipico minimo e la sua frequenza è maggiore dell’1%. Solo una piccola frazione delle

molecole DNA risulta essere variabile.

E’ proprio questo stato di variabilità che rende ogni soggetto unico e che dà ai genetisti forensi la possibilità di determinare l’informazione contenuta

nel DNA, quindi, di adoperarla per l’identificazione umana. Si possono avere piccole mutazioni in singoli nucleotidi sino a variazioni di

Kb di DNA. Le mutazioni, però, non sono rare e non possono essere utilizzate in genetica forense perché scarsamente informative e

dunque non funzionali allo scopo. I polimorfismi sono variazioni nella sequenza del dNA che si presentano nella popolazione con una

frequenza >1% estremamente variabili e in grado di essere utilizzati come marcatori per discriminare tra soggetti diversi.

 IDENTIFICAZIONE delle TRACCE biologiche descrizione dei test PRESUNTIVI e CONFERMATIVI

Normalmente in una scena del criminine vi possono essere tracce più o meno evidenti di varia natura, per comprendere l’origine e la

natura biologica di queste tracce è necessario ricorrere a dei test, questi possono essere PRESUNTIVI (molto sensibili ma poco specifici)

o CONFERMATIVI (altamente specifici ma non sempre molto sensibili). I test presuntivi stabiliscono la possibile presenza di una

sostanza di interesse nella scena del crimine (sangue, saliva, sperma etc) ma non sono in grado di specificare la natura della sostanza,

sono in genere molto sensibili ma poco specifici. I Test confermativi servono per confermare la presenza di una particolare sostanza e

stabiliscono la specie dalla quale deriva la traccia: ovviamente se di natura umana o meno. I Test confermativi sono altamente specifici

ma non sempre molto sensibili.

 Quali sono i DISPOSITIVI di PROTEZIONE INDIVIDUALE in un laboratorio di GENETICA FORENSE

In un laboratorio di genetica forense al fine di evitare contaminazioni bisogna indossare i diversi dispositivi di protezione: -tuta con

copricapo, -calzari, -mascherina, -guanti, occhiali e tutto deve essere rigorosamente monouso. Bisogna, altresì, indossare il camice e

questo non va indossato spostandosi in aree diverse del laboratorio, inoltre non va assolutamente mai risposto in armadio insieme agli

abiti dell’operatore. Esistono dei KIT ANTICONTAMINAZIONE. Per l’esecuzione dell’attività di repertazione utilizzare DPI e materiale

monouso oppure sanificare con clorexidina. Evitare il contatto tra oggetti da repertare; maneggiare i reperti il meno possibile per

minimizzare l’alterazione/dispersione della traccia e per limitarne l’esposizione ad agenti contaminanti. Evitare qualunque contatto con

superfici che potrebbero causare contaminazione o comunque compromettere l’esito finale dell’esame della traccia.

 Utilizzo del PROFILO Y negli accertamenti di CONSANGUINETA’

Il test di consanguineità basato sull’analisi del DNA può essere impiegato per l’identificazione di relazioni familiari. Il test è in grado di

stabilire e confermare se due o più persone sono biologicamente correlate, cioè se sono tra loro parenti. In questi casi si analizzano i

campioni prelevati da uno o più presunti parenti ed ad uno o piu membri della famiglia . Soffermandoci sull’utilizzo del CROMOSOMA Y (Y-STR):

possiamo affermare che è utile per la determinazione della relazione di parentela intercorrente tra persone di sesso maschile

attraverso la loro linea paterna, consente, ad es. di accertare se uno o più fratelli siano o meno figli del medesimo padre. I soggetti di

sesso maschile dispongono di due cromosomi sessuali: un cromosoma X ed un cromosoma Y (quest’ultimo si eredita esclusivamente dal

padre), mentre il Cromosoma X deriva per via materna. E’ evidente che ogni individuo maschio erediti il cromosoma Y dal proprio

genitore

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
36 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Genetica forense e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Baldi Marina.