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L'ITL
I contratti collettivi
La legge
I contratti individuali
Lezione 013
01. Quando il periodo di prova è riproporzionato in base alla durata del rapporto?
Sempre
Quando il contratto di lavoro è a chiamata
Quando il contratto di lavoro è a tempo parziale
Quando il contratto di lavoro è a tempo
determinato
02. Il patto di prova è:
un elemento essenziale del contratto di lavoro
disciplinato esclusivamente dall'art. 7 del d.lgs. n. 104 del
2022 un patto accessorio al contratto di lavoro
obbligatorio
03. Qual è la durata massima del patto di prova?
5 mesi salva la durata inferiore prevista dai contratti
collettivi 9 mesi salva la durata inferiore prevista dai
contratti collettivi 4 mesi salva la durata inferiore prevista
dai contratti collettivi 6 mesi salva la durata inferiore
prevista dai contratti collettivi
04. Durante il periodo di prova le parti:
le risposte sono tutte errate
possono recedere solo in presenza di una giusta causa
possono recedere liberamente, senza obbligo di preavviso, salvo sia convenuta una durata
minima non possono recedere liberamente
05. Allo scadere del periodo di prova, il recesso del datore è qualificabile come:
illegittimo
per giusta
causa
dipende dalla validità del patto e dal suo corretto esperimento
ad nutum
Lezione 014
All’atto dall’instaurazione
01. di assunzione o comunque entro 7 giorni del rapporto, il datore di lavoro deve fornire al lavoratore:
l’indicazione
l'indicazione del livello di inquadramento, nonché della retribuzione e dei relativi elementi costitutivi, con del periodo e delle modalità di
dell’orario
pagamento l'indicazione della sede e di lavoro
l’indicazione delle dell’eventuale periodo
parti e del datore di lavoro, della data di inizio di decorrenza del rapporto, di prova della tipologia del
contratto le risposte sono tutte corrette
02. Quale lavoratore può chiedere che gli venga riconosciuta una forma di lavoro con condizioni più prevedibili, sicure e stabili, se disponibile?
Il lavoratore che abbia maturato un'anzianità di lavoro di almeno un anno presso lo stesso datore di lavoro o
committente Il lavoratore che abbia maturato un'anzianità di lavoro di almeno 3 mesi presso lo stesso datore di lavoro
o committente Il lavoratore che abbia maturato un'anzianità di lavoro di almeno 8 mesi presso lo stesso datore di
lavoro o committente Il lavoratore che abbia maturato un'anzianità di lavoro di almeno 6 mesi presso lo stesso datore
di lavoro o committente
03. Relativamente all'uso di sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati, il datore di lavoro è tenuto ad informare anche:
i centri per l'impiego i
le r.s.a. ovvero le r.s.u. se presenti. In assenza, il datore dovrà effettuare la comunicazione alle rappresentanze sindacali territoriali delle associazioni sindacal
comparativamente più rappresentative sul piano nazionale
le r.s.a. ovvero le r.s.u. se presenti. In assenza, il datore dovrà effettuare la comunicazione
all'ITL non sono previsti obblighi di informazione di questo tipo
04. Quando il datore di lavoro è tenuto, secondo previsioni di legge o di contratto individuale o collettivo, a erogare ai lavoratori una formazione per lo
svolgimento del lavoro per cui sono impiegati, tale formazione deve essere garantita:
durante le giornate di riposo dei lavoratori
a titolo oneroso
gratuitamente
fuori l'orario di
lavoro
05. Il datore di lavoro non può imporre al lavoratore di svolgere l'attività lavorativa, salvo che ricorrano entrambe le seguenti condizioni:
a) il lavoro si svolga entro mesi predeterminati; b) il lavoratore sia informato dal suo datore di lavoro sull'incarico o la prestazione da eseguire, con il ragionevole periodo
di preavviso
a) il lavoro si svolga entro ore e giorni di riferimento predeterminati; b) il lavoratore sia affetto da disabilità
a) il lavoro si svolga entro ore e giorni di riferimento predeterminati; b) il lavoratore sia informato dal suo datore di lavoro sull'incarico o la prestazione da eseguire, senza
ragionevole periodo di preavviso
a) il lavoro si svolga entro ore e giorni di riferimento predeterminati; b) il lavoratore sia informato dal suo datore di lavoro sull'incarico o la prestazione da eseguire, con il
ragionevole periodo di preavviso
Lezione 015
01. Il telelavoratore può essere:
le risposte sono tutte
corrette un co.co.co.
un lavoratore autonomo
un lavoratore
subordinato
02. Nel lavoro agile, l'utilizzo di strumentazioni tecnologiche è:
le risposte sono tutte
errate
eventuale
indispensabile
obbligatorio
03. L'accordo relativo alla modalità di lavoro agile è stipulato:
per iscritto ab
substantiam solo
telematicamente
oralmente
per iscritto ai fini della regolarità amministrativa e della prova
04. L'accordo di lavoro agile:
può essere solo a tempo determinato
può essere solo a tempo indeterminato
può essere a tempo determinato o indeterminato
ha la stessa durata del contratto di lavoro
principale “lavoro agile”
05. Il termine identifica:
una tipologia di telelavoro
una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato
una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro autonomo
una fattispecie contrattuale
06. Il lavoro agile
07. Il telelavoro e le differenze con il lavoro agile
Lezione 016
01. Ai contratti di lavoro subordinato sportivo non si applicano le disposizioni:
relative alla sicurezza
riguardanti gli impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo
contenute nello Statuto dei Lavoratori
contenute nel codice civile
Nel pubblico impiego, l’elemento speciale è
02. dall’esigenza
rappresentato: di tutelare gli interessi
dall’esigenza
privati coinvolti di tutelare gli interessi
dall’esigenza
pubblici coinvolti di tutelare
dall’esigenza di tutelare solo
programmi solidaristici
interessi economici
03. Tra i rapporti di tipo speciale, troviamo:
il lavoro a termine
l'apprendistato il
lavoro sportivo
le risposte sono tutte corrrette
04. Tra i rapporti di tipo speciale, troviamo:
non esistono rapporti di lavoro speciale
il lavoro a domicilio
tutti i rapporti di lavoro
il lavoro a tempo indeterminato
05. Dove si inserisce il lavoro domestico?
Presso una casa di cura
Nell'organizzazione familiare
Nella rete
In azienda
06. Il patto di lavoro agile
Lezione 017
01. Il potere direttivo:
caratterizza tutti i rapporti di lavoro
caratterizza il lavoro autonomo
caratterizza il lavoro subordinato
caratterizza le collaborazioni coordinate e continuative
02. La subordinazione attenuata:
è caratterizzata da direttive meno intense e specifiche
si esercita nei confronti dei lavoratori autonomi
non è ammissibile nell'ordinamento italiano
è una forma di lavoro autonomo parasubordinato
03. L'eterodirezione:
è una struttura dirigenziale interna all'impresa
è prerogativa dei dirigenti
consiste nell'esercizio del potere direttivo del datore di lavoro nei confronti del lavoratore
è un potere rivolto verso soggetti esterni all'impresa
04. Il poterere organizzativo nelle collaborazioni organizzate dal committente:
è
è difficilmente distinguibile dal potere direttivo
un potere rivolto verso soggetti esterni all'impresa
non esiste
è un potere simile allo ius variandi
05. II datore del lavore:
non può mai impartire direttive al datore di lavoro
può impartire direttive solo se è previsto dal contratto individuale
può impartire direttive per lo svolgimento della prestazione
può impartire direttive solo ai lavoratori a tempo indeterminato
06. Lo ius variandi
Lezione 018
01. I controlli a distanza devono avvenire:
solo tramite telecamere (sono esclusi altri strumenti)
nel rispetto della norme a tutela della privacy del lavoratore
anche in violazione delle norme in materia di privacy, se si sospetta la commissione di un reato
anche in violazione delle norme in materia di privacy, se si sospetta l'abuso dei permessi sindacali
02. Gli strumenti di lavoro:
sono esclusi dalla necessità di autorizzazione sindacale o amministrativa
sono soggetti solamente a autorizzazione sindacale
non possono mai essere utilizzati con finalità di controllo
sono soggetti solamente a autorizzazione amministrativa
03. L'art. 4 dello Statuto dei lavoratori regola:
gli accertamenti sanitari
le visiste personali di controllo
i controlli a distanza
le rappresentanze sindacali
04. Il potere di controllo:
non riguarda le imprese con meno di 50 dipendenti
è sovrapponibile al potere direttivo
è distinto dal potere direttivo
caratterizza le collaborazioni coordinate e continuative
05. Le principali norme che regolano il potere di controllo sono contenute:
nella Costituzione
nello Statuto dei Lavoratori
nel d.lgs. n. 81 del 2008
nei regolamenti ministeriali
06. Il potere di controllo del datore di lavoro
Lezione 019
01. L'immediatezza della contestazione si ha:
quando la contestazione avviene nello stesso giorno dell'illecito disciplinare
quando la contestazione è preceduta da un richiiamo verbale
quando la contestazione avviene in un tempo congruo dalla conoscenza dell'illecito disciplinare
quando la contestazione avviene entro dieci giorni dall'illecito disciplinare
02. Nella pubblica amministrazione:
non può essere irrogata la multa
l'esercizio del potere disciplinare è talvolta obbligatorio
non può essere irrogato il licenziamento disciplina
non esiste il potere disciplinare
03. L'art. 2106 c.c. prevede, in relazione al potere disciplinare:
nessuna delle risposte il
principio di eguaglianza
il rispetto della privacy
il principio di proporzionalità
04. Sono sanzioni disciplinari:
la sospensione e il rimprovero
nessuna delle risposte
la multa, la sospensione, il rimprovero scritto
la multa, la sospensione cautelare, la sospensione non cautelare
05. Il procedimento disciplinare si applica:
solo alle sanzioni conservative
alle sanzioni conservative e al liceziamento disciplinare
solo al licenziamento per giustificato motivo oggettivo
solo al licenziamento disciplinare
06. Il potere disciplinare del datore di lavoro
07. Il procedimento disciplinare
Lezione 020
01. Le categorie legali dei prestatori di lavoro sono:
sono previste della contrattazione collettiva
quadri, impiegati, operai
dir