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IMPIANTO DI TERRA PER CABINE MT/BT CABINE MT/BT

4. 5.

Per garantire la sicurezza delle persone è necessario limitare le tensioni di contatto al valore Nelle cabine MT/BT avviene la trasformazione della tensione (e della corrente) da media

ammissibile VTP. VTP è legato al tempo di eliminazione del guasto. Inoltre, è necessario limitare tensione in bassa tensione, generalmente da 20 kV a 400 V. In Italia le reti in MT hanno tensioni

le tensioni di passo a valori ammissibili VSP, la norma ha stabilito che VSP=3VTP. di 15 kV, 20 kV. In uscita dalle cabine MT/BT si ha una o più linee elettriche in BT trifase.

Il distributore deve comunicare all’utente il valore della corrente convenzionale di guasto a terra All’interno delle cabine MT/BT sono presenti essenzialmente un quadro MT, uno (o più di uno)

IFC ed il tempo tF impiegato per interromperla. In genere (per reti a neutro compensato) la trasformatori, un quadro BT, un quadro di rifasamento per ogni trasformatore oltre ai servizi

corrente convenzionale di guasto a terra vale IFC=50 A (a 20 kV) con tF>10 sec. L’impianto di ausiliari di cabina.

terra dell’utente deve essere dimensionato tenendo presenti tali valori. Il vano cavi è necessario quando i cavi provengono dal basso, è ricavato sotto la soletta sulla

quale sono posati i quadri oppure si realizza allo scopo un pavimento rimovibile alto circa un

Se consideriamo una rete a 20 kV con IFC=50 A e tF>10 sec. se VTP = 75 V (valore tabellato e

dipendente dal tempo di eliminazione del guasto) si ha che una resistenza di terra RE≤VTP/IFC Ω metro.

è sufficiente a garantire la sicurezza. Esistono diverse tipologie di cabine, molto diffuse sono quelle a palo. Una struttura tipica è

quella riportata nella figura seguente. Si individuano tre locali: il locale consegna, ad uso

In genere si realizza un impianto di terra unico per la media e per la bassa tensione. Per esclusivo dell’ente distributore; il locale misure, in cui vengono installati i gruppi di misura,

aumentare la sicurezza delle persone si può ridurre il valore della resistenza di terra RE usando i accessibile sia dal distributore e sia dall’utente; ed il locale utente che contiene il quadro MT, le

dispersori naturali ad esempio i ferri di fondazione. Se all’impianto di terra viene collegato il linee di alimentazione del/dei trasformatore/i, il/i trasformatore/i con le relative

neutro si realizza un sistema TN.

Per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto di terra, i componenti fondamentali sono i apparecchiature di manovra e protezione.

La cabina è una costruzione e per tale motivo è soggetta a concessione edilizia. Le indicazioni

dispersori e i conduttori di terra che devono resistere alle sollecitazioni meccaniche ed alle

sollecitazioni termiche dovute alla corrente di guasto a terra. I dispersori possono essere cordati, urbanistiche ed edilizie sono contenute nel regolamento edilizio locale. Possono essere

prefabbricate in calcestruzzo armato vibrato, in calcestruzzo armato o in mattoni pieni.

piattine o nastri, picchetti. Per ogni tipologia la norma stabilisce le dimensioni/sezioni minime. I

conduttori di terra sono quei conduttori isolati che uniscono tra loro due dispersori. Anche per i Nella progettazione, e quindi nella realizzazione, devono essere presi in considerazione i seguenti

conduttori di terra la norma impone le dimensioni minime, (16 mm2 se in rame, 50 mm2 se in punti: la resistenza al fuoco (REI 60), le vie di fuga, la segnaletica, l’illuminazione, la ventilazione

acciaio). (naturale o forzata), la raccolta dell’olio dei trasformatori. Nella figura seguente riportiamo una

pianta per una generica cabina.

Tutte le masse e tutte le masse estranee presenti in cabina devono essere collegate a terra.

Nella figura seguente riportiamo un esempio di dispersore per una cabine MT/BT. Le soluzioni

costruttive sono molteplici, tutto dipende dal valore di resistenza di terra che si deve ottenere

che è funzione, tra le altre cose, dalla resistività del terreno. La prima soluzione è quella di un

dispersore ad anello con quattro picchetti agli spigoli, la seconda è quella di un dispersore ad

anello con elementi radiali e quattro picchetti periferici, la terza è quella a due anelli interrati a

profondità diverse (quello interno a 0,5 m, quello esterno a 1,2 m).

L’utente deve mantenere in efficienza l’impianto di terra; è necessario pertanto effettuare la

verifica iniziale e le verifiche periodiche.

LEZIONE 68

POSA DEI CAVI

3.

BLINDOSBARRE

4.

In molte applicazioni industriali è richiesta elevata flessibilità di utilizzo delle postazioni di lavoro. Il sistema da utilizzare in questi casi è quello delle blindosbarre. Nella blindosbarre si individuano i

conduttori delle fasi ed il conduttore neutro. L’involucro esterno metallico è spesso utilizzato come conduttore di protezione. Nei casi in cui l’involucro è in materiale isolante, una delle sbarre del condotto

è utilizzata come conduttore di protezione. L’alimentazione del condotto a sbarre avviene tramite una apposita unità di alimentazione. La portata e tutte le caratteristiche elettriche vengono fornite dal

costruttore. Esistono due tipologie di condotti a sbarre distinguibili per il modo in cui è possibile effettuare le derivazioni: blindosbarre ad innesto, in cui si hanno delle spine di derivazione e blindosbarre

con carrello collettore, munite di contatti striscianti (spazzole) o rotolanti (rulli).

RIFASAMENTO DEI TRASFORMATORI

5.

I trasformatori assorbono per magnetizzare il nucleo e per le reattanze di dispersione degli avvolgimenti una potenza reattiva Q0. Q0 è costante e dipende dalla corrente a vuoto I0. Tale potenza può

essere compensata da un condensatore installato a valle del trasformatore sul lato BT.

Nella tabella seguente riportiamo, per trasformatori in olio con tensione secondaria pari a 400 V, la potenza reattiva dei condensatori in funzione della potenza nominale dei trasformatori.

In effetti quello considerato è un tipo di rifasamento realizzato con condensatori che devono rimanere permanentemente inseriti, per tale motivo devono essere collegati a monte dell’interruttore

generale.

In generale i carichi variano, quindi è necessario che, in dipendenza della potenza reattiva assorbita dal carico, ci sia la possibilità di inserire automaticamente diversi valori di capacità.

Esistono diversi modi per rifasare un impianto.

Rifasamento distribuito

Si realizza installando i condensatori in parallelo ad ogni utilizzatore. Tale soluzione è conveniente quando si devono rifasare pochi utilizzatori di notevole potenza.

Rifasamento per gruppi

Se è possibile suddividere l’impianto in gruppi di utilizzatori aventi un funzionamento omogeneo

è conveniente rifasare il gruppo di utilizzatori con un’unica batteria di condensatori.

Rifasamento centralizzato a potenza costante

Si installa un’unica batteria di condensatori a monte di tutto l’impianto. La potenza reattiva della batteria di condensatori deve essere calcolata in base alla potenza media ed al fattore di potenza

medio mensile dell’intero impianto. Conviene per i carichi che funzionano con potenza e cos φ all’incirca costante.

Rifasamento centralizzato a potenza variabile

Si usa una batteria di condensatori costituita da diverse capacità, combinando opportunamente i collegamenti tra le capacità, si ottiene la potenza reattiva necessaria.

Nella normale pratica impiantistica si possono utilizzare soluzioni miste

Paniere QUIZ Risolti 205

Esame di: ELETTROTECNICA

Cdl: Ingegneria informatica e dell’automazione

Prof Carpino

e-Campus

PANIERE QUIZ RISOLTI 2025 Elettrotecnica Prof. Carpino eCampus

per l’esame di Elettrotecnica,

Paniere completo con quiz risolti aggiornati al 2025

docente Prof. Carpino, Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell’Automazione

presso l’Università Telematica eCampus. Questo materiale è stato elaborato sulla base

delle prove reali d’esame e comprende domande a risposta multipla con soluzioni

corrette e spiegazioni tecniche, pensate per ottimizzare lo studio e accelerare la

preparazione. I principali argomenti trattati includono circuiti elettrici in corrente

continua e alternata, leggi di Ohm e Kirchhoff, teoremi di Thevenin e Norton,

impedenze complesse, analisi dei circuiti RLC, potenza attiva, reattiva e apparente,

fasori, e trasformata di Laplace. Il paniere è ideale sia per esercitarsi in autonomia che

per simulazioni d’esame, utile anche come guida rapida per il ripasso. Un supporto

fondamentale per affrontare con sicurezza la prova ufficiale, riducendo il rischio di

errori e migliorando il rendimento accademico.

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A.A. 2025-2026
139 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/31 Elettrotecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elettrotecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Carpino Giulio.