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Tavola 1 – Planimetria
Nella planimetria eseguita in scala 1:2000 si riportano le risultanze degli studi relativi
ai criteri generali e preliminari adottati per collegare con la strada di progetto le
diverse località previste, mantenendo le pendenze nei limiti massimi imposti.
Per avere la garanzia che il tracciato non superi in nessun punto il valore della massima
pendenza ammissibile, si esegue una poligonale di guida o tracciolino; spezzata
costituita da segmenti di uguale distanza i = e/pn, dove “e” è l’equidistanza tra le linee
di livello (2m), “p” è la pendenza (6% ) e “n” la scala del disegno (1:2000)
Definite le due località da collegare, si procede al disegno del tracciolino a pendenza
uguale o inferiore alla massima consentita.
Poiché più tratti di questo tracciolino dovranno inoltre essere in seguito regolarizzati
sostituendoli con tratti di rettifilo più corti del loro sviluppo complessivo, e poiché
questi ultimi devono poi essere raccordati con curve che accorciano ulteriormente il
percorso iniziale dell'insieme facendo pertanto aumentare la pendenza dell'asse
stradale, è opportuno fissare al tracciolino una pendenza leggermente inferiore a
quella massima di progetto in modo che quando la prima aumenterà avvicinerà
approssimativamente alla seconda (pendenza di tracciolino 2,63 %).
Dopo aver stabilito la poligonale d'asse è stata effettuata la rappresentazione della
strada dove vengono riportate:
l'asse, indicato con linea tratto punto
la piattaforma stradale di larghezza 9 m
Considerando i dati precedenti elencati, si è ottenuta una strada avente 5 rettifili e 4
curve.
In questa rappresentazione sono state individuate anche le sezioni trasversali. Esse
sono state prese all'inizio e fine della strada, all’inizio nel punto medio e alla fine di
ogni curva, e in ogni punto dove l’asse stradale incontra una curva di livello.
Numero totali di sezioni individuate 23.
Tavola 2 - Profilo longitudinale
Rappresenta l'andamento altimetrico del terreno e del tracciato stradale, definito in
precedenza planimetricamente.
Definite le sezioni trasversali, viene quindi presa un'orizzontale di riferimento alla
quale si assegna una quota inferiore a quella del punto più basso del profilo, e assunta
una scala per le distanze e una scala per le quote, si riportano le verticali
corrispondenti alle varie sezioni e su esse le quote relative del terreno.
Congiungendo i punti superiori delle diverse ordinate si ottiene il profilo longitudinale
del terreno.
E’ quindi necessario regolarizzare il profilo, sostituendolo con un nuova spezzata a
tratti più lunghi dette livellette. Questo secondo profilo, viene sovrapposto al primo,
per meglio evidenziare i suoi caratteri peculiari in relazione alle analoghe
caratteristiche del precedente.
Per una corretta progettazione della strada, è necessario studiare queste livellette
con i seguenti criteri:
le livellette devono discostarsi il meno possibile dal profilo longitudinale, dando
luogo a una compensazione almeno approssimativa fra le aree di sterro e quelle
di riporto per ridurre al massimo i movimenti della terra;
Le livellette devono avere la massima lunghezza possibile, evitando che quelle in
salita siano talmente lunghe da creare rallentamento nel traffico;
La pendenza di ciascuna livelletta deve rientrare nei limiti previsti del
tracciolino;
I cambiamenti di pendenza devono avvenire preferibilmente dall’interno delle
curve o nei punti di tangenza;
Tra due livellette devono essere evitate sensibili variazioni di pendenza, per non
compromettere gli ammortizzatori dei veicoli, o ridurre la visibilità dei veicoli
provenienti in senso contrario;
Il disegno del profilo viene infine completato con i seguenti elementi numerici e
grafici:
Numero delle livellette: 3
Scala grafica delle pendenze, che serve come elemento di raffronto visivo per
la stima immediata della pendenza di ogni tratto del profilo.
Quote rosse, cioè la differenza fra le quote di progetto e le corrispondenti
quote del terreno.
Numero delle sezioni: 23
Distanze parziali.
Distanze progressive.
Quote del terreno.
Quote di progetto.
Distanze ettometriche.
Indicazione dei rettifili e delle curve, mediante una retta orizzontale in
corrispondenza dei rettifili, e delle rientranze in corrispondenza delle curve.
La scala qui utilizzata è di 1:2000 per le distanze e 1:200 per le quote.
Tavola 3 – Sezioni trasversali
Rappresentano i profili trasversali del terreno e quelli del corpo stradale effettuati
ortogonalmente all’asse stradale in corrispondenza di ogni picchetto d’asse
(SEZIONE) ed eseguite come se osservate dalla sezione successiva con le spalle
rivolte alle sezioni che seguono.
Per l’esecuzione, si prende un’orizzontale di riferimento a quota leggermente inferiore
a quella più bassa individuata (sezione per sezione).
Definite le fondamentali, vengono disegnati i profili trasversali al terreno, realizzati
in scala 1:100 tanto per le distanze che per le quote.
I profili trasversali della piattaforma, aventi le medesime scale precedenti,
utilizzando le quote di progetto in corrispondenza di ogni picchetto d’asse dedotte dal
profilo longitudinale.
Quando abbiamo una sezione di sterro si adotta la pendenza 1/1 con l’aggiunta di una
cunetta a sezione trapezia; invece quando la sezione è di riporto si adotta una
pendenza di 2/3.
Si è disegnata quindi la sede stradale con un tratto orizzontale agli estremi del quale
si sono segnate le eventuali cunette o scarpate.
Al di sotto delle fondamentali si sono poi indicati i valori numerici relativi al profilo del
terreno: quote di progetto e distanze parziali di progetto nonché l’occupazione totale.
In ogni sezione sono infine riportate le aree di sterro e di riporto, le distanze
progressive e le quote rosse.