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TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO

AIUTA A RECUPERARE DOPO

AUMENTA LA PERFORMANCE

FA GIOCARE MEGLIO

Tutte le risposte sono errate

3. Rispondi alla seguente domanda

Lo stretching statico avvicina i ponti actomiosinici peggiorando la capacità d'esprimere forza in brevi lassi di tempo

Lo stretching statico allontana i ponti actomiosinici peggiorando la capacità d'esprimere forza in brevi lassi di tempo

Lo stretching statico allontana i ponti actomiosinici migliorando la capacità d'esprimere forza in brevi lassi di tempo

Tutte le risposte sono errate

PANIERE DI TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO - 104/137

Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO

SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Benis Roberto

8. Mi indichi alcuni elementi che portano ad affermare che lo stretching non riduce gli infortuni muscolari nel calcio

In realtà le ricerche e la letteratura riportano dati contrastanti. Lo stretching ha lo scopo di garantire una buona escursione articolare

aumentare la flessibilità ridurre la rigiditàmuscolare e nel warm-up ha un effetto combinato con altri esercizi, ma uno stretching statico e prolungato può incidere in maniera negativa sull’espressione di forza muscolare.

Evidenze ci dicono che un’attività di stretching svolta in maniera regolare può prevenire gli infortuni, mentre se eseguito all’interno del warm-up la letteratura di riporta pochi studi econ risultati contrastanti. Da un lavoro di Castellini su calciatori professionisti del Belgio si evince che avere hamstrings e quadricipiti “rigidi” (poco flessibili) aumenta il rischio diinfortuni muscolari per cui in ottica preventiva dobbiamo lavorare sulla flessibilità musco-tendinea. Ma le evidenze scientifiche che suggeriscono che lo stretching, inserito nel warm-upo nel cool down, possa prevenire gli infortuni non sono chiare o addirittura inefficace nella prevenzione dei traumi muscolari. Esistono chiare

evidenze scientifiche che un riscaldamento specifico e adeguato alla prestazione ha effetti positivi sulla prevenzione degli infortuni muscolari, ma in tal senso lo stretching non viene valutato in maniera isolata dalle altre attività, e dovrebbe essere sufficiente (per intensità, frequenza e durata) per poter incidere sulla diminuzione della rigidità muscolare. PANIERE DI TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO - 105/137 Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE Docente: Benis Roberto Lezione 039 01. Nel dynamic stretching indicativamente quante ripetizioni sono indicate per esercizio? - Meno di 10 - 15-20 - Più di 15 - 10-12 04. Nello stretching statico analitico classicamente si consigliano: - 20-30" di tenuta della posizione - Un insieme di posizioni in "postura" - 2-3' di tenuta della posizione - Meno di 10" PANIERE DI TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO - 106/137 Set Domande: TEORIA E

METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO

SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Benis Roberto

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Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO

SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Benis Roberto

Lezione 04

  1. A quale età Martin identifica la fase sensibile per lo sviluppo di questa capacità? Come e quando allenare la mobilità articolare

    Il 100% della potenzialità di mobilità articolare è raggiunto intorno ai 36 mesi di vita.

    • Intorno ai 12/14 anni la mobilità articolare decresce sino all'80%.
    • La fase sensibile secondo Martin, è così suddivisibile: per i maschi dagli 8 agli 11/12 anni, per le femmine dagli 8 ai 12/13 anni.

    In queste fasi la risposta dell'organismo è superiore rispetto ad esercitazioni effettuate prima o dopo questi periodi.

  2. Cosa è il weight bearing lunges test: breve spiegazione e...

indicazioni di utilizzo Il test più semplice che si può svolgere in catena cinetica chiusa misura esclusivamente il range di movimento in flessione dorsale. In letteratura internazionale questo test viene indicato come Weight-bearing Lunge Test ovvero un affondo anteriore dell'arto sotto carico. Questo metodo di valutazione è comunemente accettato dalla letteratura come un test facile e veloce da svolgere ma soprattutto affidabile e ripetibile. ESECUZIONE: L'atleta si posiziona con il piede in appoggio al suolo di fronte ad un muro e da questa posizione piega il ginocchio portandolo in avanti fino a cercare di toccare con la rotula il muro antistante. Il tallone non deve assolutamente essere sollevato e si deve evitare di compensare la mancanza di mobilità della caviglia attraverso una pronazione del complesso del piede. Si eseguono diversi tentativi dello stesso test allontanando gradualmente il piede dal muro e ricercando un affondo anteriore sempre.equilibrio3. o Quali sono i principali metodi di rigenerazione?Massaggio e stretchingRiposo attivo e passivoTutte le risposte sono corretteSolo il riposo attivo4. o Cosa si intende per riposo attivo?Attività fisica leggeraAttività fisica intensaTutte le risposte sono errateAttività fisica moderata5. o Cosa si intende per riposo passivo?Assenza totale di attività fisicaAssenza di attività fisica intensaTutte le risposte sono corretteAssenza di attività fisica moderata

equilibrioLa rigenerazione è il ristabilimento di uno stato psicofisico di equilibrio3. Le donne praticanti sport di squadra hanno una elevata frequenza di infortuni al ginocchio di tipo:

  1. Capsulo-legamentosa
  2. Miofasciale
  3. Tendinea
  4. Muscolare

4. Le donne hanno una percentuale di infortuni capsulo-legamentosa al ginocchio:

  1. Maggiore delgi uomini
  2. La ricerca non ha stabililito una casistica chiara
  3. Uguale agli uomini
  4. Minore delgi uomini

5. Le donne hanno un tasso di infortuni maggiore degli uomini:

  • No
  • Dipende dalle zone interessate e dal tipo di infortuni
  • Si nelle lesioni muscolari
  • Si

PANIERE DI TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO - 109/137Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTOSCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVEDocente: Benis Roberto

08. Periodizzare perché:

  • Impossibile allenare contemporaneamente tutti i fattori della prestazione, per la necessità di garantire costantemente rapporto ottimale tra carico e recupero
  • Bisogna periodizzare solo nello sport top

Non è necessario periodizzare. Impossibile allenare contemporaneamente tutti i fattori della prestazione, per la necessità di garantire costantemente rapporto ottimale tra carico e recupero e per seguire l'andamento a fasi della "forma sportiva" affinché coincida con il periodo competitivo.

Nei diversi tempi di riegenerazione delle diverse reazioni all'affaticamento secondo Geiger 1992) l'alterazione elettrolitica e il deficit di acqua:

  • 3 ore
  • Circa 72 ore
  • 2 giorni
  • 6 ore

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Set Domande: TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO

SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Benis Roberto

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SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Benis Roberto

27. Defaticamento rigenerazione: elenchi alcune attività che si possono proporre e spieghi

Alcune attività che si possono proporre sono: Esercizi attivi a bassa intensità: corsa, bici, nuoto. Allungamento muscolare attivo e passivo: posture, scarico colonna vertebrale. Terapia manuale-fisioterapia. Terapia fisica: balneoterapia, termoterapia (caldo/freddo), elettroterapia. Alimentazione e idratazione.

28. Parli delle le tendenze metodologiche dell'allenamento degli ultimi anni. Il volume di lavoro non è più aumentato, anzi si sta riducendo. Cresce invece il parametro intensità (potenza, velocità), in rapporto alle caratteristiche peculiari della competizione. - Legare vengono considerate e utilizzate come allenamento specifico (il massimo stimolo specifico). - Il recupero è determinante per potersi allenare a breve ad alta intensità. - L'allenamento tecnico-tattico ha riacquisito un'importanza primaria, insieme alla maggiore utilizzazione delle esercitazioni speciali anche nella preparazione fisica.

31.

Quali sono i fattori determinanti l'allenamento e la performance?

Il raggiungimento di una capacità di prestazione sportiva ottimale si raggiunge attraverso cicli di lavoro di breve, media e lunga durata. I programmi di lavoro si possono paragonare a una matrioska dove obiettivi, metodi e contenuti dei cicli di maggiori dimensioni contengono e determinano i cicli più piccoli fino ad arrivare alla singola preparazione dell'unità di allenamento. La necessità di dividere l'allenamento in cicli permette di assicurare un ulteriore controllo sul nostro procedimento di allenamento, tenendo monitorato e assicurando un rapporto ottimale tra carico e recupero nel nostro programma.

I fattori determinanti l'allenamento e la performance includono:

  • Abilità motorie
  • Tattica
  • Emozioni
  • Carattere
  • Ambientali
  • Fisiologici
  • Psicologici

Parli del recupero: definizione, spiegazione, mezzi.

Il recupero è il periodo di scarico in cui gli stimoli allenanti vengono trasformati in adattamenti fisiologici.

Cioè il momento in cui si verifica il fenomeno della supercompensazione. Si tratta di un processo di reazioni fisiologiche all'allenamento o ad un periodo allenante, che porta al raggiungimento di un potenziale fisico superiore a quello di partenza. Prevede aspetti: Fisologici e psicologici.

I MEZZI SONO:

  • Il sonno
  • Aspetti nutrizionali
  • Interventi psicologici
  • Idratazione e supplementazione
  • Massaggio e idroterapia o mezzi fisici

Un atleta che non riesce a recuperare completamente ha un rischio di infortunio maggiore, inoltre il sistema immunitario rischia di abbattersi e deprimersi (break down) con il conseguente rischio di incorrere nel fenomeno dell'overtraining.

Obiettivi del recupero:

  • Reintegrare le scorte di glicogeno, ATP e PCr
  • Pulire il corpo dalle scorie: ioni H+, lattato, fosfato inorganico, NH4, radicali liberi
  • Riportare la temperatura corporea ai livelli normali
  • Riparare e prevenire i danni muscolari indotti dalle azioni muscolari
  • Reintegrare e bilanciare gli elettroliti (sodio,...

potassio, acqua, ecc&h

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
137 pagine
13 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gherezzino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia dell'allenamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Benis Roberto.