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TOSSINA

Tossina è la più tossica fra quelle di membrana. È espressa in forma monomerica e si lega alla membrana delle cellule più sensibili. Le subunità poi formano un polimero per formare anelli con un poro centrale attraverso il quale esce il contenuto cellulare.

Le cellule sensibili hanno un recettore specifico per la tossina che permette alla tossina di legarsi anche a basse concentrazioni, causando la formazione di piccoli pori che fanno passare i cationi monovalenti.

Alle concentrazioni più alte, la tossina reagisce in modo non specifico con i lipidi di membrana, formando grossi pori che fanno passare cationi bivalenti e piccole molecole. Comunque, è in dubbio se questo meccanismo sia attinente anche in condizioni fisiologiche normali.

Nell'uomo, piastrine e monociti sono particolarmente sensibili alla tossina. Hanno un'elevata affinità ai siti che permettono alla tossina di legarsi.

aconcentrazioni fisiologiche. Segue una serie complessa di reazioni secondarie,18che provocano il rilascio di ecosanoidi e citochine fino alla produzione dimediatori infiammatori. Questi eventi portano a sintomi di setticemia cheStaphylococcus aureusemerogno durante infezioni severe causate da .

Il significato della tossina è quello di essere un notevole fattore diαStaphylococcus aureusvirulenza dello . Questo è sostenuto da studi con latossina purificata in animali ed in coltura di organo su.

Tossina βLa tossina è una sfingomielina che danneggia le membrane ricche di questoblipide. La prova classica per tossina è lisi degli eritrociti di pecora. La maggiorβparte degli Stafilococchi isolati nell’uomo non esprimono questa tossina.

Tossina δQuesta tossina è un piccolo peptide prodotto da più ceppi delloStaphylococcus aureus Staphylococcus epidermidis. È prodotto anche da . Ilruolo di questa tossina

Nella malattia è tuttora ignoto. Tossina leucocidina eγ. La tossina ed le leucocidine sono due componenti proteiche tossiche cheγ danneggiano le membrane delle cellule sensibili. Le proteine sono espresse separatamente ma danneggiano le membrane quando sono insieme. Non c'è evidenza che loro formano polimeri prima di inserirsi nelle membrane. Il locus della tossina esprime tre proteine. γ 19 Le componenti B e C formano una leucotossina a bassa attività di emolitica, mentre le componenti A e B sono emolitiche e debolmente leucotossiche. La classica leucocidina (PV) si distingue dalla leucotossina espressa dal locus della tossina Ha un'elevata leucotossicità e in contrasto con la tossina non èγ emolitica. Solamente una piccola frazione degli Stafilococchi isolati esprime la leucocidina PV, mentre il 90% di quelli isolati da lesioni dermonecrotiche severe, esprimono questa tossina. Questo suggerisce che la leucocidina PV

siaun importante fattore in necrosi nelle infezioni cutanee. La leucocidina provoca dermonecrosi quando viene inoculata sotto la cute deiconigli. Inoltre a basse concentrazioni provoca danni alle membrane, perché latossina innesca il rilascio di mediatori infiammatori dai neutrofili umani,portandoli alla degranulazione. Questo potrebbe incidere per l'istologia di infezioni di dermonecrosi (vasodilatazione, infiltrazione e necrosi centrale).

STAPHYLOCOCCUS

INTOSSICAZIONE DA Staphylococcus aureus

L'intossicazione provocata dallo è la più diffusa tra le intossicazioni alimentari dei nostri tempi. Alcuni suoi ceppi, durante la crescita sono capaci di produrre negli alimenti delle tossine, responsabili di una gastroenterite, conseguenza di cibi contaminati. Le condizioni ideali della produzione della enterotossina, non sempre coincidono con quelle della crescita, influenzata da temperatura, attività dell'acqua, concentrazione salina, potenziale

ossidoriduttivo e pH dell'alimento. La principale caratteristica dellatossina è di essere termostabile, pertento i normali trattamenti di cottura nonsono in grado di inattivarla. Attualmente si conoscono 5 diverse enterotossine.Sono proteine semplici e diverse tra loro che possiedono una certa capacità di reazione incrociata. Le tossine sono espresse a livello cromosomico, ma peralcune di loro recenti studi fanno pensare che l'origine sia plasmidica. I sintomisi manifestano dopo l'ingestione del cibo contaminato, generalmente tra le 2 ele 6 ore e sono rappresentate da nausea, cefalea, forti e frequenti doloriaddominali e diarrea, la febbre è rara. La quantità di tossina necessaria perdeterminare l'intossicazione è uguale a quella prodotta da un numero di celluleStaphylococcus aureusdi di 1000 UFC / Kg di prodotto. Le preparazioni piùcomunemente implicate sono quelle piuttosto complesse molto manipolate, aelevato.

contenuto proteico e non propriamente sottoposte a refrigerazione dopocottura. La contaminazione dei cibi può avvenire prima o dopo la cottura; il periodo più pericoloso per la produzione di tossina è quello che intercorre fra la cottura e il momento della distribuzione.

TERAPIA

ANTIBIOGRAMMA API

L'antibiogramma è una prova di sensibilità di un microrganismo verso numerosi agenti antimicrobici. Questa operazione, indispensabile ai fini della terapia, si può svolgere seguendo due metodi: uno manuale e uno automatizzato.

Quando si esegue il metodo manuale si usano gallerie in PVC accompagnate da un terreno di coltura in fiale. Il procedimento consiste nel preparare una sospensione batterica e misurarne la torbidità al densitometro. Poi si trasferisce un volume definito di sospensione in una fiala di terreno e si omogeneizza. Nella tappa successiva si inoculano le soluzioni nelle cupole della galleria con questo terreno. Poi si effettua la

Lettura automatica. Per svolgere l'antibiogramma bisogna mettere insieme nelle cupole dell'ATB gli antibiotici e i batteri per effettuare un test di crescita batterica. La forma è tronco conica ed è studiata per evitare la sedimentazione dei batteri, creare un rapporto superficie volume favorevole a un buon equilibrio con l'atmosfera di incubazione e realizzare una grande superficie di contatto terreno parete. Alcune cupole non contengono l'antibiotico e servono come controllo di crescita e per l'eventuale inserimento di antibiotici aggiuntivi. L'antibiotico è inserito durante la fabbricazione delle gallerie e si trova sul fondo di ogni cupola in forma disidratata. Il test di crescita consiste nell'incubare la galleria in condizioni di temperatura, di atmosfera e di umidità appropriate per permettere la crescita del germe saggiato. Il risultato di questo test è ottenuto con una lettura al punto di torbidità finale.

(POSITIVO). Questa lettura avviene a occhio nudo e in modo automatico: il valore delladensità ottica misurato dal lettore è confrontato con una soglia definita. Questa lettura deve essere eseguita obbligatoriamente dal lettore che calcolal'indice di crescita e lo confronta poi a dei valori in memoria per dare una risposta di sensibile o resistente. Nell'ATB classico sono generalmente saggiate 2 concentrazioni che permettono di classificare il germe in una delle 3 seguenti categorie:

  • sensibile quando il germe è inibito dalle due concentrazioni
  • intermedio quando il germe è inibito dalla concentrazione più alta ma non da quella più bassa
  • resistente quando il germe non è inibito da alcuna concentrazione

Queste concentrazioni sono chiamate concentrazioni critiche. Il brodo contenente la colonia batterica è testata su una galleria di trentadue pozzetti e in ogni pozzetto viene testata la resistenza del batterio.

All'antibiotico.

ANTIBIOGRAMMA VITEK

Il metodo automatizzato è più semplice. Si parte preparando delle soluzioni in Staphyilococcus aureus cui vengono inserite le colonie dello . La quantità viene misurata al densitometro e deve trovarsi nella zona rossa.

Poi si prende una card per ogni provetta contenente la soluzione da analizzare, e la si collega alla soluzione in modo da far passare il liquido all'interno della card. Questo è possibile perché si usa un apparecchio che crea il vuoto e il sistema soluzione-card funziona come una pompa aspirante.

Infine le cards vengono inserite in un secondo apparecchio nel quale vengono misurate le resistenze agli antibiotici. Il risultato finale è l'elenco di tutti gli antibiotici usati con la quantità di batterio presente nel pozzetto.

Gli antibiotici testati sono: ampicillina, betalattamasi, cefalotina, ciorofloxacina, clindamicina, eritromicina, fosfomicina, acido fusidico, gentamicina, nitrofurantoina,

, , , , e . <24RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI>Staphylococcus aureusI ceppi ospedalieri di sono resistenti a molti. Infatti sono state descritte resistenze a tutti gli antibiotici tranne e . Il termine MRSA si riferisce alla resistenza contro la e la maggior parte dei ceppi meticillina-resistenti hanno resistenze. La resistenza alla vancomicina viene espressa dai plasmidi ed è stata negli enterococchi. In laboratorio la resistenza è stata trasferita daenterococchi allo e può accadere anche in natura.Fin dall'inizio dell'era antibiotica questo batterio ha risposto all'introduzione di medicinali acquisendo rapidamente resistenza attraverso una varietà di genetici, incluso l'acquisizione di plasmidi extracromosomici e tramite e mutazioni di geni.cromosomici.PROSPETTIVE FUTURE Staphylococcus aureus

Fin dall'uso della penicillina, lo ha dimostrato di avere una grande capacità di adattamento. Ha sviluppato resistenza contro molti antibiotici in breve tempo dalla loro introduzione. Ancora oggi alcuni ceppi sono resistenti agli antibiotici convenzionali. Può essere preoccupante pensare che non ci siano nuovi antibiotici in arrivo. Ma alcune recenti scoperte hanno apportato modifiche agli antibiotici già esistenti.

La strategia originale usata dall'industria farmaceutica per trovare medicine antimicrobiche era trovare prodotti naturali e sintetici ad attività antibiotica. Il meccanismo per raggiungere l'obiettivo era l'investigazione.

Sono stati adottati nuovi approcci per trovare una nuova g

Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
28 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gjorgjo1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Manicardi Giuliano.