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SFORZO
ASTA TIPO SEZIONE
[kg] HEA 260
1-2 / (colonna)
HEB 140
2-3 / (arcarecci)
HEA 260
3-4 -7806.78 P (colonna)
∅28
1-3 9217.18 T
Verifica del controvento di parete
Si controlla ora se tutti gli elementi risultano verificati. Partendo dal tondino dei controventi:
9217.18
= = = 1496.30 < = 1600
2 2
6.16
Verifica della colonna di sostegno della capriata
Il pilastro presenta un carico superiore a quello precedentemente utilizzato per dimensionarlo. Si procede
dunque calcolando l’incremento di tensione e sommandolo poi al precedente, e la somma dei due deve
risultare minore di quella ammissibile.
∙ ∆ 2.89 ∙ 7806.78 2
∆ = = = 259.93 /
86.8 2
Poiché la tensione massima del pilastro calcolata in precedenza era di 1429 kg/cm , ora la tensione totale
vale:
= + ∆ = 1429 + 260 = 1689 < = 1800
2 2
MARTINI RUDY – matr 629164
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA BULLONATURA 37
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA BULLONATURA
L’esempio di calcolo di una bullonatura è eseguito tra le aste 5-9 e 9-13 della capriata, i correnti inferiori
formati da angolari accoppiati 50x5 posti ad una distanza di 12 mm, appositamente per inserire le piastre.
D
IMENSIONAMENTO
Fig. 27 dettaglio bullonatura ∅14,
Come visibile nella Fig. 27, si ipotizza l’utilizzo di 3 bulloni con una piastra di collegamento di spessore
∅15
t = 12 mm realizzata con un acciaio uguale alle aste (S235). I fori eseguiti con saranno posizionati
secondo le impostazioni dettate dalla normativa:
3∅ < < 10∅
2∅ < < 3∅
1.5∅ < < 3∅
1
E di conseguenza si assumono i seguenti valori:
= 60
= 35
= 25
1
= 25
2
= 14
= 12
= 15
1
V
ERIFICHE
Verifica a resistenza del bullone più sollecitato
Anziché utilizzare la tensione massima agente sull’asta, si userà quella massima ammissibile, per ragioni di
sicurezza, e così lo sforzo massimo che il bullone è in grado di resistere sarà:
= ∙
2
Dove A è l’area della sezione al netto dei fori, A = 8.85 cm , perciò:
n n
= ∙ = 1600 ∙ 8.85 = 14160
I bulloni vengono realizzati con una classe 6,8 il cui valore ammissibile allo sforzo a taglio risulta essere
2
= 1700 / e il taglio agente sul bullone risulta:
=
2
∅
2 4 MARTINI RUDY – matr 629164
38 ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA BULLONATURA
Dove T è lo sforzo massimo agente sul bullone più sollecitato, il coefficiente 2 corrisponde al numero di
max
superfici di scorrimento. Siccome i fori per i bulloni non sono centrati lungo l’asse baricentrico, le loro forze
resistenti formeranno un momento, che sarà gravante sui bulloni esterni. Innanzitutto la forza di trazione
sarà equamente distribuita tra i bulloni, quindi:
14160
= = = 4720
1 3 3
Il momento invece vale:
( (2.5
= ∙ − ) = 14160 ∙ − 1.4) = 15576
2
I bulloni quindi reagiranno per resistere al momento con una coppia di forze di modulo:
15576
= = = 1298
2 2 2 ∙ 6.0
Il valore T si ricava col teorema di Pitagora:
max
12 22 √4720 2 2
√
= + = + 1298 = 4895.22
Si può così ora calcolare il valore massimo del taglio:
4895.22
= = = 1590 < = 1700
2 2 2 2
∅ 1.4
2 2
4 4
Verifica al rifollamento per la piastra
Bisogna verificare che:
<
Dove
25
1
= = = 1.786
∅ 14
4895.22
2
= = = 2913.82 /
∅ 1.4 ∙ 1.2
E dunque:
< → 2913.82 > 1.786 ∙ 1600 = 2857.60
2
La verifica non risulta soddisfatta. Quindi si devono modificare tutti i valori ipotizzati precedentemente; ora
si prosegue con queste nuove misure:
= 60
= 35
= 27
1
= 23
2
= 14
= 12
= 15
1 MARTINI RUDY – matr 629164
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA BULLONATURA 39
Ricalcolando si ottiene:
27
1
= = = 1.929
∅ 14
4895.22
2
= = = 2913.82 /
∅ 1.4 ∙ 1.2
Cosi:
< → 2913.82 > 1.929 ∙ 1600 = 3086.40
2
E la verifica è soddisfatta.
Verifica di resistenza della piastra
Fig. 28 ripartizione della tensione della bullonatura nella piastra
Si ha:
=
∙
Dove B = B – d e rappresenta la larghezza netta della piastra, quindi:
n 1
= 2 ∙ ∙ 30° + − = 2 ∙ 6.0 ∙ 30° + 2.3 − 1.5 = 7.73
2 1
14160
= = = 1527 < = 1600
2 2
∙ 7.73 ∙ 1.2
MARTINI RUDY – matr 629164
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA SALDATURA 41
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA SALDATURA
Come esempio di calcolo di una saldatura si studia la connessione dell’asta 8-9 con il piatto del nodo 8;
l’asta è formata da angolari 30x4 mm accoppiati come indicato nel capitolo della capriata, disposti ad una
distanza d = 12 mm, con una piastra S235 di collegamento.
D
IMENSIONAMENTO Si esegue la saldatura su un’asta tesa, di tipo lineare a
cordoni d’angolo di altezza a = 4 mm e con sezione di
4
∗
= = = 2.828 .
gola Si ipotizzano
√2 √2
inizialmente le seguenti dimensioni:
ℎ = 35
= 10.0
= 10.0
1
= 25.0
2
= 4
∗
= 2.828
= 12
Fig. 29 dettaglio per il dimensionamento della saldatura
V
ERIFICHE
Verifica della resistenza a trazione della saldatura
Si cerca la lunghezza minima dei cordone (l e l ) affinché la saldatura sia in grado di sopportare tutta la
1 2
forza di trazione esercitata dall’asta.
Come è stato fatto per la bullonatura, si ricava lo sforzo massimo, e si dimensionano i cordoni di saldatura
in modo tale che questi resistano a questa tensione. Lo sforzo di trazione è riferito all’area delle aste, e
risulta:
= ∙ = 5.34 ∙ 1600 = 8544
Questa forza è però ripartita tra le due saldature, perciò per ogni cordone si dovrà verificare la resistenza a
metà della forza appena calcolata:
8544
̅
= = = 4272
2 2
̅
Questa forza appena calcolata altro non è che la somma di due forze, S e S , relativi ai cordoni di
1 2
lunghezza rispettivamente di l e l . Per ogni saldatura si ha:
1 2 MARTINI RUDY – matr 629164
42 ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA SALDATURA
1∗
∗
= ∙ ∙
1 //
2∗
∗
= ∙ ∙
2 //
Dove τ è il valore dello sforzo tangenziale che sollecita le saldature, e da normativa vale:
// 2
= 0.85 ∙ = 0.85 ∙ 1600 = 1360 /
//
Mentre:
1∗
= − 2
1
2∗
= − 2
2 ∗
Le lunghezze ridotte si utilizzano perché le saldature non sono efficaci su tutta la loro lunghezza.
Come detto la somma delle resistenze delle 2 saldature deve essere uguale alla massima resistente
precedentemente calcolata, quindi:
∙ = ∙
1 1 2 2
Con le relazioni scritte precedentemente si ottiene:
̅
1∗ 2∗
+ = ∗
∙
//
Mettendo le equazioni a sistema si arriva a:
̅
4272 25.0
2
1∗
= ∙ = ∙ = 7.93
∗
∙ + 0.2828 ∙ 1360 10.0 + 25.0
// 1 2
̅
4272 10.0
1
2∗
= ∙ = ∙ = 3.17
∗
∙ + 0.2828 ∙ 1360 10.0 + 25.0
// 1 2
Da normativa le saldature devono avere una lunghezza minima di
∗
= 15 ∙ = 15 ∙ 0.4 = 6.0
2∗ 1∗
Si deve però adeguare alla normativa, aumentando anche per non creare momenti pericolosi per la
sicurezza della saldatura e del nodo.
2∗
= 6.0
25.0
2
1∗ 2∗
= ∙ = 6.0 ∙ = 15
10.0
1
Le lunghezze effettive dei cordoni di saldatura saranno perciò:
1∗
= + 2 = 15 + 2 ∙ 0.4 = 158
1 2∗
= + 2 = 6.0 + 2 ∙ 0.4 = 68
2 MARTINI RUDY – matr 629164
ESEMPIO DI CALCOLO DI UNA SALDATURA 43
Verifica della piastra Per la verifica della piastra si suppone lo sforzo dovuto ai due
cordoni diffuso nella piastra di nodo da ciascuno di essi con la
formazione di un angolo di 60° perciò lo stato tensionale massimo
nella piastra per ciascun cordone vale:
1
=
1 ∙
1
2
=
2 ∙
2
Dove:
Fig. 30 dettaglio per il dimensionamento della
saldatura 1∗
= 2 ∙ ∙ 30°
1
2∗
= 2 ∙ ∙ 30°
2 1∗ 2∗
∗ ∗
= ∙ ∙ = ∙ ∙
Come visto precedentemente e , che s