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EURISTICA DELLA DISPONIBILITA’

- se gli esempi sono prontamente disponibili nella memoria, allora si presume che altri esempi di quel

tipo siano comuni. In genere è vero e spesso questa regola cognitiva chiamata euristica della

disponibilità, è utile.

- l’euristica della disponibilità è la tendenza a giudicare la frequenza o la probabilità di un evento o

situazione in termini di quanto è facile pensare esempi di quell’evento o situazione.

 pertanto, nell’uso di questa euristica, il fattore più importante per le persone non è il contenuto

del loro ricordo, ma la facilità con cui un contenuto viene ricordato o immaginato.

- l’uso dell’euristica della disponibilità evidenzia un principio di base del pensiero sociale:

 le persone sono lente a dedurre casi particolari da una verità generale ma sono incredibilmente

veloci a dedurre una verità generale da un caso vivido.

- l’euristica della disponibilità spiega perché aneddoti forti possono essere più convincenti

dell’informazione statistica e perché il rischio percepito è spesso molto disgiunto dai rischi

reali. Myers

Subito dopo l’11 settembre tanta gente abbandonò i voli aerei e utilizzò le strade.

aveva stimato che se gli americani avessero volato il 20% in meno guidando le miglia non

volate, ci si sarebbe potuti aspettare nell’anno seguente altri 800 morti sulla strada. Un

ricercatore tedesco si è preso il tempo di verificare quella predizione e ha confermato un

incremento di circa 50 morti negli ultimi 3 mesi del 2001, confrontato con la media degli ultimi

3 mesi dei 5 anni precedenti.

 i terroristi morti l’11 settembre hanno ucciso più gente anonima, sulle strade

dell’America, delle 266 persone che hanno perso la vita nei 4 aerei dirottati.

- è chiaro che le nostre intuizioni statistiche ingenue e le nostre conseguenti paure, sono guidate non

da calcoli o ragionamenti ma da emozioni in sintonia con l’euristica della disponibilità.

EURISTICA DELLA SIMULAZIONE O PENSIERO CONTROFATTUALE

- gli eventi facilmente immaginabili influenzano anche le sensazioni di colpa, rimpianto, frustrazione e

sollievo.

 immaginare le alternative peggiori aiuta a sentirsi meglio.

 immaginare alternative migliori e ponderare quello che potremmo fare diversamente la

prossima volta, ci aiuta a prepararci meglio per il futuro.

Nelle competizioni olimpiche, le emozioni degli atleti dopo un evento riflettono in genere la

loro prestazione rispetto alle loro aspettative, ma anche il pensiero controfattuale, la

simulazione mentale di ciò che sarebbe potuto accadere. I vincitori della medaglia di bronzo

(per i quali un’alternativa facilmente immaginabile era quella di finire senza medaglia)

mostravano una gioia più grande di chi aveva ottenuto la medaglia d’argento (che poteva

facilmente immaginare di aver vinto l’oro).

- l’euristica della simulazione è una variante dell’euristica della disponibilità e viene utilizzata nella

costruzione di scenari ipotetici quando immaginiamo come avrebbero potuto svilupparsi alcuni eventi o

come avrebbero potuto svilupparsi in alternativa a come si sono verificati.

- il pensiero controfattuale viene impiegato quando si riesce a figurarsi facilmente un esito

alternativo.

Kahneman Tversky

e proponevano ai loro soggetti sperimentali la seguente situazione:

 Il sig. Crane e il sig. Tees dovevano prendere 2 diversi voli che partivano dallo stesso

aeroporto alla stessa ora. Hanno viaggiato sullo stesso taxi per recarsi dalla città 49

all’aeroporto ma, a causa del traffico caotico, sono arrivati in aeroporto 30 minuti dopo

l’orario di partenza dei loro rispettivi voli. Al banco dell’accettazione hanno detto al sig.

Crane che il suo aereo era partito in orario, mentre al sig. Tees hanno detto che il suo

volo aveva avuto un ritardo e che l’aereo era partito 5 minuti prima. Chi è rimasto più

contrariato? Il sig. Crane o il sig. Tees?

- quasi tutti i soggetti sperimentali supponevano il signor Tees.

 se si perde per un soffio un aereo o un autobus, si immagina che avremmo potuto

prenderlo se solo fossimo partiti alla solita ora, avessimo preso la solita strada, non ci

fossimo fermati a parlare.

 se si perde una coincidenza per essere arrivati in ritardo di mezz’ora o dopo aver fatto

la solita strada, è più difficile simulare un esito diverso, così ci si sente meno frustrati.

- il pensiero controfattuale evidenzia la nostra sensazione di fortuna.

 quando si è evitato per un soffio un brutto evento facilmente si immagina un controfattuale

negativo e perciò ci si sente fortunati.

- più l’evento è significativo, più è intenso il pensiero controfattuale.

Myers

Un amico di sopravvissuto a una collisione frontale con un automobilista ubriaco, che

ha ucciso sua moglie, sua figlia e sua madre, ripeteva continuamente: “Per mesi ho continuato

a rivedere e cercare di modificare gli eventi di quel giorno nella mia mente. Continuavo e

rivivere quel giorno, cambiando l’ordine degli eventi simulandoli così da evitare l’incidente”.

EURISTICA DELL’ANCORAGGIO E DELL’ACCOMODAMENTO

- quando ci si trova a dover emettere giudizi in situazione di incertezza, solitamente si riduce

l’ambiguità ancorandosi a un punto di riferimento stabile, si operano progressivi aggiustamenti e,

infine, si prende la decisione finale.

- si tende ad ancorarsi a un punto di riferimento inizialmente fornitoci o stabile e poi ad adattare la

risposta a quel punto di riferimento. può influire sui giudizi sociali.

- l’euristica dell’ancoraggio e dell’adattamento

A un primo gruppo di partecipanti venne chiesto se pensavano che il rischio che si verificasse

a breve una guerra nucleare fosse maggiore dell’1% (ancoraggio all’1%); a un secondo gruppo

venne chiesto se pensavano che questo rischio fosse inferiore al 90% (ancoraggio al 90%).

Tutti i partecipanti vennero poi invitati a stimare la verosimiglianza del verificarsi di una guerra

nucleare a breve.

 coloro che erano stati invitati a riflettere su un rischio maggiore dell’1% stimarono il

rischio verosimigliante al 10%, mentre coloro che avevano avuto l’ancoraggio al 90%

fornirono stime attorno al 25%.

- anche l’euristica dell’ancoraggio talvolta può aiutare a produrre giudizi corretti.

- per esempio, se avete ereditato un quadro da un vecchio zio e non sapete stimarne il valore

ma vedete che una galleria d’arte della vostra città vende un quadro simile al vostro a 1300

euro e che quel quadro è in condizioni migliori del vostro, probabilmente partirete da questa

quotazione e, in seguito a successivi aggiustamenti, giungereste al prezzo di vendita finale del

vostro quadro.

- ci sono situazioni, però, in cui le persone tendono a sovrastimare il valore del proprio quadro

perché pensano che il loro dipinto sia simile a uno che hanno appena visto a un’asta pubblica

e che è stato definito un capolavoro.

- nel formulare un giudizio sociale, quando viene fornito un valore iniziale, un punto di

riferimento stabile, sembriamo ricordare in maniera selettiva informazioni che sono coerenti e

confermano l’ancoraggio.

Se pensiamo che il valore del quadro sia modesto, probabilmente abbiamo ricordato situazioni

in cui altre persone hanno venduto un dipinto a un prezzo analogo, se invece riteniamo che il

suo valore sia alto, stiamo pensando al valore del dipinto dell’asta pubblica.

 in entrambi i casi, il pensiero automatico ha prodotto effetti sulla formulazione di giudizi

sociali.

LE EURISTICHE SONO UN MODO “SCIOCCO” DI PENSARE?

Kihlstrom

- in maniera ironica ha affermato che potremmo quasi dire che gli psicologi sociali hanno

sviluppato una nuova prospettiva: la people are stupid perspective.

- dobbiamo a questo punto precisare che se è vero che basarsi sulle euristiche può indurre all’errore,

affidarsi a esse, in certe circostanze, può essere adattivo e utile. 50

- d’altro canto, non è vero che ci si affida sempre e solo alle euristiche. Le ricerche svolte in questo

ambito hanno individuato le situazioni in cui è più probabile che si ricorra alle euristiche nella

formulazione dei giudizi sociali. Ciò si verifica quando:

1. non si ha tempo per una analisi approfondita;

2. si è sommersi dalle informazioni e non si riesce a distinguere quelle rilevanti da quelle inutili;

3. l’oggetto o la questione di cui ci si sta occupando è poco importante;

4. si hanno scarse conoscenze in merito all’oggetto o alla questione di cui ci si sta occupando;

5. qualcosa della situazione funge da stimolo con effetto priming;

6. ci si sente particolarmente ottimisti e si ritiene che non sia necessario compiere eccessivi sforzi

cognitivi.

IL PENSIERO ILLUSORIO

- sul nostro pensiero abituale, sulla formulazione dei nostri giudizi sociali impatta un’altra tendenza: il

tentativo di mettere ordine negli eventi casuali, una di predisposizione che può portare a commettere

ogni sorta di errore.

LA CORRELAZIONE ILLUSORIA

- quando ci si aspetta di trovare relazioni significative, facilmente si associano eventi casuali,

.

percependo una correlazione illusoria

Ward Jenkins

e in un esperimento mostrarono ad alcune persone i risultati di un ipotetico

bombardamento di nuvole, per provocare la pioggia, durante l’arco di 50 giorni. Dissero ai

partecipanti in quali dei 50 giorni le nuvole erano state bombardate e in quali giorni era

piovuto. L’informazione non era altro che un misto di risultati casuali: qualche volta pioveva

dopo il bombardamento, qualche volta no.

 ciononostante i partecipanti si convinsero, in conformità alle loro idee sugli effetti dei

bombardamenti delle nuvole, di aver realmente osservato una relazione tra il

bombardamento delle nuvole e la pioggia.

- la correlazione illusoria, ossia la credenza che 2 variabili siano associate anche se non esiste alcuna

reale associazione, è prodotta da 2 fattori:

1. l’associazione di significati, in base alla quale 2 variabili sono associate perché la persona si

aspetta che lo siano, le sue credenze la portano a ritenere che lo siano;

2. la distintività condivisa, in base alla quale vengono associate 2 variabili che condividono

alcune caratteristiche inusuali.

- altri esperimenti confermano che le persone travisano facilmente eventi casuali per confermare le loro

credenze.

 se si crede che esiste una correlazione, è più probabile che si notino e si ricordino gli eventi che

la confermano.

 se si è convinti che le premonizioni si correlano agli eventi, si nota e si ricorda l&rsquo

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
205 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mahureva di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Baldry Anna Costanza.