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ANALISI TECNOLOGICA E TERMOIGROMETRICA

POLITECNICO DI MILANO – Corso di architettura tecnica e servizi tecnologici a.s 2013/2014

Chiusura verticale – C.V.03 Modificato

CHIUSURA VERTICALE – MURO PORTANTE IN C.A.

N Elemento Funzione Spessore

Rivestimento acrilico a spessore

10 Finitura 10 mm

resistente

Rasatura con collante

11 Finitura e fissaggio 5 mm

fibrorinforzato

Lastra in Polistirene espanso

12 Isolamento termico 80 mm

sintetizzato

13 Barriera al vapore Isolamento al vapore 2 mm

Strato portante in calcestruzzo

14 Strutturale 300 mm

armato

Rasatura con collante

15 Finitura e fissaggio 2 mm

fibrorinforzato

Intonaco di fondo a base di calce

16 aerea e leganti idraulici per Finitura 4 mm

interni 5

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3. NODO IN ESAME

4. CARATTERISTICHE E POSA DEGLI ELEMENTI TECNICI

CHIUSURA ORIZZONTALE - C.O.04

1. Strato di ghiaia slavata di fiume

Come detto in precedenza la copertura considerata non è praticabile e rivestita con uno strato

zavorrante in ghiaia lavata di fiume drenante. La ghiaia tonda lavata di fiume avrà granulometria

compresa tra 12 e 32 mm stesa sciolta. Lo spessore dello strato di ghiaia (maggiore di 5 cm) deve

essere calcolato per garantire un’adeguata resistenza alla forza di estrazione da vento e garantire

protezione da danni meccanici accidentali per il manto impermeabile, per questo si è scelto uno

spessore di 8 cm.

Metodologia di posa

La ghiaia verrà posata sopra allo strato filtrante direttamente a mano facendo attenzione a non

danneggiare gli strati sottostanti, inoltre dovrà essere disposto in maniera uniforme in modo da

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sembrare una superficie il più possibile livellata, così da nascondere la pendenza del tetto dovuta

al massetto di pendenza per lo scorrimento delle acque meteoriche.

2. Strato filtrante e di protezione

Si è scelta la soluzione di una guaina di protezione meccanica in tessuto non tessuto (TNT) del

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modello Modi TN3002 con una grammatura di 300 g/m e uno spessore di 1,40 mm. Il prodotto

viene fornito in un rotolo di lunghezza 50 m e altezza 2m. I geotessili MODI' in poliestere

coesionato mediante agugliatura meccanica sono atossici, non soggetti a decomposizione e non

sono inquinanti poiché non contengono leganti chimici, termici o solventi.

Le ottime caratteristiche tecniche, permettono ai geotessili MODI' di essere un valido aiuto in varie

applicazioni permettendo di rinforzare, separare, proteggere, stabilizzare e soprattutto filtrare.

Hanno molti vantaggi : sono ecologici, realizzati in poliestere con totale esclusione di resine e

solventi; drenanti in quanto consentono un’ adeguata separazione tra il nostro pietrisco in ghiaia

di fiume e gli strati sottostanti dell’elemento tecnologico; evitano che qualsiasi seme venga a

contatto diretto con il terreno ed eliminano la crescita di erbe infestanti che potrebbero essere

dannose per lo strato impermeabilizzante andandone ad inficiare il funzionamento proteggendolo

da eventuali strappi e/o punzonamenti. Lo strato consente una migliore ripartizione dei pesi

esercitati sugli strati sottostanti e inoltre possiede un'ottima adattabilità su superfici irregolari e a

diverse inclinazioni, come nel nostro caso di tetto in pendenza, proteggendo anche da intasamenti

gli strati drenanti nelle costruzioni con tetti non praticabili rivestiti in pietrisco, ed evita il degrado

di strutture protettive. Suo obbiettivo principale sarà però quello di essere uno strato di

separazione nelle guaine impermeabilizzanti, proteggendole da punzonature provocate da ghiaia o

eventuali pavimentazioni.

Modalità di applicazione:

Viene posato a secco, con un sormonto dei teli di 10 cm. Questi sono forniti in rotoli da 50 m x 2

m. Al fine di evitare spostamenti in caso di vento, è consigliato bagnare il tessuto o fissare il

sormonto con apparecchi per termosaldatura ad aria calda oppure con colla a contatto, silicone o

semplice zavorra temporanea. Al fine di proteggere la stratigrafia verticale sui perimetri

dell’impermeabilizzazione si raccomanda di posare il Modì TN3002 risvoltandolo fino al limite

superiore della quota alla quale verrà posato il substrato.

3. Strato di impermeabilizzazione e antiradice

Si è scelto una membrana bituminosa FORMAT SP costituita da bitume distillato e polimeri

plastomeri ed elastomeri. FORMAT SP ha un supporto in tessuto non tessuto di poliestere

composito. La parte superiore delle membrane FORMAT è rivestita da quarzo con granulometria

finissima. Su quest’ultima viene lasciata lateralmente una cimosa di 8 cm per la sormonta, rivestita

da film antiadesivo. Il prodotto in tutte le versioni ha la faccia inferiore rivestita anch’essa da un

film antiadesivo e presenta una goffratura a quadretti che favorisce la sfiammatura del film ed

evidenzia il corretto grado di fusione della mescola. Il prodotto è confezionato in rotoli con un

nastro superiore recante il nome e un nastro inferiore recante il peso o lo spessore. I rotoli sono

imballati su pallet avvolti con un cappuccio termoretraibile. Ogni rotolo ha il tagliando di controllo

che riporta il marchio CE, il numero di FPC (dove richiesto dalla normativa), la lunghezza e

larghezza. Il materiale deve essere conservato al coperto, e comunque al riparo dal sole, in

posizione verticale. Nel periodo estivo, se il pallet è all’aperto, un irraggiamento eccessivo può

provocare l’assorbimento del materiale antiaderente con conseguente incollaggio delle spire. 7

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Se non è possibile mettere il pallet al coperto, specialmente nel periodo estivo, è necessario

effettuare dei tagli laterali sul cappuccio per favorire l’aerazione e proteggere la sommità con assi

di legno.

Nel periodo invernale, un giorno prima della posa, è consigliato immagazzinare i rotoli ad una

temperatura superiore ai + 5°C ed evitare tassativamente di lasciarli all’aperto per tutta la notte.

Modalità di applicazione:

Rimuovere dal piano di posa ogni asperità, regolarizzare la superficie della soletta e formare un

massetto di pendenza allo scopo di assicurare un efficace smaltimento delle acque. Stendere su

tutte le superfici da impermeabilizzare (compresi i punti particolari della copertura) una mano di

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primer bituminoso, in ragione di circa 300 g/m , applicato a pennello, rullo o a spruzzo. Stendere

ed allineare i rotoli. Riavvolgere il prodotto e srotolare lentamente la membrana riscaldando la

superficie inferiore con la fiamma del bruciatore. Le sovrapposizioni laterali di almeno 8 cm e

quelle di testa di circa 15 cm, vengono pressate dall’operatore con la cazzuola riscaldata che viene

usata per completare la sigillatura e livellare il debordo di massa fusa uscito dalle zone di

sovrapposizione, controllando così la buona esecuzione della sormonta stessa.

4. Strato di pendenza

Si è scelto di utilizzare un massetto in calcestruzzo alleggerito o cellulare per creare la pendenza

adeguata al tetto piano così da permettere il corretto defluire verso i pluviali delle acque

meteoriche. Come prodotto è stato scelto un calcestruzzo cellulare FASSA BORTOLO composto da:

legante cementizio, premiscelato secco composto da cemento Portland e additivi per migliorare la

lavorabilità e da un additivo per cellulare, liquido a base di tensioattivi naturali. Il calcestruzzo

cellulare viene usato come strato intermedio tra il solaio ed il massetto finale per realizzare

spessori con basso carico statico e per incrementare le caratteristiche di isolamento termico

aiutando così lo strato di isolamento già previsto.

Modalità di applicazione:

Sgombrare il solaio da corpi estranei verificando contemporaneamente che sia secco e stabile.

Verificare i livelli di riferimento e predisporre le eventuali sponde di contenimento del getto. E’

sempre consigliabile inumidire il fondo prima della posa del getto. Prestare attenzione a prevedere

una pendenza tra 1 e il 5 % visto la natura della copertura non è praticabile.

5. Strato di isolamento termico

Si è scelta la soluzione di un pannello Isolante di polistirene espanso bianco in lastre di KNAUF per

isolamento termico. Il Pannello termoisolante in polistirene espanso sinterizzato autoestinguente

è idoneo per la realizzazione di sistemi d’isolamento esterni delle facciate con intonaco sottile. È

Prodotto con materie prime di elevata qualità e viene ricavato da blocchi. Questo pannello fa sì

che nel locale vi sia un’adeguata temperatura per la vivibilità. Il pannello EPS deve essere incollato

ad un supporto stabile, preventivamente trattato in maniera adeguata. L’adesivo solitamente

viene applicato al cordolo perimetrale e dei tamponi vengono posizionati al centro del pannello; la

superficie d’incollaggio così realizzata deve essere almeno pari al 40%. Il cordolo perimetrale deve

essere largo circa 50 mm, mentre nel centro della lastra 3 tamponi devono essere delle dimensioni

del palmo di una mano. In alternativa l’adesivo può essere applicato a macchina. In questo caso è

applicato direttamente sul sottofondo sotto forma di cordoni a serpentina, ad un intervallo

massimo di 80 mm e la superficie di adesione deve essere almeno del 60%. 8

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6. Strato di tenuta al vapore

Si è scelto di utilizzare il sistema USB MICRO 100/20 che è uno schermo freno al vapore in

polipropilene a 2 strati termosaldato e stabilizzato ai raggi UV. Per la sua adattabilità,

semitrasparenza ed il valore Sd di 18 metri. USB Micro 100/20 garantisce una perfetta tenuta

all‘aria e controlla il passaggio del vapore acqueo lasciandone filtrare solo una minima parte. La

membrana trova applicazione per il controllo igrometrico in copertura, al fine di evitare, all'interno

dell'elemento termo-isolante, la condensazione del vapore acqueo, che ne diminuirebbe il potere

coibente. Inoltre, in assenza di adeguata barriera al vapore, i cicli di condensazione-evaporazione,

legati alla temperatura esterna, potrebbero causare corrugamenti, bolle e sconnessioni del manto

impermeabile. La membrana deve sempre far parte di un sistema di convogliamento diretto del

vapore, dalla soletta all'esterno, prevedendo un numero adeguato di esalatori di condensa.

Modalità di applicazione:

La membrana viene posata per mezzo di fiammatura a cald

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Publisher
A.A. 2013-2014
17 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pesa_SonicX12 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Architettura tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Poli Tiziana.