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27. DISIDRATAZIONE E I TESSUTI FACCIALI
1. Il tessuto fasciale è un termine usato per indicare delle strutture connettivali che possono avere caratteristiche molto diverse tra di loro.
2. La componente cellulare del tessuto fasciale è composta da fibroblasti, cellule adipose, mastocellule, macrofagi, plasmacellule e leucociti.
3. La funzione della componente non fibrosa è sostenere e dare struttura al tessuto.
4. L'acqua ha precise funzioni fisiologiche per la fascia, come fungere da vettore per messaggeri biochimici e dei segnali intracellulari.
5. La disidratazione cronica della fascia determina un diradamento della sostanza fondamentale e un avvicinamento delle fibre collagene.
6. La disidratazione cronica della fascia porta alla formazione di ponti crociati tra le fibre collagene, che ostacolano il normale movimento.
7. La fascia sottoposta ad un allungamento isometrico porta alla fuoriuscita di acqua dal tessuto.
8. Alla fine dello stretch, se la tensione non è stata
molto intensa e non si sono verificate micro-lesioni: Le fibre si rilassano e dopo alcuni minuti ritornano allo stato di partenza. La disidratazione della fascia porta a: Formazione di adesioni e riduzione del trofismo tissutale. La valutazione dello stato di idratazione del soggetto: È importante prima di un'attività fisica. IPOSODIEMIA ED ESERCIZIO FISICO 1. L'iponatriemia può essere determinata da: Perdita di sodio. 2. Uno tra i fattori predisponenti l'iposodiemia è: Un eccessivo introito di fluidi ipotonici durante l'evento sportivo. 3. I casi gravi di iposodiemia associati all'attività fisica (EAH) sono: Quelli con associata encefalopatia. 4. Più del 10% degli atleti presenta iponatremia con livelli di Na+: < 135 mEq/L. 5. I soggetti di sesso femminile hanno un rischio più elevato di incorrere in iponatremia: A causa dell'inibizione ormonale della Na+/K+ ATPasi. 6. L'osmolalità del plasma: Riflette in misura diretta quella.intracellulare7. L'iponatremia può essere causata anche dall'eccessiva ritenzione di liquidi: a causa di un eccesso di vasopressina. 8. Può essere causa di iposodiemia: la quantità di liquidi prodotti dal metabolismo cellulare dei lipidi. 9. L'aumento di citochine infiammatorie nel corso di un esercizio fisico: stimolerebbe in modo diretto il rilascio di ADH. 10. L'iposodiemia associata all'attività fisica (EAH) si può prevenire: con programmi educativi per gli allenatori e gli atleti in merito a pratiche di idratazione sane, alla corretta integrazione di sodio e al riconoscimento e trattamento del disordine. 29. TESSUTO OSSEO E COMPOSIZIONE CORPOREA 1. Il tessuto osseo è: un tessuto connettivo specializzato. 2. Le fibre collagene del tessuto osseo: hanno molti più legami crociati tra le singole catene di tropocollagene. 3. La componente organica del tessuto osseo: è costituita dalla porzione cellulare e dalla matrice.- extracellulare4.I processi fisiologici di rimodellamento osseo: Sono utili alla regolazione dell'omeostasi del calcio
- 5.I processi osteoporotici sono dovuti: Alla perdita eccessiva e alla riduzione totale della densità ossea
- 6.Per mantenere una buona densità ossea è necessario: Controllare sempre la calcemia e la Vit. D
- 7.La metodica non invasiva utile allo studio della densità ossea e delle componenti della massa magra e della massa grassa è: La DEXA total body
- 8.Gli sport di potenza: Sono più utili degli sport di resistenza per aumentare la massa ossea
- 9.Gli arti inferiori di un corridore di corsa campestre: Hanno una consistenza ossea maggiore rispetto alle estremità meno utilizzate
- 10. L'aumento di calcio nell'osso dipende da: L'entità della forza applicata e la frequenza di applicazione
- 30. SALUTE DEL MICROBIOTA INTESTINALE E PERFORMANCE SPORTIVA
- 1.Il microbiota intestinale di un uomo sano può contenere sino a:
- La concentrazione di batteri nell'intestino tenue rispetto a quella del colon è: Minore
- La metagenomica è: L'analisi diretta del DNA totale estratto da un campione ambientale
- Le specie batteriche che risiedono nel tratto gastrointestinale umano sono per la maggior parte composte da: Firmicutes e Bacteroidetes
- Il rapporto di Firmicutes e Bacteroidetes: E' influenzato dall'esercizio fisico
- L'idoneità cardiorespiratoria di uno sportivo: Si ottiene valutando la quantità di esercizio fisico appropriata a salvaguardare il sistema cardiovascolare e respiratorio
- Uno dei risultati dello studio è: I maschi hanno un VO2max significativamente superiore rispetto alle donne
- Il rapporto F/B: E' risultato complessivamente correlato a VO2max in maniera positiva e statisticamente significativa in tutto il gruppo
- VO2max rappresentava: Circa il 22% della varianza nella relativa composizione del microbiota intestinale
- Gli ormoni possono avere azione: Endocrina, paracrina e autocrina
- L'azione ormonale ha una specificità che è determinata da: Dalla presenza dello specifico recettore sulla cellula bersaglio
- Un recettore non è più sensibile all'azione dell'ormone quando: Si verifica una diminuzione del numero di recettori sulla cellula bersaglio
- La maggior parte degli ormoni si produce in risposta all'attivazione dell'asse: Ipotalamo-ipofisi-ghiandola
- Le tropine sono un gruppo di ormoni: Che inducono la sintesi di altri ormoni
- La melatonina è chiamata l'ormone del sonno perché: Mantiene e ristabilisce il corretto equilibrio tra il sonno e la veglia
- La melatonina è importante nel corretto funzionamento: Del sistema immunitario
- L'ormone somatotropo: E' un ormone che
- esercita i suoi effetti su quasi tutti i tessuti dell'organismo promuovendone la sintesi proteica.
- La secrezione di GH è indotta da: Attività fisica intensa.
- La concentrazione nel plasma di GH: Varia con l'età.
- SISTEMA ENDOCRINO E CENNI DI FISIOLOGIA DELLAFORZA MUSCOLARE
- Le ghiandole surrenali sono ghiandole: Endocrine.
- Il precursore di tutti gli ormoni delle ghiandole surrenali è: Il colesterolo.
- La secrezione del cortisolo è regolata da: Asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene.
- L'immagazzinamento di glucosio in glicogeno: Avviene per azione del cortisolo.
- La stimolazione da parte del cortisolo della conversione delle proteine in glucosio: Se protratta a lungo, potrebbe provocare la riduzione della massa muscolare.
- Quando si verifica un'ipoglicemia causata da una iperstimolazione dell'insulina: Si può osservare un aumento della produzione di cortisolo.
- Una muscolatura ipertrofica si ha grazie: All'aumento.
della produzione di testosterone
8.Gli ormoni testicolari hanno: Un effetto anabolizzante
9.In atleti con massima forma fisica: La secrezione degli ormoni steroidei diminuisce
10. L'acetilcarnitina: Modula la produzione di cortisolo
33. EFFETTI DELL'INSULINA SULLA COMPOSIZIONECORPOREA
1.Gli ormoni più importanti secreti dal pancreas sono: Insulina e glucagone
2.L'insulina è prodotta: Dalle cellule endocrine di tipo β di ciascuna isola di Langerhans
3.L'insulina ha una secrezione controllata: Dalla concentrazione di glucosio nel plasma
4.La risposta delle cellule β al glucosio si può ridurre a causa: Di un digiuno prolungato
5.Uno degli organi bersaglio dell'insulina è il fegato, dove: Favorisce la glicogenosintesi
6.L' iperinsulinismo: Si manifesta quando l'insulina è presente nel sangue in concentrazioni maggiori rispetto al normale
7.L'insulina agisce sul metabolismo dei glucidi: Promuovendo i processi
checomportano ad una diminuzione di glucosio nel sangue e inibibendo quelliche portano ad una sua immissione
Nel muscolo in attività, il reclutamento nella membrana dei trasportatori di glucosio: E' promossa dalla contrazione muscolare
L'insulina agisce sul metabolismo lipidico: Accrescendo i depositi di grassineutro, soprattutto nelle cellule del tessuto adiposo e negli adipociti
L'insulina agisce sul metabolismo proteico: Facilitando l'ingresso degliamminoacidi nella cellula
BASI BIOCHIMICHE DEGLI EFFETTI DELL'ESERCIZIO FISICO
1. La prevenzione e la cura del diabete e delle complicanze croniche di questapatologia può avvenire grazie alla pratica: Dell'attività fisica in generale
2. Praticare una sana e regolare attività fisica può: Aumentare la riserva funzionalecardiopolmonare
3. Il diabete di tipo 2: Determina un assorbimento anomalo del glucosio
4. Le fibre muscolari, per ricavare energia, utilizzano
direttamente: La molecola energetica ATP5. Le fibre muscolari: Sono di due tipi
6. Durante un esercizio fisico acuto: Si può osservare l'attivazione di una risposta infiammatoria
7. Il massimo utilizzo degli acidi grassi: Avviene durante esercizio di intensità moderata
8. La riduzione della glicemia durante l'esercizio fisico può dipendere: all'intensità dell'esercizio
9. I soggetti con diabete di tipo 2 grazie all'allenamento svolto in maniera cronica: Acquisisce una maggiore capacità di ossidare gli acidi grassi
10. I soggetti con diabete di tipo 1 e che seguono terapia con insulina: Durante lo sforzo fisico possono incorrere nell'effetto ipoglicemizzante
35. DIABETE E GLI EFFETTI CRONICI DELL'ESERCIZIO FISICO
1. La pratica di un qualsiasi sport tra i soggetti diabetici è benefica: Quando è regolare
2. L'allenamento aerobico: Porta ad un aumento della massa mitocondriale
3. Il fattore chiave nei cambiamentiindotti dall'attività fisica è: PGC-1. PGC-1 interviene nell'aumento della capillarizzazione dei muscoli: A causa dell'aumentato fabbisogno di ossigeno. L'attività fisica incrementa l'espressione: Dei geni che codificano per i trasportatori di glucosio. GLUT-4: È un trasportatore di glucosio dipendente dall'azione dell'insulina. Il training di forza: Induce l'ipertrofia muscolare. Il fattore chiave dei meccanismi molecolari del training di forza è: MTOR. Il massimo consumo di ossigeno: È molto evidente dopo esercizi fisici aerobici rispetto a quelli di forza. L'effetto benefico sul metabolismo lipidico è: Indotto sia da un allenamento aerobico che da uno di forza. PRATICA SPORTIVA COME STRUMENTO TERAPEUTICO DIABETE DI TIPO 2. L'allenamento aerobico in p