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PIANO YZ
− = −5288
) T = R
y y,c
− −9846
) N = R =
z,c
ꓛ) − ∙
M = R z da cui: M (z = 0) = 0 Nm
z x y,c 1 x 1
1 – –
− ∙ = −153
M (z = z z ) = R (z z )
x 1 Ruota2 c y,a Ruota2 c
32
−
) T = F R = -2964 N
y r12 y,c
− −
) N = F R = -11819 N
a12 z,c
ꓛ) – –
− ∙ ∙ ∙
M = R (z z + z ) F r + F z
z x y,c Ruota2 c 2 a12 2 r12 2
2 – –
− ∙ ∙ −153
da cui: M (z = 0) = R (z z ) F r =
x 2 y,c Ruota2 c a12 2
– –
− ∙ ∙ ∙(z −476
M (z = z - z ) = R (z z ) F r + F - z ) =
x 2 Ruota3 Ruota2 y,c Ruota3 c a12 2 r12 Ruota3 Ruota2
) T = R =
y y,d
−
) N = R =
z,d
ꓛ) ∙
M = M (z = 0) = 0 Nm
z R z da cui:
x x 3
y,d 3
3 – –
∙ −283
M (z = z z ) = z z ) =
R (
x 3 d Ruota3 d Ruota3
y,d
33
Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione
Mx (Nm)
100
0 0 50 100 150 200
-100
-200
-300
-400
-500
-600 My (Nm)
100
50
0 0 50 100 150 200
-50
-100
-150
-200
-250
-300
-350
= +
√
Mf_tot (Nm)
700
600
500
400
300
200
100
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
34
Tx (N)
12000
10000
8000
6000
4000
2000
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
Ty (N)
10000
8000
6000
4000
2000
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
-2000
-4000
-6000 35
N (N)
1000 0
-1000 20 40 60 80 100 120 140 160 180
-3000
-5000
-7000
-9000
-11000
-13000 Mt (Nm)
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
36
Albero 4: calcolo delle reazioni vincolari
La precedente schematizzazione delle forze, delle reazioni vincolari e della geometria, evidenzia la
necessità di studiare l’albero caricato nei due piani ortogonali XZ e YZ.
− −
) 0 (1)
R + F F + R =
x,e t34x r34x x,f
∙
) F r = C (2)
t34 4 4
ꓛ) – – –
c ∙ − ∙ – ∙ + ∙ (3)
F (z z ) (z z ) F (z z ) = 0
F R
4 1
t34x Ruota4 e Ruota4 e a34 f e
r34x x,f
37
+R − −
) (4)
F F + R = 0
y,e r34y t34y y,f
–
) R + F R = 0 (5)
z,e a34 z,f
ꓛ) –z –
− (6)
c ∙ (F + F )(z ) z ) = 0
F + R (z
r34y t34y Ruota4 e e
a34 y,f f
4 1
+ ( − )∙( − )
34 34 34 4
4 1
( ) 4531
Da (3): R = =
x,f ( − )
− + + ) 3727
Da (1): R = =
34 34 ,
x,e ∙ 1471
Da (2): C = F r =
4 t34 4
+ ( + )( − )
34 34 34 4
4 1 10088
Da (6): R = =
y,f ( − )
+ − 1587
Da (4): R = R =
34 34
y,e y,f
Soluzione iperstaticità
L’albero modellizzato come una trave presenta nel piano tre gradi di libertà. I gradi di libertà sottratti
dai vincoli imposti sono 4, avendo modellizzato i cuscinetti come cerniere, per cui complessivamente
la struttura presenta un grado di iperstaticità h = 1.
Questo risultato suggerisce che per il calcolo delle reazioni vincolari non è sufficiente risolvere le 6
equazioni di equilibrio (3 nel piano XZ e 3 nel piano YZ) ma per risolvere l’iperstaticità occorre una
specifica equazione aggiuntiva (nei calcoli precedenti infatti non è stato possibile risolvere
l’equazione (5)). Tale equazione aggiuntiva viene fornita direttamente dal costruttore dei cuscinetti
in base al tipo di cuscinetto usato e alla configurazione.
38
Per il caso in esame: “X”
1) Cuscinetti a rulli conici montati a
2) Albero caricato nel verso e f
2 2
√( ) + ( ) 4050
3) = (forza radiale in e)
R = , ,
e radiale 2 2
√( ) + ( ) 11059
4) = (forza radiale in f)
R = , ,
f radiale Y e Y sono uguali poiché si impone che i cuscinetti e ed f siano gli stessi.
e f
5) Y = Y = 0,9
e 0 dell’albero
In una prima fase di progettazione non si conoscono i diametri
6) Y = Y = 0,9
f 0 e dunque non è possibile scegliere i cuscinetti ma ammettendo che essi
siano uguali in e e in f, si avrà Y = Y e ciò consente di risolvere
e f
l’iperstatica. Inoltre, il valore assegnato è pari a Y in quanto lo studio è
0
di tipo statico.
7) F = 3551 N (risultante da destra verso sinistra)
a34
SKF fornisce le seguenti indicazioni:
Dove: 4050
1) F = R =
rA e radiale 11059
F = R =
rB f radiale
2) Y = Y = 0,9
A e
Y = Y = 0,9
B f
3) K = F = 3551 N
a a34
La scelta del caso 1c tra tutti i possibili casi è stata possibile verificando che:
≥ (condizione 1)
)
≤ , ∙ ( − (condizione 2)
(condizione 3)
Spinta assiale e f 39
A questo punto è possibile risolvere l’iperstaticità del sistema e calcolare i carichi assiali:
0,5 6144
= = (7)
F = R = R
z,f
aB f assiale
− 2593
F = R = R = R F = (8)
z,e
aA e assiale z,f a34
Questi risultati rispecchiano la configurazione a “X” adottata nel montaggio; tale configurazione
prevede infatti che forze di reazione assiale esercitate dai cuscinetti siano rivolte verso il centro di
applicazione così come sono state precedentemente riportate.
Caratteristiche di sollecitazione albero 4
PIANO XZ 3727
) T = R =
x x,e
− −2593
) N = R =
z,e
ꓛ) − ∙
M = R z da cui: M (z = 0) = 0 Nm
z y x,e 1 y 1 – − ∙ – −309
M (z = z z ) = R (z z ) =
y 1 Ruota4 e x,e Ruota4 e
40
4531
) T = R =
x x,f
− −6144
) N = R =
z,f
ꓛ) ∙
M = + z da cui: M (z = 0) = 0 Nm
z R
y 2 y 2
x,f – –
+ ∙ −153
M (z = z z ) = (z z ) =
R
y 2 f Ruota4 f Ruota4
x,f
PIANO YZ
+ 1587
) T = R =
y y,e
− −2593
) N = R =
z,e
ꓛ) + ∙ 0
M = R z da cui: M (z = 0) =
z x y,e 1 x 1
1 – –
+ ∙ 131
M (z = z z ) = R (z z ) =
x 1 Ruota4 e y,e Ruota4 e
− −10088
) T = R =
y y,f
− −6144
) N = R =
z,f
ꓛ) ∙ 0
M = M (z = 0) =
z R z da cui:
x x 3
y,f 3
3 – –
∙ 341
M (z = z z ) = z z ) =
R (
x 3 f Ruota4 f Ruota4
y,f
41
Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione
Mx (Nm)
400
350
300
250
200
150
100
50
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
My (Nm)
50
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
-50
-100
-150
-200
-250
-300
-350
= +
√
Mf_tot (Nm)
400
350
300
250
200
150
100
50
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
42
Tx (N)
5000
4000
3000
2000
1000
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
Ty (N)
4000
2000
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
-2000
-4000
-6000
-8000
-10000
-12000 43
N (N)
1000
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
-1000
-2000
-3000
-4000
-5000
-6000
-7000 Mt (Nm)
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180
44
VERIFICA A FATICA
La verifica a fatica è richiesta ed eseguita solamente sull’albero 2-3:
Calcolo delle reazioni assiali
A fatica variano le reazioni vincolari assiali sui cuscinetti C e D, dato che si usa come coefficiente
Y=1.4 anziché Y =0.8, le reazioni radiali rimangono invece immutate.
0
= 1.4 , è un valore tabulato per i cuscinetti impiegati da usare per la verifica a fatica.
Si verifica che si ricade nuovamente nel caso precedente del manuale SKF.
Calcolo delle caratteristiche di sollecitazione
Le caratteristiche di sollecitazione rimangono tutte invariate a parte lo sforzo normale N, dato che è
l’unico che dipende dalle reazioni vincolari assiali.
Per il carico dovuto alla flessione alterna: uno stesso punto della sezione esplora diversi valori di
tensione nel diagramma tipico della flessione cosicché localmente il carico agente sul materiale
appare ciclico. Un carico variabile nel tempo, oppure un carico costante nel tempo (come in questo
caso), rispetto al quale la struttura compie un moto ciclico di rotazione sono le condizioni per
l’instaurarsi della fatica.
Le tensioni di torsione e trazione danno solo una componente media, mentre le tensioni di flessione
danno solo una componente alternata causata dalla rotazione dell’albero.
Per la verifica a fatica ci affidiamo alla TEORIA DI SINES, pertanto i calcoli successivi non
considerano l’effetto delle tensioni tangenziali medie.
45
SEZIONE V3 (linguetta)
Valutazione della sollecitazione a fatica:
Valutazione delle tensioni medie ed alterne dovute allo sforzo normale e al momento flettente, il
momento torcente non viene considerato perché genera solamente tensioni tangenziali medie.
La tensione di compressione viene cautelativamente considerata positiva. (trazione)
Mf 577,3 Nm
N 8275,6 N
d 0,041 m
= = 6 =
,
= = 85 =
,
Limite di fatica del componente:
= −1