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SERVIZI GIURIDICI

Docente: Dadone Fabiana

08. Quale delle seguenti comunità europee non è stata istituita dai trattati di Roma?

Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA)

Comunità europea di difesa (CED)

Comunità europea dell'energia atomica (Euratom)

Comunità economica europea (CEE)

09. I trattati di Roma hanno stabilito che:

La CEE avrebbe avuto una moneta unica

La CEE avrebbe avuto un'assemblea parlamentare eletta a suffragio universale

La CEE avrebbe avuto un governo con poteri sovranazionali

La CEE avrebbe avuto una politica estera comune

10. La Conferenza di Messina:

fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Comunià europea di difesa

segnò il rilancio del processo di integrazione europea

fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Unione europea

fu il momento in cui gli Stati membri della CECA decisero la creazione di una Comunità politica europea

11. Cosa cosa è la "politica della sedia vuota"? A quali risultati ha condotto?

Opponendosi a un insieme di proposte della Commissione relative, tra l'altro, al finanziamento della politica agricola comune, la Francia smette di partecipare alle principali

mancata partecipazione della Francia portò sostanzialmente alla paralisi dell’attività

riunioni comunitarie inaugurando così la cd "politica della sedia vuota". La

della Commissione. La situazione si sbloccò grazie al compromesso di Lussemburgo secondo il quale, nel momento in cui fossero in gioco interessi vitali di uno o più paesi, i

membri del Consiglio si sarebbero impegnati ad individuare soluzioni che potessero essere adottate da tutti nel rispetto dei reciproci interessi, stabilendo di fatto in quelle

circostanze il criterio dell’unanimità per la votazione al posto della maggioranza. In sostanza attribuendo il diritto di veto a ogni paese membro.

12. I Trattati di Roma. Illustrare brevemente il percorso per giungere alla firma dei trattati citati ed illustrarealtresì le tappe del periodo transitorio successivo.

Nell’ambito

Il fallimento della CED apre una riflessione sulla necessità di partire da una unione economica prima che politica. della Conferenza di Messina del 1955 quindi si

decide di rilanciare il processo di integrazione europea attraverso la costituzione di un comitato di studio presieduto dal politico belga Henri Spaak. Compito del comitato è di

allargare ad altri settori l’esperienza della CECA. Vengono formulati due progetti: Proposta di un mercato comune generale; Progetto relativo all’uso

formulare proposte per

pacifico dell’energia atomica. Con la Conferenza di Messina quindi si abbandonò l’impostazione della politica dell’integrazione a settori determinati e si immaginò un

percorso di integrazione orizzontale da realizzarsi tramite la creazione di un mercato comune, i cui merci, persone, servizi e capitali potessero circolare liberamente.

Economica Europea (CEE), con l’obiettivo di creare un mercato comune e

Il 25 marzo 1957, a Roma, vengono firmati due Trattati: il Trattato che istituisce la Comunità

un’unione doganale; il Trattato che istituisce la Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA o Euratom), con l’obiettivo della creazione di un mercato comune nel settore

dell’energia nucleare. Il TCEE e il Trattato Euratom entrano in vigore il 1° gennaio 1958. Le Comunità europee, quindi, diventano tre. A seguito della firma dei Trattati di

Roma ci fu un periodo transitorio che portò progressivamente alla realizzazione del mercato comune. I Trattati di Roma vennero approvati dai Parlamenti nazionali dei paesi

ma si preferì un approccio più

firmatari in tempi rapidi e con maggioranza molto ampie. Nei trattati si evitò di disporre la creazione del mercato comune nell’immediatezza

graduale, scandito da tappe. Il periodo di transizione dedicato all'ampliamento dei contingenti e alla progressiva eliminazione delle dogane interne, seppur con scadenza a dicembre del

Durante il periodo transitorio scoppiò la crisi del 1965 in merito alla proposta avanzata dalla Commissione di

1969, si conclude il 10 luglio 1968, con quasi un anno di anticipo.

Istituire un bilancio autonomo comune della Comunità, finanziato coi versamenti dei prelievi e dei diritti doganali. Una crisi importante in parallelo alla terza tappa del periodo

di transizione, momento in cui si devono modificare in seno al Consiglio le modalità di voto, passando dall'unanimità alla maggioranza qualificata in alcuni settori.

Opponendosi a un insieme di proposte della Commissione relative, tra l'altro, al finanziamento della politica agricola comune, la Francia smette di partecipare alle principali

alla paralisi dell’attività

riunioni comunitarie inaugurando così la cd "politica della sedia vuota". La mancata partecipazione della Francia portò sostanzialmente

della Commissione. La situazione si sbloccò grazie al compromesso di Lussemburgo secondo il quale, nel momento in cui fossero in gioco interessi vitali di uno o più paesi, i

membri del Consiglio si sarebbero impegnati ad individuare soluzioni che potessero essere adottate da tutti nel rispetto dei reciproci interessi, stabilendo di fatto in quelle

circostanze il criterio dell’unanimità per la votazione al posto della maggioranza. In sostanza attribuendo il diritto di veto a ogni paese membro.

Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

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Docente: Dadone Fabiana

Lezione 010

01. L'Atto Unico europeo, firmato a Lussemburgo il 17 febbraio 1986, fissava l'obiettivo:

dell'allargamento dell'Unione europea a nuovi Stati membri

di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri in materia di politica estera e di sicurezza

dell'istituzione di una moneta unica europea

del "mercato unico interno" senza frontiere entro dicembre 1992

02. Quale istituzione aveva un ruolo centrale nell'ambito del secondo e del terzo pilastro dell'Unione europea?

La Corte di giustizia

La Commissione

Il Parlamento europeo

Il Consiglio

03. Non rientra tra gli obiettivi politici dell'Unione Europea, a seguito dell'approvazione del Trattato di Maastricht:

la promozione della cooperazione tra gli Stati membri in materia di politica estera e di sicurezza comune

il rafforzamento della democrazia e della trasparenza nell'UE

l'istituzione di un esercito europeo

la creazione di un'unione economica e monetaria

04. L'Atto Unico europeo:

Fu firmato il 1° gennaio 1958

Fu firmato il 17 febbraio 1986

Fu firmato il 7 febbraio 1992

Fu firmato il 25 marzo del 1957

05. La cittadinanza europea fu istituita:

dai Trattati di Roma

dall'Atto Unico europeo

dal Trattato di Maastricht

dal Trattato di Parigi

06. Il processo di realizzazione dell'unione economica e monetaria (UEM) prevedeva che si portasse a compimento la politica monetaria in tre fasi successive, tra

le quali non è prevista:

la libera circolazione dei capitali tra gli Stati membri

la graduale introduzione dell'euro come moneta unica dal 1° gennaio 1999

la convergenza delle politiche economiche degli Stati membri

la graduale introduzione dell'euro come moneta unica entro il 31 dicembre 1993

07. L'«Europa a più velocità» è un modello di integrazione europea che:

Può portare a una maggiore omogeneità tra gli Stati membri, poiché gli Stati che procedono più velocemente possono fungere da modelli per gli Stati che procedono più

lentamente

È un modello di integrazione europea che prevede che tutti gli Stati membri procedano verso l'integrazione a un ritmo uniforme

Rende più facile raggiungere un consenso tra gli Stati membri, poiché gli Stati che procedono più velocemente possono esercitare un'influenza maggiore sugli Stati che

procedono più lentamente

Permette a un gruppo di Stati membri di avanzare più velocemente verso l'integrazione in un determinato settore, mentre gli altri Stati membri procedono ad un ritmo più

lento Set Domande: DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

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Docente: Dadone Fabiana

08. L'inclusione della materia occupazionale nell'abito politico dell'Unione europea è stata promossa dal:

Trattato di Lisbona

Trattato di Nizza

Trattato di Amsterdam

Trattato di Maastricht

09. Il Trattato di Maastricht del 1992:

Ha istituito l'Unione europea, che si è aggiunta alle tre Comunità già esistenti.

Ha sostituito le precedenti Comunità europee con la c.d. struttura a «tre pilastri».

Ha istituito l'Unione europea e il Consiglio d'Europa.

Ha istituito l'Unione europea, che ha incorporato e sostituito le precedenti Comunità europee.

10. Cosa significa l'espressione "Europa a più velocità" o "Europa a geometria variabile"?

La progressiva riconduzione al metodo comunitario delle forme di cooperazione che in passato avevano carattere intergovernativo ha come conseguenza una certa

«contaminazione» del metodo comunitario stesso. Nel TCE vengono inserite previsioni che ricordano il metodo intergovernativo. Ad esempio, si ricorre sempre più

dell’«Europa

frequentemente a forme di cooperazione differenziata, cioè applicabile ad un numero ristretto di Stati membri: fenomeno a più velocità» o «Europa a geometria

variabile». La cooperazione differenziata nasce per evitare che l’opposizione di un numero molto limitato di Stati membri possa bloccare l’estensione della competenza

quindi l’accordo di tutti gli Stati membri). Un esempio di «Europa a

comunitaria a nuovi settori (cosa che richiede la revisione dei Trattati istitutivi e più velocità», che si

realizza però in ambito NON comunitario, è l’Accordo di Schengen.

11. In che cosa consiste la struttura a "tre pilastri" dell'Unione europea?

sull’Unione l’Unione europea,

Il Trattato Europea (TUE), firmato a Maastricht nel 1992, istituisce avente una struttura organizzativa peculiare, a «tre pilastri»: comunitario (CECA, CE,

L’Unione europea è paragonata

Euratom); Politica Estera e Sicurezza Comune (PESC); Giustizia e Affari Interni (GAI). ad un tempio greco con un frontone sorretto da tre pilastri, che

dell’Unione

rappresentano diversi settori di competenza europea caratterizzati da diversi sistemi decisionali. La struttura a tempio è frutto del compromesso raggiunto al momento della

gli Stati che avrebbero voluto l’inserimento di tre pilastri in un

firma del trattato tra testo unitario, e chi invece avrebbe voluto salvaguardare il potere decisionale degli stati membri nei

setto

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Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Dadone Fabiana.
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