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II PARTE:

RISPOSTE APERTE – FUORI PANIERE – DOMANDE POSSIBILI e FREQUENTI

Cap. 5

L'art. 41 della Costituzione :“ L’iniziativa economica è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale

o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. La legge determina i programmi e i

controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini

sociali”.

La nozione di mercato : per mercato può intendersi 1)Il luogo fisico nel quale si verificano normalmente gli

scambi; 2)Il luogo virtuale ove vengono posti in essere gli scambi in riferimento ad un dato settore

merceologico. il mercato è luogo “artificiale” nel senso: che presuppone la norma giuridica e che crea e

conforma i sistemi di funzionamento dell’economia di mercato.

Le caratteristiche del mercato : Caratteristiche proprie di un’economia di mercato sono la libertà di scelta e la

libertà di azione del privato. Attraverso il negozio giuridico si riconosce una forte rilevanza giuridica al

consenso manifestato dalle parti che porta alla conclusione di un accordo e alla conseguente tutela

riconosciuta dall’ordinamento.

L'art. 45 della Costituzione: l’articolo disciplina la cooperazione intesa come attività economica senza fini di

speculazione privata. Ciò significa che il risultato economico di una cooperativa deve essere la soddisfazione di

un bisogno economico attraverso un risparmio di spesa o una maggiore retribuzione

La creazione di un ordinamento sovranazionale: essendo l’Italia uno Stato membro dell’U.E.,ha perseguito

l’obiettivo della creazione di un mercato comune fra gli Stati membri attraverso i Trattati comunitari che

hanno introdotto una disciplina antimonopolistica al fine di evitare concorrenza fra gli Stati membri e

attraverso le direttive comunitarie .

Gli artt. 43, 46 e 47 della Costituzione: l’art.43 si occupa della collettivizzazione delle imprese , ovvero del

trasferimento della proprietà e della gestione di un’azienda a una collettività o ad un ente pubblico. La

proprietà può essere trasferita allo Stato , a una Regione o a un Comune, a un ente pubblico o ad una

comunità di lavoratori: Il trasferimento di proprietà è soggetto al rispetto di 3 condizioni : deve avere un fine

di utilità generale, carattere di preminente interesse generale, un indennizzo per i trasferimenti che

avvengono mediante espropriazione.. L’art. 46 promuove la collaborazione tra imprenditori e lavoratori . La

partecipazione dei lavoratori è limitata agli aspetti garantiti dai contratti collettivi nazionali che conferiscono

alle organizzazioni sindacali i diritti di informazione e consultazione sui problemi delle singole imprese e sulle

prospettive economiche dei settori per i quali vengono firmati i contratti. L’art. 47 afferma il principio della

tutela del risparmio: il suo aspetto più importante è quello della difesa del valore della moneta in quanto

rappresenta uno dei fattori di equilibrio economico. Lo Stato non può esercitare direttamente l’attività

creditizia ma esercita funzioni di controllo per evitare ai risparmiatori gli effetti negativi derivanti da una

gestione scriteriata del credito da parte di banche o società finanziarie.

Diritto commerciale e principi costituzionali: Il quadro politico istituzionale italiano è cambiato con l’entrata in

vigore della Costituzione italiana nel 1948. Vengono sanciti i principi sulla libertà di iniziativa economica

privata con il limite dell’utilità sociale riguardanti sia all’attività economica privata sia all’attività pubblica;

vengono promosse le imprese cooperative a carattere di mutualità e senza fini di speculazione individuale e

quelle operanti nel settore dell’artigianato; Vengono stabilite disposizioni riguardanti l’intervento pubblico ai

fini di utilità generale, viene tutelata la posizione economica e morale dei lavoratori, viene tutelato il

risparmio privato e l’investimento lOM oAR cP SD| 9679654

La fattispecie impresa : Il codice del commercio del 1882 riportava una definizione che ricomprendeva ogni

forma di impresa. Con l’introduzione del codice civile del 1942, è prevista la nozione id imprenditore , cioè

colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello

scambio di beni o di servizi.

L'art. 5 del Codice di Commercio: forniva una definizione di commercianti che escludeva gli esercenti attività

artigiane e gli agricoltori. Con il codice civile del 1942 viene riconosciuta a tali figure il carattere di

imprenditorialità essendo entrambe assoggettate allo statuto generale dell’imprenditore. Vengono

individuate diverse categorie di imprenditori quali il tipo di attività esercitata , le dimensioni dell’impresa, la

natura del soggetto che esercita quella determinata attività ( impresa esercitata in modo individuale e

impresa esercitata in forma societaria).

Il requisito della professionalità ai fini della configurazione dell'attività d'impresa: il legislatore definisce

imprenditore come colui che esercita professionalmente un’attività economica . La professionalità

dell’imprenditore è legata alla sua attività economica che deve essere abituale e continuativa . E’ considerato

imprenditore anche colui che esercita l’esercizio di impresa in una stagione

I criteri di distinzione delle categorie d'impresa: il criterio qualitativo che riguarda il tipo di attività esercitata e

che fa distinzione tra l’impresa commerciale da quella agricola; il criterio quantitativo riguarda le dimensioni

dell’impresa individua i piccoli imprenditori e da ultimo il criterio che ci permette di individuare il soggetto che

esercita una determinata attività e ci permette di distinguere tra impresa esercitata in modo individuale e

quella esercitata in forma societaria.

Il riconoscimento del carattere dell'imprenditoralità con il Codice del 1942: Con il codice civile del 1942 viene

riconosciuta a tali figure il carattere di imprenditorialità essendo entrambe assoggettate allo statuto generale

dell’imprenditore. Vengono individuate diverse categorie di imprenditori quali il tipo di attività esercitata , le

dimensioni dell’impresa, la natura del soggetto che esercita quella determinata attività ( impresa esercitata in

modo individuale e impresa esercitata in forma societaria).

Il requisito dell'organizzazione ai fini della configurazione dell'attività d'impresa: quando si parla di

organizzazione ci si riferisce da un alto ad un’organizzazione di persone e quindi alla struttura organizzativa

rappresentata dal personale dipendente, da un altro lato ci si riferisce ad un’organizzazione materiale, cioè

quella costituita da impianti, macchinari , capannoni industriali ecc.. Si individua imprenditore proprio colui

che organizza i mezzi di produzione (capitale e lavoro). Per essere imprenditore non è necessario che vi sia

un’organizzazione di persone poiché è imprenditore anche colui che esercita l’attività direttamente con il

proprio lavoro e utilizzando beni strumentali (piccolo imprenditore)

L'impresa nel Codice di Commercio

Nel Codice del commercio del 1882, infatti, non vi era una definizione che inglobasse ogni forma di impresa e

forniva una definizione di commercianti che escludeva coloro che avevano attività artigiane e gli agricoltori .

Fu necessario , quindi, fornire una nozione unitaria di imprenditore volta a ricomprendere ogni forma di

impresa e, con il Codice Civile del 1942 viene riconosciuta a queste attività il carattere di imprenditorialità.

Lo statuto generale dell'impresa:Il Codice Civile del 1942 prevede oggi una disciplina uniforme, applicabile ad

ogni categoria di impresa . Le disposizioni a cui fare riferimento sono quelle che costituiscono lo statuto

generale dell’imprenditore in tema di segni distintivi d’azienda, consorzi e concorrenza tra imprese.

lOM oAR cP SD| 9679654

Il requisito dell'economicità ai fini della configurazione dell'attività d'impresa.Quando si dice che l’attività

deve essere svolta secondo criteri di economicità, si vuole affermare che l’attività può qualificarsi come

imprenditoriale se è svolta almeno a coprire con i ricavi i costi produttivi : non è essenziale lo scopo di profitto

,ma è essenziale che vi sia l’intento di realizzare almeno un pareggio di bilancio : non possono considerarsi

imprese quelle attività che non si propongono la copertura dei costi produttivi, cioè attività di semplice

erogazione

Cap. 6

11. Le categorie di imprese RIVEDERE Cap.7

L'impresa illecita: Fra i requisiti dell’attività individuati dall’art. 2082 c.c. non si specifica che l’attività svolta

dall’imprenditore debba essere lecita. Un’attività è considerata illecita quando viola una o più norme

imperative, è contraria all’ordine pubblico, è contraria al buon costume, è immorale. Per stabilire se possiamo

considerare un’attività illecita attività d’impresa , ci dobbiamo rifare al principio per cui da attività illecita non

possono sorgere benefici: ciò comporta che chi svolge attività illecita sarà sottoposto a tutti gli obblighi

previsti per l’imprenditore commerciale (quindi è esposto a fallimento ) ma non riceverà i benefici derivanti

dal suo status

L'impresa per conto proprio: è impresa anche chi produce beni o servizi destinati ad uso e consumo personale

(impresa per conto proprio), ma impresa in mero senso giuridico e non rientra nella qualifica dell’attività

imprenditoriale prevista dall’art. 2082c.c. Esempi di impresa per conto proprio sono la coltivazione del fondo

finalizzata al soddisfacimento del bisogno dell’agricoltore e della sua famiglia, oppure la costruzione di

appartamenti non destinati alla rivendita

Cap. 8

11. L'impresa e le professioni intellettuali : l’art. 2238 comma 1 c.c. ha inteso escludere dal novero delle

attività qualificabili come impresa, le professioni intellettuali. Il professionista intellettuale che si limita a

svolgere la propria attività non diventa mai un imprenditore. Le disposizioni in tema di impresa si applicano

alle professioni intellettuali solo se l’esercizio della professione costituisce elemento di un’attività organizzata

in forma di impresa ( ad es. il medico che gestisce la clinica privata nella quale opera )

Cap.9

Le attività agricole per

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
472 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher JonnyCampus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Amal Abu Awwad.