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Analisi delle spese amministrative e di marketing
Lo stesso procedimento seguito per le spese amministrative è stato utilizzato per le spese di marketing. Il 2020 ha visto una diminuzione del 10,6% rispetto al 2019, diminuzione marcata ma che è prevedibile data la sospensione di alcune campagne pubblicitarie e eventi, oltre che dovuta alla riduzione del budget per i media tradizionali. Si prevede una crescita nel 2021 e 2022, in cui le spese si stimano essere circa €121 mln.
Per la stima delle immobilizzazioni, per valutare l'effetto del covid in maniera più corretta possibile, i valori del 2020 sono stati dedotti dai valori presumibili del 2020 senza effetto del covid.
Riguardo alle immobilizzazioni materiali, la stima di crescita del 2020 è stata tagliata del 30%, come annunciato dalla società stessa, in merito alla riduzione delle aperture dei punti vendita DOS e wholesale previsti nell'anno e alla loro riallocazione/modernizzazione.
immobiliari) sono state calcolate sommando gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per ogni anno del periodo di piano. I flussi di cassa in entrata (ovvero i ricavi) sono stati stimati sulla base delle previsioni di vendita e dei prezzi medi di vendita per ogni anno del periodo di piano. Infine, è stata calcolata la differenza tra i flussi di cassa in entrata e i flussi di cassa in uscita per determinare il flusso di cassa netto per ogni anno del periodo di piano.immobilizzate) sono state trovate utilizzando la formula riportata sull'excel; come si può notare le Capex stimate per l'anno 2020 hanno subito una contrazione (€116,4 mln rispetto ai €120,4 del 2019), per poi tornare a crescere a un ritmo simile al periodo precovid nel 2021 e 2022, prevedibile dato che il gruppo ha rimandato molti progetti al 2021, che andranno ad impattare su tale bilancio. 2.2.6 Voci residuali Conto Economico: piani di performance share, oneri finanziari, aliquota e imposte d'esercizio. Per la stesura del Conto economico previsionale per il periodo di piano, si è realizzata una stima delle suddette voci. La stima del valore dei piani di incentivazione azionaria (ovvero emissione di stock options pagabili ai manager al raggiungimento di determinati obiettivi di EBITDA) è stata effettuata utilizzando il peso medio sui ricavi nel periodo 2016-2019, ed applicato al periodo di piano, essendo impossibile prevederne a priori.L'ammontare esatto. Dato l'esiguo ammontare di oneri (€1.6 mln per interessi passivi da leasing finanziari, debito bancario estinto e pari a 0, non previsti inoltre nuove accensioni di finanziamenti da banche) e proventi finanziari, come per le performance share è stato trovato il peso medio sui ricavi degli ultimi quattro esercizi ed applicato al periodo di piano. È stata applicata un'aliquota del 24% all'utile ante imposte, aliquota normalizzata del gruppo dell'ultimo esercizio, non essendo previste agevolazioni fiscali come quelle degli esercizi 2017 e 2018, dovuti ai patti "Patent Box" stipulati tra il gruppo e l'agenzia delle entrate. Si è così arrivati agli utili netti di gruppo:
- €283 mln nel 2020
- €396,4 mln nel 2021
- €436 mln nel 2022.
122.2.7 Capitale circolante netto (CCN) La stima del CCN per il periodo di piano è stata realizzata effettuando una previsione delle tre seguenti voci:
crediti vs clienti, debiti commerciali e rimanenze, le tre voci utilizzate da Moncler nella formula per determinare il CCN. Per coerenza sono state quindi stimate le suddette voci e utilizzata la stessa formula riscontrabile nel bilancio: ai crediti vs clienti si sommano le rimanenze e sottratti i debiti commerciali. Per ogni dettaglio si rimanda al file excel.
2.2.7.1 Crediti vs clienti
Per la determinazione dei crediti commerciali, si è proceduto come prima cosa a calcolare l'aliquota IVA da applicare alle formule per la determinazione dei valori. Sono stati scelti un campione di stati rappresentativi per ogni area geografica, scegliendo tra questi, quelli in cui il gruppo presenta maggiori volumi di vendita, trovando l'aliquota IVA per ognuno di questi. Si precisa che per il Canada, variando l'aliquota da regione a regione, è stata presa una media nazionale; per gli USA, è stata realizzata una media della "sales tax" vigente in ogni stato federale.
Il peso geografico dei ricavi stimati per l'arco di piano 2020-2022 per ogni area geografica, è stata moltiplicata per l'IVA media della rispettiva area, ottenendo il valore dell'IVA ponderata utilizzata per i calcoli sia dei crediti che dei debiti commerciali. Si è proceduto a rapportare i giorni medi di credito per ciascun anno al valore dei ricavi per il periodo storico 2012-2019. I valori ottenuti mostrano una decrescita costante, che rispecchia la capacità del gruppo di incassare sempre più velocemente i crediti dai propri clienti o allo stesso modo, i giorni di dilatazione concessi ai clienti. Per il 2020 si è stimata una leggera crescita dovuta agli effetti del covid, per poi ipotizzare una diminuzione per gli anni 2021 e 2022, dovuti al ritorno alla normalità.
2.2.7.2 Debiti commerciali
La stima dei debiti commerciali ricalca come procedimento quello seguito per i crediti verso clienti, applicando la stessa IVA. La voce in esame
è generata dagli acquisti, per cui il valore del debito di ciascun anno è rapportato al valore del costo del venduto (stesso periodo storico 2012-2019) corrispondente, mostrando i giorni medi di debito. I risultati ottenuti mostrano che il gruppo negli ultimi esercizi ha un tempo di estinzione del debito simile (circa 215 giorni), che sono aumentati però nel corso negli anni mostrando come il gruppo abbia raggiunto una maggiore potenza contrattuale, ma decrescente in peso rispetto ai costi. Si è ipotizzato come quanto visto per i crediti, una crescita per il 2020 dovuta al covid, per tornare negli anni successivi di piano a una decrescita.
132.2.7.3 Rimanenze di magazzino
Come per i debiti e i crediti, anche per le rimanenze è stata utilizzata la stessa aliquota IVA. Le rimanenze di magazzino costituiscono la merce acquistata ma non venduta durante l’anno; maggiore è tale valore rapportato ai costi, maggiore è l’inefficienza della
società nellagestione delle scorte e nella vendita. Dall'analisi dello storico è possibile riscontrare che lerimanenze aumentino in valore assoluto, dovuto all'aumento notevole dei volumi diproduzione negli anni; sono invece stabili se rapportate ai costi, mostrando come il grupposia stato efficiente nella gestione del magazzino nonostante i volumi di vendita sianonotevolmente aumentati. Anche se il gruppo ha provveduto a limitare il rischio magazzino,si è ipotizzato un aumento del peso delle rimanenze sui costi in ragione della merce rimastainvenduta per effetto delle chiusure dovute al covid nel 2020, per i successivi anni si èipotizzato un ritorno ai precedenti valori basati sullo storico. 2.2.8 Posizione finanziaria netta (PFN) La previsione della PFN del gruppo, si è basata sulla stima: dei debiti finanziari netti edell'importo della cassa e disponibilità liquide, le voci utilizzate dal gruppo che per coerenzaecontinuità sono state stimate per il periodo di piano. Si è studiato come prima cosa l'andamento storico della PFN e delle sue componenti, in costante aumento anno dopo anno. Per la situazione dovuta al covid, si è ipotizzato un aumento dei debiti finanziari netti (crescita percentuale decrescente durante gli anni di piano) e un aumento meno contenuto delle disponibilità liquide; i debiti sono stati poi rapportati al valore dell'Equity, mostrando come il rapporto D/E sia rimasto nell'arco del periodo di piano leggermente in diminuzione rispetto ai valori storici degli ultimi esercizi (0,07 nel 2020 e 2021, 0,06 nel 2022). Si è stimato quindi che la struttura di capitale raggiunta dalla società sia in linea con i loro piani, mostrando una buona approssimazione dei risultati ottenuti. La PFN ottenuta mostra una crescita anno per anno durante il piano, dovuto anche al fatto che la società abbia estinto i debiti verso le banche e
Dal fatto che non sono stati annunciati nuove accensioni di finanziamenti a medio lungo termine. Per il dettaglio dei valori si rimanda all'excel.
2.2.9 Patrimonio netto (PN)
Il patrimonio netto è insieme alla PFN, la voce che costituisce le fonti di finanziamento del gruppo. La sua previsione si è basata soprattutto sulle informazioni societarie e ipotizzando una maggiore prudenza negli accantonamenti a riserva per l'effetto covid (aumento del 35% nel 2021 e 22% nel 2022). Come dichiarato dalla società, il capitale sociale è stato aumentato di €400 mila per il 2020 ed è stato ipotizzato costante per il periodo di piano, insieme alla riserva sovrapprezzo azioni (costante negli ultimi esercizi), per difficoltà di previsione. Per l'anno 2020 inoltre sono stati inseriti i €138,7 mln di dividendi che non sono stati distribuiti e portati a nuovo. Sono state inoltre ipotizzate con un valore pari a zero, la riserva IFRS 2 e la
riserva FTA (riserva per riclassificazione IFRS 16), in quantoritenute non più necessarie.
2.2.10 Fondo TFR ed altri fondi
Il fondo TFR ed altri fondi, data la sua difficoltà di previsione, è stato stimato in base al suo peso storico (2014-2019) rispetto ai ricavi. Per l’anno 2020, la ponderazione del TRF è avvenuta coi ricavi previsti senza l’effetto del covid, così da includere quelle che dovevano essere le spese destinate al fondo.
2.2.11 Dividendi
Infine, si è provveduto a stimare una previsione dei dividendi che verranno distribuiti nel periodo di piano. Precisato che lo stacco dei dividendi previsto per il 2020 è stato rimandato come utile a nuovo nel prossimo esercizio per ragioni prudenziali di integrità patrimoniale del gruppo, sulla base dei pagamenti effettuati da Moncler negli esercizi precedenti, si è ipotizzato che il 30% dell’utile negli anni 2021 e 2022, venga distribuito agli azionisti. I DPS