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G2- ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI SANITARI
MASTER
MANAGEMENT PER IL COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI
SANITARIE
Statistica e metodologia della ricerca
Prof. Novelli Sergio
01. Quale dei seguenti è un esempio di variabile nominale?
□ Nessuna delle risposte indicate
□ La temperatura corporea
□ Il grado di severità dell'ipertensione
x Il sesso del paziente
02. Una variabile di tipo discreto:
x Può assumere solo valori interi e/o definiti a priori
□ Può assumere qualsiasi valore all'interno di uno specifico range di variazione
□ Può essere solo di tipo nominale
□ Nessuna delle risposte indicate
03. Il grafico a dispersione X – Y (grafico cartesiano):
□ è adatto per osservare l'andamento di caratteri ciclici
x è utile per rappresentare il legame tra due variabili della stessa unità statistica
□ Nessuna delle risposte indicate
□ rappresenta al meglio le variabili di tipo nominale
04. Quale tra i seguenti NON è un indice di posizione?
□ Moda
□ Mediana
x Varianza
□ Nessuna delle risposte indicate
05. Per calcolare la media aritmetica di dati raggruppati in frequenze si utilizza:
x La media ponderata
□ Nessuna delle risposte indicate
□ La media geometrica
□ La media armonica
06. Una serie di dati che presenta più MODE viene detta MULTIMODALE. Come viene detta una
popolazione che presenta invece più
MEDIANE?
□ Multimediale
□ Esiste sempre una sola mediana
□ Plurimedianica
x Nessuna delle risposte indicate
07. Cos'è la MEDIANA?
□ Nessuna delle risposte indicate
□ È il valore che appare più volte tra le osservazioni, cioè quello con la frequenza più alta
□ È una media ottenuta combinando la media armonica, la media aritmetica e la media geometrica
x È un indice che divide le osservazioni in due metà in base alla loro numerosità e non al loro valore
08. Quale tra i seguenti NON è un indice di variabilità?
□ Nessuna delle risposte indicate
□ deviazione standard
□ Coefficiente di variazione
x Mediana
09. La differenza tra il valore massimo e quello minimo assunto da un carattere viene detta:
□ Nessuna delle risposte indicate
□ Coefficiente di variazione
□ Deviazione standard
x Intervallo di variazione
10. La radice quadrata della VARIANZA viene chiamata:
x Deviazione standard
□ Nessuna delle risposte indicate
□ Coefficiente di variazione
□ Radice di variazione
11. Il rapporto tra deviazione standard e media può fornire una buona stima di quanto siano effettivamente
disperse le osservazioni
di un carattere all'interno di un campione. L'indice di variabilità così ottenuto prende il nome di:
□ Nessuna delle risposte indicate
□ Range di variazione
□ Variabilità totale
x Coefficiente di variazione
12. L’ipotesi alternativa:
□ Nessuna delle risposte indicate
x Si contrappone all’ipotesi nulla
□ È un’ipotesi ugualmente valida ma diversa da quella proposta dalla ricerca
□ È una ipotesi vera non considerata all’interno di una ricerca e inserita in un secondo momentO
13. Quale dei seguenti NON è un metodo pre – scientifico:
x Metodo dell’incofutabilità
□ Metodo dell’autorità
□ Metodo intuitivo
□ Metodo del ragionamento
14. Per essere valida dal punto di vista scientifico, qualsiasi ipotesi deve essere:
□ Vera oltre ogni ragionevole dubbio
□ Inconfutabile
x Confutabile
□ Nessuna delle risposte indicate
15. In un ottica di EBN (Evidance Based Nursering) le decisione cliniche eterapeutiche vengono prese
tenendo conto di quale tra i
seguenti fattori?
□ Le ricerche disponibili
x Tutte i fattori sopracitati sono tenuti in considerazione
□ L’esperienza clinica dell’operatore
□ Le preferenze del paziente
16. In una sperimentazione clinica, il gruppo di controllo è sottoposto a:
□ placebo
□ Nessun trattamento
x Tutte le altre risposte sono corrette
□ Trattamento standard
17. Se si vuole rappresentare graficamente una serie di caratteri ciclici, come ad esempio caratteri che
variano nei mesi dell’anno,
nei giorni della settimana o nelle ore del giorno, la miglior scelta è un grafico:
x A radar
□ A rami
□ A torta
□ A nastri
18. La correlazione tra due variabili è alla base del/della:
□ Calcolo combinatorio
x Statistica descrittiva
□ Nessuna delle risposte indicate
□ Statistica inferenziale
La cartella clinica e il PAI
Prof.ssa Menegotto Grazia
01. Che cosa istituisce la legge 833/78?
□ La normativa sulla privacy
□ l’organizzazione delle RSA
x Il servizio sanitario nazionale
□ Obbligo della tenuta della cartella clinica anche agli Istituti Privati
02. Il fine ultimo della cartella clinica è:
x Tutelare la salute del paziente
□ Depositare in archivio i dati del pazienti
□ Identificare i percorsi clinici
□ Rispondere a requisiti di legge
03. La cartella clinica è considerata dalla giurisprudenza:
□ un atto pubblico di fede privilegiata
x un atto sanitario
□ una procedura sanitaria
□ una performance sanitaria
04. Nella compilazione della cartella clinica come devono essere trattati eventuali errori materiali?
x non devono essere cancellati o mascherati con l'uso di correttori
□ per evitare errori è raccomandato l'uso di matita
□ possono essere cancellati solo dal compilatore
□ possono essere cancellati solo alla chiusura del documento
05. La SDO (scheda di dimissione ospedaliera) è:
□ uno strumento di governo della domanda
X un flusso informativo a valenza economica per l'assistenza erogata in tutti gli istituti ospedalieri sul
territorio nazionale
□ un flusso informativo destinato ai medici di Medicina Generale per garantire la continuità assistenziale
□ un flusso informativo interno all’azienda ospedaliera destinato al Direttore Sanitario
06. Completare la seguente affermazione: "La documentazione sanitaria è bene pubblico ed in particolare
un bene patrimoniale … "
□ privato
x disponibile
□ legislativo
□ indisponibile
07. L’archivio sanitario è sottoposto alla vigilanza e alla responsabilità della direzione... :
□ Amministrativa
x Sanitaria
□ Generale
□ di Unità Operativa
08. Per l’aspetto giuridico, la cartella clinica elettronica si distingue dalla tradizionale cartella clinica
cartacea per:
□ esclusivamente per la forma
□ la cartella clinica elettronica non è prevista
□ esclusivamente per la firma
X per l'archivio
09. La seguente affermazione: "insieme dei dati in forma elettronica, allegati oppure connessi tramite
associazione logica ad altri
dati elettronici, utilizzati come metodo di identificazione informatica" definisce:
□ la firma elettronica qualificata
□ la firma informatica
□ la firma digitale
X la firma elettronica
10. Tra le fasi necessarie per garantire un processo assistenziale qualificato sono compresi:
x IDENTIFICAZIONE OBIETTIVI ASSISTENZIALI e PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
□ modalità di addestramento del personale
□ turnistica di reparto
□ programmazione ferie
11. la seguente affermazione: "l'insieme delle operazioni dedicate alla scelta e alla realizzazione degli
interventi che l'infermiere,
singolarmente o in équipe, ritiene possano condurre in modo efficace ed efficiente alla soluzione dei
problemi posti", definisce:
□ la valutazione infermieristica
□ la metodologia professionale
X la pianificazione assistenziale
□ la ricerca
12. La pianificazione infermieristica della dimissione del paziente è bene che avvenga:
□ la pianificazione infermieristica della dimissione non deve essere prevista
□ al momento della dimissione
x qualche giorno prima della dimissione
□ qualche ora prima della dimissione
13. La competenza relativa organizzativa di tutte le RSA di un dato territorio è di competenza:
□ Comunale
x Regionale
□ Provinciale
□ Statale
14. l’ospite ammesso in RSA è soggetto ad un periodo di osservazione?
x si, almeno per 2-3 settimane
□ si, almeno per 2-3 mesi
□ si, almeno per 2-3 giorni
□ no
15. Il PAI e la scheda SOSIA denono essere soggette a valutazione periodica sia sociale che sanitaria?
x si
□ no
□ si, ma solo per la valutazione sociale
□ si, ma solo per la valutazione sanitaria
16. Le criticità emerse dalle verifiche ispettive documentali sono utili per:
□ punire i responsabili
□ identificare i responsabili
x pianificare azioni/obiettivi di miglioramento
□ fornire dati a fini statistici
17. Nella metodologia di gestione del rischio clinico, quale è considerata la principale fonte di dati?
x la cartella clinica
□ FMECA
□ l'indicatore di UO
□ il protocollo clinico
18. Quale tra questi indicatori misura l'attività assistenziale?
□ anamnesi completa
□ mortalità intraospedaliera
X rischio di caduta
□ presenza di consenso informato in CC
19. Quale sigla identifica gli Indicatori di outcome infermieristici?
□ NIC
X NOC
□ DI
□ NANDA
20. Il reato di FALSITA’ MATERIALE riguarda:
x Il contenuto menzoniero di un documento
□ la contraffazione/alterazione di documento
□ ritardo o mancata compilazione del documento
□ truffa
Economia politica e sanitaria
Prof.ssa Belloni Valentina
01. Le principali cause di incremento della spesa sanitaria dal lato della domanda sono:
□ Intervento pubblico
□ Offerta del personale medico e gli effetti del progresso tecnologico
□ Offerta di personale medico e invecchiamento della popolazione
X Aumento del reddito e invecchiamento della popolazione
02. Le principali cause di incremento della spesa sanitaria dal lato dell’offerta sono:
x Offerta del personale medico e gli effetti del progresso tecnologico
□ Aumento del reddito e degli effetti del progresso tecnologico
□ Aumento del reddito e invecchiamento della popolazione
□ Offerta di personale medico e invecchiamento della popolazione
03. Il costo opportunità
□ È il costo di acquisto delle prestazioni sanitarie
□ Si identifica con il costo dei beni sanitari
□ Si identifica con il costo dei servizi sanitari
X Rappresenta il sacrificio che il consumatore è disposto a sopportare nel momento in cui decide di
utilizzare le scarse risorse a propria
disposizione per soddisfare un proprio bi