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Gli altri sono costanti?
1) Le curve di probabilità pluviometrica esprimono la relazione fra le altezze di
precipitazione h e la loro durata t, che si possono verificare in un determinato luogo, per
un assegnato valore del periodo di ritorno T. Data l'equazione h=at^n il parametro che
dipende dal tempo di ritorno è “a” esso infatti indica l'altezza massima della pioggia che si
può ottenere in un Dt e varia a seconda della stazione di misurazione e dal momento in cui
abbiamo eseguito l'osservazione, più tempo è intercorso dall'ultimo evento “sopra la
media” e più sarà probabile che il valore di “a” sia elevato e viceversa. Il t non ha niente a
che fare con il tempo di ritorno mentre l'n può variare ma in un preciso e ristretto intervallo
(0,2-0,6)
4) Descrivere le caratteristiche di una corrente a pelo libero nelle diverse direzioni del
moto
4) Per le correnti lineari a pelo libero, lo studio del moto viene effettuato distinguendo tre
linee caratteristiche: la linea di fondo ( = pendenza “i”), linee piezometrica “j” e linea dei
carichi totali “λ”. Nel moto permanente il profilo liquido può risultare ascendente o
discendente e dunque le tre linee non risulteranno parallele. In condizioni di moto uniforme
la velocità media della corrente, oltre a essere invariabile nel tempo, risulta la stessa in
tutte le direzioni e pertanto risulterà j=λ.
5) Elencare i principali interventi da effettuare per la sistemazione di una frana superficiale.
5) In seguito ad una frana superficiale dobbiamo agire dapprima con interventi detti di
“urgenza” e in seguito con interventi “definitivi”. Gli interventi di urgenza sono quelli aventi
un costo contenuto che pur non essendo risolutivi garantiscono una riduzione del rischio,
fanno parte di questa categoria interventi come: l'eliminazione delle zone di ristagno
dell'acqua piovana, il ripristino delle canalette di guardia, la non eliminazione dell'accumulo
dei detriti al piede che con il loro peso aumentano la stabilità. G li interventi definitivi
invece sono interventi che solitamente hanno un costo elevato, e che tramite vari studi e
progettazioni permettono la risoluzione (definitiva appunto) del problema.
6) Determinazione della spinta idrostatica su una superficie inclinata senza battente.
6) Poiché stiamo esaminando una superficie inclinata va innanzitutto considerato che la
spinta idrostatica deve essere scomposta nelle sue componenti verticale e orizzontale. La
componente orizzontale coincide con la spinta che si avrebbe se la parete fosse verticale,
mentre la componente verticale corrisponde al peso del volume del liquido. Posto ciò si
deve costruire il diagramma delle pressioni proprio sopra la superficie inclinata, e quindi
calcolare la spinta: che è data dalla moltiplicazione del Peso Specifico del liquido per
l'altezza, a sua volta moltiplicata per l'area del trapezio.
7) Effetti positivi e negativi della presenza di vegetazione arborea su un versante.
7)Le piante possiedono importanti proprietà tecniche nella difesa del suolo in quanto
contrastano l’azione disgregatrice degli agenti atmosferici, in particolare dell’acqua
derivante dalla pioggia. Nelle situazioni geomorfologiche favorevoli il bosco può
rappresentare la soluzione al rischio idrogeologico o in ogni caso mitigare le azioni degli
agenti atmosferici, ma in quelle sfavorevoli (forti pendenze, substrati fortemente soggetti a
erosione, ecc...), l’effetto degli alberi, a causa del sovraccarico e del vento, può tradursi in
fenomeni contrari alla stabilità, può andare a contrastare il flusso idrico e dunque
contribuire all'innalzamento del livello dell'acqua…
8) Problema di verifica di un canale esistente: svolgere un esempio pratico e spiegare il
significato di franco di sicurezza
8) Quando dobbiamo verificare un canale già esistente, molti dati riguardanti il canale già li
conosciamo. Il maggiore problema che va risolto è quello di capire se la portata Q del
canale sia minore o uguale a quella che avevamo supposto, il canale infatti risulterà
verificato solo se verrà rispettata tale ipotesi. Per capire ciò, è fondamentale andare ad
analizzare il fondale del canale, questo infatti è il coefficiente che più può variare nel
tempo giacché è quello più soggetto a fenomeni quali: erosione, accumulo di detriti,
crescita della vegetazione, tutti elementi che vanno ad aumentare la scabrezza e dunque
a diminuire la velocità di deflusso. Il franco di sicurezza è il dislivello minimo tollerabile tra
l'altezza della sponda e il livello massimo di acqua che il canale raggiunge.
10) Spiega il significato di portata al colmo critica di assegnato tempo di ritorno.
10) La portata di colmo critica è un fenomeno che si verifica quando la durata della
precipitazione è uguale al tempo di corrivazione. Quando ciò avviene, tutto il bacino
contribuisce al deflusso idrico e fin quando questa situazione permane si ha la portata
massima che il bacino può sopportare.
12) Quali sono i principali effetti prodotti dalla copertura vegetale di un suolo su deflussi di
piena, erosione e stabilità dei versanti?
12) La copertura vegetale solitamente porta a notevoli benefici per quanto riguarda la
stabilità dei versanti e il problema dell'erosione. La vegetazione infatti fornisce una sorta di
“copertura” nei confronti del fondale e quindi garantisce una minore erosione del suolo;
allo stesso tempo permette una maggiore stabilità del versante poiché chioma e radici
raccolgono e assorbono una buona quantità di H2O, diminuendo il rischio idrogeologico.
La vegetazione però non porta solo benefici, essa infatti se esposta a forti venti e/o piogge
può andare ad ostacolare il normale deflusso del canale aumentando il rischio di ondate di
piena.
15) Effetti idrologici del bosco.
15) La presenza del bosco porta, a livello idrogeologico, notevoli benefici. Esso garantisce
una migliore infiltrazione di acqua all'interno del terreno, regola portata e deflusso,
aumenta la permeabilità del terreno, senza contare che diminuisce notevolmente l'effetto
battente della pioggia riducendo il rischio di frane e dissesti. Inoltre, in territori montani,
permette alla neve di sciogliersi in maniera lenta e costante così da evitare il fenomeno
delle piene primaverili.
18) Esporre in termini probabilistici il concetto di tempo di ritorno e spiegare quando si usa
e perché.
18) Il tempo di ritorno è definito come il tempo che in media intercorre tra il verificarsi di
due eventi aventi intensità uguale o superiore alla media. Il tempo di ritorno può anche
essere definito come il tempo in cui l'evento avente intensità nella media, viene superato
,in media, almeno una volta. In idrologia viene utilizzato spesso quando si devono
proporre curve pluviometriche poiché è un parametro che permette di attribuire una bassa
frequenza ad eventi rari.
19) Esempi applicativi di un moto permanente e diversi tipi di profilo di una corrente a pelo
libero
19) Un moto si dice permanente quando la velocità è costante nel tempo ma non nello
spazio. Il moto permanente è quello tipico dei canali a pelo libero, dove la portata rimane
costante nel tempo ma la sezione è variabile. Ciò avviene poiché l'acqua non è un fluido
perfetto e dunque risente sia dell'attrito che della scabrezza. Per quanto riguarda i profili,
si possono distinguere profili del pelo libero a debole e forte pendenza.
20) Che cosa si intende per scabrezza di un alveo e come viene impiegata nel calcolo
della velocità media di un moto uniforme della corrente?
20) Per scabrezza si intende il valore dato dal rapporto tra la rugosità e il diametro della
sezione. Più il valore della scabrezza è alto e più il liquido che scorre all'interno di una
sezione incontra difficoltà nel suo movimento. Il coefficiente di scabrezza è utilizzato nella
formula di Chezy, essa permette di calcolare la velocità media in un condotto tramite
l'equazione: v= § * radq (Rj) dove § è il coeff. di scabrezza, R è il braccio idraulico e j
l'inclinazione del piano.
25) Cosa afferma il principio di Bernoulli e quando è applicabile? Portare un esempio di
applicazione ad un fenomeno dell'idraulica.
25) Il principio di Bernoulli afferma che, un fluido perfetto e incomprimibile in moto
permanente, mantiene costante la somma dell'altezza geometrica, piezometrica e
cinematica di un filetto fluido. Il principio, con determinate integrazioni, è applicabile ai
fluidi reali e viene utilizzato ad esempio quando si ha a che fare con bocche a stramazzo
poiché in questo caso tutti i filetti fluidi possiedono direzione parallela alla bocca.
27) Cosa sono e come si costruiscono le curve di possibilità pluviometrica
27) Le curve pluviometriche sono dei grafici che permettono di valutare la relazione che
intercorre tra le altezze massime e la durata delle piogge in un determinato luogo, in un
determinato tempo. Le curve pluviometriche vengono realizzate su un piano cartesiano
dove l'asse delle ascisse rappresenta la durata delle precipitazioni mentre l'asse Y le
altezze raggiunte dalla pioggia. Per realizzare una curva pluviometrica è necessario avere
a disposizione i dati relativi alle osservazioni dei 20/30 anni precedenti.
28) Cosa si intende per velocità limite e come si calcola?
28) Per velocità limite si intende la massima velocità che un corpo immerso in un fluido
può raggiungere. Questa velocità dipende dalla forma e dal peso del corpo immerso, dal
peso specifico del fluido e del corpo, dalla pendenza dell'alveo e dal coefficiente di attrito.
La velocità limite viene calcolata tramite la formula: VL = K*radq(d) dove, “K” = coeff.di
forma e “d” = diametro medio oggetto
30) Quali sono le cause del fenomeno erosivo superficiale e quali sono i principali
interventi antierosivi attuabili su una pendice?
31) L'erosione è un fenomeno che riguarda più o meno tutte le superfici, esso si