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Si utilizza uno strumento con FRF di ampiezza K da 0 a 60 Hz e ampiezza 0 oltre i 60 Hz
Si utilizza uno strumento con FRF di ampiezza K da 0 a 50 Hz e ampiezza 0 oltre i 50 Hz
Si utilizza uno strumento con FRF di ampiezza K da 0 a 500 Hz e ampiezza 0 oltre i 500 Hz
09. Un'onda triangolare può essere rappresentata come:
Somma di sinusoidi alle frequenze multiple della frequenza fondamentale
Somma di sinusoidi alle frequenze multiple pari della frequenza fondamentale
Somma di sinusoidi alle frequenze multiple dispari della frequenza fondamentale
Somma di sinusoidi alle prime 100 frequenze multiple della frequenza fondamentale
10. Rappresentare graficamente un segnale sinusoidale nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza riportandone ampiezza e fase
© 2016 - 2022 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/05/2022 12:53:25 - 13/58
Lezione 007
01. Nel calcolo della trasformata di Fourier mediante FFT (Fast Fourier Transform) si utilizza un numero di campioni:
il più elevato possibile
maggiore di 1000
inferiore a 1000
pari a una potenza di 2
02. Dato un segnale stato acquisito con una frequenza di campionamento fs, se sono stati registrati N campioni, la risoluzione in frequenza è:
1/fs
N/fs
fs*N
fs/N
03. Dato un segnale stato acquisito con una frequenza di campionamento fs, se sono stati registrati N campioni, il tempo di acquisizione è:
fs*N
1/fs
fs/N
N/fs
04. Dato un segnale stato acquisito con una frequenza di campionamento fs, se sono stati registrati N campioni, il tempo di campionamento è:
fs*N
fs/N
1/fs
N/fs
05. La risoluzione in frequenza è data:
Dal prodotto tra frequenza di campionamento e numero di campioni acquisiti
Dal prodotto tra il tempo di campionamento e il numero di campioni acquisiti
Dal rapporto tra numero di campioni acquisiti e frequenza di campionamento
Dal rapporto tra frequenza di campionamento e numero di campioni acquisiti
06. Se si campiona un segnale di frequenza 660 Hz con frequenza di campionamento di 80 Hz si leggerà:
Un segnale alla frequenza di 90 Hz
Un segnale alla frequenza di 660 Hz
Un segnale alla frequenza di 50 Hz
Un segnale alla frequenza di 20 Hz
07. Secondo il Teorema di Shannon, la frequenza di campionamento di deve essere:
Uguale alla frequenza di Nyquist
Minore del doppio della frequenza massima del segnale
Uguale al doppio della frequenza massima del segnale
Maggiore del doppio della frequenza massima del segnale
08. Descrivere il fenomeno del campionamento del segnale, il teorema del campionamento e il problema dell'aliasing che si genera se il teorema non viene
rispettato
09. Descrivere la differenza tra Digital Fourier Transform e Fast Fourier Transform
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Lezione 008
01. Gli errori sistematici:
possono essere eliminati ripetendo la taratura dello strumento
possono essere eliminati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere quantificati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere eliminati ripetendo l'esperimento
02. L'indice di inaccuratezza, o bias, di una misura è:
il rapporto tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore atteso
la deviazione standard della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura
la differenza tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore atteso
la differenza tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore vero della misura
03. Gli errori grossolani:
possono essere eliminati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere eliminati ripetendo l'esperimento
possono essere quantificati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere eliminati ripetendo la taratura dello strumento
04. Gli errori accidentali:
possono essere eliminati ripetendo la taratura dello strumento
possono essere quantificati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere eliminati mediante la taratura e rappresentati dall'incertezza calcolata durante l'operazione di taratura
possono essere eliminati ripetendo l'esperimento
05. L'indice di imprecisione di una misura è:
il rapporto tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore atteso
la deviazione standard della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura
la differenza tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore atteso
la differenza tra il valor medio della distribuzione di letture effettuate per realizzare la misura e il valore vero della misura
06. Gli errori grossolani:
sono dovuti a non corretta taratura o a difetti costruttivi degli strumenti
sono dovuti a imperizia e distrazioni dell'operatore (letture errate, uso improprio di strumenti, errori di elaborazione)
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
sono dovuti a mancata conoscenza dello strumento
07. In una distribuzione normale o gaussiana la probabilità che la lettura cada tra il valor medio ± 2*deviazione standard è del:
0.95
0.997
0.68
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08. L'accuratezza è:
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore vero
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore atteso
l'indicazione numerica dell'approssimazione di un insieme ripetuto di misure della stessa quantità al valor medio dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valor RMS dell'insieme delle misure
09. L'accuratezza è:
Grado di approssimazione della quantità misurata al valore atteso
Indicazione numerica dell'approssimazione di un insieme ripetuto di misure della stessa quantità al valor medio dell'insieme delle misure
La deviazione standard della distribuzione delle letture ottenute con uno strumento di misura
Grado di concordanza tra i risultati di misurazione dello stesso misurando quando le singole misurazioni sono condotte cambiando alcune condizioni (strumento di misura,
luogo, il tempo e il metodo di misura o l'osservatore)
10. Gli errori accidentali:
sono dovuti a mancata conoscenza dello strumento
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
sono dovuti a imperizia e distrazioni dell'operatore (letture errate, uso improprio di strumenti, errori di elaborazione)
sono dovuti a non corretta taratura o a difetti costruttivi degli strumenti
11. L'incertezza estesa è:
L'incertezza di tipo B
L'incertezza tipo moltiplicata per il fattore di copertura
La deviazione standard della distribuzione delle letture ottenute con uno strumento di misura
L'incertezza di tipo A
12. La deviazione standard della media di una distribuzione è uguale:
Alla deviazione standard della distribuzione
Alla deviazione standard della distribuzione moltiplicata per il fattore di copertura
Alla deviazione standard della distribuzione diviso il numero di elementi della distribuzione
Alla deviazione standard della distribuzione diviso la radice quadrata del numero di elementi della distribuzione
13. Una distribuzione di misure è precisa o ripetibile se:
La deviazione standard della distribuzione è limitata
Il valor medio della distribuzione è vicino al valore atteso
Il valor medio della distribuzione è vicino al valore vero della grandezza da misurare
La deviazione standard della distribuzione è grande
14. Gli errori sistematici:
sono dovuti a non corretta taratura o a difetti costruttivi degli strumenti
sono dovuti a imperizia e distrazioni dell'operatore (letture errate, uso improprio di strumenti, errori di elaborazione)
sono dovuti a mancata conoscenza dello strumento
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
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15. Gli errori accidentali:
si ripetono in maniera stocastica ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
permangono anche quando sono stati eliminati gli errori grossolani e quelli sistematici
si ripetono con lo stesso segno e ampiezza ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
16. Gli errori sistematici:
si ripetono in maniera stocastica ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
si ripetono con lo stesso segno e ampiezza ripetendo la misura con la stessa strumentazione in condizioni ambientali e operative immutate
sono dovuti a imprevedibili fluttuazioni delle condizioni operative, strumentali e ambientali
permangono anche quando sono stati eliminati gli errori grossolani
17. La precisione è:
l'indicazione numerica dell'approssimazione di un insieme ripetuto di misure della stessa quantità al valor medio dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore vero
il grado di approssimazione della quantità misurata al valor RMS dell'insieme delle misure
il grado di approssimazione della quantità misurata al valore atteso
18. Descrivere la procedura per la stima dell'incertezza di tipo A mediante misure ripetute e dell'incertezza estesa