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CAP 5 DOMANDE E CATEGORIE DI RISPOSTA: EFFETTI CONTESTUALI

In questo capitolo vedremo le principali caratteristiche distorcenti del compito, soffermandoci in

particolare sugli effetti dovuti all’ordine in cui una domanda appare nel questionario rispetto ad

altre, all’ordine in cui presentiamo le categorie di risposta analizzando infine gli effetti dovuti ad

altre caratteristiche del compito quali la gamma delle categorie di risposta

Queste caratteristiche vanno valutate insieme alle seguenti:

- oggetto e tipo di domanda (si ritiene che le risposte date a domande che riguardano dati soggettivi

siano più suscettibili di distorsione delle risposte a domande inerenti dati fattuali, oggettivi).

- fraseggio delle domande (che può essere di difficile comprensione, ambiguo, suggestivo o

pilotante, socialmente o emotivamente carico).

- ordine numerico delle domande e delle categorie di risposta e modalità di somministrazione (si

possono ottenere risposte molto diverse a seconda che la domanda sia l’unica, o la prima, relativa a

un certo argomento, o sia invece preceduta da altre domande).

contesto più ampio della domanda (si considera all’interno

- di quale tipo di ricerca la domanda è

posta, in quale specifico setting avviene la raccolta dei dati, su quali tipi di argomenti vertono le

altre domande poste dall’intervistato).

L’ordine delle domande e la sua interazione con le altre variabili

1. sono gli effetti di distorsione dovuti all’ordine delle domande, una

Question order effects

caratteristica delle ricerche sociali poiché quasi mai al soggetto viene posta un’unica domanda.

Una distinzione tradizionale è tra gli effetti di sequenza, chiamati a volte di posizione e meccanici e

gli effetti contestuali di significato. Ambedue i tipi rientrano nella categoria di effetti contestuali di

risposta, cioè qualunque effetto dovuto al compito, all’intervistato e all’intervistatore.

Si hanno effetti di significato quando le risposte ad una domanda D sono influenzate dal contenuto

di 1 o più domande precedenti P e dalle risposte ad esse. L’effetto distorcente è dovuto ala fatto che

il significato di una o più domande P si sovrappone o si traspone al significato/contenuto di D, o

effetti d’ordine

comunque lo influenza. Gli effetti di significato comprendono anche gli

tipicamente definiti come effetti di ridondanza, effetti di coerenza e di salienza.

Effetti di sequenza: hanno a che fare con la posizione che una domanda ha nel questionario nel suo

complesso piuttosto che con la relazione tra specifiche domande. La posizione è importante. È

cruciale se D si trova a metà o alla fine del questionario di un certo modulo di domande piuttosto

che all’inizio. Quando D segue varie altre domande sullo stesso argomento o oggetto è possibile che

i soggetti man mano modifichino i criteri (di pertinenza, di importanza) usati per rispondere con un

cambiamento del quadro di riferimento adottato (shift in frame of reference). Quando la modalità

prevede l’intervento di un intervistatore, la posizione può essere associata a effetti dovuti al

rapporto che si instaura tra intervistato e intervistatore; la qualità del rapporto può accrescere

nell’intervistato la disponibilità a fornire risposte complete e/o sincere. La posizione è connessa a

effetti dovuti a variabili quali il possibile affaticamento degli i intervistati, l’apprendimento del

compito da svolgere.

Contrasto e assimilazione

Effetto di contrasto (backfire o contrast effect) consiste nel fatto che la risposta data a un domanda

D è in direzione opposta alla risposta data a una domanda precedente P in misura maggiore di

quanto si verificherebbe normalmente.

è l’effetto opposto, la domanda D

Effetto di assimilazione è nella stessa direzione della risposta data

a P in misura maggiore di quanto altrimenti si verificherebbe. (es se il soggetto si dichiara molto

felice del suo matrimonio è probabile che il grado di soddisfazione che assegna successivamente

alla sua vita in generale sia maggiore di quanto avverrebbe se rispondesse alla sola domanda sulla

vita in generale. effetti d’ordine si ha una correlazione positiva per l’assimilazione e negativa per il

Quando vi sono

contrasto.

Secondo le concezioni più recenti gli effetti di contrasto e assimilazione son imputabili al processo

psicologico che interviene nel comprendere una domanda e nel rispondere ad essa,e più in

particolar e a processi di esclusione o di inclusione di certe informazioni attive tra quelle di cui il

soggetto tiene conto nel rispondere a una certa domanda. Costituiscono informazioni attive quelle

informazioni (relative a credenze, comportamenti) che sono divenute più accessibili di altre, più

facilmente recuperabili in memoria dato il contesto in cui appartiene la domanda e date le altre

caratteristiche della domanda.

Nel rispondere e interpretare le domande il soggetto si attiene anche al Principio di cooperazione e

alle sue norme, il che implica che egli valuti in base a tali norme il significato delle informazioni i n

entrata, la rilevanza delle informazioni accessibili, la necessità di recuperare ulteriori informazioni

in memoria. In definitiva i processi di memoria interagiscono con regole e principi di natura sociale

nel definire quali informazioni vengono ricercate e usate per compitare la risposta a una domanda

e/o per formularla verbalmente nel questionario o nel’intervista.

Variabili che influiscono sugli effetti di assimilazione e contrasto e su altri effetti di significato delle

domande

Riassumiamo le principali variabili che influiscono sugli effetti d’ordine e quali ne sono le cause:

generali (G) o specifiche (S) rispetto all’oggetto indagato.

- natura delle domande:

effetto parte-intero: se D1 e D2 sono relative a uno stesso oggetto, ma diverse lungo

questa dimensione in quanto D1 é una domanda G e D2 è una domanda S, le risposte a G

subiscono un effetto di assimilazione o contrasto con le risposte a S. Al contrario le domande S

non sono di norma influenzate dalle G: i giudizi di tipo g sono complessi e quindi vulnerabili a

effetti di contesto. le valutazioni g infatti vengono formulate nel momento in cui il soggetto

risponde. Diverse ricerche hanno dimostrato che i giudizi g degli individui sulla propria vita

sono spesso discrepanti con le condizioni di vita oggettivamente rivelate (es la gente povera a

volte si giudica più felice di quella ricca).

effetto parte-parte: le coppie di domande sono caratterizzate dallo stesso grado di

effetti d’ordine, l’espressione indica che

specificità e possono ugualmente essere soggette a

nessuna delle due domande include o riassume l’altra. La direzione dell’effetto varia in funzione

di altre caratteristiche del compito quali il contenuto specifico delle domande, la modalità di

somministrazione se per esempio il contenuto fa sì che venga attivata la norma della reciprocità

si riscontrano effetti di assimilazione.

per la risposta a D2, dell’informazione resa accessibile da D1: si hanno

- grado di salienza

effetti di ordine, contrasto o assimilazione a seconda della somiglianza, dissomiglianza tra

gli oggetti giudicati, se l’informazione attivata da D1 è saliente per il giudizio D2, ma non

quando l’informazione accessibile appartiene a un ambito categoriale diverso.

l’informazione attivata da una o più precedenti

- ampiezza della categoria giudicata:

domande può riguardare una categoria ampia (es. le donne, la classe politica) oppure più

delimitata. Se D1 attiva informazioni attinenti ad una categoria ampia è probabile che esse

siano rilevanti per la risposta a D2 e che vengano incluse nelle informazioni considerate nel

rispondervi.

- consapevolezza che alcune informazioni sono divenute più accessibili. Se vi è

consapevolezza è probabile che l’informazione attivata da D1 venga esclusa dalle

considerate nel rispondere a D2 o che l’individuo adotti strtegie correttive di

informazioni

risposta.

l’umore del momento. Nella misura in cui i giudizi che l’intervistatore deve esprimere sono

- volatili e vulnerabili essi possono essere influenzati da variazioni personologiche

temporanee, quali uno stato emotivo triste o viceversa felice come ben mostra l’armonia

letteratura sugli effetti che l’umore ha sui comportamenti e i giudizi degli individui. In che

modo l’umore influenza i giudizi? Esistono due tipi di ipotesi:

a) l’umore aumenta l’accessibilità in memoria delle informazioni congruenti con esso

8es. un individuo felice richiama in memoria informazioni positive sulla propria vita).

b) l’impatto dell’umore è diretto: nel momento in cui deve formulare un giudizio, il

soggetto si rifà al proprio umore momentaneo quale indice diagnostico generale

- expertise del soggetto circa un certo dominio, più o meno specifico e ampio. È probabile che

rispetto a un inesperto l’esperto codifiche le informazioni relative a quel dominio (Aids,

automobili), sia in grado di ricordare più informazioni, se deve emettere un giudizio lo farà con

minor sforzo cognitivo e più velocemente.

- contesto comunicativo della domanda: se le domande sono presentate in modo che

l’intervistato le interpreti come riferite a oggetti distinti, separati, è probabile che non vi

siano effetti di ordine perché le domande verranno interpretate come non sovrapponentisi in

quanto caratterizzate dallo stesso livello di specificità

- natura, ampiezza e posizione del buffer (sono quelle domande di argomento diverso che

intercorrono tra una o più domande S e una domanda G, contribuiscono a determinare se si

verificano o meno effetti d’ordine).

- numero di domande S che precedono la domanda critica. Se una domanda di tipo D, anche

qualora essa sia di tipo G, è preceduta da varie domande di tipo S relative ad argomenti affini,

è possibile che l’ordine delle domande non induca effetti distorcenti dato che le informazioni

attive sono più d’una. Tuttavia si possono verificare effetti contestuali se le informazioni

attivate dalle domande S contribuiscono a definire il giudizio g successivo

- direzione del confronto tra eventi temporalmente distinti. I giudizi possono evidenziare

effetti di questo o quel tipo (assimilazione o contrasto) a seconda che sia il presente ad essere

confrontato con il passato (o il futuro) o viceversa che sia il passato (o il futuro) a essere

confrontato con il presente. effetti d’ordine varia

- modalità di somministrazione. La probabilità che si verificheranno

anche in funzione della modalità di somministrazione, in quanto essa determina se le

informazioni in entrata sono s

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A.A. 2015-2016
30 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher studentessaM33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'intervista e del questionario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Zammuner Vanda Lucia.