Funzione di ripartizione e valore atteso di una variabile aleatoria
Naturalmente, p = 1. Si chiama funzione di ripartizione di una variabile aleatoria la funzione ≤F (x) = P (X ≤ x), mentre indichiamo con E[X] = ∑ x p il valore atteso (o la media) di X, e con σ^2 = ∑ (x - p)^2 la varianza di X. Esempio: ripetendo due volte il lancio di una moneta onesta, otteniamo un esperimento statistico con 4 risultati possibili ed equiprobabili {(T,Ω = T ), (T, C), (C, T ), (C, C)}. Ad esso possiamo associare la variabile aleatoria "numero di teste ottenute in 2 lanci" che associa rispettivamente i valori 0,1,2 ai 3 eventi {T,(T, T ), C} = (T, C)∪(C, T ), (C, C) che costituiscono una partizione finita di Ω. La sua distribuzione di probabilità è rappresentata dalla tabella: numero di teste in 2 lanci | probabilità 0 | 1/4 1 | 1/2 2 | 1/4 E si ha E[X] = 1/2 e σ^2 = 1/4. Esempio: lanciando 2 volte un dado onesto, si ottiene un esperimento statistico con 36 risultati possibili.Possiamo associare la variabile aleatoria "somma dei risultati ottenuti" che associa rispettivamente i numeri 2, 3, 4, . . . 12 a 11 eventi che costituiscono una partizione dell'insieme dei risultati possibili, secondo il seguente schema:
eventi x | pk | k | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
(1, 1) | 2 | 1/36 | |||||
(1, 2) | (2, 1) | 3 | 2/36 | ||||
(1, 3) | (2, 2) | (3, 1) | 4 | 3/36 | |||
(1, 4) | (2, 3) | (3, 2) | (4, 1) | 5 | 4/36 | ||
(1, 5) | (2, 4) | (3, 3) | (4, 2) | (5, 1) | 6 | 5/36 | |
(1, 6) | (2, 5) | (3, 4) | (4, 3) | (5, 2) | (6, 1) | 7 | 6/36 |
(2, 6) | (3, 5) | (4, 4) | (5, 3) | (6, 2) | 8 | 5/36 | |
(3, 6) | (4, 5) | (5, 4) | (6, 3) | 9 | 4/36 | ||
(4, 6) | (5, 5) | (6, 4) | 10 | 3/36 | |||
(5, 6) | (6, 5) | 11 | 2/36 | ||||
(6, 6) | 12 | 1/36 |
per la quale si ha EX = 72/102 = 2/2
Alcune importanti variabili aleatorie discrete
2.1 Variabile aleatoria bernoulliana
Dato un evento A, l'insieme Ω dei risultati possibili può essere sempre partizionato come Ω = A ∪ A'
Denominando convenzionalmente l'evento A come "successo", e il suo complemento come "fallimento", e indicando con p la probabilità di osservare un successo, una variabile aleatoria X si chiama bernoulliana se associa il valore 1 all'evento A e 0 al suo complemento. La sua distribuzione può essere rappresentata dall'equazione x(1-x)-(1-p)P(X=x) = pEX^2 ed ha valore atteso = p e varianza σ = p(1-p).
2. Variabile aleatoria binomiale
Supponiamo di aver partizionato l'insieme Ω di un esperimento statistico in un successo e un fallimento. Supponiamo di ripetere n volte tale esperimento in modo che eventi relativi a prove differenti siano indipendenti. Si chiama binomiale la variabile aleatoria X che registra il numero x dei successi in n prove indipendenti. La sua distribuzione di probabilità può essere rappresentata dalla seguente equazione " #n x n-x-P(X=x) = p(1-p)^x
Naturalmente, quando
n = 1, la binomiale è una bernoulliana. Il valore atteso di una binomiale è dato da E[X] = np mentre la sua varianza è pari a σ^2 = np(1-p).
3. Variabile aleatoria ipergeometrica
Supponiamo di aver a che fare con un'urna che contiene N palline di cui B bianche, ed N-B rosse. Se estraiamo con ripetizione un campione di n palline dall'urna, le estrazioni sono indipendenti e la probabilità che il campione ne contenga k si calcola facilmente mediante la distribuzione binomiale:
P(X = k) = (n choose k) * (N-B choose n-k) / (N choose n)
Ma se le palline vengono estratte senza ripetizione allora il loro numero X è una variabile aleatoria ipergeometrica con distribuzione:
P(X = k) = (B choose k) * ((N-B) choose (n-k)) / (N choose n)
Tuttavia, quanto più la frazione di B e il suo valore atteso è dato da E[B] = n/N assume un valore molto piccolo, tanto più le probabilità ipergeometriche possono essere approssimate da probabilità binomiali:
P(X = k) ≈ (n choose k) * (p^k) * ((1-p)^(n-k))
#"" # "−BB N k n−kBn Bk n−k$ % −∼P (X = k) = 1 .N N Nkn3
Variabili aleatorie con supporto infinito nu-merabile3.1 Variabile aleatoria geometrica
Supponiamo di aver partizionato l’insieme Ω di un esperimento statistico inun successo e un fallimento. Supponiamo di ripetere n volte tale esperimentoin modo che eventi relativi a prove differenti siano indipendenti. Si chiamageometrica la variabile aleatoria X che registra il numero di prove indipen-denti x necessario per avere un successo. La sua distribuzione di probabilitàpuò essere rappresentata dalla seguente equazionex−1−P (X = x) = p(1 p)EXIl valore atteso di una geometrica è dato da = 1/p, mentre la sua varianza2 2−è pari a σ = (1 p)/p .X3.2 Variabile aleatoria di PoissonSe il numero n delle prove bernoulliane è molto alto e la probabilità di unsuccesso p è cosı̀ piccola che ∼np λallora la probabilità binomiale di avere k successi
Può essere approssimato nel seguente modo:
“# −λ kn λek n−k− ∼pP (X = k) = (1 p)k k!4”
Questa è un'anteprima a titolo informativo.
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