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STRATEGIE PER IL RIPRISTINO

Interventi sull'anomalia:

  • Rappezzi locali
  • Ripristino della pittura e degli strati di intonaco disgregati
  • Rifacimento della facciata nel caso di lesioni troppo estese e frequenti

Interventi sull'agente:

  • Interventi sul difetto:
  • Utilizzo intonaci più resistenti all'umidità e all'attacco dei solfati
  • Evitare che determinate zone dell'edificio siano soggette a irregolarità termiche in modo che siano meno sensibili all'attacco degli agenti esterni
  • Presenza di rompi goccia per evitare che la pioggia battente aumenti la lesione

SOLUZIONI PER IL RIPRISTINO

Interventi sull'anomalia:

  • Rappezzi locali per ripristinare la facciata

Interventi sull'agente:

  • Interventi sul difetto:
  • Utilizzo intonaci adatti

IDENTIFICAZIONE DEL MODO DI GUASTO

Dilavamento dell'intonaco per azione dell'acqua meteorica

preferenziale dell'acqua meteorica

Dilavamento e dei depositi

Immagine A1. Immagine A3.

Immagine A2.

Immagine A1: dilavamento nella parte sottostante al balcone

Immagine A2: dilavamento della parte sottostante ad una finestra

Immagine A3: depigmentazione di una lesena decorativa

B TECNOLOGIE PRESENTI

Elemento portante: chiusura verticale in muratura portante intonacata (per le immagini 1-2)

Elemento decorativo: mattoni in cotto posti come elemento decorativo intonacato

C MECCANISMO DI GUASTO

Dilavamento: meccanismo di alterazione per cui un materiale o alcuni dei suoi costituenti sono disciolti a opera di acque di durezza molto bassa che risultano molto aggressive in quanto tendono a disciogliere i composti a base di calcio del supporto cementizio. I depositi vanno incontro a trasformazioni chimiche o fisiche: l'acqua piovana, se combinata con l'azione dei venti può dilavare le superfici esterne delle pareti, innescando un fenomeno di erosione della superficie. Con il

passare del tempo i depositi possono diventarepiù coerenti e trasformarsi in incrostazioni. A questa azione va aggiunta l'azione meccanica di asportazione del materiale.

La posizione dell'edificio, situato in un punto strategico della città, lo espone ad unaImmagine A1: stradatrafficata che implica la presenza di acqua meteorica con sostanze inquinanti che aggravano il fenomeno delIl continuo ruscellamento dell'acqua meteorica sulla facciata, che in realtà dovrebbedilavamento. essereè dovuta all'assenza di un rompi goccia. L'asportazione del particolato non è regolare,protetta dal balconeper via dell'irregolarità dello scorrimento delle acque meteoriche sulla facciata

Nell'immagine A2 è possibile vedere un dilavamento differenziale, è presente un deposito di particolato suldavanzale e di conseguenza ai lati di esso è presente una colatura. Si potrebbe trattare di una deposizione

particolato combinato con la sua gessificazione

Nell'immagine A3 si è in presenza di una depigmentazione della lesena decorativa in cotto che, essendo sporgente ha causato un ristagno di acqua sopra di essa che è andata ad assottigliare il giunto di malta che univa i mattoni tra di loro. Dopo la disgregazione il processo di dilavamento è continuato portando con sé il colore dei mattoni che ormai erano rimasti senza strato di protezione ed alcuni addirittura rotti ma anche le sostanze che si depositano nella parte superiore dell'elemento decorativo. Si è in presenza di una depigmentazione con cadenza regolare su tutta la facciata.

D SCHEMA DEL MODO DI GUASTO Dilavamento dell'intonaco di finitura Variazione di Flusso preferenziale Sostanze inquinanti e temperatura e cicli di acqua piovana depositi gelo-disgelo Dissoluzione dei Rompigocciacomposti a base di Cause esterne Cause esterne calcio per contatto mancante con l'acqua Cause esterne Errore

progettazioneE AGENTIAcqua meteorica, vento, agenti inquinantiF DIFETTIImmagini 1-2: mancanza di un rompi gocciaImmagine 3: riduzione di spessore del giunto di maltapreferenziali del passaggio dell’acquaAlterazione cromatica che evidenzia percorsiG RICONOSCIBILITÀ DEL MODO DI GUASTOAnomalie caratteristichePresenza di colature ai lati di davanzali e sporgenze, presenza di colori differenti.Altre informazioni utili………………………………………H PRESTAZIONI DISATTIVATEAspetto estetico della facciataI EVENTUALI ULTERIORI PROCESSI DETERIORATIVI CONSEGUENTIDescrizione dell’intonaco, formazione di colonizzazione biologica,Disgregazione superficiale aumento della variazionecromatica e conseguente alterazione esteticaCriticitàBassaMonitoraggio con monitoraggio del livello di asportazione dell’intonacoControllo periodico della situazioneL INDICAZIONI DI

Prevenzione in fase di progetto

Presenza di un rompi goccia e migliore progettazione della sua geometria. Progettazione di un corretto andamento di facciata per evitare la formazione di flussi concentrati.

Prevenzione in fase di esecuzione

Prevenzione in fase di gestione

Pulizia della facciata

Interventi sull'anomalia

Pulizia della facciata, ripristino del giunto di malta o rimozione della lesena decorativa

Interventi sull'agente

Interventi sul difetto

Rompi goccia e scossaline sotto i davanzali così da deviare il flusso d'acqua concentrato, installazione di un dilavamento omogeneo sulla facciata

Interventi sull'anomalia

Pulizia della facciata dai depositi di sostanze inquinanti, ripristino giunto di malta nella lesena decorativa

Interventi sull'agente

Interventi sul difetto

Installazione di rompi goccia e scossaline

in presenza di davanzali di ogni infisso

A IDENTIFICAZIONE DEL MODO DI GUASTO

Titolo Numero scheda Keyplan

Risalita capillare e 03conseguente distacco di intonaco

Risalita capillare e conseguente distacco di intonaco dovuto all'acqua meteorica

Immagine A1. Immagine A3.

Immagine A2.

Immagine A1: questa risalita non è collocata sul prospetto ovest, ma si trova nella facciata sud-ovest, undell'edificio quasi sempre in ombra punto colonizzazione biologica in corrispondenza dell'attacco a terra

Immagine A2: risalita capillare e formazione di

Immagine A3: risaluta capillare dovuta al ristagno di acqua sulla lesena decorativa

B TECNOLOGIE PRESENTI

Elemento portante: chiusura verticale in muratura portante intonacata

C MECCANISMO DI GUASTO quando le mura, a contatto con l'acqua

Nelle immagini A1, A2 si è in presenza di una risalita capillare lasciano risalire l'acqua. Maggiore è la capillarità contenuta nel sottoterra e con la terra umida e maggiore

èla risalita dell’acqua nella parete. Si ha la manifestazione di macchie scure alla base del muro. L’acqua assorbita, subendo cicli di gelo-disgelo aumenta di volume ed esercita una pressione sui pori. L’acqua, causando un distacco di parti superficiali (esfoliazione intonaco), che risale contiene minerali o Sali igroscopici che possono portare ad efflorescenze o alla formazione di salnitro. La risalita, creando un ambiente umido, favorisce lo sviluppo di funghi, lo sgretolamento degli intonaci e l’indebolimento della struttura. Si presenta quando l’impermeabilizzazione manca o è difettosa. Nell’immagine A3 la risalita capillare è dovuta a un ristagno di acqua nell’elemento decorativo. Si creano degli strati tensionali tra i mattoni e l’intonaco di copertura e di conseguenza si ha la disgregazione di esso. D SCHEMA DEL MODO DI GUASTO Esfoliazione intonaco Formazione di macchie di umidità Azione di Ciclo gelo-disgelo Risalita di

acqua Ristagno di acquadal terreno nel marciapiedesottostante adiacente

Errore Erroreprogettazione progettazioneE AGENTIAcqua meteorica, umidità del terreno

F DIFETTIImmagini A1: risalita capillare che va ad evidenziare il marcapiano (si tratto di un edificio rialzato di circa 50cm)

Immagine A2: presenza di risalita capillare nella fascia di edificio a terra e anche nella parte superiore a questo“battiscopa” intonacato.risalita dovuta al ristagno dell’acqua sulla lesena decorativa e dovuta al rimbalzo dell’acqua

Immagine A3:punto con conseguente disgregazione dell’intonaco sia all’assenza di elementi di controllo dellasullo stessorisalita capillare (taglio idrico)

G RICONOSCIBILITÀ DEL MODO DI GUASTOAnomalie caratteristicheEsfoliazione e nei casi limite mancanze di intonaco, formazione di macchie di umidità su superficie intonacata

Altre informazioni

utili………………………………………H PRESTAZIONI DISATTIVATE

Tenuta all’acqua

I EVENTUALI ULTERIORI PROCESSI DETERIORATIVI CONSEGUENTI

Descrizione dell’intonaco, formazione di colonizzazione biologica

Disgregazione superficiale

Criticità

Medio-bassa

Monitoraggio

Controllo periodico della situazione

L INDICAZIONI DI PREVENZIONE

Prevenzione in fase di progetto

Inserimento di un elemento di separazione in corrispondenza della zoccolatura

Inserimento di uno strato di pendenza sul marcapiano o sull’elemento di tenuta

Prevenzione in fase di esecuzione

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Prevenzione in fase di gestione

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M STRATEGIE PER IL RIPRISTINO

Interventi sull’anomalia

Eliminazione macchie di umidità, rattoppi locali

Interventi sull’agente

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Interventi sul difetto risalita dell’acqua per

Inserimento del taglio meccanico alla base delle murature

con conseguente blocco di capillarità. Si tratta di una tecnica invasiva perché può provocare lesioni e cedimenti. È inoltre una tecnica differenziata in funzione della presenza di un piano interrato o meno. Ridiscesa dell'umidità. Applicazione di corrente elettrica che provoca la ridiscesa dell'umidità. Applicazione di intonaci evaporanti, questa soluzione non risolve il problema in quanto resta dell'umidità all'interno aumentando la dispersione termica. Realizzare uno scavo per inserire una membrana impermeabilizzante. SOLUZIONI PER IL RIPRISTINO Interventi sull'anomalia Eliminare alterazioni visibili.
Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
34 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ingegnere25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia e diagnostica edilizia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Fiori Matteo Paolo Giovanni.