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Il riconoscimento non può comunque essere fatto dai genitori che non abbiano compiuto il sedicesimo
anno di età, salvo che il giudice li autorizzi, valutate le circostanze e avuto riguardo all'interesse del figlio.
Lezione 026
01. quale tra le seguenti affermazioni sulla responsabilità genitoriale è falsa?
o può essere limitata
o nessuna delle affermazioni è corretta
o è un munus disponibile
o si può perdere Lezione 030
01. il figlio incestuoso:
o può essere riconosciuto sempre
o può essere riconosciuto se ciò corrisponde all’interesse del figlio
o è considerato figlio di ignoti
o non può in alcun modo essere riconosciuto
02. quale tra i seguenti obblighi non gravano sui beni della comunione?
o le obbligazioni contratte, anche singolarmente, per esigenze di istruzione ?di ciascun coniuge
o i carichi dell’amministrazione
o le obbligazioni contratte congiuntamente dai coniugi
o le spese per il mantenimento della famiglia
03. i beni esclusi dalla comunione legale
La comunione legale dei beni è il regime patrimoniale del matrimonio che viene adottato quando i coniugi
non dichiarano espressamente di voler scegliere il regime di separazione dei beni. Con esso, entrambe le
parti assumono la proprietà di beni e diritti acquistati dopo le nozze.
La comunione legale ha ad oggetto quasi tutti i beni acquistati durante il matrimonio, ma ne sono in ogni
caso esclusi i "beni personali" indicati nell'articolo 179 del codice civile.
I beni esclusi dalla comunione legale, sui quali cioè ciascun coniuge conserva la titolarità e dei quali è
quindi proprietario anche dopo lo scioglimento della comunione, sono:
tutti i beni acquistati prima del matrimonio o sui quali il coniuge conserva un diritto reale di
godimento;
i beni acquistati per donazione o successione (tranne i casi in cui nel singolo atto di liberalità venga
specificato che devono rientrare nella comunione);
i beni o le somme ottenute a titolo di risarcimento danni, la pensione attinente alla perdita parziale
e totale della capacità lavorativa;
tutti quei beni che servono all’uso personale e professionale del coniuge e che pertanto non si
prestano ad un godimento comune da parte di entrambi;
infine i beni acquisiti col prezzo del trasferimento degli stessi beni personali o con il loro scambio.
Sono, quindi, beni personali quelli acquistati prima del matrimonio, mentre per gli acquisti avvenuti
successivamente l'art. 179 distingue due categorie e cioè:
1. beni che appartengono in ogni caso ad uno dei coniugi;
2. beni che possono essere convenzionalmente escludi dalla comunione.
Nel secondo gruppo rientrano i beni acquistati con il prezzo ricevuto dalla vendita di beni personali o con
il loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato nell'atto di acquisto.
04. la comunione legale
In sede di riforma del diritto di famiglia, avvenuta con la nota Legge n. 151/1975, si è optato per la
comunione legale quale regime patrimoniale della famiglia – art.159 cc -, al fine di realizzare un modello
familiare che valorizzasse la comunità di vita tra i coniugi, anche sotto il profilo patrimoniale. Secondo
la dottrina maggioritaria, la ratio di tale scelta (concretizzatasi negli artt. 177, 178 e 179 c.c.) consiste nel
ritenere, in astratto, un modello rispondente al principio di solidarietà ed uguaglianza nel matrimonio.
La comunione in generale si ha quando la proprietà o un altro diritto reale spetta a più persone.
La comunione tra i coniugi è stabilita per legge come regime primario di regolazione dei loro rapporti,
perché rispondente ai principi di solidarietà e uguaglianza che caratterizzano il matrimonio.
Il fondamento razionale delle norme in esame deve quindi essere ricercato nell’opportunità di equiparare
e riequilibrare le risorse economiche dei coniugi, indipendentemente dal fatto che ciascuno di essi
impieghi le proprie energie lavorative all’esterno o all’interno della famiglia, sul presupposto che entrambi
abbiano contribuito, seppure eventualmente in modo indiretto, al raggiungimento del risultato.
È pur vero che nulla impedisce ai coniugi di prediligere un diverso regime, qualora lo ritenessero più
conforme alla propria situazione. A questo tipo di regime si può derogare scegliendo la separazione dei
beni che può essere fatta nell’atto di matrimonio o successivamente mediante atto pubblico.
Dalla lettura dell’art. 177 c.c. emerge chiaramente che diventano immediatamente comuni i beni
acquistati, anche singolarmente da ciascuno dei coniugi, dopo il matrimonio, mentre restano personali i
beni di cui ciascun coniuge era già proprietario prima del matrimonio. L’acquisto di un bene da parte di
un coniuge durante il matrimonio determina quindi la contitolarità del bene stesso da parte di entrambi
gli sposi. Il bene acquistato cade perciò in comunione immediata.
L’amministrazione dei beni in comunione (da cui sono esclusi i beni ex art. 179 c.c.) e la rappresentanza
in giudizio spetta inderogabilmente ai coniugi disgiuntamente per gli atti di ordinaria amministrazione,
mentre per quelli di straordinaria amministrazione e per la stipula di contratti con i quali si concedono o
si acquistano diritti personali di godimento e la rappresentanza in giudizio per le relative azioni spetta ai
coniugi congiuntamente; l’eventuale dissenso di uno dei due può essere superato con un provvedimento
dell’autorità giudiziaria.
Lo scioglimento della comunione è determinato da eventi che comportano il venir meno della comunione
di vita (dichiarazione di assenza o di morte presunta, annullamento matrimonio, per separazione
personale, divorzio, per separazione giudiziale dei beni ecc.) oltre che dal mutamento convenzionale del
regime patrimoniale e dal fallimento di uno dei coniugi.
Ne deriva una comunione legale sui beni oggetto della comunione legale e, se il matrimonio persiste, si
avrà separazione dei beni e, qualora i coniugi o voglia, la divisione dei beni ex art. 194 comma 1 c.c.
(ripartendo in parti uguali attivo e passivo) Lezione 031
01. La riforma della filiazione che istituisce l’unicità dello status di figlio è considerata lo statuto del
figlio. cosa non disciplina?
o diritto al mantenimento
o diritto ai rapporti con i terzi rilevanti nella crescita psicofisica del minore
o la responsabilità genitoriale
o diritto all’ascolto
02. È possibile riconoscere un figlio nato tra persone legate tra loro da vincoli di parentela (linea retta
all’infinito e collaterale fino al secondo grado) o affini (in linea retta)?
o si
o no
o solo dietro autorizzazione
o non vi è disciplina in merito
03. A quale età si può riconoscere il figlio?
o 16 anni ma il giudice se nell’interesse del figlio può autorizzare ad età inferiore
o 18
o 16
o 14
04. quale delle seguenti adozioni non crea rapporti di parentela tra l’adottato ed i parenti
dell’adottante?
o adozione speciale
o adozione maggiorenne
o l’adozione crea sempre un rapporto di parentela
o adozione internazionale
05. il principio dell’unicità dello status di figlio indica che
o tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico
o i genitori debbono amare tutti i figli nello stesso modo
o tutti i figli hanno gli stessi diritto riconosciuti dalla Convenzione di New York
o i genitori hanno i medesimi doveri nei confronti di tutti i figli, anche naturali, ex art. 30 della
Costituzione Lezione 033
01. l’adozione speciale è
o l’adozione di minori extracomunitari di cui alla L. 162/06
o una forma di ricongiungimento familiare
o l’adozione del maggiorenne
o adozione nei casi particolare di cui agli artt. 44 e ss. L. 184/83
02. Quale tra i seguenti non è un tipo di adozione?
o transnazionale
o internazionale
o di minori di età
o nazionale Lezione 034
01. l’affidamento eterofamiliare giudiziale è
o un provvedimento giudiziario dei servizi sociali
o un provvedimento giudiziario del tribunale per i minorenni
o un provvedimento giudiziario del giudice tutelare
o nessuna delle risposte è corretta
02. l’affidamento eterofamiliare consensuale è
o nessuna risposta è corretta
o un atto amministrativo del giudice tutelare
o un atto amministrativo dei servizi sociali
o un atto amministrativo del tribunale per i minorenni
03. quali tra i seguenti soggetti non può essere affidatario?
o single
o omosessuale
o istituto di ricovero minorile
o famiglia more uxorio
04. la funzione dell’affidamento eterofamiliare è:
o far tornare il minore nella famiglia di origine
o il periodo antecedente all’adozione
o offrire al minore una nuova famiglia
o sottrarre il minore alla famiglia d’origine Lezione 039
01. si può ricorrere ai provvedimenti ex 403 cc. se?
o è a rischio l’educazione del minore
o la famiglia di origine è inadeguata
o è in grave pericolo l’integrità psicofisica del minore
o vi è una eccessiva ingerenza della famiglia di origine nelle scelte di vita del minore limitandone
l’autonomia
02. ruolo del giudice tutelare nell’affidamento consensuale
o emette il provvedimento di affidamento
o controlla buon andamento dell’affidamento
o omologa atto servizi
o non ha competenza
03. carattere principale dell’affidamento eterofamiliare temporaneita
o assistenza
o definitività
o collocazione
o temporaneità
04. tipologia di atto di affidamento consensuale
o giurisdizionale
o congiunto
o giudiziale
o amministrativo
05. Quali di questi soggetti non opera direttamente nei provvedimenti 403 cc.?
o organi di polizia
o tutti i soggetti qui elencati operano nei provvedimenti de quo
o servizi
o P.M.
06. lo scopo dei provvedimenti 403 c.c. è?
o far rientrare il minore nella famiglia di origine
o definire la residenza del minore
o dare una famiglia al minore
o compiere interventi d’urgenza di protezione minorile
07. lo strumento d’intervento dei provvedimenti 403 cc. è?
o il collocamento del minore in luogo sicuro
o il decreto del G.O.T.
o l’ammonizione del genitore
o lo studio della situazione familiare del minore
08. scopo dell’affidamento eterofamiliare
o preadottivo
o definire i rapporti e gli incontri tra padre e madre
o fornire al minore una nuova famiglia
o far rientrare il minore nella famiglia di origine
09. i provvedimenti 403 c.c. sono caratterizzati dalla?
o definitività
o efficacia differita
o temporaneità