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Variabili discrete
Sono quelle che hanno variazioni discontinue, che possono assumere solo
alcuni valori compresi tra due punteggi definiti (es. genere, nazionalità, colore
degli occhi)
Variabili continue
Sono quelle che hanno variazioni continue, che possono assumere qualsiasi
valore di una serie numerica compresa tra due punteggi (es. altezza, peso, età)
Chi definisce le variabili
Le variabili sono definite dal ricercatore in base alle categorie che egli ritiene
più utile misurare per lo scopo della ricerca.
Livelli di misurazione di una variabile
Le variabili sono misurabili a livelli diversi, ossia tramite scale di misura più o
meno precise:
Nominale: valori arbitrari, pure etichette (es. maschi, femmine)
- Ordinale: le variazioni sono ordinate, ma non è possibile determinare
- l’entità della distanza tra due valori (es. primo, secondo, terzo
classificato)
A intervallo: le variazioni sono ordinate e le differenze tra i valori hanno
- un significato reale, ma lo “zero” è convenzionale (es. temperatura)
A rapporto: differenze e rapporti tra i valori hanno un significato reale e lo
- “zero” assoluto indica assenza di attributo (es. età di una persona)
Livello di misura della variabile
Il ricercatore può decidere di misurare una variabile a diversi livelli (diversi
gradi di precisione) a seconda degli scopi della ricerca.
Variabili indipendenti VI e dipendenti VD
Variabile indipendente (VI): ciò che vogliamo osservare, descrivere o spiegare
in una certa ricerca
Variabile dipendente (VD): la variabile che può assumere valori diversi in
funzione delle variazioni di VI
Il ricercatore può assumere qualunque variabile come VI o VD a seconda degli
scopi e delle ipotesi di una ricerca.
Esempio con più variabili
Ricerca sull’affaticamento da lavoro: si ipotizza che all’aumentare
dell’affaticamento della persona aumentino i tempi di reazione.
VI = affaticamento = ore di lavoro
VD = tempi di reazione = tempo impiegato per eseguire un certo esercizio in
cui servono riflessi pronti
Esempio VI assunta come VD
Un esempio di variabile classicamente definita come indipendente è la
professione esercitata da una persona.
Si potrebbe però anche considerarla come VD, ipotizzando che la professione
che una persona sceglie sia influenzata da un qualche fattore di personalità
(es. estroversione).
Domande VI o VD sull'uso di Internet
La scelta di come considerare le variabili (VI o VD) dipende dallo scopo della
ricerca. Nel caso in esame quindi l’uso di internet può essere visto in due modi:
La modalità di utilizzo di internet (VI) influenza l’atteggiamento delle
1) persone verso la politica (VD)
L’interesse per la politica (VI) influenza la modalità di utilizzo di internet
2) (VD)
Esercitazione 6
Formato aperto e chiuso
Tema: abitudini e opinioni sull’attività fisica
Domande aperte:
Con che frequenza pratica attività fisica?
1) Quali sport pratica in modo costante?
2) In che modo pensa che l’attività fisica influisca sul suo livello di stress?
3)
Domande chiuse:
Quante giorni alla settimana pratica attività fisica? (mai, 1, 2-3, 4-5, tutti i
1) giorni)
Quali dei seguenti sport pratica almeno 1 volta a settimana?
2) (calcio,tennis,nuoto….)
Come varia il suo livello di stress dopo aver fatto attività fisica? (resta
3) invariato, diminuisce di poco, diminuisce molto, aumenta di poco,
aumenta molto)
Tipi domande chiuse
Domande a risposta multipla: l’intervistato può scegliere una o più delle
- alternative di risposta
Es. Quali delle seguenti marche di prodotti di elettronica ha acquistato
negli ultimi 3 anni? (sony, samsung, siemens, hp, panasonic…)
Domande a scelta forzata: l’intervistato può scegliere una sola delle
- alternative di risposta, le quali sono mutualmente escludentisi
Es. Come si definisce politicamente? (sinistra, centro sinistra, centro,
centro destra, destra)
Formato a lista
Quali aspetti la preoccupano maggiormente in relazione al lavoro?
Scelga i 3 aspetti per lei più importanti mettendo sul quadratino il numero di
importanza, tenendo conto che 1 = la più importante, 3 = la meno importante.
Essere messo in cassa integrazione
Subire una riduzione di stipendio
Subire un ridimensionamento del proprio ruolo
Essere licenziato
Non trovare un lavoro
Non trovare un lavoro abbastanza remunerativo
Formato preferibile
Mi sembra preferibile la c) che indica in modo preciso quello che si vuole
1) sapere dall’intervistato. Con la a) si lascia troppa libertà al soggetto che
non sa fino a che grado di dettaglio rispondere, mentre la b) è ambigua,
perché la risposta “SI” potrebbe voler dire che si conosce una lingua
oppure anche più di una.
Mi sembra preferibile la b) perché specifica più chiaramente il dato
2) richiesto.
Uso di Internet: formato
In generale nei questionari online è preferibile porre domande chiuse per avere
un tasso più alto di risposta e una maggiore standardizzazione delle risposte.
Da dove ti colleghi? (domanda a Rm)
- 1)da casa 2)dal lavoro 3)in mobilità 4)da internet point
Quante volte (giorni) alla settimana ti colleghi e navighi in internet?
- (domanda a Sf)
1)mai 2)1 giorno 3)2-3 giorni 4)4-5 giorni 5)tutti i giorni o quasi
Quando ti colleghi, per quanto tempo mediamente rimani collegato e
- navighi in internet? (domanda a Sf)
1)meno di mezzora 2)da mezzora a 1 ora 3)1-3 ore 4)più di 3 ore
Domanda sulla politica: una o più risposte
Consentirei una sola risposta in quanto si vuole sapere come ci si informa
“principalmente”, quindi qual è il mezzo tramite cui ci si informa di più fra
quelli elencati.
Domanda in due formati diversi
Formato aperto: Quale aspetto la attrae maggiormente nella scelta di una meta
turistica?
Formato chiuso (a scelta forzata):
Quale fra i seguenti aspetti la attrae maggiormente nella scelta di una meta
turistica?
Cultura e bellezze artistiche
- La possibilità di fare attività sportive
- Bellezze paesaggistiche e natura
- Luoghi di svago e animazione
- Enogastronomia
- Mare e relax
-
Nel formato aperto l’intervistato risponde con parole proprie, mentre nel
formato chiuso sceglie tra alternative di risposta prefissate.
I 2 formati vengono utilizzati per scopi diversi. La domanda aperta presume che
il soggetto sia sufficientemente motivato a rispondere e in grado di
verbalizzare adeguatamente, inoltre è più vulnerabile ad interpretazioni
soggettive e richiede un notevole sforzo di memoria nel recupero delle
informazioni. Il formato chiuso è meno impegnativo per il soggetto dal punto di
vista cognitivo, ma più soggetto a effetti distorcenti.
Il formato aperto è più opportuno per misurare la salienza soggettiva di un
oggetto e per capire come il soggetto categorizza gli oggetti. Il formato chiuso
è più appropriato invece per valutare l’importanza di problemi che possiamo
già assumere siano pertinenti e salienti per l’intervistato. In genere il formato
aperto viene usato per ricerche pilota, mentre il formato chiuso per indagini
relative a temi già ampiamente studiati.
Domanda con più risposte
Una domanda a Rm si formula quando riguarda oggetti (comportamenti,
intenzioni, emozioni..) che non si escludono a vicenda. Gli oggetti elencati nella
lista di risposte devono essere: omogenei, esaustivi e avere lo stesso livello di
inclusività.
Adeguatezza domande
Non mi sembrano domande molto adeguate per tre motivi:
Sono piuttosto generiche e poco sostanziali (sembrano 2 frasi fatte)
- Il modo in cui sono formulate è suggestivo (casomai bisognerebbe
- presentare almeno 2 prospettive diverse)
Se proprio si vogliono formulare in questo modo, allora si dovrebbe
- almeno prevedere una scala di 5 valori (da “molto disaccordo” a “molto
accordo”) e non solo due opzioni
Esercitazione 7
Tipo di domanda e utilizzo
La prima è una domanda a scelta forzata, con risposta a scala di giudizio:
1) si utilizza per capire il grado di favorevolezza, concordanza, soddisfazione
dell’intervistato verso un certo oggetto.
La seconda è un tipo di domanda aperta. Può essere utilizzato per una
2) ricerca pilota, in cui si voglia capire quali valutazioni (concetti) siano
davvero salienti (importanti) per gli intervistati. Per ottenere delle
risposte adeguate i soggetti devono essere sufficientemente motivati,
capaci di verbalizzare e avere abbastanza tempo a disposizione.
La terza è una domanda multipla a scelta forzata con risposte a scala di
3) atteggiamento: in pratica è una domanda riferita a più oggetti, per
ciascuno dei quali il soggetto esprime la sua valutazione. In questo caso
si vuole capire quanto forte è il senso di appartenenza del soggetto alla
sua nazione, tramite la valutazione del suo atteggiamento verso vari
aspetti.
Ad esempio si potrebbero indicare i seguenti:
Le bellezze artistiche
- La classe politica
- La gastronomia
- Le bellezze paesaggistiche
- Anche questa è un tipo di domanda multipla a scelta forzata, ma qui la
4) scala di atteggiamento è fatta da una serie di affermazioni distinte
riferite allo stesso oggetto, considerandone di volta in volta un aspetto
specifico: si vuole conoscere il grado di favorevolezza del soggetto verso
tutte le affermazioni.
Ad es. l’oggetto X potrebbe essere “la birra” e le affermazioni seguenti:
La birra mi piace
- La birra artigianale è più buona di quella industriale
- La birra industriale è meno salutare di quella artigianale
- La birra alla spina è più buona di quella in bottiglia
- Domanda a scelta forzata con tre alternative di risposta a valutazione
5) graduata. Una domanda sul proprio reddito è in genere percepita come
piuttosto intrusiva dal soggetto: in questo caso non viene chiesta per
ottenere un dato oggettivo, piuttosto per conoscere la percezione
soggettiva del proprio reddito.
Domanda a scelta forzata. Può essere utilizzata ad es. nei sondaggi
6) pre-elettorali.
Queste sono domande di tipo socio-demografico: posso essere utili per
7) avere un profilo del soggetto intervistato, ma vengono anche spesso
utilizzate come “domande filtro” e sono utili per discriminare tra gli
intervistati rispetto a qualche caratteristica saliente per gli scopi di
ricerca. In pratica la risposta determina quale dovrà essere la domanda
successiva da porre.
Domande sociodemografiche