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L.
La variazione w (salario) può essere scomposta in:
-Effetto sostituzione: se w diminuisce, D aumenta, L diminuisce -
-Effetto reddito: se w diminuisce, l’individuo è più povero e per cui:
se D è un bene normale, ne consumerò di meno: D diminuisce ed L aumenta
se D è un bene inferiore, ne consumerà di più: D aumenta ed L diminuisce
Oppure:
-Effetto sostituzione: se w aumenta, D diminuisce e quindi L aumenta (effetto
sostituzione negativo)
-Effetto reddito: se w aumenta, l’individuo è più ricco, per cui:
se D è un bene normale, ne consumerà di più: D aumenta ed L diminuisce
se D è un bene inferiore, ne consumerà di meno: D diminuisce ed L aumenta
A differenza del paniere con due beni di consumo, in questo caso il paniere è costituito
da un bene che si compra e uno che si vende.
3) Scelte intertemporali:
In questo caso, un individuo ha a disposizione un flusso di redditi che può variare nei
diversi periodi di vita: uno presente ed uno futuro. Egli si troverà con un reddito nel
primo periodo chiamato I1 e un reddito nel secondo periodo chiamato I2. Nel primo
periodo può decidere se consumare esattamente tutto il suo reddito, se risparmiare o
se indebitarsi. Tale scelta implica quale sarà il consumo nel secondo periodo.
Ipotizzando che i prezzi dei beni P1 e P2 non vari nel tempo.
S= risparmio C1= consumo primo periodo C2= consumo secondo periodo
Nel primo periodo-> S= I1-C1 se S>0 si ha un risparmio, se S<0 si ha un
indebitamento.
Nel secondo periodo-> C2= I2+(1+r) (I1-C1) dove r è il tasso di interesse periodale
Ovvero si ha l’equazione chiamata vincolo di bilancio intertemporale, ed esso dovrà
passare da C1=I1 e C2=I2. Il vincolo di bilancio intertemporale delimita le
combinazioni di consumo presente e futuro dati i redditi del consumatore e dato il
tasso di interesse r. Per rappresentarlo sul piano, parliamo di C1 sull’asse orizzontale e
C2 sull’asse verticale. Esso ha una pendenza di –(1+r) ed indica il costo opportunità
del consumo oggi in termini di consumo domani. L’intercetta verticale rappresenta un
paniere di consumo intertemporale con consumo nullo nel primo periodo (C1=0) e
massimo nel secondo periodo (C2= I2+(1+r) I1) chiamato valore futuro. L’intercetta
orizzontale rappresenta un paniere di consumo intertemporale con consumo nullo nel
secondo periodo (C2=0) e massimo nel primo periodo (C1= I1+I2/(1+r)) chiamato
valore attuale.
GRAFICO.
Dato il vincolo di bilancio, per determinare la scelta ottima del consumatore sarà
necessario conoscere le sue preferenze.
Se varia il tasso di interesse r, il vincolo ruota rimanendo incardinato nel punto delle
dotazioni iniziali.
Se r’<r l’effetto sostituzione rende più conveniente il consumo oggi rispetto al
consumo domani, e quindi il risparmio diminuisce. Se r aumenta: il creditore può sia
aumentare che diminuire il risparmio S, mentre il debitore aumenta di sicuro il
risparmio. Se r diminuisce: il creditore può sia aumentare che diminuire il risparmio S,
mentre il debitore diminuisce sicuro il risparmio.
5- Si esponga brevemente la teoria della scelta ottima del consumatore.
La teoria della scelta ottima del consumatore è composta da tre passaggi:
1. Individuare le preferenze del consumatore, date le tre assunzioni (completezza,
transitività e non sazietà), riguardanti la preferenza di un paniere rispetto ad un
altro. Consiste in ciò che vorrebbe l’individuo.
2. Introdurre il concetto di vincolo di bilancio, quindi in che cosa può fare
l’individuo tenendo conto del suo reddito disponibile e dei prezzi dei beni del
paniere.
3. La decisione: tenendo conto delle risorse limitate che ha a disposizione,
l’individuo cerca di raggiungere il più alto livello di soddisfazione (utilità)
possibile. Deve fare la scelta ottima fra i panieri ammissibili.
Un paniere si dice ottimo interno quando si tratta di una situazione ottimale nella
quale il consumatore acquisterà quantità positive di entrambi i beni (x>0 e y>0). In un
ottimo interno, il consumatore sceglie i beni in modo tale che il rapporto delle utilità
marginali (quindi il MRS) eguagli il rapporto fra i prezzi dei beni stessi. Questa
condizione di tangenza può essere scritta come MUx/px = MUy/py. Il paniere ottimo
interno giace sulla linea di bilancio e sarà in corrispondenza del punto di tangenza fra
la linea di bilancio la curva di indifferenza.
GRAFICO
Questo è per quanto riguarda il primo modo di considerare la scelta ottimale del
consumatore; ovvero la massimizzazione dell’utilità. La scelta del consumatore di un
paniere di beni che massimizza l’utilità dato il vincolo di bilancio che limita la sua
spesa totale.
Esiste però, un altro modo di considerare la scelta ottimale del consumatore, ovvero la
minimizzazione della spesa. La scelta del consumatore di un paniere di beni che
minimizza la spesa totale per raggiungere un determinato livello di utilità U. La scelta
ottima può trovarsi entro l’ottimo interno (quando abbiamo entrambe le MU sono
positive e quindi una curva di indifferenza decrescente), o in un angolo interno
(quando il consumatore decide di non acquistare nessuna quantità di uno dei due beni,
e quindi la scelta ottima si trova nel punto di tangenza con una delle due assi).
6- Discutere la scomposizione dell’effetto di prezzo in effetto di sostituzione
e effetto di reddito.
Quando il prezzo di un bene aumenta, usualmente il suo consumo diminuisce. Ci
possono, però, esistere delle eccezioni, distinguibili come:
L’effetto sostituzione = è la conseguenza del fatto che è cambiato il rapporto fra
i prezzi dei vari beni, per cui anche a parità di reddito il consumatore cambierà il
paniere preferito (movimento di rotazione). Consiste nel cambiamento della
quantità domandata di un bene in conseguenza del cambiamento di prezzo di
quel bene, mantenendo costanti tutti gli altri prezzi e il livello di utilità.
Si calcola facendo Xb-Xa. (sempre negativo)
L’effetto reddito = il fatto che uno dei beni consumati abbia un diverso prezzo,
ha un effetto sul reddito del consumatore (movimento di traslazione). Varia il
potere d’acquisto. Consiste nella variazione che si ha nella quantità consumata
di un bene al variare del potere d’acquisto del consumatore, mantenendo
costanti tutti i prezzi. Si calcola facendo Xc-Xb.
L’effetto sostituzione e l’effetto reddito avvengono contemporaneamente quando il
prezzo di un bene varia e risultano in uno spostamento del paniere del consumatore;
da un paniere iniziale ad un paniere finale.
Sia l’effetto sostituzione che l’effetto reddito portano ad una diminuzione della
quantità domandata del bene. L’effetto complessivo nel consumo si calcola facendo
Xc-Xa.
GRAFICO
Nel caso di un bene normale: se diminuisce il prezzo, l’effetto reddito porta ad un
aumento del consumo del bene. Anche l’effetto sostituzione porta ad un aumento del
consumo del bene considerato. I due effetti operano nella stessa direzione. La curva
della domanda è inclinata negativamente poiché la q domandata aumenta al diminuire
del prezzo. Nel caso di un bene inferiore: se il prezzo del bene diminuisce, l’effetto
sostituzione provoca un aumento nella q domandata del bene (è positivo), mentre
l’effetto reddito sulla domanda del bene è negativo. Poiché l’effetto sostituzione è
maggiore dell’effetto reddito, la variazione totale nella q domandata del bene
considerato è anch’essa positiva. La curva della domanda rimane inclinata
negativamente. L’effetto complessivo è Xc-Xa>0. Nel caso di un bene di Giffen: cioè
un bene marcatamente inferiore, l’effetto reddito (negativo) prevale sull’effetto
sostituzione (positivo), dando origine ad una curva di domanda inclinata
positivamente. L’effetto complessivo è Xc-Xa<0.
7- Si illustrino, anche tramite l’utilizzo di grafici, la curva prezzo-consumo e
la curva di domanda.
La curva prezzo-consumo è l’insieme dei panieri che massimizzano l’utilità del
consumatore, al variare del prezzo di uno dei beni, mantenendo costanti il reddito e i
prezzi degli altri beni. Essa serve per descrivere come i cambiamenti nel prezzo di un
bene X influenzano gli acquisti di entrambi i beni. La curva congiunge tutti i panieri
ottimi in corrispondenza dei diversi livelli di prezzo per il bene X.
La curva consente di analizzare l’effetto di una variazione di prezzo di un bene sulla
quantità acquistata da parte dei consumatori.
GRAFICO
La curva di domanda è la curva che illustra la quantità di beni che i consumatori sono
disposti a acquistare a differenti livelli di prezzo. La curva di domanda ha pendenza
negativa; se più basso è il prezzo del prodotto, più alta è la quantità domandata. Se
più alto è il prezzo del prodotto, più bassa è la quantità domandata. La domanda è
influenzata, oltre che dal prezzo, dal reddito, dal prezzo degli altri beni, dalle
preferenze dei consumatori e dalla pubblicità. Sulla base di questi fattori si possono
definire alcune tipologie di beni. I beni normali, ovvero beni il cui consumo aumenta
all’aumentare del reddito. Beni inferiori, il cui consumo diminuisce all’aumentare del
reddito. Beni sostituti, se aumenta il loro prezzo aumenta il consumo del bene. Beni
complementari, se aumenta il loro prezzo diminuisce il consumo del bene.
La relazione inversa tra prezzo e quantità domandata, tenendo fissi tutti gli altri fattori
che influenzano la domanda, è chiamata legge della domanda decrescente (a prezzi
più elevati si consuma meno). Questa cosa, a volte, non vale per i beni di lusso perché
alcuni consumatori comprano una maggior quantità di questi beni quando i prezzi
sono più elevati. Un maggior prezzo di questi beni è indice di qualità superiore.
GRAFICO
8-Si illustrino, anche tramite l'utilizzo di grafici, la curva reddito-consumo e
la curva di Engel.
La curva del reddito-consumo è l’insieme dei panieri che massimizzano l’utilità del
consumatore, al variare del reddito, mantenendo costanti i prezzi. All’aumentare del
reddito, il consumatore acquista un quantitativo maggiore di entrambi i beni. Una
variazione di reddito provoca uno spostamento parallelo della linea di bilancio (BL): un
aumento del reddito provoca uno spostamento verso l’alto, una diminuzione provoca
uno spostamento verso il basso.
Graficamente la curva red