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Pressione 228.2537 281.5129 120.6484
/
Fattore di servizio 1.2 1.5 1
Pressione limite 882 885 565
SF 3.86 3.14 4.68
Esito OK OK OK
Albero Mozzo Linguetta
2
Pressione 365.2059 450.4206 193.0374
/
Fattore di servizio 1 1 1
Pressione limite 735 590 565
SF 2.01 1.31 2.93
Esito OK OK OK
1.4.5 Verifica a fatica
La zona più sollecitata è sicuramente sulla ruota 5 inoltre è presente un raccordo fra ruota 5 e
(per l’alloggiamento del cuscinetto)
ruota 4 e fra ruota 5 e cuscinetto di 1 mm in più in
prossimità di questa zona ovvero in concomitanza con la ruota 4 c’è la sede per la linguetta, di
conseguenza il modo migliore di operare è eseguire un’analisi sulla zona più sollecitata e
un’altra sulla chiavetta poi in particolare i risultati saranno confrontati con l’analisi numerica.
Infatti l’unica reale incognita è il coefficiente di intaglio questa è la grandezza chiave e sarà
anche indice della bontà del modello matematico che si userà per il FEM.
In prima approssimazione quindi si usano i diagrammi del Peterson per stimare il coefficiente
d’intaglio e la formula di Peterson per calcolare la sensibilità all’intaglio .
1
= = 0.0634(interpolato dal grafico di Peterson, fig. 1.4.5)
1+ Figura 1.4.5
= 1030 .
Si è usato come mostra il grafico il carico di rottura 21
= 0.9404
(
= 0.97 )
2
= 0.97
3
Non si è usato il diagramma del Peterson per il momento flettente, ma bensì la formula
sperimentale fornita da esso:
= 2.1724 = 1 + ( − 1) = 2.1025.
Si deduce che il e
Dal Diagramma di Haigh e la conoscenza che si lavora nella zona a sinistra del diagramma si
ricava il valore limite per la componente flessionale, è interessante notare come la componente
= −2.3550
media sia molto bassa questo implica che il limite di Haigh è in pratica
non è necessario l’uso del diagramma.
uguale alla componente limite di fatica, di conseguenza
0.5
2 3
= = 230.4667
lim
La componente alternata è data dallo sforzo che è fissa nello spazio e rotante per l’albero.
,
= 32 = 92.6121 ; = 16 = 34.4096
3 3
= = 0.58
Mentre la torsione è costante e di conseguenza la
∗ 2 2 2
√
= + = 94.4620
Confrontando questo risultato con il limite a fatica:
= = 2.4398 > 1.5
∗
La verifica è soddisfatta, anche ampiamente.
Si passa allo studio sulla sezione della cava, sempre nell’ipotesi di andare a studiare il caso più
critico, questo può essere visto come il carico più importante, ovvero nella sezione della ruota
5, ma studiato in concomitanza della sede per linguetta.
Dal Peterson sono noti due punti particolarmente sollecitati per le azioni flettenti e torcenti.
Nel caso in esame essendo il momento torcente costante, il punto più sollecitato a flessione è
in corrispondenza del raccordo della cava, in sostanza con la formula fornita dal diagramma si
22
determina un coefficiente d’intaglio pari a = 3.1829 per poi ottenere un coefficiente
d’intaglio a fatica di = 2.6575.
Ripetendo lo stesso ragionamento fatto prima, si ottiene che la sezione anche in questa
configurazione è verificata. Inoltre è anche da precisare che questa stato di carico non
avverrebbe mai e quindi questa è un’ulteriore verifica cautelativa.
I valori calcolati sono:
lim
= 182.3408 ⇒ = = 1.9445 > 1.5
lim ∗
1.4.6 Verifica a deformata: frecce e rotazioni
Si passa ora alla verifica di freccia massimo e rotazioni, come già fatto in precedenza si
evidenziano prima le condizioni limite da rispettare e le formule usate per questa verifica.
Figura: Formule usate derivanti dal PLV
Condizioni limite: −3
) )
max( ; ≤ = 0.0252 max( ; ≤ 10
4 5
3000
Essendo il problema elastico della trave un problema lineare, è possibile utilizzare la
sovrapposizione degli effetti e calcolare separatamente per ogni componente di carico il relativo
spostamento del punto di applicazione, o rotazione del vincolo, associato. Infine sommando
tutti gli effetti si risale all’effettiva freccia massima e rotazione massima nel piano, combinando
i due piani si risale al valore da verificare.
In tabella sono riportati i valori trovati: 23
Rotazioni (rad)
Piano Tipologia di Carrello A Cerniera B
carico
-4.7665e-05 -6.4212e-05
4
2.3467e-04 1.9571e-04
5
X-Y -7.5721e-05 -5.5538e-05
4
1.8401e-05 5.2108e-05
5 1.2968e-04 1.2807e-04
-
Totale -1.2572e-04 -1.6936e-04
X-Z
4
-6.2458e-04 -5.2091e-04
5 -7.5030e-04 -6.9026e-04
-
Totale 7.6142e-04 7.0205e-04
-
Combinato VERIFICATO
Freccia (mm)
Piano Tipologia di Punto 4 Punto 5
carico
0.002982017954557 0.002960074214995
X-Z 4
0.004269678036454 0.013351364321256
5 0.007251695991011 0.016311438536250
-
Totale -0.001130626546419 -0.001122306618486
4
0.001604202861826 0.005016372820286
5
X-Y 0.005827123742310 0.001887052944073
4
-0.000381725899936 -0.001117161119996
5 0.005918974157781 0.004663958025877
-
Totale 0.009360627640630 0.016965126925226
-
Combinato VERIFICATO
1.4.7 Velocità critica flessionale
Si procede al calcolo della prima velocità critica flessionale dell’albero in analisi tramite la
formula di Dunkerley: 1 1 1
= +
2 2 2
, 1 2
Dove la generica è definita come:
24
12
= √
2
2 2
, , ,
Dove i termini sono mostrati in figura e i termini indicano rispettivamente densità
e spessore delle ruote dentate, mentre il termine è il momento d’inerzia
dell’acciaio
dell’albero.
Assumendo:
4
= 19175
3
= 7860 /
= 17 ( 4, )
1
= 37 ( 5, )
2
= 24432 /
1
{ ⇒ = 48.3297 / = 461.5149
,
= 48.3298 /
2
È evidente che questa velocità non viene mai raggiunta di conseguenza l’albero non andrà mai
in risonanza flessionale, come è lecito da aspettarsi per alberi corti.
1.4.8 Velocità critica torsionale
Ultima verifica da eseguire è la velocità critica torsionale che è calcolata risolvendo l’equazione
differenziale di moto per il carico torsionale, prima per il singolo rotore:
̈ ̇
+ = 0 , =
La frequenza propria sarà al solito definita come:
=√
√
=
stavolta rispettivamente all’albero e al rotore.
,
Si ricorda che le quantità si riferiscono
Infine combinando anche la seconda ruota dentata si perviene alla formula da usare per il
calcolo della velocità critica torsionale: 25
+
1 2
√
= = 65943 / = 629710
̃
1 2
Assumendo come valori per il calcolo:
4
2 (Momento d’inerzia di massa ruota 4)
4
= = 1544.5 [ ]
1 4
32
4
2 (Momento d’inerzia di
5
= = 26.1905 [ ] massa ruota 5)
2 5
32
4
= 2 = 38350 [ ] (Momento polare albero)
2
= = 78846 [/ ] (Come al solito si sfruttano le relazioni fra i moduli elastici)
2( +1)
̃
= 27 (Distanza fra le ruote dentate) () = cos()
Anche qui risulta evidente che il momento torcente ,che in questa
trattazione vibrazionale rappresenterebbe la forzante agente nel sistema, non arriverà alla
frequenza propria torsionale e di conseguenza non ci saranno fenomeni di risonanza torsionale.
MODELLO FE PER LA VERIFICA NUMERICA
2. in questo secondo ed ultimo capitolo si andrà ad eseguire l’analisi numerica a supporto e
Ora
soprattutto verifica dei calcoli analitici svolti nel capitolo precedente. Il software di analisi
numerica non è molto agile nella costruzione di geometrie complesse, di conseguenza si opta
per una costruzione dell’albero su CAD, precisamente viene usato il software Autodesk
Inventor, poi il file verrà importato su Abaqus.
Descrizione del Componente
Il modello usato per l’analisi è lo standard. Ovviamente l’albero presenta come già visto una
ruota dentata di pezzo, questa viene semplificata con un cilindro con diametro esterno pari al
diametro primitivo. In figura 2.1 il modello appena importato:
Figura 2.1: geometria semplificata 26
2.1.1.1 Geometria
Il componente viene poi diviso in due parti separate per facilitare la procedura di Mesh e
alleggerire il carico per il software, in figura 2.1a e 2.1b i due tagli.
Figura 2.1a: parte albero Figura 2.1b: corona
che saranno fondamentali per l’applicazione di vincoli e/o
Si definiscono i Reference Points
carichi. In figura 2.1c è mostrato l’assembly con i RP. proiettati sull’asse eccetto che
Bisogna precisare dove mettere questi RP, sono tutti logicamente
per il p