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Le caratteristiche del modello individualistico di Stato

Secondo il modello individualistico, è reale solo l'individuo e, di conseguenza, lo Stato e il suo diritto non hanno alcuna legittimazione intrinseca ma convenzionale. La legittimazione verrebbe loro conferita esclusivamente dai singoli individui attraverso un atto decisionale di carattere strettamente politico.

Lo Stato, dunque, è visto come un ente artificiale, creato convenzionalmente dai cittadini attraverso una manifestazione di volontà contrattuale. Esso è il prodotto di un accordo convenzionale.

Conseguentemente, il diritto viene ad assumere una unica funzione tipica: ossia quella di garantire i cittadini difendendo quei loro diritti connaturali che nella società pre-statuale sono di necessità affidati alla precaria autotutela degli stessi.

L'aver fatto dello Stato un mero prodotto della volontà politica dei cittadini che stipulano il contratto sociale.

apre la strada alla politicizzazione del diritto. Proprio considerando questa teoria convenzionalistica dello Stato se ne percepisce il limite. Lo Stato resta in una posizione di alterità rispetto ai propri cittadini, dunque, così come essi lo hanno voluto potrebbero "disvolerlo". Secondo questa teoria lo Stato ottimale dovrebbe essere lo Stato minimo, quello che limita al massimo l'esercizio del suo potere e che in definitiva esiste unicamente per garantire le condizioni minimali della coesistenza. Tuttavia, tale teoria appare astratta, perché non rende ragione della continua espansione di azione dello Stato moderno che, anziché minimo, sembra uno Stato massimo e, in più, uno Stato che non abbia come principio ispiratore la promozione del bene comune, ma solo il corretto funzionamento della pubblica amministrazione potrebbe trasformarsi anche nel più impersonale stato totalitario.

Filosofia del Diritto RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE

Stato di diritto e Rule of law sono concetti strettamente correlati, ma presentano alcune differenze. Tom Bingham individua sei elementi in comune tra i due concetti: 1. Legalità: sia lo Stato di diritto che la Rule of law richiedono che il potere sia esercitato in conformità alla legge. 2. Certezza del diritto: entrambi i concetti richiedono che le leggi siano chiare, accessibili e prevedibili. 3. Uguaglianza davanti alla legge: sia lo Stato di diritto che la Rule of law richiedono che tutti siano uguali di fronte alla legge, senza discriminazioni. 4. Indipendenza del potere giudiziario: entrambi i concetti richiedono un potere giudiziario indipendente e imparziale. 5. Rispetto dei diritti fondamentali: sia lo Stato di diritto che la Rule of law richiedono il rispetto dei diritti umani fondamentali. 6. Responsabilità del governo: entrambi i concetti richiedono che il governo sia responsabile delle proprie azioni e che sia soggetto al controllo giudiziario. Tuttavia, ci sono anche alcune differenze tra i due concetti. Bingham identifica tre elementi che definiscono lo Stato di diritto: 1. Supremazia della legge: lo Stato di diritto richiede che la legge sia superiore a qualsiasi altra forma di potere. 2. Accesso alla giustizia: lo Stato di diritto richiede che tutti abbiano accesso a un sistema giudiziario equo ed efficace. 3. Rispetto dei diritti umani: lo Stato di diritto richiede il rispetto dei diritti umani fondamentali. D'altra parte, Bingham individua otto elementi per definire la Rule of law: 1. Legalità: la Rule of law richiede che il potere sia esercitato in conformità alla legge. 2. Certezza del diritto: la Rule of law richiede che le leggi siano chiare, accessibili e prevedibili. 3. Uguaglianza davanti alla legge: la Rule of law richiede che tutti siano uguali di fronte alla legge, senza discriminazioni. 4. Indipendenza del potere giudiziario: la Rule of law richiede un potere giudiziario indipendente e imparziale. 5. Responsabilità del governo: la Rule of law richiede che il governo sia responsabile delle proprie azioni e che sia soggetto al controllo giudiziario. 6. Partecipazione democratica: la Rule of law richiede la partecipazione dei cittadini nel processo decisionale. 7. Trasparenza: la Rule of law richiede che le istituzioni pubbliche siano trasparenti e responsabili. 8. Limitazione del potere: la Rule of law richiede che il potere sia limitato e che non venga abusato. Il concetto di Rechtsstaat, teorizzato da Robert von Mohl nel 1831, era definito in contrapposizione con diversi tipi di Stato, come lo Stato sociale, lo Stato assoluto, lo Stato repubblicano e lo Stato democratico. Lo Stato di diritto è uno dei valori fondamentali dell'Unione Europea. È sancito dall'art. 2 del trattato sull'Unione Europea, derivante da usi e consuetudini, e dall'art. 8 della CEDU. Inoltre, è sancito anche dall'art. 20, comma 2, del trattato sull'Unione Europea. La differenza tra la tradizione continentale e quella di common law, e quindi tra "Stato di diritto" e Rule of Law, è strettamente connessa al modo di intendere lo Stato, al diverso modo di interpretare gli elementi costitutivi dello Stato e al diverso modo di concepire il rapporto tra diritto e potere.
  1. il principio di legalità
  2. l'attività del potere esecutivo deve svolgersi entro una cornice di regole e principi riconosciuti che ne restringano il potere discrezionale
  3. le controversie su quale sia la legge devono essere risolte dai giudici come soggetti indipendenti rispetto al potere esecutivo
  4. la legge deve essere imparziale tra Stato e cittadino

Filosofia del Diritto RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE APERTE

Lezione 039

In senso formale quale dei seguenti costituisce un elemento dello Stato di diritto

  1. il principio di legalità

presunzione in favore del restringimento delle libertà del singolo

l'arbitrarietà del potere esecutivo

la sottoposizione della Magistratura al potere esecutivo

Il filosofo Joseph Raz individua degli elementi sintomatici dello Stato di diritto in

  1. sottoposizione delle norme ai pubblici poteri
  2. leggi in continuo cambiamento che seguano la contingenza del diritto e le preferenze dei governanti
  3. leggi certe e giudici che amministrino la giustizia alle dipendenze del Governo
  4. leggi lungimiranti, elastiche, chiare e stabili; indipendenza della magistratura; "giustizia naturale"; controllo di costituzionalità tribunali
  5. accessibili e agenzie per la prevenzione della criminalità che operino nel rispetto della legge

Esponente della lettura "sostanzialista" della nozione di Stato di diritto è

  1. G. Del Vecchio
  2. J. Rawls
  3. R. Dworkin
  4. T. Hobbes

Si espongano le teorie sullo Stato di diritto (concezioni formali e concezioni sostanziali)

sulle Stato di diritto si suddividono in: concezioni formali e concezioni sostanziali. Secondo le posizioni "formali": lo Stato di diritto è un limite all'uso arbitrario del potere, ma questo può essere sempre usato ingiustamente, in modo da violare i diritti morali dei cittadini, al fine di renderei ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. In altre parole, lo Stato di diritto deve essere distinto sia dalla democrazia sia dall'idea di giustizia sociale, in modo da non confondere l'analisi concettuale dalla giustificazione dell'istituzione. Esso può essere un utile mezzo per realizzare questi ideali, ma da solo costituisce soltanto uno strumento per limitare, tramite la legge e una magistratura indipendente, il potere esecutivo. Lo Stato di diritto non implica un particolare catalogo di diritti o una certa idea di società giusta, ma è compatibile con le più gravi discriminazioni e.conmassicce violazioni di diritti morali. Le leggi che limitano il potere esecutivo, quindi, devono avere anche delle caratteristiche di contenuto: devono essere pubbliche e tutelare, almeno in parte, i diritti dei consociati. Esponente della lettura "sostanzialista" della nozione di Stato di diritto è R. Dworkin. Egli distingue tra una concezione formale dello stato di diritto e una concezione sostanziale, cioè "basata sui diritti". La prima esaurisce il nucleo valutativo della nozione, l'idea che il potere coattivo deve essere regolato esclusivamente dal diritto, con l'obbligo del rispetto della lettera della legge, non importa il suo contenuto. Tale concezione, quindi, distingue, separa la legalità di un atto prodotto dal potere pubblico dalla sua giustizia sostanziale. In questo caso, è garantito il principio della sottomissione di ogni potere alla legge ed è tutelato il valore della certezza del diritto, maciò non elimina il rischio di leggi ingiuste che violano diritti. Il controllo di legalità di un atto, infatti, non assicura il rispetto dei diritti. I diritti, invece, costituiscono il nucleo di giustificazione degli atti del potere pubblico. È necessario quindi arricchire la nozione di Stato di diritto integrando tra i suoi valori la tutela dei diritti, al fine di realizzare non soltanto un esercizio legale del potere, ma anche un giusto rapporto tra cittadini e autorità. L'idea di Stato di diritto non fornisce semplicemente un assetto istituzionale che limita l'uso arbitrario del potere, ma costituisce il nucleo di giustificazione delle norme giuridiche. Filosofia del Diritto RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE APERTE Lezione 040 Con "oligopolio della sovranità" si intende: 01. la concentrazione del potere in capo a un singolo 02. la concentrazione della forza nelle mani di un dio mortale 03. la concentrazione della sovranità in capo ad alcuni

statiil principio di uguaglianza della sovranità

La crisi della sovranità statale, in quanto crisi della sovranità popolare, trascina con sé02. le regole giuridiche che governano lo Stato assolutole concezioni individualistica e organicistica di Statole forme statali della democrazia politicale condizioni di eleggibilità e ineleggibilità

In che senso nel contesto dell’Unione Europea, si sta assistendo alla crisi dello Stato di diritto?03.Analizzata la nozione di Stato di diritto, si deve ora tener in considerazione che, nel contesto dell’Unione Europea, si sta assistendo alla crisi di taleconcetto. Il riferimento si rivolge specificatamente agli Stati di Ungheria e Polonia. In Polonia si è cercato soprattutto di minare l’indipendenza delTribunale costituzionale, e in generale della magistratura; mentre, nel caso dell’Ungheria, si è registrata una violazione sistematica dei valoridell’Unione da parte

delle autorità ungheresi nel campo dei diritti fondamentali, come la libertà di espressione e la tutela dei diritti delle minoranze. La soluzione non è facilmente prospettabile, in considerazione del fatto che, qualora si propenda per una tolleranza verso tali movimenti, si andrebbe ad incidere sui valori che caratterizzano l'ordinamento comunitario e, profilandosi sostanzialmente una legittimazione di queste involuzioni istituzionali, ciò porterebbe a conseguenze rilevanti anche con riferimento ai futuri rapporti tra l'Unione Europea e gli altri Stati membri o extraeuropei, come, ad esempio, la Turchia, con la quale i negoziati per l'accesso all'Unione sono in corso da molti anni proprio perché essa presenta una serie di carenze nello sviluppo della democrazia, del principio di rule of law, nonché dei diritti fondamentali. Gli scenari che attualmente sidelineano nei paesi occidentali destano forti preoccupazioni. Un aspetto

Il problematico che si accompagna all'intuizione kelseniana prende forma con l'idea che alla radice della democrazia vi sia la libertà e non l'eguaglianza sociale. Tale idea si estrinseca nella convinzione che "la lotta per la democrazia è, storicamente, una lotta per la libertà politica, vale a dire per la partecipazione del popolo alle funzioni legislativa ed esecutiva. L'idea di uguaglianza alquanto diversa dall'idea dell'uguaglianza formale nella libertà, cioè della uguaglianza dei diritti politici, non ha niente a che fare con l'idea di democrazia".

Secondo Kelsen, la democrazia è un metodo, la giustizia sociale è il suo risultato. Senza una partecipazione democratica non potrà esserci un duraturo processo di pace ed una affermazione più universalistica dei diritti di cittadinanza, che possano rendere gli uomini più liberi e più uguali.

ESERCITAZIONE (LEZIONE

do a una crescente preoccupazione per la crisi dello Stato di diritto. Questo concetto si riferisce al principio fondamentale che tutti i cittadini, compresi i governanti, sono soggetti alle leggi e che queste leggi devono essere applicate in modo equo e imparziale. Nel contesto dell'Unione Europea, la crisi dello Stato di diritto si manifesta attraverso una serie di problemi che minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e nel sistema giudiziario. Questi problemi includono l'indebolimento dell'indipendenza dei tribunali, l'erosione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la corruzione e l'abuso di potere. Per affrontare questa crisi, l'Unione Europea ha adottato una serie di strumenti e meccanismi per monitorare e proteggere lo Stato di diritto. Ad esempio, la Commissione europea ha istituito il "Quadro per lo Stato di diritto", che valuta regolarmente la situazione dello Stato di diritto negli Stati membri e può avviare procedure di infrazione in caso di violazioni. Inoltre, la Corte di giustizia dell'Unione Europea svolge un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto dello Stato di diritto, interpretando e applicando le leggi dell'Unione Europea in modo indipendente e imparziale. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la crisi dello Stato di diritto nell'Unione Europea rimane una sfida complessa e in continua evoluzione. È quindi fondamentale che l'Unione Europea continui a monitorare attentamente la situazione e ad adottare misure efficaci per proteggere e rafforzare lo Stato di diritto in tutti gli Stati membri.
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A.A. 2022-2023
86 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher OneDocMan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Ferro Valeria.