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C) Spiegare l'informazione asimmetrica nelle relazioni Principale-Agente.

Le relazioni principale-agente sono delle transazioni economiche caratterizzate da

informazione asimmetrica perchè si creano quanto un soggetto (il principale) incarica un

altro soggetto (l'agente) di svolgere un determinato compito, e il principale ha un

problema di informazione asimmetrica, non potendo osservare tutte le azioni dell'agente.

D) Spiegare e fare un esempio di rischio morale.

Il rischio morale è una situazione in cui, in una transazione economica, una parte non è

in grado di osservare il comportamento dell'altra parte. Il rischio morale attiene al modo

in cui una parte si comporta dopo aver effettuato una transazione economica. Un

esempio di rischio morale è la frode : pagare un meccanico affinchè ripari un guasto

all'auto ma il meccanico intasca i soldi senza effettuare riparazioni sperando che

nessuno se ne accorga e ciò è possibile perchè non osserviamo il meccanico mentre

compie o meno il suo lavoro.

E) Nella teoria dei giochi spiegare l'equilibrio di Nash nei giochi non ripetuti, descrivendo

un gioco in forma normale.

L’equilibrio di Nash è un concetto naturale per determinare il probabile esito di un gioco.

In un equilibrio di Nash nessun giocatore desidera modificare unilateralmente le proprie

strategie, date quelle adottate dagli altri giocatori. In altre parole, ogni giocatore prende

la miglior decisione possibile, date le azioni degli altri giocatori. Nella maggior parte dei

giochi non basta eliminare le strategie dominate per individuare con certezza gli equilibri

di Nash, perché le condizioni che devono essere soddisfatte in un equilibrio di Nash non

sono altrettanto rigorose quanto quelle che definiscono le strategie dominanti e

dominate. Una strategia dominante costituisce sempre l’azione migliore per un

giocatore, indipendentemente dal comportamento dell’avversario. Un equilibrio di Nash,

invece, richiede solo che un’azione rappresenti la miglior decisione possibile per un

giocatore, data l’azione prescelta dall’avversario. Di conseguenza, un gioco può avere

un equilibrio di Nash anche se non ha strategie dominate o dominanti. Individuare

l’equilibrio in questi casi più generali può essere comunque piuttosto semplice, se non vi

sono troppi giocatori o possibili azioni. Il primo passo per trovare l’equilibrio di Nash

consiste nel descrivere i giocatori, le strategie dominate o dominanti e i payoff generati

da ogni possibile combinazione di strategie. Questo modo di organizzare i contenuti

economici di un gioco riportando i payoff di ciascun giocatore in una matrice, in funzione

delle strategie scelte da tutti i partecipanti è detto gioco in forma normale. Descrivendo

un gioco in forma normale è più facile individuare i possibili equilibri.

4 domanda

A) Rappresentare graficamente una funzione di produzione a un fattore.

(mettere grafico)

B) Spiegare il concetto di rendimenti decrescenti.

I rendimenti di scala indicano la variazione della quantità di prodotto generata da un

aumento o da una diminuzione proporzionale di tutti i fattori di produzione. Si possono

avere anche rendimenti di scala costanti se, moltiplicanto per la stessa costante le

quantità di entrambi i fattori, la quantità di prodotto aumenta nella medesima misura. Si

possono avere anche rendimenti di scala crescenti se, moltiplicanto la quantità dei fattori

per una stessa costante, il prodotto varia in misura più che proporzionale. Infine si hanno

rendimenti di scala decrescenti se il prodotto varia in misura meno che proporzionale

rispetto ai fattori.

C) Spiegare il criterio del valore attuale netto per le decisioni di investimento e spiegare

quale valore deve assumere il valore attuale netto per far si che l'impresa decida di

investire.

Il VAN deve essere positivo, e quindi maggiore di 0, per essere accettato. Se il VAN è

negativo, l'investimento proposto dovrebbe essere rifiutato. L'investimento caratterizzato

dal VAN più alto è quello di maggior valore, perché il suo profitto nel tempo è superiore a

quello delle risorse che si hanno attualmente.

D) Scrivere la formula matematica del valore attuale netto.

E) Definire la curva di indifferenza e disegnare graficamente una curva di indifferenza.

E' la rappresentazione grafica della combinazione di tutti i diversi panieri di consumo che

offrono a un consumatore lo stesso livello di utilità.

Le quattro ipotesi sulle funzioni di utilità pongono alcuni vincoli alla forma che le curve di

indifferenza possono assumere :

1) E' sempre possibile tracciare curve di indifferenza : la prima ipotesi, quella di

completezza e classificabilità, implica che è sempre possibile rappresentare

graficamente una curva di indifferenza.

2) E' possibile stabilire quali curve di indifferenza rappresentano livelli di utilità

più elevati e perchè hanno pendenza negativa : l'ipotesi secondo cui una quantità

maggiore è preferita a una minore implica che è possibile osservare una famiglia di

curve di indifferenza e stabilire quali di queste rappresentino i livelli di utilità più elevati.

Per far questo, possiamo mantenere costante la quantità di uno dei due beni e

individuare su quali curve la quantità dell'altro bene è maggiore. Questa ipotesi implica

anche che una curva di indifferenza non può avere pendenza positiva.

3) Le curve di indifferenza non si intersecano mai : l'ipotesi di transitività implica che

le curve di indifferenza di un dato consumatore non si intersecano mai.

4) Le curve di indifferenza sono convesse rispetto all'origine degli assi : la quarta

sull'utilità determina la curvatura delle curve di indifferenza. Quest'ipotesi implica che le

curve di indifferenza sono convesse rispetto all'origine degli assi, come se quest'ultima

esercitasse una forza di attrazione.

(mettere grafico)

F) Definire il tasso marginale di sostituzione tecnica.

E' il rapporto al quale l'impresa può sostituire il fattore di produzione X con il fattore di

produzione Y, mantenendo invariato il livello di produzione.

G) Definire la frontiera delle possibilità produttive.

E' il luogo geometrico di tutte le combinazioni efficienti di due beni.

H) Disegnare su un grafico la frontiera delle possibilità produttive.

(mettere grafico)

I) Spiegare il saggio marginale di trasformazione.

La frontiera delle possibilità di produzione, ovvero il luogo geometrico di tutte le

combinazioni efficienti di due beni, mostra la quantità di un bene a cui bisogna rinunciare

per produrre una unità addizionale di un altro bene e questo trade-off è detto saggio

marginale di trasformazione (SMT). Il saggio marginale di trasformazione tra due beni è

il rapporto tra il prodotto marginale del lavoro nella produzione di un bene e il prodotto

marginale del lavoro nella produzione dell'altro bene.

L) Spiegare il concetto di elasticità e in particolare dell'elasticità della domanda al

prezzo.

L'elasticità è il rapporto tra la variazione percentuale di una variabile e la variazione

percentuale di un'altra.

L'elasticità della domanda al prezzo è la variazione percentuale della quantità

domandata associata a una variazione del prezzo pari all'1%. Ovvero variazione % della

quantità domandata/variazione % del prezzo.

L'elasticità dell'offerta al prezzo è variazione % della quantità offerta/variazione del

prezzo.

M) Indicare la differenza tra una curva elastica e una anelastica.

Una curva elastica è una curva con un'elasticità al prezzo maggiore di 1 in valore

assoluto.

Una curva anelastica è una curva con un'elasticità al prezzo minore di 1 in valore

assoluto.

N) Spiegare i costi (costo fisso, costo variabile).

I costi di base, detti anche spese generali, rientrano nella categoria dei costi fissi ed

anche taluni costi connessi con il fattore lavoro possono essere fissi oltre a quelli legati

al capitale. I costi fissi, se non sono sommersi (cioè costi che una volta sostenuti non

possono essere recuperati), possono essere evitati ma solo se l'impresa cessa la

produzione ed esce dal mercato.

Mentre sono variabili i costi di tutti i fattori di produzione il cui livello dipende dalla

quantià prodotta dell'impresa. Anche i costi del lavoro, per la maggior parte, sono costi

variabili ed anche i costi del capitale a volte possono essere variabili.

Il fatto che un costo di produzione sia da considerarsi fisso o variabile dipende in misura

determinande dalla cafilità con cui l'impresa può modificare la quantità impiegata del

fattore di produzione a cui è associato quel costo e ciò vuol dire che se un'impresa può

modificare agevolmente la quantità dei fattori impiegati al variare della produzione, i

costi di questi fattori sono variabili, in caso contrario i costi di questi fattori sono fissi.

O) Disegnare su un grafico i costi fissi, variabili.

La curva di costo fisso è orizzontale mentre la curva di costo variabile è crescente

all'aumentare della quantità prodotta : a bassi livelli di produzione, il costo variabile

aumenta a un tasso decrescente ma a livelli di produzione relativamente più elevati

comincia a crescere sempre più rapidamente. La curva di costo totale è la somma

verticale della curva di costo fisso e della curva di costo variabile : è parallela alla curva

di costo variabile e si trova più in alto di questa in misura pari all'ammontare del costo

fisso.

(mettere grafico)

P) Rappresentare graficamente il costo medio e costo marginale e indicare la loro

relazione.

Il costo medio e il costo marginale sono direttamente collegati tra loro perchè sono

derivati entrambi dal costo totale.

Se in corrispondenza di una data quantità il costo marginale è minore del costo medio,

la produzione di una unità in più provoca una diminuzione del costo medio, perchè il

costo di quella unità addizionale è inferiore al costo medio di tutte le unità già prodotte.

Di conseguenza, se per una data quantità la curva di costo marginale giace al di sotto

della curva di costo medio, il costo medio deve essere decrescente, cioè la curva di

costo medio deve avere pendenza negativa e ciò vale sia per il costo medio totale sia

per il costo medio variabile.

La produzione di una unità addizionale a un costo inferiore al costo medio corrente

provoca sempre una diminuzione del costo medio totale anche se il costo marginale

aumenta al

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Publisher
A.A. 2015-2016
8 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gia08 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Schilirò Daniele.