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DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE
Il sistema di conduzione specializzato a svolgere le funzioni di pacemaker e di trasmissione dell'impulso contrattile è definito miocardio specifico, ed è costituito dalle cellule nodali, cellule di transizione e cellule di Purkinje.
I segnali elettrici hanno origine e viaggiano lungo il sistema di conduzione nell'ordine seguente:
- Il nodo senoatriale costituisce il pacemaker che inizia ogni battito cardiaco e determina il ritmo cardiaco. Il nodo SA è localizzato nell'atrio di destra. I segnali dal nodo SA si diffondono attraverso gli atri. L'impulso viaggia da miocardiocita a miocardiocita propagandosi in entrambi gli atri.
- Il nodo atrioventricolare (AV) agisce come cancello elettrico che si interpone nella via ai ventricoli. Tutti i segnali elettrici che vanno verso i ventricoli devono passare attraverso il nodo AV, perché lo scheletro fibroso agisce come un
Un isolatore elettrico è utilizzato per impedire alle correnti di raggiungere i ventricoli attraverso qualsiasi altra via. Il fascio atrioventricolare (fascio di His), composto da cellule di Purkinje, è un cordone attraverso il quale i segnali lasciano il nodo AV. Le fibre di Purkinje, nascono dall'estremità inferiore delle branche del fascio di His e si ripiegano in alto per diffondersi all'interno del miocardio ventricolare. Le fibre di Purkinje distribuiscono l'eccitazione elettrica ai miocardiociti dei ventricoli.
DESCRIVERE UN SISTEMA PORTALE
Un sistema portale è una via nella quale il sangue scorre attraverso due letti capillari - uno dopo l'altro - prima di ritornare nel cuore. Il sangue nel primo letto capillare deposita alcuni nutrienti e raccoglie alcune sostanze che verranno poi depositate nel secondo letto capillare insieme ai nutrimenti.
DESCRIVERE I SISTEMI DI RITORNO DEL SANGUE DELLA CIRCOLAZIONE CORONARICA NEL CUORE
La circolazione coronarica
è formata dai vasi sanguigni che portano il sangue al muscolo cardiaco. Anche sedurante il ciclo cardiaco le 4 camere del cuore si riempiono e si svuotano di sangue, il tessuto muscolare delcuore (miocardio) è talmente spesso che è necessaria una rete vascolare che lo perfonda penetrando inprofondità. I vasi che portano al miocardio sangue ricco di ossigeno si chiamano "arterie coronarie"; i vasiche rimuovono il sangue deossigenato dal muscolo cardiaco si chiamano "venecardiache".Le arterie coronarie che passano sulla superficie del cuore si chiamano "arterie coronarieepicardiali". Queste arterie, in condizioni fisiologiche, possiedono un meccanismo di autoregolazione chemantiene un livello di flusso di sangue appropriato per il fabbisogno del miocardio. Questi vasi hanno undiametro relativamente piccolo quindi, se sono affette da aterosclerosi, rischiano di venire occluse: leconseguenze possono essere angina pectoris o infarto
Il sistema linfatico ha diverse funzioni, tra cui:
- Riassorbimento dei fluidi: il sistema linfatico riassorbe il liquido accumulato nello spazio interstiziale e lo restituisce al sangue.
- Immunità: il sistema linfatico elimina cellule, patogeni e sostanze estranee che potrebbero causare malattie. Il liquido interstiziale, prima di essere rimesso in circolazione, passa attraverso i linfonodi, dove si trovano cellule immunocompetenti pronte ad affrontare eventuali minacce.
L'aorta discendente passa posteriormente al cuore, prima alla sinistra della colonna vertebrale e poi anteriormente ad essa. Attraversa le cavità toracica e addominale. È chiamata aorta toracica al di sopra del diaframma e aorta addominale al di sotto di esso. Termina nella regione inferiore della cavità addominale dividendosi nelle arterie iliaca destra e sinistra.
agire contro i patogeni ed attivare risposte immunitarie protettive. Assorbimento dei lipidi: Nell'intestino tenue, particolari vasi linfatici, chiamati vasi chiliferi, assorbono i lipidi introdotti con la dieta. DESCRIVERE IL FLUSSO LINFATICO Il meccanismo più importante impiegato per permettere il movimento della linfa è dato dalla ritmica contrazione dei vasi linfatici e ciò accade quando il flusso in essi contenuto distende la parete dei vaso. Inoltre le valvole dei vasi linfatici, come quelle delle vene, prevengono il reflusso della linfa. La propulsione della linfa è anche determinata dalla compressione esterna dei vasi linfatici data dalla contrazione dellamuscolatura scheletrica, come accade per il circolo venoso. DESCRIVERE LA STRUTTURA DELLA MILZA La milza è il più grande organo linfoide dell'organismo. È localizzata nell'ipocondrio sinistro. È protetta in avanti dalla decima, undicesima e dodicesima costa. La milzaè a contatto con il diaframma, lo stomaco ed il rene che identificano, un'area gastrica ed un'area renale. Medialmente la milza presenta l'ilo attraverso cui l'arteria splenica, la vena splenica ed i vasi linfatici penetrano nell'organo. Il parenchima splenico è costituito da due parti chiamate polpa rossa e polpa bianca. La polpa rossa è costituita da seni venosi ricchi di eritrociti, mentre la polpa bianca è costituita da linfociti e macrofagi aggregati a formare guaine linfoidi che circondano le ramificazioni dell'arteria splenica. La milza svolge una funzione di controllo sugli eritrociti funzionanti, consentendo il rientro in circolo delle cellule normali, ma trattenendo e distruggendo le cellule invecchiate o danneggiate. DESCRIVERE LA STRUTTURA DELLE TONSILLE Sono organi linfoidi localizzati a livello della faringe, dove sorvegliano l'eventuale presenza di agenti patogeni ingeriti o inalati. Le tonsille sono separate dalIl sottostante tessuto connettivo è costituito da una capsula fibrosa incompleta. Ci sono tre principali gruppi di tonsille: un' unica tonsilla mediana chiamata tonsilla faringea localizzata nel tetto della faringe subito dietro le cavità nasali; due tonsille palatine, localizzate nella parete posteriore del palato molle e numerose tonsille linguali localizzate alla base della lingua.
Le tonsille palatine sono le più grandi e le prime ad essere interessate da un processo infettivo.
EVIDENZIA LE DIFFERENZE TRA L'IMMUNITÀ UMORALE E QUELLA CELLULO-MEDIATA
L'immunità umorale (anticorpo-mediata) è effettuata dai linfociti B e dagli anticorpi. È chiamata umorale perché gli anticorpi circolano liberamente nei liquidi del corpo.
L'immunità cellulare (cellulo-mediata) è effettuata dalle cellule T citotossiche.
Le cellule B e T iniziano il loro sviluppo nel midollo osseo rosso come cellule staminali pluripotenti, che si dividono ed
originano le unità che formano colonie di linfociti. Prima di poter prendere parte alle reazioni immunitarie, entrambi i tipi di linfociti devono sviluppare i recettori dell'antigene sulle loro superfici, che danno ai linfociti l'immunocompetenza: la capacità di riconoscere, legare e rispondere ad un antigene.
QUALI ORMONI VENGONO SECRETI DALL'APPARATO URINARIO
- Secernono l'ormone eritropoietina, che stimola la produzione di globuli rossi e sostiene la capacità di trasportare ossigeno del sangue.
- Svolgono la fase finale nella sintesi dell'ormone calcitriolo contribuendo all'omeostasi del calcio.
- Collaborando con i polmoni nel regolare la CO2 e l'equilibrio acido-base dei liquidi corporei.
DESCRIVERE LA LOCALIZZAZIONE DEL RENE
I reni sono a contatto con la parete addominale posteriore a livello delle vertebre T12-L3. Il rene destro è leggermente più basso rispetto a quello di sinistra a causa del lobo destro del fegato.
fegato. I reni sono retroperitoneali, insieme con gli ureteri, vescica urinaria, l'arteria e la vena renale, e le ghiandole surrenali. La ghiandola surrenale sinistra è appoggiata sul polo superiore del rene di sinistra, mentre la ghiandola di destra si trova contro la superficie superiore e mediale del rene destro. DESCRIVERE QUATTRO FUNZIONI DEI RENI OLTRE LA CAPACITÀ DI FORMARE URINA: - I reni filtrano il plasma sanguigno, separano gli scarti dalle sostanze chimiche utili ed eliminano gli scarti restituendo ciò che rimane al circolo sanguigno. - Regolano il volume e la pressione del sangue attraverso l'eliminazione o la conservazione dell'acqua in base alle necessità. - Regolano l'osmolarità dei liquidi corporei, controllando la quantità relativa di acqua e di soluti eliminati. - Secernono l'enzima renina, che attiva i meccanismi ormonali per il controllo della pressione arteriosa e l'equilibrio.L'ansa del nefrone è una porzione a forma di "U" nel tubulo renale localizzata in prevalenza nella midollare. Si dirige verso o all'interno della midollare, formando il ramo discendente dell'ansa. Alla sua estremità profonda costituisce il ramo ascendente dell'ansa, che ritorna alla corticale, decorrendo parallelamente e in prossimità del ramo discendente. Alcune parti dell'ansa, chiamate segmenti spessi, hanno un epitelio cuboide semplice, mentre il segmento sottile ha un epitelio squamoso semplice. I segmenti spessi formano la parte iniziale dell'ansa discendente e parte di quella ascendente. Il segmento sottile forma la parte più bassa dell'ansa di Henle.
Il tubulo contorto prossimale (TCP) deriva dalla capsula glomerulare. Ha un epitelio semplice cubico con microvilli prominenti (orletto a spazzola).
Espressione dell'elevato grado di assorbimento di questo segmento. In questo segmento riassorbe circa il 65% del filtrato glomerulare. Il tubulo contorto distale è una parte attorcigliata del tubulo renale localizzata nella corteccia e che inizia immediatamente dopo la mucosa. Ha un epitelio cuboide semplice, con cellule con superficie liscia. Assorbe quantità variabili di sodio, calcio, cloro ed acqua, e secerne potassio e idrogeno nel liquido tubulare.
DESCRIVERE LA VESCICA
La vescica è un organo molto distendibile, capace di contenere fino a 800 ml di urina. Le aperture dei due ureteri e quella dell'uretra delimitano una superficie liscia triangolare chiamata trigono sul pavimento della vescica. L'uretra conduce l'urina fuori dal corpo.
DESCRIVERE L'ASCENSORE MUCOSO
L'epitelio respiratorio è un epitelio pseudostratificato, cilindrico e ciliato, con numerose cellule caliciformi. Le cellule caliciformi insieme alle ghiandole mucose, che
ate vengono intrappolati nel muco e poi espulsi dal corpo attraverso la tosse o il muco stesso viene deglutito e eliminato con le feci. Le cellule caliciformi svolgono quindi un ruolo fondamentale nella difesa delle vie respiratorie, contribuendo a mantenere pulite e libere da agenti patogeni le vie aeree.