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Descrizione strutturale
Capannone industriale a struttura metallica con le seguenti caratteristiche:
- Ubicazione → Sondrio
- Lunghezza totale → 78 [m]
- Altezza utile → 4,7 [m]
- Lucie delle campate → 21+3 [m]
- Interasse delle colonne → 6,4 [m]
- Tipologia di capriata → Warren con montanti
Analisi dei carichi
Le azioni, in base alle variazioni della loro intensità nel tempo possono essere classificate in:
- Permanenti (G): tra esse il peso proprio della struttura (G1) ed il peso degli elementi non strutturali (G2)
- Variabili (Q): tra esse il sovraccarico delle neve e l'azione del veno
Carichi permanenti
La normativa definisce come permanenti quelle "azioni che agiscono durante tutta la vita nominale della costruzione e la cui variavano di intensità nel tempo è più piccola o lenta da poterle considerare con sufficiente approssimazione costanti nel tempo".
In questo progetto, consideriamo come carichi permanenti il peso della copertura e degli arcarecci:
- Peso copertura (G1) = 0,20 [KN/m2] x interasse coperta x interasse arcarecci = 0,20 [KN/m2] x 6,4 [m] x 2,15 [m] = 2,752 [kN]
- Peso arcarecci (G2) = 0,30 [KN/m2] x interasse coperta = 0,50 [KN/m] x 6,4 [m] = 1,92 [kN]
Il carico permanente totale, quindi è = (2,752 + 1,92) [KN] = 4,672 [KN]
Azione del vento
La città di Sondrio, si trova in Lombardia, ad un'altitudine sopra il livello del mare da 286 a 360 metri.
Per calcolare l'azione del vento, dobbiamo prima di tutto determinare la velocità di riferimento Vb.
In base alla normativa, la velocità di riferimento è data delle formule:
- V1 = Vb₀, per d2 < d0
- V2 = Vb₀, per d3 > d0
Nel caso della Lombardia, che seconda la normativa appartiene alla zona I
Abbiamo che a 1.400 metri, per cui (essendo zs relativa a Sondrio pari a 300 metri), utilizziamo la formula
Determinazione vari coefficienti:
Pressione cinetica di riferimento q50 troviamo attraverso il Teorema di Bernoulli:
Cd (coefficiente dinamico) lo consideriamo pari ad 1
Ce (coefficiente di esposizione), lo valutiamo attraverso la formula:
- kr = 0,22
- zI = 10,41 (m)
- z0 = 0,30 (cm)
- Per un angolo α= + 90° il coefficiente Cp = + 0,8
- Per angoli - 90° ≤ α ≤ + 3° il coefficiente Cp = 0,4
1/2ρVd2 dove Vd è la velocità di riferimento e ρ è la densità dell’aria.
ρaria=1,25 [Kg/m³]
Quindi q50= 1/2 [1,25] [25²]= 390,6 [N/m²]= 0,3906 [KN/m²]
Ce = kr * Cz * log (Z/zo) [I + Cf * log (3/zo)], dove:
Gli ultimi due coefficienti Ce dobbiamo determinarli ritenendo come classe di rugosità la classe B (alcune urbane suburbane ed industriali) e come categoria d’esposizione del sito la IV.
Per cui:
Ce = 0,0848 *1* log(34,4/0,3) + 1 * log(34,4/1) = 1,47
Cp(coefficiente de forma), lo determiniamo attraverso il grafico della circolare.
Per cui la pressione del vento sarà:
P1 = 0,553 [KN/m²] per α = 90°
P2 = 0,276 [KN/m²] per α = 90° α =3°
L’ azione del vento sulle facciate sarà quindi:
Pc = 0,276 [KN/m²] * 0.30 [m] * 2.15[m]= 3.797 [KN]
Calcoliamo poi l’azione tangenziale del vento, data dall’espressione:
P=1/2 * q50 * cd * Cf
PT =0.3906 [KN/m²]
Cf = 0,04 (fatto su superficie molto scabre) {PT= 0,0276 [KN/m²]}
Analizzando i vari coefficienti:
αu è il coefficiente da assumere in verifica di stabilità pari a 1,05
W2 = βJy dove β = 1⁄i2/Aeff, con E = 210000 [N/mm2] = 210 [kN/mm2]
Calcoliamo quindi:
- W1 = 0,235⁄4 (162x103) = 1,31
- 0,235⁄ 400 = 1,31
Soltanto per tener conto dell’eventuale "scordinamento" dell’ancoraggio ampiamo il coefficiente β moltiplicando per 44
Per cui W1 = 1,31 ⋅ 1,44 = 0,545
A questo punto possiamo assumere il valor dell'ente resistente:
Mrd = βy ⋅ j ⋅ Wpl = 0,235⁄ξ ⋅ 4 ⋅ 162 x 103⁄450 = 207 + 4 = 1,31
Verifica degli stati limite di esercizio (SLE)
Una volta verificati gli stati limiti ultimi, occorre verificare gli stati limite di esercizio. Per la verifica dello stato limite di esercizio, utilizziamo le combinazioni caratteristiche G1 e Q1 definite dall’espressione:
Gk, 1 Gk, 2 Gk, i +& Κυ = (1 E-96 ) Qk, 1 = 23,632[kN]
Questa valore del carico dovrà essere utilizzato per la
Verifica della deformazione:
per eseguire la verifica della deformazione, dobbiamo prima di tutto calcolare la deformazione massima. Per tale riprendiamo lo schema statico dell'ancoraggio e calcoliamo ribassamento massimo con l'equazione della linee elastica
Sappiamo che nel caso d constante, la condizione dell'vincolo, sono
- V"1 (l=0 V"2 (l=0)
- V1 = 0
- Vl = 0
Integriamo l’equazione della linea elastica:
VIV = Qk2EI quindi..
- V||| + Qk * 12⁄2EI ⁄ 0 Toglie
- V|| + C1 Momento
- V' => Qk * 12 + C1⁄2EI + C2 Rotazione
- V = Qk * 14 + Qk 1 C3 = 0
- V" (0)=0, quindi => C2 = C4 =
- Se V"(0)=0, C2 =>
-
Xu = Qk * 14 + Qk 1