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PREZZO DI EQUILIBRIO:

ECCESSO DI OFFERTA ECCESSO DI DOMANDA

Lezione 018

20. definire il concetto di vincolo di bilancio e mostrare graficamente un aumento e una

riduzione del prezzo di un bene

In economia si ipotizza che la maggior parte degli individui cerchi di massimizzare la propria

posto

soddisfazione compatibilmente con il reddito (ricchezza) a sua disposizione. Questo “limite”

alle scelte del consumatore viene indicato come vincolo di bilancio che individua le diverse

combinazioni di beni e/o servizi cui il soggetto può accedere compatibilmente con il reddito a

disposizione e sulla base dei prezzi. La rappresentazione grafica che ne viene data è la retta di

bilancio che mostra le combinazioni di due prodotti che possono essere acquistati con determinati

livelli di reddito, dati i prezzi degli stessi prodotti.

lOMoARcPSD|39919922

21. Definire il vincolo di bilancio, rappresentarlo graficamente e definirne la pendenza.

Illustrare graficamente spostamenti del vincolo motivandoli

l‟insieme

Il vincolo di bilancio è delle possibilità di scelta del consumatore limitato sulla

base della quantità di moneta a sua disposizione o del suo reddito. La pendenza della retta

indica il costo opportunità che il soggetto deve pagare per una unità aggiuntiva del Bene 1

in termini del Bene 2. In altre parole ci dice a quante unità del Bene 1 deve rinunciare

per poter consumare una unità aggiuntiva del Bene 2. La pendenza ha il medesimo valore

del prezzo relativo, ed indica il trade‐off tra Bene 1 e Bene 2. Inoltre, se il reddito si

modifica, viene a modificarsi anche il vincolo di bilancio. Se il reddito aumenta avremo

uno spostamento verso destra della retta di bilancio; viceversa, se il reddito diminuisce,

avremo uno spostamento della retta verso sinistra. Invece a parità di reddito, quando il

prezzo di un Bene aumenta o diminuisce, avremo una rotazione della retta di bilancio verso

l‟interno l‟esterno, l‟intercetta l‟alto

o verso mentre verticale si sposta verso o verso il

basso. lOMoARcPSD|39919922

22. illustrare, anche graficamente, l'equilibrio del consumatore attraverso la valutazione delle

preferenze, mostrando le conseguenze di aumenti e diminuzioni del reddito

L‟equilibrio del consumatore è la combinazione delle quantità acquistate di beni che

consente al consumatore di massimizzare la propria utilità entro un determinato

vincolo di bilancio. Date le preferenze del consumatore (curve di indifferenza), il suo

l‟equilibrio

reddito (retta di bilancio), due beni X1 e X2 con relativi prezzi,

economico del consumatore si verifica nel punto di tangenza tra la retta di bilancio

e una curva di indifferenza (Punto B). Se il reddito aumenta avremo uno

di

spostamento a destra della retta di bilancio con combinazioni più “popolose”

beni (chiaramente una diminuzione del reddito sposterà la retta di bilancio verso

sinistra).

Lezione 019

19. illustrare la legge dell'utilità marginale, rappresentandone graficamente la curva.

rappresentare inoltre la curva dell'utilità totale dell‟utilità

La più semplice teoria del comportamento del consumatore si fonda sulla legge

marginale decrescente, secondo la quale la soddisfazione data da una unità addizionale di

all‟aumentare L‟utilità

un qualunque bene diminuisce delle unità consumate. totale misura

l‟ammontare complessivo di soddisfazione che un soggetto trae dal consumo di una

L‟utilità totale

particolare quantità. raggiunge un massimo per poi iniziare a decrescere.

lOMoARcPSD|39919922

20. Enunciare la legge dell'utilità marginale, definire il concetto di utilità marginale e di utilità

totale. Illustrare graficamente il rapporto tra utilità totale e utilità marginale.

La più semplice teoria del comportamento del consumatore si fonda sulla legge

dell‟utilità marginale decrescente, secondo la quale la soddisfazione data da una unità

all‟aumentare delle

addizionale di un qualunque bene diminuisce unità consumate.

L‟utilità misura l‟ammontare complessivo di soddisfazione che un soggetto trae

totale l‟utilità

dal consumo di una particolare quantità, mentre marginale è la soddisfazione

ulteriore che un consumatore realizza con una unità addizionale del bene, ovvero la

l‟utilità

variazione che subisce totale per effetto del consumo aggiuntivo di una unità.

una relazione diretta tra l‟utilità totale e la quantità purché l‟utilità marginale

Esiste

sia positiva.

Lezione 020

11. definire l'effetto di sostituzione e l'effetto di reddito, specificando l'impatto dei due effetti

nel caso di beni normali e beni inferiori.

l‟impatto

Si definisce effetto di sostituzione esercitato dalla variazione del prezzo di

un prodotto sul costo relativo (ossia rispetto ad altri beni). Mentre si definisce

l‟impatto di una variazione nel prezzo di un

effetto di reddito prodotto sul reddito

reale (potere di acquisto) di un consumatore e, quindi, sulla quantità domandata di

quel bene. Un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni normali e

ridurrà quella di beni inferiori. Nel caso di beni normali i due effetti si “

sommano” per modificare la quantità domandata nella stessa direzione, mentre nel

caso di beni inferiori spingono in direzioni opposte.

lOMoARcPSD|39919922

Lezione 023

15. Definire il concetto di MRS e rappresentare graficamente l'equilibrio del consumatore

Il Saggio Marginale di Sostituzione (MRS) è la pendenza della curva di indifferenza

ed indica la quantità di un bene B che il consumatore è disposto a scambiare per

L‟MRS tra due beni è dato dal rapporto

avere una unità addizionale del bene A.

tra la variazione della quantità consumata del bene A con la variazione della

quantità consumata del bene B. In un diagramma cartesiano è individuato dalla

pendenza della curva di indifferenza, ossia dalla retta tangente in ogni punto di una

L‟equilibrio

curva. del consumatore può essere rappresentato con le curve di

indifferenza aggiungendo il vincolo di bilancio. Il soggetto che vuole massimizzare la

sua utilità sceglie un punto sulla retta di bilancio che deve appartenere alla curva

di indifferenza più alta possibile (questo è il punto E).

16. definire il concetto di curva di indifferenza, rappresentarla graficamente insieme ad una

mappa di curve e definirne la pendenza

Una curva di indifferenza rappresenta tutte le combinazioni di due beni che

soddisfano un soggetto nella stessa misura. Tutti i punti sulla curva di indifferenza

all‟individuo

forniscono la medesima soddisfazione, quindi a e b danno lo stesso

all‟individuo.

piacere La pendenza della curva di indifferenza è detta Tasso Marginale

di Sostituzione (MRS) e indica la quantità massima del bene B che il consumatore

avere un‟unità aggiuntiva del bene A. I punti a e

sarebbe disposto a scambiare per

dall‟individuo,

b potrebbero essere scelti ma non gli fornirebbero la massima

soddisfazione compatibilmente con il suo vincolo di bilancio, mentre il punto c

proprio in virtù del

appartiene ad una curva di indifferenza non ‘raggiungibile‟,

vincolo di bilancio. lOMoARcPSD|39919922

Lezione 025

19. Dopo aver definito il costo marginale e il costo totale individuare la relazione che esiste tra

costo marginale e prodotto marginale e indicare l'effetto che questa ha sulla curva di costo

marginale.

Il costo marginale è il costo addizionale che si deve sostenere per la produzione di

una ulteriore unità di prodotto (MC = TC / Q). Invece il costo totale di

Δ Δ

produzione che una impresa deve sostenere corrisponde al costo opportunità che

sostengono coloro che apportano capitale di rischio. Il costo totale è dato dalla

somma dei costi fissi e dei costi variabili. Quando il prodotto marginale di un

fattore cresce, il costo marginale diminuisce; mentre quando il prodotto marginale

diminuisce, il costo marginale aumenta. Visto che il prodotto marginale prima

poi diminuisce, MC seguirà l‟andamento opposto, cioè prima diminuirà e

aumenta e

poi crescerà. A bassi livelli di produzione MC < AVC e ATC, quindi queste

decresceranno; a livelli alti di produzione MC > AVC e ATC, quindi queste

saliranno. lOMoARcPSD|39919922

Lezione 026

12. Individuare e spiegare compiutamente i fenomeni che possono dar vita ad economie di

scala

I fenomeni che possono dar vita ad economie di scale sono: A) relazioni tecniche input‐

output: in molte attività aumenti di output non richiedono aumenti proporzionali di

input; B) input in blocco: esistono input la cui quantità non può essere incrementata

all‟aumentare

gradualmente della quantità prodotta, potendo invece crescere solo in

dell‟impresa

blocchi; C) specializzazione del lavoro: al crescere delle dimensioni è

possibile una maggiore specializzazione della forza lavoro impiegata; D) prodotti congiunti:

possibilità di distribuire i costi dei beni strumentali su più tipi di prodotti; E) uso ripetitivo

aggiuntivi: l‟utilizzo di una

di una risorsa senza oneri determinata risorsa può avvenire in

modo ripetitivo e senza limiti con il sostenimento di costi aggiuntivi, da parte

dell‟impresa, nulli o di scarsa entità.

13. Spiegare perchè nel lungo periodo LRTC<TC e tracciare la curva LRATC indicando la

modalità da seguire per tracciare tale curva.

lungo periodo) ≤ TC (costo totale di breve periodo):

LRTC (costo totale medio di

un‟impresa

nel lungo periodo può risparmiare denaro perché può scegliere

combinazioni di input differenti e più efficienti (data la libertà sugli input); ma non

sempre risparmia perché in alcuni casi LRTC = TC. Non sarà mai, invece,

superiore. Lo stesso vale in termini di costi medi, ossia ATC al posto di TC. Per

tracciare la curva LRATC possiamo unire le parti basse di tutte le curve ATC tra

l‟impresa

cui può scegliere ottenendo la curva sotto indicata. La curva rappresentata

ci mostra come, nel lungo periodo, sia possibile variare gli input e, quindi, a parità

di costo avere un output più alto dovuto allo sfruttamento di sistemi di lavorazione

efficienti, o a un miglior dimensionamento dell‟impianto. La forma a U della

più

curva è data dalla presenza di economie di scale, seguite poi da diseconomie.

diciamo che l‟impresa

Quando un incremento della produzione fa diminuire LRATC,

scala”,

realizza di perché più unità si producono e minore

Dettagli
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ernestofiorillo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof De Mario Stefano.