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COMFORT
Questo criterio pone un limite all'ACCELERAZIONE CENTRIFUGA VERTICALE che il conducente può subire nel raccordo, per cui si ha: ⁄= = 0,6=Il valore minimo del raggio, che definisce la lunghezza del raccordo, deve essere determinato in modo da garantire: R ≥ R = 20 m nei DOSSI;minR ≥ R = 40 m nelle SACCHE;
SICUREZZA
Quando parliamo di sicurezza, parliamo di VISIBILITA' da garantire, la quale può essere suddivisa in VISIBILITA' PER IL SORPASSO e VISIBILITA' PER L'ARRESTO. La Normativa suggerisce una serie di relazioni atte a ricavare valori di raggi, adeguati a permettere sia l'una che l'altra visibilità, in funzione di 2 parametri soltanto:
- DISTANZA DI VISIBILITA' (che sia quella d'arresto o di sorpasso);
- ALTEZZE DEI PUNTI DI MIRA E DI VISTA;
Nel progettare i raccordi verticali, bisogna distinguere due casi:
- D<L dove D = distanza da dover garantire;
- D>L L = sviluppo del raccordo
stabilire in quale dei due ci si trova, si utilizzano due ABACHI riportati in Normativa, di cui uno è relativo alla distanza di arresto, mentre l'altro a quella di sorpasso.
Generalmente si entra negli abachi dopo aver calcolato la distanza richiesta per il tratto in esame, enota anche la variazione delle pendenze tra le livellette da dover raccordare, si può leggere dall'abaco in quale dei due casi ci si trova e di conseguenza utilizzare la relazione indicata.
Progetto preliminare di un tronco stradale C2 ex-novo in Provincia di Isernia
Relazione Tecnica
Università degli studi di Cassino Costruzioni di strade, ferrovie, aeroporti
CASO 1 D<L2R [m] = D D = distanza di visibilità
MIN 22x(h +h ) h = punto di vista1 2 1h = punto di mira2
CASO 2 D>LR [m] = 2x(DΔi - h -h - 2x h h ) D = distanza di visibilità
MIN 1 2 1 22Δi h = punto di vista1h = punto di mira2
Implementando un foglio di calcolo con il programma
“excel” sono state calcolate le coordinate dialcuni punti costituenti il raccordo stesso, per poi costruirlo graficamente nella scala opportuna:
RACCORDO VERTICALE 1 ===> SACCA
D = ( V x ) + S
D = distanza per l'arresto in condizioni di emergenza
a f a = 2,8 - 0,01 x V [km/h]
= tempo di percezione
pMAXV = V [m/s]
pMAX2S = V S = spazio di frenatura
f f i)2.g.(f f = coeff di aderenza equivalente
e e i = pendenza longitudinale della livelletta
V = V [m/s]
pMAXSi è calcolata la distanza d’arresto in condizioni di emergenza utilizzando le espressioni sopra riportate:
fe = 0,344179
i = 1,3
τ = 1,8m
S [m]= 110,1
fi [%] = -2,11
D [m]= 160,1
ai [%]= +4,72
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell’abaco proposto dalla Normativa, colconseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
a 0,0001125
b -0,021
Δi[%] = 6,8 20
Progetto preliminare di un tronco stradale C2 ex-novo in
Provincia di Isernia
Relazione Tecnica
Università degli studi di Cassino Costruzioni di strade, ferrovie, aeroporti
RACCORDO VERTICALE 2 ===> DOSSO
fe = 0,344179
i = 0,05
τ = 1,8m
S [m]= 114,09
fi [%] = +4,71
Da [m]= 164,09
i [%]= -4,72
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell'abaco proposto dalla Normativa, col conseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
a -0,00005149
b 0,047
Δi[%] = -0,093
RACCORDO VERTICALE 3 ===> SACCA
fe = 0,344179
i = -3,45
τ = 1,8m
S [m]= 126,994
fi [%] = -4,61
D [m]= 176,994
ai [%]= -2,32
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell'abaco proposto dalla Normativa, col conseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
a 0,00049356
b -0,046
Δi[%] = 2,3
RACCORDO VERTICALE 4 ===> SACCA
fe = 0,344179
i = -0,15
τ = 1,8m
S [m]= 114,76
fi [%] = -2,31
D [m]= 164,76
ai [%]= +22
Si è
proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell'abaco proposto dalla Normativa, colconseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
a 0,00024415
b -0,023
Δi[%] = 4,3 21
Progetto preliminare di un tronco stradale C2 ex-novo in Provincia di Isernia
Relazione Tecnica
Università degli studi di Cassino Costruzioni di strade, ferrovie, aeroporti
RACCORDO VERTICALE 5 ===> DOSSO
fe = 0,344179
i = 1
τ = 1,8m
S [m]= 111,039
fi [%] = +21
D [m]= 161,039
ai [%]= 02
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell'abaco proposto dalla Normativa, colconseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
a -0,0001066
b 0,02
Δi[%] = -2
RACCORDO VERTICALE 6 ===> SACCA
fe = 0,344179
i = +1,55
τ = 1,8m
S [m]= 109,34
fi [%] = 01
D [m]= 159,34
ai [%]= 3,12
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell'abaco proposto dalla Normativa,
colconseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
- a 0,00011893
- b 0Δi[%] = 3,1 RACCORDO VERTICALE 7 ===> DOSSO
- fe = 0,344179
- i = 0,4
- = 1,8m
- S [m]= 114,13
- fi [%] = 3,11
- D [m]= 164,13
- ai [%]= -2,32
Si è proceduto con la verifica del caso in cui si rientrava nell’abaco proposto dalla Normativa, colconseguente calcolo di tutti i parametri necessari per la costruzione geometrica del raccordo:
- a -0,00006136
- b 0,031Δi[%] = -5,4 22
Progetto preliminare di un tronco stradale C2 ex-novo in Provincia di Isernia
Relazione Tecnica
Università degli studi di Cassino Costruzioni di strade, ferrovie, aeroporti
ANDAMENTO DEI CIGLI
Lo studio sull’andamento dei cigli, consiste nella rappresentazione grafica della variazionedell’andamento altimetrico dei cigli destro e sinistro della piattaforma stradale in funzione dellaprogressiva, presa con riferimento alla quota dell’asse di rotazione della piattaforma
stradalestessa.L'asse di rotazione varia in funzione della categoria di strada da progettare.Per strade a CARREGGIATA UNICA l'asse di rotazione coincide con l'asse di simmetria della piattaforma;
Per strade a DOPPIA CARREGGIATA l'asse di rotazione varia in funzione delle dimensioni dello spartitraffico che separa le due carreggiate:
Per SPARTITRAFFICO ≥ 4 m l'asse di rotazione coincide con l'asse di simmetria di ogni carreggiata;
Per SPARTITRAFFICO < 4 m l'asse di rotazione coincide con il ciglio interno di ogni delle due carreggiate.
Nel nostro progetto ci si riferisce ad una categoria stradale a carreggiata unica. Per procedere con la composizione del diagramma, è necessario valutare preventivamente tutte le quote relative ai cigli, e ciò è possibile farlo utilizzando l'ABACO DEL CNR proposto dalla Normativa vigente, già utilizzato per la composizione del diagramma delle
cerchi, invece, la conformazione trasversale della piattaforma varia in base al raggio dell'arco e alla velocità di progetto. La pendenza trasversale dei cigli può essere calcolata utilizzando la seguente formula: ARCO DI CERCHI q = (V^2) / (127R) dove V è la velocità di progetto in km/h e R è il raggio dell'arco in metri. Una volta calcolata la pendenza trasversale, è possibile determinare le quote geometriche dei cigli. Queste quote verranno poi rappresentate su un diagramma in funzione della progressiva del tracciato. Il primo passo consiste nel valutare la pendenza trasversale della piattaforma nei tratti a curvatura costante, ovvero rettifili e archi di cerchi. Per i rettifili, la conformazione trasversale della piattaforma è a "dorso d'asino", con una pendenza trasversale uguale per entrambi i cigli. Questa pendenza è pari a quella minima necessaria per garantire il deflusso delle acque piovane dal manto stradale: RETTIFILO q = q = 0,025 minH = B * q = 3,5 * 0,025 = 0,088 mmin Per gli archi di cerchi, invece, la conformazione trasversale della piattaforma varia in base al raggio dell'arco e alla velocità di progetto. La pendenza trasversale dei cigli può essere calcolata utilizzando la seguente formula: ARCO DI CERCHI q = (V^2) / (127R) dove V è la velocità di progetto in km/h e R è il raggio dell'arco in metri.CERCHIO si utilizza l'abaco del CNR dal quale è possibile ricavare la pendenza trasversale della piattaforma in funzione del raggio di curvatura:
- Se R < R* q = q = 0,07max
- Se R > R q = q = 0,0252,5 min
- Se R* < R < R lnq = a · ln R + b dove a = -0,64973851322,5 23
Progetto preliminare di un tronco stradale C2 ex-novo in Provincia di Isernia
Relazione Tecnica
Università degli studi di Cassino Costruzioni di strade, ferrovie, aeroporti
I valori del coefficiente b risultano essere tabellati in funzione della velocità di progetto massima:
V [km/h] | 60 | 80 | 100 | 120 | 140 |
---|---|---|---|---|---|
max b | -0,244 | 0,51 | 1,23 | 1,50 | 1,74 |
Ricordando che per il tronco stradale di nostro interesse si ha:
- R* = 437,44 m
- R = 2186,8 m
TRATTI R [m] q H [m]
ARCO DI CERCHIO1 475 0.066 0.2153
ARCO DI CERCHIO2 1000 0.041 0.1337
ARCO DI CERCHIO3 450 0.069 0.2228
Nei tratti a CURVATURA VARIABILE, la quota di ciascun ciglio varierà in funzione della curvatura presentando un andamento lineare.
Graficamente
è dunque possibile rappresentare la variazione della quota dei cigli anche nei tratti acurvatura variabile, semplicemente congiungendo linearmente i punti estremi riguardanti lo stessociglio, ma letti sui due tratti a curvatura costante interposti dal tratto di nostro interesse:
∙( )+∆i =
La Normativa suggerisce un intervallo di valori per la pendenza longitudinale, i cui estremi sonovalutabili con le seguenti espressioni:
Massimo:
Per ragioni dinamiche (cioè per limitare la velocità di rotazione trasversale dei veicoli -velocità di rollio)la sovrapendenza longitudinale Δi [%] delle estremità della carreggiata (esclusi gli eventualiallargamenti in curva) non può superare il valore massimo che si calcola con la seguente espressione:
≅∆i [%] 18 · B[m]max
Minimo:
Quando lungo una curva a raggio variabile la pendenza trasversale della carreggiata cambia segno,per esempio lungo una clotoide di flesso e nel passaggio dal rettifilo
alla curva circolare, durante unacerta fase della rotazione la pendenza trasversale è inferiore a quella minima del 2,5% necessaria per il deflusso dell'acqua. In questi casi, allo scopo di ridurre al minimo la lunghezza del tratto di strada in cui può aversi ristagno